Jenny nel dungeon a Bangkok 6 cruento
di
Jjoe9
genere
dominazione
...continua
tirandole il peso così con forza uno dei denti metallici del morsetto strappa il povero capezzolino scuro, facendo uscire più di una goccia di sangue, la schiavetta urla di dolore e cerca di muoversi, ma non riesce essendo ancora immobilizzata.
Lee sta guardando i frustini e le fruste insieme alla mistress che sembra spiegargli i diversi usi.
Mentre Jenny, che ha ancora inserito il plug anale, ma sembra a suo agio nonostante la dimensione, ha preso tra le mani l'altro seno della schiava e lo sta strizzando con forza, lo torce in un senso e poi nell'altro, lo tira in avanti, a destra e a sinistra, ogni tanto da un tirotto al peso dell'altro capezzolo mentre continua a tormentare l'altra tettina, gliela spinge contro il costato, la schiaffeggia forte in tutte le direzioni facendola sobbalzare, nonostante sia molto soda. È tutta arrossata, le prende il capezzolo tra i denti e stringendo lo tira, lo morde come fanno i coccodrilli per sbranare le loro prede, la schiava sta singhiozzando e implora di fermarsi, la mistress le raggiunge per controllare, stacca Jenny, guarda e non dice niente, glielo riprende con le dita e glielo torce tirando, sembra lo voglia svitare. Io mi sono seduto vicino a Pen che sta ancora seduta sul bracciolo del divano con i pesi attaccati alle labbra vaginali che penzolano uno da una parte e uno dall'altra, chiamo Lee per fargli vedere che la seconda lattina che stavamo cercando di inserirle nella vagina, col peso del suo corpo, ormai era quasi tutta dentro, mancava forse l'ultimo centimetro, ciovuol dire che le membrane interne piano piano stavano cedendo. Lui mi guarda e in un attimo, si appoggia col suo peso su Pen, io che stavo proprio guardando li, vedo la lattina entrare tutta di colpo, Pen piegarsi in avanti e urlare contemporaneamente. Sta uscendo unbrigolino si sangue dall'interno della sua vagina, e con le mani se la tiene, Lee le dice di non fare uscire le lattine e tenerle spinte dentro, se no ricominciamo, la rimette seduta sul bracciolo, sempre a gambe aperte e figa aperta appoggiata direttamente facendola pesare in avanti.
Giocerello un po con le catenelle, le metto due dita in culo e quando le tolgo gliele faccio leccare.
Lee avendo visto Jenny impegnata con la tettina della schiava la raggiunge non prima di prendere da un ripiano una morsa, di quelle da officina, in ferro battuto, non grande, direi una delle più piccole che ho visto, ma so bene che sono comunque pesanti e resistenti, ha le piastre in ferro zigrinato, la manovella per stringere le piastre, insomma la classica morsa.
Chiede a Jenny se sa usarla o vuole che l'aiuti, lei si fa leggermente da parte, posiziona la morsa in modo che la base zigrinata della piastra inferiore sostenga la tettina, Jenny lo aiuta a sistemare la tetta, tirandola in avanti mentre Lee comincia a girare la manovella facendo abbassare la piastra superiore che entra in contatto con la parte sopra della tettina, si coordinano bene, mentre comincia a comprimerla Jenny la tiene in posizione, la tettina comincia a schiacciarsi, la mistress evicino a loro, la schiava, guarda, per come può con aria preoccupata, al terzo giro di manovella comincia a lamentarsi, al quarto chiede di fermarsi, al quinto quando la tettina sembra completamente schiacciata su se stessa, singhiizzando e piangendo emette solo versi, Lee da un altri mezzo giro, rendendo la tettina quasi piatta, uno spessore verosimilmente di poco più di un cm, forse due. Muove un po la morsa e poi la lascia, tutto il peso grava ora sulla povera tettina schiacciata. Jenny si è fatta dare degli aghi dalla mistress, che si è poi riaccomodata sulla sua poltrona di supervisione, ne tiene due insieme e sta punzecchiando entrambi i capezzoli. Io mi porto dietro Jenny e le tolgo il plug anale, lentamente e non facilmente, il suo buco resta aperto per qualche momento, mentre mi sposto le esce aria in una scoreggia sonora e prolungata, ridendo mi dice che stava per scoppiare ahah, col plug in mano, unto di liquidi del retto di Jenny lo porto alla bocca della svhiava e glielo ficco in bocca spingendo essendo largo mentre lei si sta lamentando, le tengo la testa da dietro con una mano e con l'altra le muovo il plug nella bocca. Nel culo la schiava ha ancora la frutta che le ha inserito Jenny, per evitare che esca durante questa sessiine un po cruenta le inserisco il plug, entra molto ma molto piu facilmente di come era entrato a Jenny, il che vuol dire che è bello che abituato a ricevere oggetti grossi, grossi come il dildo che sto guardando a forma e dimensione di membro di cavallo. Oppure che alle ragazze prima di cominciare gli show o i prive' somministrano del muscolo rilassante nelle zone anali e vaginali in modo che le muscolature non oppongano resistenza all'inserimento di grossi oggetti. Comunque sia, a me va bene così.
