Racconto di gioventù
di
cattivick69
genere
gay
Gioventù, scuola finita, un paio di mesi di relax. Così con la famiglia ci rechiamo alla villetta al mare, in Toscana. Bellissimi ricordi, fine anni 70, primi anni 80, motorino, infradito, sigaretta sempre in bocca e tanta voglia di divertirsi. E' il periodo dove assaggi tutto, dove cerchi di capire la tua sessualità, e la mia non sapevo ancora quale direzione dovesse prendere...ero attratto dalle donne, ma provavo eccitazione dallo sguardo degli uomini. Ed è in un contesto del genere che mio cugino Andrea mi raggiunge al mare. I miei genitori mi avevano avvisato che avrei dovuto dividere la cameretta con mio cugino e sinceramente ero un po'contrariato, ma non potevo fare diversamente. Infatti il giorno dopo arriva, era bianco latte, e cozzava contro la mia abbronzatura oramai color caffè. Quindi i soliti convenevoli saluti abbracci e cose del genere. Mia madre mi invita ad aiutare Andrea con la valigia e di farlo accomodare in cameretta con me, cosa che ovviamente faccio. "Ti farei mettere nel lettino a fianco al mio, che a dirla tutta era un matrimoniale che abbiamo separato" poi continuo mostrandogli la camera e facendo vedere dove era il nostro bagno. La giornata scorre tranquilla e verso sera i miei ci comunicano che sarebbero dovuti uscire per andare dai nonni, il paese vicino. Ovviamente ho declinato l'invito sia per me che per mio cugino, che mi ringrazia con una strizzata d'occhio. mi dice dandomi una pacca sul fondo schiena ma poi finisce tutto li. Però quel contatto mi ha dato strane sensazioni, profonde e sensuali. Cerco ancora un contatto e inizio a scherzare ,facendo finta di abbozzare un colpo di karate, così da abbracciarlo e stringerlo più possibile, sentendo quindi il suo bacino contro il mio, con quel movimento mi accorgo che il mio cuginetto è abbastanza dotato. Ridiamo e scherziamo come due ragazzini, e facendo comunque molto caldo ,dopo pochi minuti siamo entrambi sudati. Quindi ci togliamo le magliette e continuiamo la lotta. Ad un certo punto mi gira dietro e mi avvinghia le braccia bloccandomi e premendo il suo bacino contro il mio sedere, ed ecco nuovamente quella strana sensazione...a questo pinto mi fermo e assaporo quel contatto che mi da un piacere misto a vergogna, ma non riesco a scostarmi da quella presa. Poi finalmente lui mi lascia, e si vede chiaramente che ha fatto effetto anche a lui, dal rigonfiamento dei suoi calzoncini. "Beh Andrea, vado a farmi la doccia", mi sfilo i calzoncini insieme allo slip e rimango nudo, davanti a lui. La mia abbronzatura mette in risalto il mio culo bianco e senza nemmeno un pelo, dice ridendo Andrea. Faccio spalluccia e vado sotto alla doccia, ma lascio la porta aperta, in modo da farmi vedere da lui. Resto sotto l'acqua abbastanza per farmi guardare, sempre voltato di schiena, ma dallo specchio del bagno, vedo che Andrea mi guarda e si tocca un pacco di tutto rispetto. Con la scusa più banale del mondo lo chiamo per farmi portare l'asciugamano , e lui arriva e me lo passa dalla tenda semiaperta. A quel punto prendo l'asciugamano e scostando la tendina dico "Guarda che puoi anche tirarla, la tenda, non mi vergogno mica a farmi vedere nudo" lui resta fermo davanti a me, che sono nudo e bagnato, con un segno bianco del costume che mette in evidenza il mio pube glabro e il mio sedere tondo e bianco latte. < non hai quasi peli sul corpo...