Jenny nel dungeon a Bangkok 5

di
genere
dominazione

siamo rimasti con me con le forbici in mano di fronte alla schiava incatenata e bloccata ad X e lacrimante, ho ricevuto l'ok dalla mistress/tutor, per umiliarla tagliandole i suoi bei capelli lunghi lisci e neri, ovviamente non un bel taglio pulito, ma qualcosa per rovinarli. Jenny se ne sta seduta sul divano, nuda, con le gambe allungate e i piedi appoggiti sulla schiena di Pen, a terra a 4 zampe come un cane. Entrambe hanno un capezzolo clippato con morsetto al quale e' attaccato un peso di 500gr a Pen e 2 da 120 a Jenny. Lee, in questi momenti di buco, osserva gli oggetti presenti nella stanza/dungeon e chissa' a cosa o come pensa di usarli...
Prendo la frangetta della schiavetta con la mano sinistra, la tiro verso l'alto e con con delicatezza appoggio le forbici che tengo con l'altra mano, al cuoio capelluto, facendo attenzione a non tagliarle la pelle, dando un taglio netto proprio alla base dei capelli, le taglio via la frangetta, le faccio vedere la sua frangetta nella mia mano, lei piange, volge il viso verso la mistress e le dice qualcosa in thailandese, la mistress si rivolge a me di continuare, come voglio. Sempre portando le forbici a contatto col cuoio capelluto per tagliare quasi a zero ceppi di capelli, do in sequenza 6 sforbiciate sulla parte alta/posteriore della sua testa, ora visibile un buco, senza capelli di circa una decina di cm, e sempre le faccio vedere i suoi capelli nella mia mano, piange ma sembra rassegnata.
Nel mentre Lee mi ha mostrato dei morsetti dentellati appuntiti in metallo, con vite di stringimento, che possono essere usati sia per le labbra vaginali che per i capezzoli, lo mostra a Jenny e le chiede se vuole provarlo nelle sue labbra, lei declina, si porta dietro a Pen e ne aggancia uno ad una delle labbra, i denti di metallo fanno presa nella carne, quando comincia a stringere la vite Pen comincia a lamentarsi, stinge finche qualche goccia di sangue esce dai fori provocati dai denti, le clippa allo stesso modo anche l'alta parte delle labbra, poi li aggancia con una catenella alla quale attacca un peso, anche qui di 500gr. Da dove sono io si vedono le labbra allungate verso il basso. Un altro peso di altri 200gr lo aggiunge a quello al capezzolo e nella posizione in cui si trova, tutta la tetta tira verso il basso, e la differenza dall'altra è molto pronunciata. Jenny si sta facendo leccare i piedi mentre Lee fa questo.
Continuo a sforbiciare, opra la testa e davanti, tagliando i capelli sempre alla base o poco sopra, lasciandole dei buchi sparsi, è difficile spiegarlo, ma l'effetto visivo è molto più immediato.
Leecsta aggiungendo un altro peso da 500gr alle labbra di Pen, lasciandolo andare a peso in caduta, lei si lamenta, le labbra sono ancora più tirate, Jenny le da dei calcetti alla tetta col peso attaccato al capezzolo e fa dondolare la catenina, l'altro piede lo ha messo per metà nella sua bocca poi si stacca il suo morsetto liberando la sua tettina, il capezzolo turgido, se pur scuro, lascia vedere l'arrossatura, la tettina, al momento che si alza in piedi è leggermente più bassa rispetto all'altra. Mi raggiunge, prende da terra un po dei capelli della schiava e a forza glieli mette in bocca, spingendoli, prende una ciocca di pochi ancora attaccati, li avvolge nella sua mano e con un colpo secco e deciso li strappa via, provocando un urlo molto forte della schiava che anche lascia cadere a terra i capelli che aveva in bocca, le strappa un altro ciuffo allo stesso modo e mentre la schiava urla glieli infila in bocca. Io sono fermo, non voglio tagliarla con le forbici, Jenny raccoglie qualche altro capello da terra, pochi, 3/4, li usa per avvolgere alla base un capezzolo della schiava e poi stringe, stringe forte, sembra quasi staccarsi tanto ha stretto, poi glielo morde con altrettanta forza facendola urlare ancora una volta. Lee tirando la catenella agganciata al capezzolo ha messo in piedi Pen, le da un morsetto di quelli coi denti appuntiti in metallo e le dice di metterlo al caoezzolo della schiava e di stringere finché non farà qualche goccia di sangue, lei esegue, la schiava piange e singhiozza, nei momenti di fermo io continuo a tagliarle i capelli in malo modo, ormai sopra ne ha pochissimi, a ciuffi, Lee prende 2 pesi da 500 e li aggancia insieme ad una catenella corta, la aggancia al morsetto e li lascia a caduta, un rigoletto di sangue scorre dal capezzolo, qualche goccia cade a terra. Il capezzolo è in forte tensione verso il basso.