Jenny ha trapassato da parte a parte entrambi i capezzoli con 5 spilli ciascuno, ora sta piantandone uno al centro verso l'interno, lo pianta per circa un cm.
La parte che esce dalla morsa della tettina schiacciata sta diventando violacea, Lee aggancia un altro peso di 200gr alla catenella, entrambi si fermano quando la mistress dice qualcosa, io sono dietro e non ho capito bene, mi alzo e vedo la schiavetta quasi perdere i sensi.
La mistress si alza le da due schiaffetti e le fa annusare un cilindretto con eucalipto mentolato, piano piano si riprende.
Chiediamo alla mistress se possiamo continuare ancora un po prima di darle una pausa.
Io e Lee siamo a terra davanti a lei, Jenny è in piedi a lato, io comincio a giocare con la sua figa, le tiro le labbra, le stuzzico il clitoride, Lee comincia a fistarla dal basso verso l'alto, la mano aperta entra, io le tengo divaricate le labbra, toglie la mano aperta e facendo pugno le entra cosi, due, tre, 4 volte dentro fuori velocemente, facilmente, quando la toglia il buco resta aperto fino a quando la rimette, alla quinta volta va su, entra, fino oltre il polso, poi la ritrae e la rispinge piu su quasi fino al gomito, la scopa cosidal basso verso l'alto, il braccio quando esce è bagnato, quindi la troia gode, continua a scoparla con sempre piu forza, mi dice di essere arrivato tutto dentro e che ora le darà dei colpi, entra come se dovesse dare un gancio a qualcuno, con molta forza e spinta, la schiava sussulta anche se è immobilizzata, emette un gemito di dolore, la colpisce ancora e ancora, geme, tra dolore e piacere, emolto bagnata, Lee mi chiede di entrare insieme, estrae il braccio e la mano, la schiava emette un sospiro e poi un urlo, Jenny sopra le ha fatto qualcosa, ma guarderò dopo, ora sono intento ad entrarle nella figa a doppia mano. Il buco è veramente largo, resta aperto tanto, abbiamo tempo di unire le nostre mani, impuntarle nel buco della figa ancora aperto e entrarle dentro, non c'è contrasto, entriamo a due mani come niente fosse, un cenno tra di noi e la seconda volta entriamo a doppio pugno, adesso piu lentamente rispetto a prima, ma siamo comunque già dentro. La scopiamo dentro fuori insieme o uno su e uno giu, muoviamo le mani al suo interno, e la troia viene, noi continuiamo, Lee appoggia anche l'altra mano, mentre l'altra è giadentro insieme alla mia, stiamo fermi mentre lui spinge per far entrare anche la terza, cerco di fare forza laterakmente per aprirle di più il buco, lo stesso fa lui nell'altra direzione, e la terza mano si insinua tra le due entrando,.Adesso è un po piu faticoso scoparla a tre braccia, quando usciamo le membrane interne seguono le braccia uscendo ad anella. La scopiamo a tre mani funchela troia viene ancora, sia io che Lee applichiamo tutta la nistra forza per far si che la figa si apra, si dilati, si sfibri. Quando togliamo le tre braccia il buco ci mette davvero piu di un minuto per richiudersi.