> balbetta Andrea sfiorandomi il corpo. Non rispondo, esco dalla doccia e faccio finta di perdere l'asciugamano, mi giro verso di lui e quando mi accorgo che mi sta ancora fissando, mi piego in avanti per raccoglierlo, mettendo in risalto sempre di più il culo. Lo prendo e mi dirigo verso il letto. "Fatti una doccia anche tu, e se vuoi magari ti vengo a lavare la schiena" gli dico scherzando e lui di risposta < guarda che potrei chiamarti veramente, magari vieni a lavarmi le gambe> a quelle parole ho un leggero sussulto, e di nuovo una sensazione di caldo mi prende lo stomaco...dopo pochi minuti ecco che Andrea mi chiama, io come un automa mi alzo e vado verso la doccia, scosto la tendina e Andrea mi passa la saponetta. "entra tesoro, se mi vuoi aiutare a lavare, devi levarti l'asciugamano dai fianchi" sono fortemente attratto da lui, la sua voce è profonda e la sensazione di calore di prima, mi sta avvolgendo completamente. Faccio cadere l'asciugamano ed entro con lui nella doccia. Subito mi paro davanti a lui e con il sapone gli massaggio il torace e lui immediatamente mi afferra il cazzo e inizia a masturbarmi lentamente ma stringendolo con vigore. Che mi sta succedendo? Ho un'erezione pazzesca e sto giocando con i capezzoli di Andrea, li pizzico e li stringo fino a quando mi viene voglia di morderli, e così faccio, piano e poi sempre di più, succhio e lecco, poi le sue mani si tolgono dal mio sesso e mi spingono sulle spalle, "ti voglio in ginocchio, e non mi dire che non ti piace" sotto la sua spinta mi inginocchio, l'acqua calda mi cade sul viso, ma i miei sensi sono appannati dalla visione di quel cazzo duro e nodoso, spesso, venoso, con una timida cappella che non esce completamente, "apri la bocca e fammi un pompino" le sue parole . Obbedisco in silenzio. Mai avevo provato il gusto di un cazzo, era leggermente salato e mischiato al sapone, non mi piace molto, ma oramai sono li, e non posso che continuare. Cerco di alzarmi di staccarmi , ma lui mi tiene per i capelli e mi obbliga a succhiargli il cazzo sempre più duro, adesso non c'è più il sapone, adesso sento solo un gusto salaticcio e dolciastro insieme, lui si scappella completamente e mi ordina di succhiargli la cappella, obbedisco. Vado su e giù, ritmato dalle sue mani forti che mi spingono sempre di più la testa verso il suo pube, ho il naso schiacciato contro i suoi peli, in gola la sua cappella che quasi mi soffoca, la saliva mi esce dagli angoli della bocca. "bravo cuginetto, continua così che ti regalo la mia crema" Porca puttana, penso subito, non voglio che mi sborri in bocca e cerco di divincolarmi, ma è troppo tardi, sento il cazzo che si irrigidisce nella mia bocca, contro la mia gola e una crema densa entrarmi in bocca, in gola..."ingoia tutto cuginetto, che ti fa bene" dice ridendo e tenendomi la testa schiacciata contro il cazzo con una mano ed il naso tappato con l'altra mano. Non posso fare altro che ingoiare tutto, lui continua a scoparmi la bocca e ride , poi si stacca e mi guarda, in ginocchio, con la testa bassa e tutto il suo sperma che mi cola dalla bocca. "Dai , adesso non fare la femminuccia, lo so che ti è piaciuto, tirati su, che ci divertiamo". gli chiedo sciacquandomi la faccia sotto la doccia. "adesso vedrai, oggi hai capito che ti piacciono gli uomini, perché da come lo hai succhiato, non c'è altra possibilità" ascolto le sue parole intontito, ho in bocca un sapore strano, ma sento ancora dentro di me una sensazione strana, un misto di vergogna ed eccitazione. Mi alzo dalla doccia e prendo l'asciugamano per mettermelo in vita ma Andrea me lo strappa via dalle mani "voglio vederti sculettare mentre vai a letto" Lo so che non mi sta obbligando, ma comunque non riesco a disobbedire, e così faccio. Cammino in modo da sculettare e arrivo al letto, sto per sdraiarmi ma Andrea mi ferma, mi dice di mettermi giù di pancia e così faccio. Lui si posiziona dietro di me, mi allarga bene le gambe e mi solleva appena un po' il bacino. Poi mi infila piano un dito nel buchetto stretto e piano piano lo fa scivolare avanti ed indietro, poi ne infila un altro e ancora così per qualche minuto... ma lui continua, poi prende qualcosa dal comodino, credo la mia crema solare e me ne sparge un pochino fra le natiche ... adesso sento la cappella dura di Andrea sul mio ano, spingere sempre di più...stringo le lenzuola con mani e mordo il cuscino...
7
voti
voti
valutazione
5.9
5.9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La prima volta -second parte-racconto sucessivo
Esperienze
Commenti dei lettori al racconto erotico