Effetto Andrea

di
genere
gay

Dopo Andrea tutto divenne strano , più eccitante , più emotivamente coinvolgente ma rischiò di creare qualche problema tra noi. I nostri incontri di sesso e amore erano sempre molto intensi. Ci si incontrava anche in luoghi diversi da quelli soliti a volte si correva il rischio di essere scoperti mentre magari stavo facendo un pompino ad Alberto in qualche luogo frequentato da persone . Serviva a mantenere vivo il rapporto ,per non farlo diventare monotono e cadere nella routine. Incoscienti a volte ma felici di essere ancora e di più eccitati e desiderosi di noi. Non posso quantificare quante volte ho ricevuto in me il suo cazzo, quanto seme ho ingoiato, quante volte ho acconsentito di sottomettermi, con mio piacere ,a sue richieste particolari. Ma ogni volta che stiamo insieme provo la stessa emozione di quando ho ammesso di avere un debole per lui, di quando mi ha baciato, di quando mi sono trovato di fronte il suo magnifico cazzo e di quando sono STATA SUA la prima volta sentendomi femmina desiderata e posseduta. E passato poco tempo dalla scoperta di Andrea e ne sentiamo la mancanza fisica , emotiva e sentimentale. Ci siamo sentiti tutti e tre contemporaneamente diverse volte scambiandoci promesse di rivederci al più presto. Io principalmente non riesco a placare il desiderio di stare tra le sue braccia. Parlando sempre di tutto con Alberto e non volendo per nulla al mondo ingannarlo gli ho confessato cosa provo. Ero sicuro che mi capisse, sapeva che sentivo Andrea come una amica con cui aver diviso quello che è stato cosi importante per lui. Non come un uomo pronto da usare come stallone per farsi montare. Aveva capito che amavo entrambi e avevo bisogno di entrambi in modo eguale ma a volte con ruoli diversi. Ridendo dissi ad Alberto che ero anche lesbica e lui ridendo si abbasso i pantaloni e mi disse di leccare la sua figa porgendomi il cazzo . Il cazzo del mio uomo che non mi feci scappare di sicuro spompinandolo e facendomi scopare . Il cazzo che aveva preso la mia verginità e quella di Andrea, il cazzo che adoravo .Passate le festività Natalizie durante le quali purtroppo, con grande dolore , non siamo potuti stare insieme. Ci siamo ritagliati un pomeriggio e sera di un sabato grazie alla assenza di mia moglie. Più ore per noi, per amarci ,per giocare con le nostre fantasie e per parlare. Amarci ,restare nudi sotto le lenzuola baciandoci, accarezzandoci portando la nostra eccitazione sulla soglia dell'esplosione e aspettare , sentire tra le dita il prepuzio bagnarsi di goccioline di piacere, sentire l'ano contrarsi pronto a ricevere tutta la voglia di possesso dell'maschio. Concedersi come non ci fosse un domani . Esplorare ogni centimetro del corpo alla ricerca di ogni punto sensibile e inebriarsi del profumo e dei sapori di esso. Darsi, ritrarsi quasi scappare e dopo poco aprirsi ancora di più per fondersi in un sol corpo. Dissetarsi con il succo della passione ,lasciarsi andare verso lo sfinimento e raggiungere l'appagamento con il proprio amore. Parlare ,essere sinceri .confessare voglie e desideri, far sapere all'altra porte cosa volere ,cosa piace e cosa no e ascoltare con interesse dando risposte e cercando soluzioni a eventuali bisogni e problematiche.
Questo e quello che io e Alberto abbiamo sempre cercato di fare e che ci ha portato sino ad ora a essere la coppia , se pur anomala e clandestina, felice e rispettosa uno dell'altro.
Il nostro sesso è un misto di passione, fisicità ,dominazione ,feticismo ,sentimenti e confessioni.
Sdraiati sul letto mi disse che non gli avrebbe creato nessun problema se avessi voluto incontrare Andrea che comunque avrebbe voluto incontrarlo anche lui ma facendo già fatica a ritagliarsi del tempo per me doveva rinunciare e lui desiderava solo la mia felicità. l'unico vincolo era che avrei dovuto raccontargli tutto quello che era successo tra noi. Ero commosso e felice lo baciai non so quante volte promettendogli che gli avrei detto tutto.
Telefonai subito ad Andrea.
scritto il
2024-05-13
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