Ci alziamo e Jenny le aveva piantato degli aghi in...
segue....
Se volete potete contattarmi tramite email
mirrijoe@gmail.com
tirandole il peso così con forza uno dei denti metallici del morsetto strappa il povero capezzolino scuro, facendo uscire più di una goccia di sangue, la schiavetta urla di dolore e cerca di muoversi, ma non riesce essendo ancora immobilizzata.
Lee sta guardando i frustini e le fruste insieme alla mistress che sembra spiegargli i diversi usi.
Mentre Jenny, che ha ancora inserito il plug anale, ma sembra a suo agio nonostante la dimensione, ha preso tra le mani l'altro seno della schiava e lo sta strizzando con forza, lo torce in un senso e poi nell'altro, lo tira in avanti, a destra e a sinistra, ogni tanto da un tirotto al peso dell'altro capezzolo mentre continua a tormentare l'altra tettina, gliela spinge contro il costato, la schiaffeggia forte in tutte le direzioni facendola sobbalzare, nonostante sia molto soda. È tutta arrossata, le prende il capezzolo tra i denti e stringendo lo tira, lo morde come fanno i coccodrilli per sbranare le loro prede, la schiava sta singhiozzando e implora di fermarsi, la mistress le raggiunge per controllare, stacca Jenny, guarda e non dice niente, glielo riprende con le dita e glielo torce tirando, sembra lo voglia svitare. Io mi sono seduto vicino a Pen che sta ancora seduta sul bracciolo del divano con i pesi attaccati alle labbra vaginali che penzolano uno da una parte e uno dall'altra, chiamo Lee per fargli vedere che la seconda lattina che stavamo cercando di inserirle nella vagina, col peso del suo corpo, ormai era quasi tutta dentro, mancava forse l'ultimo centimetro, ciovuol dire che le membrane interne piano piano stavano cedendo. Lui mi guarda e in un attimo, si appoggia col suo peso su Pen, io che stavo proprio guardando li, vedo la lattina entrare tutta di colpo, Pen piegarsi in avanti e urlare contemporaneamente. Sta uscendo unbrigolino si sangue dall'interno della sua vagina, e con le mani se la tiene, Lee le dice di non fare uscire le lattine e tenerle spinte dentro, se no ricominciamo, la rimette seduta sul bracciolo, sempre a gambe aperte e figa aperta appoggiata direttamente facendola pesare in avanti.
Giocerello un po con le catenelle, le metto due dita in culo e quando le tolgo gliele faccio leccare.
Lee avendo visto Jenny impegnata con la tettina della schiava la raggiunge non prima di prendere da un ripiano una morsa, di quelle da officina, in ferro battuto, non grande, direi una delle più piccole che ho visto, ma so bene che sono comunque pesanti e resistenti, ha le piastre in ferro zigrinato, la manovella per stringere le piastre, insomma la classica morsa.
Chiede a Jenny se sa usarla o vuole che l'aiuti, lei si fa leggermente da parte, posiziona la morsa in modo che la base zigrinata della piastra inferiore sostenga la tettina, Jenny lo aiuta a sistemare la tetta, tirandola in avanti mentre Lee comincia a girare la manovella facendo abbassare la piastra superiore che entra in contatto con la parte sopra della tettina, si coordinano bene, mentre comincia a comprimerla Jenny la tiene in posizione, la tettina comincia a schiacciarsi, la mistress evicino a loro, la schiava, guarda, per come può con aria preoccupata, al terzo giro di manovella comincia a lamentarsi, al quarto chiede di fermarsi, al quinto quando la tettina sembra completamente schiacciata su se stessa, singhiizzando e piangendo emette solo versi, Lee da un altri mezzo giro, rendendo la tettina quasi piatta, uno spessore verosimilmente di poco più di un cm, forse due. Muove un po la morsa e poi la lascia, tutto il peso grava ora sulla povera tettina schiacciata. Jenny si è fatta dare degli aghi dalla mistress, che si è poi riaccomodata sulla sua poltrona di supervisione, ne tiene due insieme e sta punzecchiando entrambi i capezzoli. Io mi porto dietro Jenny e le tolgo il plug anale, lentamente e non facilmente, il suo buco resta aperto per qualche momento, mentre mi sposto le esce aria in una scoreggia sonora e prolungata, ridendo mi dice che stava per scoppiare ahah, col plug in mano, unto di liquidi del retto di Jenny lo porto alla bocca della svhiava e glielo ficco in bocca spingendo essendo largo mentre lei si sta lamentando, le tengo la testa da dietro con una mano e con l'altra le muovo il plug nella bocca. Nel culo la schiava ha ancora la frutta che le ha inserito Jenny, per evitare che esca durante questa sessiine un po cruenta le inserisco il plug, entra molto ma molto piu facilmente di come era entrato a Jenny, il che vuol dire che è bello che abituato a ricevere oggetti grossi, grossi come il dildo che sto guardando a forma e dimensione di membro di cavallo. Oppure che alle ragazze prima di cominciare gli show o i prive' somministrano del muscolo rilassante nelle zone anali e vaginali in modo che le muscolature non oppongano resistenza all'inserimento di grossi oggetti. Comunque sia, a me va bene così.
