La prima notte insieme. Finale

di
genere
gay

Andai a fare una lauta colazione. Risalii in camera per prendere le mie cose e gia'con un po' nostalgia diedi un ultimo sguardo alla tutto intorno. I ricordi di quelle ore passate qui con Alberto mi confusero la mente. Avrei ricordato quella camera come una camera nuzziale dove la sposa,io, si dona al suo sposo, Alberto. Chi andra' a rifare la camera capira subito che qualcosa di piccante era successo in essa. Tutti gli asciugamani usati,un letto sottosopra e strane striature sulle lenzuola. Mi recai a fare il chek out e il portire mi chiese se avevo riposato bene perche mi vedeva un po stanco. Dissi di si e con un sorrisetto mi consegno la fattura, mi fece notare di avere la camicia azzurra macchiata di qualcosa di biancastro. Probabilmente un po di latte della colazione disse, guardai la macchia e effettivamente era latte ma di Alberto. La cosa mi eccito tantissimo. Mi diede un fazzolettino inumidito per pulirla. Ringraziai e mi recai verso la sala del congresso per prendere qualche deplian cosi per far vedere che avevo seguito qualcosa.Presi la macchina e tornai a casa in attesa di una chiamata da Alberto. Chiamata che arrivo dopo poco dicendomi che sarebbe arrivato a casa mia per le 16.Ero di nuovo in preda all'agitazione, l'uomo dei miei tanti desideri repressi e ora il mio vero uomo a casa mia. Tra le mie braccia e nel letto che divido con mia moglie. Incredibile, ero supereccitato.
Poco prima delle 16 mi sqilla il telefono e'Alberto, mi dice che sta' arrivando a piedi. Apro il cancelletto del vialetto e tremante mi metto ditro la porta in attesa, sento richiudere il cancelletto e eccolo entrare in casa. Richiudo subito la porta e lo abbraccio baciandolo. Ha lo stesso odore del giorno prima e questo mi manda in estasi. Non gli chiedo nulla,inizio a spogliarlo. Lui mi dice ridendo che ha fatto un pezzo di strada di corsa proprio per regalarmi quell'odore che per me e un profumo afrodisiaco. Mi ributto tra le sue cosce e lecco,ingoio il suo cazzo ormai duro. Un pompino eterno. Lui mi solleva e mi dice di andare in camera da letto che avevamo una cosa in sospeso. Subito non capi ma quando mi chese di prendere il telefono mi ricordai della telefonata a mia moglie. Chiedigli anche tu come sta,cerca di essere carino,parla del congresso tienila impegnata un po' ,anche tu in vivavoce. Ero nel pallone completo , Alberto stava per scoparmi mentre parlavo con mia moglie. Ok facciamolo disse. Mi lecco il buco del culo e come la sera scorsa non uso altro lubrificante. Appena mia moglie rispose con, un ciao tesoro Alberto mi affondo' il suo cazzo nel culo. Dovetti mordermi le labbra per non gridare. Mentre lei parlava lui continuava a pomparmi e ad accarezzarmi il cazzo che era diventato durissimo. Mentre mi scopava in sottofondo si sentivano dei colpetti di rimbslzo del letto ogni volta che mi affondava dentro. Mi moglie mi chiese cosa fossero,non sento nulla dissi sara un interferenza. Sentivo tantissimo invece era li cazzo piu bello del mondo che mi apriva in due con potenza. All'improvviso mi sentii scoppiare in un orgasmo e fui costretto a mettere il cellulare sotto al cuscino. Passato l'orgasmo ripresi a parlare con lei dicendo che era mancata la linea dato che si stava avvicinando un temporale. Ci salutammo dandoci appuntamento per il giorno dopo. Il temporale si scateno nel mio intestino, il culo mi bruciava , il cuore stava scoppiando e con un gemito Alberto venne copiosamente dentro di me. Eravamo stravolti tutti e due. Era la cosa piu trasgressiva che avessi mai fatto oltre a sottomettermi ad Alberto.
