Jenny nel dungeon a Bangkok 8 - il dolore -

di
genere
dominazione

Jenny ha in mano il bastoncino di bambù ed è a fianco della schiava ancora appesa per le tette violacee ormai coi capezzoli che quasi non si distinguono, le tocco le tette, sono durissime, sembra stiano per scoppiare da un momento all'altro, Jenny carica il braccio e con un ultimo movimento del polso la colpisce sulle natiche, la schiava urla e si dimena, provocandosi anche ulteriore dolore alle tette, Lee la tiene ferma e Jenny la ricolpisce in sequenza senza sosta 6 volte, lei grida di dolore. Non le da il tempo e la colpisce con forza sul ventre, alternando colpi nell'interno cosce, 5,6,7 colpi forti e veloci. La pancina è rossa, l'interno cosce hanno righe rosse, così come le natiche. Lee la lascia, tanto non riesce a tenerla e poi si fa piu male da sola. Prende il frustino col terminale piatto e le colpisce i seni già viola, dall'alto verso il basso. Jenny la sta colpendo in contemporana sulle natiche, con molta forza, io per il momento osservo, la mistress, che è in piedi vicino, anche. La testa della schiavetta ondeggia sembra stia per svenire, le do un paio di schiaffetti e si riprende, la mistress mi allunga un morso, se si chiama cosi?! Quella pallina da metterle in bocca legata da un cinturino di pelle dietro la testa, mi dice, così urla meno. Gliela metto mentre Lee e Jenny continuano a colpirla sempre nello stesso punto, Lee si sta accanendo sul seno, Jenny sul sedere. Stringo il cinturino e non riesce piu ad urlare, solo gemiti.
Sta piangendo ancora, guardo il suo sederino, tutto arrossato con diverse striscie rosso vivo, in alcuni punti la pelle lacerata, Jenny ha preso il frustino semplice e la colpisce sempre sul sedere e nella zona basso lombare. Mi unisco anch'io alla flagellazione, la mistress osserva attenta, prendo il frustino che è frastagliato e la colpisco in alto sulla schiena, è una sensazione strana, di potere, la colpisco ancora e ancora, capisco perche sia Jenny che Lee continuino, con brevissime soste, colpirla mi da scariche di adrenalina, la mistress ci ferma, la schiavetta è svenuta, aspettiamo qualche minuto che la faccia riprendere, ci chiede di fare in due alla volta, non tutti 3.
Jenny si fa da parte, è stanca, poi il culetto della schiava è violaceo e sanguina in molti punti. Le frusto la pancia col mio 9 code, a ripetizione facendolo roteare, Lee è passato in sostituzione di Jenny e continua a martoriarle il sederino, sempre col suo frustino con la piattina, in alcuni punti la pelle è proprio rotta, aperta. Faccio diventare rosso il suo ventre e le sue cosce, colpisco qualche volta anche il seno, ma credo senta poco ormai li, infatti la mistress dice di toglierla dalla sospensione, Lee le chiede ancora 5 minuti, chiama Jenny e insieme tirano verso l'esterno le catenelle coi pesi agganciate alle labbra vaginali, aprendogliele ed esponendo le mucose rosate, Lee mi guarda e mi indica il bachetto di bambù, capisco cosa vuole che faccia, la schiavetta trema, davvero, cerco di ricordare come la mistress avesse colpito li, Jenny, impunto il bacchetto e stuzzico il suo clitoride, lo spingo sulle mucose, ne faccio entrare una decina di cm, poi cerco di prendere la mira giusta e do un colpo forte e deciso, proprio nel rosa della sua vagina, nonostante il morso in bicca, sembra un urlo, ripeto in sequenza, altre 4 volte, poi sviene.
La mistress ci chiede di tirarla giù e adagiarla delicatamente a terra, sul fianco destro, le passa il solito cilindretto di misto canfora mentolata sotto le narici e con l'altra mano le slaccia il cinturino che tiene il morso liberandole la bocca, io le tolgo i morsetti dalle labbra vaginali, l'interno, dove l'ho colpita è rosa vivo, quasi rosso. Jenny e Lee le stanno slegando le tettine. Si riprende, è in affanno, il cuore le batte forte e veloce, singhiozza emettendo suoni che non sembrano parole, la mistress le prende la testa e l'appoggia sulle sue gambe e la coccola, le spalma una crema massaggiandole il seno, viola scurissimo. Io mi siedo vicino Pen che ha fatto da spettatrice, gioco con le sue tette, senza farle male, le tasto le natiche, belle sode, le tolgo il nastro adesivo, con le dita sento la lattina essere proprio li, le dico di tenerle ancora dentro se ci riesce, le accarezzo le labbra e il clitoride, sono molto eccitato e in erezione, la prendo da dietro e le entro nel culo, lei si tiene una mano sulla vagina premendo per non fare uscire le lattine, le sento attraverso le membrane, le scopo il culo, nonostante tutto sembra stretto, ma so benissimo essere il contrario, sa usare bene le muscolature per dare piacere, infatti le vengo dentro in pochi minuti. Lee sta scopando nuovamente Jenny, l'ha piegata a 90, tenendole la testa appoggiata ad un ripiano pieno di oggetti, alcuni cadono, le entra nel culo e nella figa alternativamente, con colpi decisi e violenti, a entrambi piace, gli viene dentro al culo, Jenny si finisce da sola con un dildo preso al volo dal ripiano, spruzza un pochino a terra.