Jenny ha trapassato da parte a parte entrambi i capezzoli con 5 spilli ciascuno, ora sta piantandone uno al centro verso l'interno, lo pianta per circa un cm.
La parte che esce dalla morsa della tettina schiacciata sta diventando violacea, Lee aggancia un altro peso di 200gr alla catenella, entrambi si fermano quando la mistress dice qualcosa, io sono dietro e non ho capito bene, mi alzo e vedo la schiavetta quasi perdere i sensi.
La mistress si alza le da due schiaffetti e le fa annusare un cilindretto con eucalipto mentolato, piano piano si riprende.
Chiediamo alla mistress se possiamo continuare ancora un po prima di darle una pausa.
Io e Lee siamo a terra davanti a lei, Jenny è in piedi a lato, io comincio a giocare con la sua figa, le tiro le labbra, le stuzzico il clitoride, Lee comincia a fistarla dal basso verso l'alto, la mano aperta entra, io le tengo divaricate le labbra, toglie la mano aperta e facendo pugno le entra cosi, due, tre, 4 volte dentro fuori velocemente, facilmente, quando la toglia il buco resta aperto fino a quando la rimette, alla quinta volta va su, entra, fino oltre il polso, poi la ritrae e la rispinge piu su quasi fino al gomito, la scopa cosidal basso verso l'alto, il braccio quando esce è bagnato, quindi la troia gode, continua a scoparla con sempre piu forza, mi dice di essere arrivato tutto dentro e che ora le darà dei colpi, entra come se dovesse dare un gancio a qualcuno, con molta forza e spinta, la schiava sussulta anche se è immobilizzata, emette un gemito di dolore, la colpisce ancora e ancora, geme, tra dolore e piacere, emolto bagnata, Lee mi chiede di entrare insieme, estrae il braccio e la mano, la schiava emette un sospiro e poi un urlo, Jenny sopra le ha fatto qualcosa, ma guarderò dopo, ora sono intento ad entrarle nella figa a doppia mano. Il buco è veramente largo, resta aperto tanto, abbiamo tempo di unire le nostre mani, impuntarle nel buco della figa ancora aperto e entrarle dentro, non c'è contrasto, entriamo a due mani come niente fosse, un cenno tra di noi e la seconda volta entriamo a doppio pugno, adesso piu lentamente rispetto a prima, ma siamo comunque già dentro. La scopiamo dentro fuori insieme o uno su e uno giu, muoviamo le mani al suo interno, e la troia viene, noi continuiamo, Lee appoggia anche l'altra mano, mentre l'altra è giadentro insieme alla mia, stiamo fermi mentre lui spinge per far entrare anche la terza, cerco di fare forza laterakmente per aprirle di più il buco, lo stesso fa lui nell'altra direzione, e la terza mano si insinua tra le due entrando,.Adesso è un po piu faticoso scoparla a tre braccia, quando usciamo le membrane interne seguono le braccia uscendo ad anella. La scopiamo a tre mani funchela troia viene ancora, sia io che Lee applichiamo tutta la nistra forza per far si che la figa si apra, si dilati, si sfibri. Quando togliamo le tre braccia il buco ci mette davvero piu di un minuto per richiudersi.
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