Jenny dietro di lei vedo le sta inserendo nel culo alcune banane di quelle piccole, con la buccia, quando vedo, non so quante ne ha già messe, poi le spinge dentro due mandarini, due dita, tre dita, gioca un po, 4 dita e poi a pugno chiuso entra nel suo culo e spinge la frutta su per il retto, toglie la mano e gliela ficca in bocca, sempre a pugno chiuso, per poi aprirla e giocarci dentro. Lee seduto sul divano tiene in piedi davanti a sé Pen a gambe aperte, le aggancia un altro peso da 500 alle labbra, esce un po di sangue dove i morsetti strappano leggermente la carne delle labbra, fa ondeggiare la catenella provocando una intensa smorfia di dolore a Pen, prende una lattina di birra normale, la posiziona sul bracciolo del divano, tirandola per la catenella al capezzolo la mette in posizione e le dice che deve entrare anche questa nella sua vagina. Divide i pesi attaccati alle labbra, duplicato le catenelle, una per parte adesso, a sinistra aggancia subito 2 pesi e a destra, prima uno, poi ne aggiunge un altro, in totale un kilo per parte, con le mani le tira verso l'esterno le catenelle, facendo aprire le labbra e mostrando il rosa vivo delle mucose interne, l'altra lattina quella lunga è ancora lì, usando le catenelle tira e sposta Pen finché seconda lattina, normale, appoggiata sul bracciolo non è in posizione, dice a Pen di abbassarsi e cominciare a spingere per farla entrare, sembra che stia entrando ma poi scivola e cade a terra (la lattina, non Penn... ) Jenny lì va ad aiutare, con le mani tiene ferma la lattina in modo che non cada, Lee allarga di più le labbra di Pen che nonostante le smorfie piano piano si abbassa, la lattina si impunta bene e comincia ad entrare, Jenny con due dita, una da una parte una dall'altra sente dentro alla vagina che le due lattine sono a contatto e ce ne rende partecipe, Lee obbliga Pen a spingere, la lattina entra a fatica, nonostante sembra che lei spinga, Jenny le prende i fianchi e l'aiuta a spingere più forte, Pen urla e dice che le stanno facendo male, io guardo la mistress, mi dice che lei è qui solo per la schiava, non per Pen e che dobbiamo gestire noi. Nonostante Pen continui a dire che le fanno male, sia Jenny che Lee continuano nel loro intento. D'altra parte se durante lo show ad una ragazza gliele avevano messe dentro entrambe, perché Pen non dovrebbe? Anche se ricordo che a quella ragazza avevano fatto veramente molto male e l'avevano spinta col peso del corpo. Ora la seconda lattina è dentro per oltre la metà, ma sono già alcuni minuti che non entra oltre. Lee e Jenny si consultano, o le diamo un colpo decisamente forte in modo che le mucose uterine si comprimano e le facciamo molto molto male, o lasciamo stare.
Optiamo tutti e tre per non provarci, eventualmente lo faremo alla schiava, dicendole a voce alta in modo che lei sentisse. Però non le tolgono la seconda lattina e la fanno sedercisi sopra stando a cavallo del bracciolo, visibilmente dolorante, ma, magari piano piano entra da sola.
Lasciamo così Pen e ci portiamo dalla schiava, sembra una pazza uscita dal manicomio coi capelli cosi, anzi senza capelli così stagliuzzati, in alcuni punti si vedono i buchi bianchi del cuoio capellito, in altri punti ha ciuffetti di capelli non piu lunghi di un cm o due. Jenny accarezzandole la testa dicendole che cosi tutti sapranno che lurida cagna è, e, le ride in faccia, anche Lee la.guarda e ride, lei piange, io mosso a compassione le vado vicino e massaggiandole la tettina libera le dico che è bella lo stesso, lei abbozza un sorriso, neanche il tempo di capire che sta sorridendo che Jenny le tira verso il basso il peso agganciato al capezzolo, facendola urlare....
Segue

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mirrijoe@gmail.com
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scritto il
2024-02-09
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