Un altro uomo
di
Racconti veri
genere
gay
Un altro uomo nel mio letto. Aver conosciuto Andre è stata sicuramente una boccata di aria nuova, giovane, simpatico, bello e novità per me, di colore, il primo nella nutrita lista di uomini che , bene o male ho avuto nel mio letto. Tutti gli stereotipi sull'uomo di colore su Andre corrispondono alla verità, un corpo atletico con un sedere sodo, un cazzo di notevole dimensione, una carica sessuale notevole e di essere sia attivo che passivo, cosa si può volere di più. Tutti i fine settimana li trascorrevo in riviera dove lui faceva l'ambulante e durante l'alta stagione ero costretto a cercare alloggio nell'entroterra e la sera e la mattina dovevo prenderlo e portarlo in paese per il lavoro dato che non poteva abbandonare il suo spazio che in sua assenza sarebbe stato occupato da altri. In fin dei conti era la sua fonte di reddito. Era un sacrificio minimo in prospettiva delle notti passate insieme, tre notti dove ne uscivo fuori abbastanza provato, sicuramente appagato dal lato psicologico di essere stato artefice del suo piacere, ma fisicamente era impegnativo accogliere ventitre centimetri di lunghezza per diciotto di circonferenza del suo cazzo che richiedeva un certo impegno per prenderlo la prima volta , poi grazie anche alla sua bravura e delicatezza e alla elasticità del mio ano diventava per me una esperienza paradisiaca. Sentivo ogni centimetro del suo diametro dentro di me per evitare sorprese spiacevoli poche volte e affondato completamente in lunghezza, in compenso mi gustavo tutta la sua virilità con la lingua , la bocca e gli occhi. Amo avere l'uomo in piedi di fronte a me per spompinarlo, permettere a lui di guardarmi mentre mi dedico al suo scettro e arrivare a farlo sborrare sulla mia lingua e sul mio viso, fare sentire lui maschio dominante e io sentirmi passivamente donna. Altrettante bello era quando senza seguire un copione di ruoli era lui a desiderare di essere posseduto, si dedicava al mio cazzo con passione e trasporto. Il suo culo era sicuramente abituato a essere scopato da calibri superiori al mio ma era capace di farmi sentire come avvolto da un guanto dalle pareti del suo culo fino a quando venivo dentro. Altrettanto bravo era con la bocca , mi portava sempre sul confine della sborrata e poi stringendomi la base del cazzo ritardava la mia venuta facendomi impazzire dal desiderio. Siamo sempre stati in grande sintonia sessuale. Finita la stagione estiva lui si sosta da levante a ponente nei mercati delle città più grandi e io continuo a seguirlo, perdere lui e tutto quel ben di dio che madre natura gli ha donato sarebbe peccato.
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