La mistress ci dice che abbiamo ancora meno di un'ora e se vogliamo possiamo continuare con la schiava, che ora sta in piedi con le mani incrociate davanti al pube, come a vergognarsi e coprirsi. Le tettine stanno riiprendendo colore e sono così visibili alcuni lividi provocati dalle corde, qualche segno rosso lasciato dal frustino, così a occhio sembrano meno sode di prima, anche un po più basse. Anche con la testa coi capelli stagliuzzati è bella, ha un bel nasino a patatina, classico delle thai, le labbra gonfie dalle perforazioni con gli aghi, ma non deformate, di un bel colore scuro, gli occhi sottili e neri neri, le guancie arrossate su un corpo sinuoso, adesso segnato dalle frustate, è alta poco piu di Jenny che è 165, il culetto è la parte del suo corpo che preferisco, piccolo e sodo con le natiche in su. Lo afferro a due mani per sentirlo tutto, lei sussulta, la pelle rotta dalle frustate e i lividi le fanno male ma deve resistere.
Lee accende alcune candele, Jenny mi chiede di tenerle bloccate le mani dietro la schiena, le blocca nuovamente le caviglie a terra per tenerle le gambe divaricate, prende una candela grossa con una bella fiammella, Lee ne ha un'altra e la passa sfiorandole il corpo, avvicinandola alla pelle per farle sentire il fuoco e poi la riallontana, lo fa anche col seno, lasciando un po piu a lungo la fiammella sui capezzolini, lei urla, ma neanche tanto forte, è visibilmente stremata, le gambe le tremano, Lee le prende tra le dita uno dei capezzoli, lo tira e gli versa sopra la cera fusa, stavolta urla di più, poi le avvicina lentamente la fiammella all'altro capezzolo in modo da farle sentire il fuoco, fino al contatto diretto con la candela che viene premuta contro per spegnerla.
Jenny è piegata e sta facendo passare la grissa candela tra le gambe divaricate sfiorandole la pelle col la fiamma, dal ginicchio sale per l'interno coscia, molto lentamente si sente odore di pelle bruciacchiata, la schiava si dimena, io faccio fatica a tenerla e Lee mi aiuta, Jenny continua a salire fino alla vagina, levtiene la fiamma a 3,4 cm, poi l'avvicina facendole toccare le labra per brevissimi istanti, va avanti e indietro nel senso del taglio figa, le tiene aperta una delle labbra e le spegne la candela sulla mucosa rosa. La schiava si piega urlando la ritiriamo su, Jenny le prende tra le dita i peli pubici, ben curati, lunghi un paio di cm, un bel triangolino perfetto, e li tira con firza strappandone parecchi, lei urla, ne strappa ancora buttandoli a terra, le ha fatto un buchetto senza peli proprio in mezzo al triangolino, Lee vuole privare e ne strappa un bel po in un colpo solo. Jenny ha in mano un'altra candela accesa, avvicina la fiammella quel tanto che basta perche alcuni peli si infiammino, l'odore intenso del pelo bruciato si sente forte, le bruciacchia i peli in diversi punti, alcune volte fanno una bella fiammella che le brucia anche la pelle, continua così, mentre la schiavetta piange finche glieli brucia tutti poi le schizza la cera fusa sul pube mezzo bruciacchiato, le cedono le ginocchia e cade a terra. La mistress la controlla, le da un paio di schiaffetti e la fa rialzare. Lee la rimette in ginocchio, ha sempre le caviglie bloccate in divaricazione, le avvicina una panchetta di legno bassa e stretta e la fa appoggiare di pancia sulla stessa, sistema la panca in modo che il culetto e la figa siano ben esposti, le sistema le tettine una da una parte e una dall'altra della panca, le blocca i polsi alle anelle a terra e prende il frustino frastagliato...
Segue...

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mirrijoe@gmail.com
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scritto il
2024-02-12
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