Valentina
di
Racconti veri
genere
tradimenti
Qualche anno fa prima di sposarmi abitavo in campagna in una porzione di una cascina ristrutturata composta da quattro unità abitative. In una abitavano i proprietari ,una coppia di ex dirigenti. Io ero l'unico inquilino. Un giorno di aprile la proprietaria mi dice che aveva affittato l'alloggio vicino al mio ad una coppia di quarantacinquenni con una bimba di 8 anni. Doveva capitare. Il sabato dopo si presentarono alla mia porta. Lei carina , minuta dimostrava meno anni , un bel corpicino con un seno piccolo che modellava la maglia , quello che mi colpi di più fu il culetto avvolto in un paio di pantaloni color crema, sembrava parlasse. Disse di chiamarsi Valentina ,loquace, spigliata ,simpatica. Mi presentò la bambina molto carina e il marito , un tipo silenzioso non intervenne per nulla mentre Valentina mi spiegava che nelle settimane a venire avrebbero fatto dei lavoretti per venire poi ad abitare per giugno. Dissi che ero contendo di avere dei vicini e di contare su di me per qualche necessità. La sera fantasticai su quel culetto e gli dedicai una gustosa prima sega.
Iniziarono i lavori e Valentina nel pomeriggio a iniziare le pulizie. Due pomeriggi alla settimana ero libero dal lavoro e cercavo di incrociarla per poterle parlare . Il marito veniva solo il sabato e la domenica. Un paio di pomeriggi la invitai a bere qualcosa in giardino, notai che era molto riservata ma rispondeva a certe mie battute dal doppio significato. Mi parlo del marito e del lavoro che facevano insieme e dei problemi che lo stare insieme troppo tempo comportava , della passione di lui per il calcetto e per le sere passate a giocare dopo il lavoro con gli amici ,del suo amore per la figlia tanto desiderata ma arrivata dopo anni di matrimonio anche a causa del poco interessamento del marito. Tutte queste informazioni accesero ancora di più il mio interessamento per lei, poteva essere una succulenta e sensuale preda. Le parlai di me , che facevo il dentista , che non ero sposato ma solo con una frequentazione nulla i più.
Cercavo di trovare un modo delicato non volgare, una scusa per creare una situazione che mi permettesse di tastare il terreno per una eventuale avance.
Il destino mi diede una mano . Alla mattina uscivamo di casa alla stessa ora. Il marito andava via prima per accompagnare la figlia a scuola. La vidi uscire dolorante mi disse di essersi procurata uno strappo alla schiena e di non sapere se fosse riuscita a lavorare. Le dissi che avrei potuto darle un antidolorifico ma che era meglio restare a riposo. Mi rispose che avevo ragione e che avrebbe avvertito il marito. Io sarei tornato in casa a cercare il medicinale e la avrei raggiunta. presi due fiale ,un antidolorifico e un rilassante muscolare tutto l'occorrente per una iniezione e suonai il campanello prima di entrare. Mi disse di entrare , rea sul divano con una smorfia di dolore. La rassicurai che presto sarebbe stata meglio. Quando capi che avrei dovuto praticargli una puntura non ne fu troppo felice ma il dolore era troppo ,meglio la puntura. La convinsi ad andare in camera da letto .
Stavo già fantasticando ma mantenni an atteggiamento professionale, in fin dei conti ero un medico anche se odontoiatra. Si corico a pancia in giù e si abbasso leggermente i pantaloni . Quel culetto desiderato era li davanti a me , mentre preparavo la siringa e il disinfettante notai che indossava un semplice paio di mutandine bianche. Le scopri una natica ,disinfettai e feci l'iniezione poi massaggiai con movimenti lenti sfiorando appena la sua morbida pelle. Disse di non aver sentito nulla ,che avevo le mani da fata ed invece io ero imbarazzato avendo avuto un erezione e avevo timore che la notasse .Rimasi seduto sul bordo del letto consigliandola di interpellare il suo medico se avesse avuto ancora male il giorno dopo se invece fosse migliorata sarebbe bastato solo un antinfiammatorio e che ci saremmo sentiti alla sera.
Al ritorno dal lavoro vidi che il marito era già rientrato, suonai per sapere come stava
Valentina. Mi apri la figlia e mi fece entrare. Lei era sul divano e mi accolse con un sorriso ringraziandomi , non aveva più avuto male dalla mattina.
Dalle scale scese il marito che mi ringraziò scusandosi di dover andare, era già in ritardo dagli amici per l'allenamento ,salutò e usci. Le dissi che la mattina seguente era meglio rimanesse ancora a riposo e che verso le otto sarei passato per l'altra iniezione. Salutai lei e la bimba e entrai a casa con la mente che fantasticava su di lei.
