MetaBrowserfast - Sogni, Incubi...3 ...reprise

di
genere
orge

Mi permetto qualcosa un po’ fuori dalla norma.

Solo perché il racconto originale (non mio) che voglio qui riprendere ha ingiustamente racimolato misere 1453 letture, fino ad oggi.

Uno a caso degli innumerevoli racconti a tema “incesto”, uno degli ultimi pubblicati, invece ha (ritengo immeritatamente, ma chi sono io per disquisire dei gusti altrui?) ben 8421 letture.

Quello di Browserfast, a mio umile giudizio, rappresenta la summa delle fantasie maschili, sebbene incarnata in un inerme ragazzotto alla mercè di 6 donne, al finir di una anonima festa.
Lodevolmente scritta da una donna, che il contrario è invece ben più raro.

Solo una cosa non mi convince di quel testo (ma ritengo non sia il motivo della sua ingiustificata scarsa frequentazione dei lettori di ER).
La conclusione, un po’ cheap, con la trita soluzione del sogno interrotto. (Mi si perdoni lo spoiler, ma d'altra parte era nel titolo)
Trucco che sfruttai persino io a dieci anni scrivendo il mio primo libretto di avventure ambientata su un’isola sperduta.
Io che, per nobilitarlo, lo imparentavo con Il Signore delle Mosche.
Un indicibile (ed indimenticato, evidentemente) scoramento quando un amico mi fece invece notare “Ah, tipo Robinson Crusoe!”
Cazzo!

Volendo trovare una soluzione per interrompere la maratona di sesso promiscuo, mi è invece venuta in mente un’altra soluzione che umilmente propongo qui all’autrice.
E che mi risulta più credibile.

Siamo all’atto finale, il ragazzo che già si è lasciato alle spalle il primo giro di accoppiamenti, le donne fameliche che non ne hanno abbastanza.
Già poco prima c’erano stati cori da stadio di pallavvolo.

***quote***
"Oh sì! – dissi - scopami più forte!".
"Scopala più forte Enrico", iniziarono a esortarlo le sisters.
Poi fu un coro: "Più for-te, più for-te, più for-te!".
[…]
Seduta accanto a lui, Ilaria gli tracciava disegni tra i capelli con una mano e con l’altra gli accarezzava il cazzo.
La vedemmo chinarsi per dargli qualche succhiatina e poi risollevarsi soddisfatta.
- Ragazze, il maschione è tornato – disse.
- Scopiamocelo ancora un po'! – propose quella che se lo era fatto per prima, interpretando il desiderio di tutte.
- Ragazze, me volete ammazzà –
- Sì – disse Ilaria salendogli sopra e riprendendoselo dentro – è esattamente quello che faremo… ah!
- Scopiamolo finché non crepa! – ci incitò la commessa.
- E poi continuiamo a scoparlo! - gridò la moretta appena ritornata.
- C’è sempre il rigor mortis... – aggiunse la cronometrista.
[…]
***unquote***

(A parte il colpo di genio del "rigor mortis")
Ecco, qui, con un certo timore, mi inserirei io come editor.
Dando finalmente voce ad un Enrico esasperato da tanto incontrollato ciacolare.
Il ragazzo esplode con una voce stridula che gli esce dritta dritta dal fondo dello scroto.
- CAZZO! MA VE LA SMETTETE DI PARLARE? MI STATE FACENDO SCOPPIARE IL CERVELLO!
Il silenzio che finalmente si impossessa della stanza
Enrico che si guarda il batacchio.
- Ecco, con tutto ‘sto chiacchiericcio me l’avete fatto ammosciare. Vaffanculo...
Recupera i pantaloni, si riveste, e spazientito lascia la stanza, l’autrice che lo segue con lo sguardo, in fondo dandogli un po’ ragione.

Che voi non potete immaginare quanto una situazione del genere possa essere realistica.
Persino nel contesto di una scopata coniugale, solo marito e moglie a letto a consumare del sano sesso.
Ma la testa di lui affollata dalle instancabili voci delle mille donne di ER, ognuna con le proprie richieste, ognuna con le proprie pretese.

Troppe per il corpo di una moglie soltanto.
Troppe per il cervello di un uomo solo.
scritto il
2024-03-05
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