Jenny a Phuket

di
genere
esibizionismo

Lasciamo l'hotel la mattina presto dopo aver dormito un paio di ore al massimo, ho la consapevolezza di aver conosciuto un lato oscuro di Jenny che mai avrei immaginato.
A colazione come al solito si fa notare entrando nella sala con il solo pareo semitrasparente avvolto al corpo, legato poco sopra al seno, la trasparenza lascia intravedere i capezzoli, perizioma bianco ben visibile.
Si alza dal tavolo diverse volte per raggiungere il buffet ma anche per mettersi in mostra, io osservo, come al solito tra il divertito e l'eccitato la gente che la guarda e che commenta.
Ci facciamo chiamare un taxi dal concierge che non le stacca gli occhi di dosso.
Stavolta si siede dietro con me, comunque nel posto che dallo specchietto retrovisore il driver la possa vedere.
Si sistema più volte il pareo, slacciandolo, restando per diversi momenti a seno nudo, durante le lunghe soste dovute al traffico incredibile delle 8 di mattina.
Il taxista la guarda dallo specchietto, scatta alcuni selfie, inquadrando anche lei.
Il viaggio per l'aeroporto dura più di un'ora, forse una delle ore migliori per lui.
Un'altra ora il viaggio in aereo durante il quale dormiamo pesantemente entrambi, mi sveglio all'atterraggio, Jenny se la dorme ancora, ha le gambe aperte e mostra spudoratamente il perizoma che le entra tra le labbra vaginali, il nodo del pareo allentato e abbassatosi le stava lasciando mezzo scoperto un capezzolo.
Il transfer dell'hotel ci stava già aspettando e in mezz'ora eravamo in camera.
Avevamo scelto la spiaggia di patong, la più movimentata, la vista mare della camera era stupenda. Da qui poi ci saremmo spostati per le altre spiagge dell'isola affittando uno scooter.
Non stavamo parlando molto e per niente della giornata precedente, forse la stanchezza forse un po di imbarazzo.
Facciamo una doccia veloce, il caldo era veramente opprimente, anche con l'aria condizionata.
Dai, andiamo a dormire in spiaggia, disse Jenny.
Ok per me.
Si sfila l'asciugamano e rimane nuda, girata dandomi le spalle.
Non posso fare a meno di guardarla, ha davvero un bel corpo.
Si china a rovistare nel trolley che ancora non avevamo disfatto ed estrae il bikini giallo, perizoma sotto e triangolino minimal sopra.
Lo infila in un attimo, si avvolge in un altro pareo, sempre semitrasparente, il telo da bagno in mano e usciamo.
La spiaggia di fronte a noi ha due file di ombrelloni, per oggi staremo qua.
Pochi euro per l'intera giornata
Siamo nella fila davanti al mare, l'ultimo della fila, alla nostra destra c'è una coppia di russi sulla trentina, salutano e noi ricambiamo.
Jenny si sfila il pareo e si sdraia a pancia in giù, forse neanche il tempo di toccare il lettino che già dorme.
Io che ho un caldo incredibile, mi butto in acqua.
Resto in ammollo per un bel po', ammiro il culo di Jenny che risalta ed è in bella vista per tutti i passeggiatori della battigia. Chiunque passa la guarda, si gira a riguardarla, il filo che le entra tra le chiappe fa si che sembri senza costume.
Si gira, forse dorme, forse no, a pancia in su, piega le gambe e le divarica leggermente, abbastanza da far entrare mezzo perizoma dentro, lasciando una delle labbra della vagina scoperta, il resto le entra nel culo.
Io continuo ad ammirare e mi diverto a guardare chi passa e la guarda, alcuni scattano foto o fanno video.
Poco dopo mi raggiunge in acqua, corre e saltella sulla sabbia bollente,
È bella, mamma mia quanto è bella e sexy. Porno.
Sono in acqua ed ho un'erezione, forse in un altro paese l'avrei scopata lì, ma qui è meglio di no.
Per così poco? mi dice ridendo
Beh, sei molto eccitante.
Sorride e mi fa una sega, girati verso il mare in modo che nessuno se ne accorga.
Restiamo in ammollo ancora un po' ormai è metà pomeriggio. La lascio uscire per prima, voglio vedere, so che il bikini bagnato è completamente trasparente, anche la mutandina.
Dietro, vabbe' è già praticamente nuda col filo che sparisce tra le chiappette, ma davanti, davanti ha i capezzoli turgidi che spingono sul piccolo triangolino di tessuto bagnato, quasi a volerlo forare, il perizoma se lo sistema, allargandolo un paio di volte lasciando per quegli istanti la fighetta e il pube scoperti.
La coppia di russi nostra vicina di ombrellone la guardano fissi, sorridono, apprezzano.
Jenny si siede sul lettino nella loro direzione, prende il pareo e se lo avvolge al corpo bagnato, bagnandolo e rendendolo più trasparente.
Si sfila il triangolino del reggiseno e con alcuni movimenti lenti, alzando il culetto, una gamba e poi l'altra, si sfila anche il perizoma. Resta seduta così per alcuni minuti, controlla il cellulare, lascia che i russi, ma anche quelli oltre la guardino. Il pareo bagnato lascia vedere il suo corpo nudo.
Quando si sdraia lo sistema in modo da coprire almeno il pube. Ma non resta molto all'immaginazione per chi cammina sulla battigia, è chiaro che non ha il costume e si vede bene la fighetta.
C'è chi passa più e più volte, ci beviamo una bevanda fresca facendo finta di niente.
I russi si alzano e prima di andare ci chiedono se stasera volessimo passarla con loro.
Perché no?!
La prima sera qualcuno a cui appoggiarsi e magari divertirsi insieme non sarebbe male, e poi sia lui che lei erano molto belli.
Ci saremmo incontrati alle 8 davanti al loro hotel, poco distante dal nostro.
Segue...
Se volete potete contattarmi per email
mirrijoe@gmail.com
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scritto il
2024-04-24
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