La mattina alle otto in punto era davanti alla sua porta armato di siringa e voglia di rivedere quel culetto. Non dovetti nemmeno suonare , mi apri e mi riconfermo che non aveva quasi più male . Mi offri un caffe , mi disse che avremmo potuto darci del tu io risposi ridendo di si anche perchè ero diventato il suo dottore. Rise anche lei. Andammo in camera l'iniezione. Indossava ancora il pigiama e questa volta non si abbasso solo di
poco i pantaloncini ma li sfilò e le mutandine bianche erano diventate di pizzo nero. Si girò verso di me chiedendomi se l'iniezione la facevo prima o dopo. Dissi dopo e la baciai con foga , lei mi ricambiò con altrettanta passione mentre cercavamo i nostri corpi. Accarezzai prima il suo culetto poi mi dedicai alla sua figa già umida mentre era impegnata a fare uscire il mio cazzo dai pantaloni , lo prese in mano e mi chiese se era più duro adesso o ieri, aveva visto la mia erezione. Non risposi mi ero buttato tra le sue gambe e mi trovai davanti una fighetta rosea e profumata, iniziai a leccarle dolcemente il clitoride mentre con le dita accarezzavo la vagina da dove passai con la lingua per andare al suo buchetto. gemeva e mi spronava a continuare la feci mettere sopra di me a 69 volevo che mi prendesse il cazzo in bocca ma invece continuava solo a menarlo accarezzandomi le palle. io leccavo e morivo dalla voglia di scoparla. La rigirai e allargandole le gambe puntai la cappella verso la sua figa bagnata entrai con forza strappandole un urlo e iniziai a montarla . Dopo pochi minuti senti le pareti della vagina stringersi ,attirarmi a lei nel profondo e venire quasi urlando. Si accascio immobile con il mio cazzo ancora dentro chiedendomi di non uscire. stavo per scoppiare ma avrei voluto farlo sul suo viso. Usci da lei e mi misi a pochi centimetri dalla sua bocca , mi disse che non lo aveva mai fatto ,la convinsi a baciarlo solamente mentre mi masturbavo . Iniziò con baci leggeri ogni tanto lo faceva appena entrare tra le labbra e la cosa mi eccitò che venni sul suo viso godendo come poche volte. Cercò di scansarsi ma quasi tutta la mia sborra le colo dal viso mi abbassai ne leccai un pò e la baciai trasferendone nella sua bocca. Si abbasso verso il mio cazzo e lo prese in bocca pulendolo. restammo in silenzio per poco poi le mi chiese cosa pensassi di lei ,sposata che si faceva scopare dal vicino conosciuto da poco. Risposi che non c'era nulla da pensare o da giudicare tutti e due ne avevamo voglia io dalla prima volta che la avevo vista. Gli confessai anche che mi ero masturbato pensando a lei e come risposta si mise a masturbarmi chiedendomi se era brava. Scopammo per tutta la mattina non gli feci nemmeno l'iniezione il male era sparito adesso gli bruciacchiava un pochino la figa .Abbiamo continuato a scopare per diversi mesi ,sono anche riuscito a farmi il suo bel culetto . Stavamo rischiando che il marito ci scoprisse e rallentammo gli incontri sino a lasciarci da buoni amanti. Il marito continua a giocare a calcetto.
Iniziarono i lavori e Valentina nel pomeriggio a iniziare le pulizie. Due pomeriggi alla settimana ero libero dal lavoro e cercavo di incrociarla per poterle parlare . Il marito veniva solo il sabato e la domenica. Un paio di pomeriggi la invitai a bere qualcosa in giardino, notai che era molto riservata ma rispondeva a certe mie battute dal doppio significato. Mi parlo del marito e del lavoro che facevano insieme e dei problemi che lo stare insieme troppo tempo comportava , della passione di lui per il calcetto e per le sere passate a giocare dopo il lavoro con gli amici ,del suo amore per la figlia tanto desiderata ma arrivata dopo anni di matrimonio anche a causa del poco interessamento del marito. Tutte queste informazioni accesero ancora di più il mio interessamento per lei, poteva essere una succulenta e sensuale preda. Le parlai di me , che facevo il dentista , che non ero sposato ma solo con una frequentazione nulla i più.
Cercavo di trovare un modo delicato non volgare, una scusa per creare una situazione che mi permettesse di tastare il terreno per una eventuale avance.
Il destino mi diede una mano . Alla mattina uscivamo di casa alla stessa ora. Il marito andava via prima per accompagnare la figlia a scuola. La vidi uscire dolorante mi disse di essersi procurata uno strappo alla schiena e di non sapere se fosse riuscita a lavorare. Le dissi che avrei potuto darle un antidolorifico ma che era meglio restare a riposo. Mi rispose che avevo ragione e che avrebbe avvertito il marito. Io sarei tornato in casa a cercare il medicinale e la avrei raggiunta. presi due fiale ,un antidolorifico e un rilassante muscolare tutto l'occorrente per una iniezione e suonai il campanello prima di entrare. Mi disse di entrare , rea sul divano con una smorfia di dolore. La rassicurai che presto sarebbe stata meglio. Quando capi che avrei dovuto praticargli una puntura non ne fu troppo felice ma il dolore era troppo ,meglio la puntura. La convinsi ad andare in camera da letto .
