Un anno di noi

di
genere
gay

Alberto e Antonio. Era passato un anno dal nostro primo inaspettato e sconvolgente rapporto. Un anno di sesso,complicita',rispetto,sincerita'e amore. Premetto che in questo racconto la descrizione dei nostri incontri potrebbe essere poco descrittiva del sesso praticato ma piu' incentrata sulla ricerca di situazioni capaci di mantenere vivo e caldo il nostro rapporto. I primi due mesi sono passati all'insegna del desiderarsi ardentemente, ognuno nei propri ruoli. Io, Antonio con il desiderio di soddisfare passivamente l'attivo maschio che e' Alberto. In questo breve periodo penso di avere preso piu' cazzo di Alberto io che sua moglie. I nostri incontri avvenivano e avvengono settimanalmente nel mio studio al sabato pomeriggio per un paio di ore. Tempo massimo per non destare sospetti con mia moglie. Altre volte ci in contriamo in auto sempre nel garage dello studio come due ragazzini. Ho imparato a farmi scopare nelle posizioni piu' scomode pur di prendere il suo cazzo. Pompini con il viso affondato nel suo inguine,altri con lui su di me che affonda nella mia gola. Ma tutto bellissimo adoro essere usato come una vera femmina affamata di cazzo. La scopata piu'eccitante in auto e quando Alberto arriva con la station wagon della moglie. Comoda con il profumo di lei. L'idea di scopare dove poi lei salira'e tocchera gli interni dove suo marito ha soddisfatto me ,dove i tappetini sono sporchi del nostro sperma ci eccita tantissimo. Mai pero' come quando siamo riusciti a scoparci a casa mia in assenza di mia moglie. Ancora adesso quando devo scoparla il pensire che su quel letto ci siamo scopati come pazzi, il mio cazzo diventa duro come il marmo stupendo anche quella figa di legno di lei.
Per approfittare di ogni occasione un giorno durante una festivita'infrasettimanale ci siamo dati appuntamento presso la succorsale della sua ditta dove lui e'responsabile della stessa e percio' a libero accesso. Ci siamo messi comodi nel suo ufficio e per gioco lui era seduto sulla fua sedia girevole e io sotto la scivania a spompinarlo. Improvvisamente abbiamo sentito dei rumori provenire dall 'esterno. Alberto si era scordato che quando l'azienda era chiusa passava la vigilanza a controllare che tutto fosse chiuso. Ci siamo zittiti e abbiamo aspettato il tempo necessario che il vigilante andasse via. Quando sono ritornato al suo cazzo pensavo di trovarlo un po' moscio invece era durissimo, felice mi sono subito buttato sopra succhiandolo ma dopo pochi secondi e'esploso un fiotto di sborra che non sono riuscito a contenere tutto usciendomi dai lati della bocca e sporcando la sua poltrona. Era stato il timore che qualcuno ci scoprisse a velocizzare la sua sborrata mi ha detto. Da questo episodio abbiamo adottato il gioco delle sveltine. La prima occasione e' stato un incontro casuale una domenica al centro commerciale. Siamo andati tutti e due nei bagni piu' lontani dal supermarket, dove c'e' meno gente e siamo entrati insieme in uno solo. Appena dentro ha sfoderato il suo cazzo gia abbastanza eccitato,tanto che mi e' bastato baciargli la cappella per averlo bello duro. Nel giro di due minuti mi e' venuto in bocca e ho ingoiato tutto. Senza parlare ha aperto la porta uscendo per primo, dopo un minuto uscendo io e dal bagno vicino un altra persona. Ancora eccitato dal pompino mi sono super eccitato pensando che solo una sottile parete mi divideva da questo estraneo. Ho raggiunto Alberto mentre guardava una vetrina e gli ho raccontato cosa avevo provato. Lui mi detto di raggiungerlo di nuovo nei bagni. Appena entrati mi ha tirato fuori il cazzo e mi ha reso il srvizio. Sono durato piu' di lui e quando sono venuto Alberto ha inditizzato il mio spruzzo sulle mattonelle dicendomi sottovoce cosi l'ascevamo l'autografo per chi entrava dopo. Uscimmo sempre separati e ci allontanammo uno da una parte e uno dall'altra. Rifacemmo questi gioche diverse volte, cercando posti nuovi. Poi quando con calma e intimita ci trovavamo rivivevamo queste avventure a rischio con il risultato di essere sempre molto eccitati e vogliosi uno dell'altro con scopare sempre piu' intense. Con un po'di follia siamo riusciti ad arrivare al nostro primo anniversario. Traguardo raggiunto con non so quanti pompini quanta sborra bevuta ma da un coteggio fatto ridendo dopo una scopata devo aver preso in culo almeno 130 volte il cazzo del mio uomo in un anno. Alberto mi ha detto che nogli anni migliori sua moglie ci aveva impiegato piu' di due anni e mazzo per scopare le stesse volte ma senza pompini. Sono orgoglioso della mia fame di lui.
scritto il
2024-05-08
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