Eravamo distesi sul letto cercando di riprenderci. Alberto mi ricordo dove eravamo, in camera mia dove da diversi anni scopavo con mia moglie e adesso era diventata la nostra alcova proibita. Mi eccitai di nuovo e ripresi a giocare con il suo cazzo ma lui mi fermo e mi chiese di scoparlo come ieri notte. Cosi quel letto diventava a tutti gli effetti il nostro letto. Si giro' a pancia in giu con un cuscino sotto di lui cosi da mettere in evidenza il suo bel culo. Leccai con avidita quel buco che era stato il mio paradiso, gli girai il cazzo indietro e lo leccai raccogliendo i suoi umori e con la lingua li trasferii nel suo buco. Con il cazzo duro mi appoggiai al suo buco,e anche io senza lubrificante entrai dentro. Non si lamento mi disse solo fammi godere. Godemmo quasi insieme io per primo e lui dopo essersi girato nella mia bocca. Dopo una doccia e uno spuntino e con solo una maglietta addosso ci mettemmo sul divano e guardammo un po' di televisione. Era tutto molto rilassante sapevo e speravo che per oggi non avremmo fatto piu' nulla. Io avevo tutto in fiamme, culo,intestino in subbuglio e il cazzo ko. Altrettanto Alberto,cosi mi disse. Improvvisamente si senti un tuono e il temporale si scateno sopra di noi, manco la luce e restammo nella penombra. Niente di male ,ci abbracciammo e ci baciammo coccolandoci, niente di piu'. Era bellissimo. Ma purtoppo si avvicinava l'ora che Alberto sarebbe tornato a casa. Gli dissi di aspettare che smettesse di piovere. La luce non tornava e decisi di aprire le gelosie della sala per fare entrare un po' di luce. Mi sporsi per vedere se avesse smesso di piovere e incrociai lo sguardo della mia vicina anziana che salutandomi incomicio a parlare del tempo ,dei dolori e pettegolezzi vari. Io ero appoggiato al davanzale con le tende che micoprivano meta del corpo, il mio culo nudo. Quando improvvisamente sentii due dita spalmarmi qualcosa di freddo nel buco e entrare dentro. Sobbalzai un altra situazione eccitane. Alberto era andato in cucina e aveva preso del burro da usare come lubrificante. Tolse le dita e mi infilo un po con fatica il suo cazzo solo barzotto. Comunque entro e mentre la mia vicina parlava mi prese per i fianchi e incomincio' a muoversi. Ad ogni movimento lo sentivo crescere fino ad occuparmi tutto il culo. Ero nel panico ,senza saliva e rispondevo alla vicina a monosillabi al punto che mi chiese se sentivo, gli risposi con un risolino che accidenti se lo sentivo. Anche Alberto si mise a ridere e per timore che si accorgesse di qualcosa la salutai velocemente. Chiusi la finestra e diedi del pazzo ad Alberto ma ormai l'eccitazione era tornata pero'il mip buco non poteva sopportare altro. Mi sfilai e mi iginocchiai e presi a spompinarlo. Venne con un getto che mi rigo il volto e schizzo anche sulle tende che leccai nel tentativo di rimuovere le tracce.
Alberto mi lascio con un bacio con la promessa di cercare ogni tanto di ripetere l'esperienza. Dissi di si ma sapevo che sarebbe stato molto difficile, avremmo dovuto accontentarci delle nostre due ore di fuoco settimanali. Torno la luce mi coricai sul letto e se pur stanco e svuotato non riuscivo a prendere sonno. Il profumo di Alberto era nel letto e nella mia testa la sua travolgente sessualita.
La mattina dopo misi in ordine la camera da letto accesi qualche candela profumata e attesi l'arrivo di mia moglie.
Andammo a letto presto e lei mi disse che la visita alla madre era stata un po' triste perche' si sentiva sola e avrebbe avuto piacere vederla piu spesso. Mi chiese se ero daccordo che lei andasse almeno un fine settimana al mese a trovarla. Io con immensa gioia dissi che ero daccordissimo e che se qualche mese fossero 2 week end non avrei avuto nessun problema
. Lei felice si avvicino e toccandomi il cazzo disse sei dolce. Si sfilo la camicia da notte e dopo avermi segato mi sali sopra e inizio a cavalcarmi. Era il suo modo per procurarsi un orgasmo, da sempre sfegava con forza il clitoride contro il mio pube e dopo poco con due urletti veniva. Per soddisfare me si coricava e allargando le gambe si lasciava montare. La stessa cosa successe quella sera con la differenza che mentre la montavo mi accorsi che il cuscino che usava era quello che Alberto si era messo sotto la pancia per farsi scopore da me. Sul cuscino cerano due striature del suo seme. Appoggiai la bocca su di esse e mi illusi di sentirne il sapore. Come risultato il mio cazzo si induri come non era mai successo con lei. Incomiciai a pompare come Alberto faceva con me.lei si accorse per forza di questo e invece di essere contenta mi disse di fare piano. Venni fuori di lei e uno schizzo gli colpi il viso , senza rendermi conto lo leccai
e con suo disappunto mi disse non fare il porco. Aveva ragione il porco,la cagna,la troia lo avrei riservate solo per ALBERTO.
scritto il
2024-05-06
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