Stavo già fantasticando ma mantenni an atteggiamento professionale, in fin dei conti ero un medico anche se odontoiatra. Si corico a pancia in giù e si abbasso leggermente i pantaloni . Quel culetto desiderato era li davanti a me , mentre preparavo la siringa e il disinfettante notai che indossava un semplice paio di mutandine bianche. Le scopri una natica ,disinfettai e feci l'iniezione poi massaggiai con movimenti lenti sfiorando appena la sua morbida pelle. Disse di non aver sentito nulla ,che avevo le mani da fata ed invece io ero imbarazzato avendo avuto un erezione e avevo timore che la notasse .Rimasi seduto sul bordo del letto consigliandola di interpellare il suo medico se avesse avuto ancora male il giorno dopo se invece fosse migliorata sarebbe bastato solo un antinfiammatorio e che ci saremmo sentiti alla sera.
Al ritorno dal lavoro vidi che il marito era già rientrato, suonai per sapere come stava
Valentina. Mi apri la figlia e mi fece entrare. Lei era sul divano e mi accolse con un sorriso ringraziandomi , non aveva più avuto male dalla mattina.
Dalle scale scese il marito che mi ringraziò scusandosi di dover andare, era già in ritardo dagli amici per l'allenamento ,salutò e usci. Le dissi che la mattina seguente era meglio rimanesse ancora a riposo e che verso le otto sarei passato per l'altra iniezione. Salutai lei e la bimba e entrai a casa con la mente che fantasticava su di lei.
La mattina alle otto in punto era davanti alla sua porta armato di siringa e voglia di rivedere quel culetto. Non dovetti nemmeno suonare , mi apri e mi riconfermo che non aveva quasi più male . Mi offri un caffe , mi disse che avremmo potuto darci del tu io risposi ridendo di si anche perchè ero diventato il suo dottore. Rise anche lei. Andammo in camera l'iniezione. Indossava ancora il pigiama e questa volta non si abbasso solo di
poco i pantaloncini ma li sfilò e le mutandine bianche erano diventate di pizzo nero. Si girò verso di me chiedendomi se l'iniezione la facevo prima o dopo. Dissi dopo e la baciai con foga , lei mi ricambiò con altrettanta passione mentre cercavamo i nostri corpi. Accarezzai prima il suo culetto poi mi dedicai alla sua figa già umida mentre era impegnata a fare uscire il mio cazzo dai pantaloni , lo prese in mano e mi chiese se era più duro adesso o ieri, aveva visto la mia erezione. Non risposi mi ero buttato tra le sue gambe e mi trovai davanti una fighetta rosea e profumata, iniziai a leccarle dolcemente il clitoride mentre con le dita accarezzavo la vagina da dove passai con la lingua per andare al suo buchetto. gemeva e mi spronava a continuare la feci mettere sopra di me a 69 volevo che mi prendesse il cazzo in bocca ma invece continuava solo a menarlo accarezzandomi le palle. io leccavo e morivo dalla voglia di scoparla. La rigirai e allargandole le gambe puntai la cappella verso la sua figa bagnata entrai con forza strappandole un urlo e iniziai a montarla . Dopo pochi minuti senti le pareti della vagina stringersi ,attirarmi a lei nel profondo e venire quasi urlando. Si accascio immobile con il mio cazzo ancora dentro chiedendomi di non uscire. stavo per scoppiare ma avrei voluto farlo sul suo viso. Usci da lei e mi misi a pochi centimetri dalla sua bocca , mi disse che non lo aveva mai fatto ,la convinsi a baciarlo solamente mentre mi masturbavo . Iniziò con baci leggeri ogni tanto lo faceva appena entrare tra le labbra e la cosa mi eccitò che venni sul suo viso godendo come poche volte. Cercò di scansarsi ma quasi tutta la mia sborra le colo dal viso mi abbassai ne leccai un pò e la baciai trasferendone nella sua bocca. Si abbasso verso il mio cazzo e lo prese in bocca pulendolo. restammo in silenzio per poco poi le mi chiese cosa pensassi di lei ,sposata che si faceva scopare dal vicino conosciuto da poco. Risposi che non c'era nulla da pensare o da giudicare tutti e due ne avevamo voglia io dalla prima volta che la avevo vista. Gli confessai anche che mi ero masturbato pensando a lei e come risposta si mise a masturbarmi chiedendomi se era brava. Scopammo per tutta la mattina non gli feci nemmeno l'iniezione il male era sparito adesso gli bruciacchiava un pochino la figa .Abbiamo continuato a scopare per diversi mesi ,sono anche riuscito a farmi il suo bel culetto . Stavamo rischiando che il marito ci scoprisse e rallentammo gli incontri sino a lasciarci da buoni amanti. Il marito continua a giocare a calcetto.
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