Il culetto di Valentina

di
genere
tradimenti

Era da un mese che scopavo con Valentina, quando il marito si fermava al lavoro o andava a giocare a calcetto lei trovava il modo di avere libera almeno un ora per fare sesso con me. Ogni volta trovavo lei sempre più eccitante e desiderosa di recuperare il sesso perso negli anni dalla routine del matrimonio e io ero sempre più preso da questa donna all'apparenza cosi riservata e quasi timida, ma invece si dimostrava sempre di più una vera femmina desiderosa di ricevere e dare piacere. Dalla semplice prima classica scopata si è lasciata andare a farsi leccare fino a venire a sfrenati sessantanove e l'ultima volta a un favoloso pompino con ingoio, strepitoso. Quello che mancava era il suo adorabile culetto, quel culetto che mi ha colpito la prima volta che l'ho vista . Piccolino, sodo, tondo con un buchetto che quando lo lecco e cerco di penetrarlo con la lingua sento che si rilassa pronto a essere posseduto. Decisi che era ora di provarci. Ultimamente viene lei a casa mia cosi non ci sono rischi di lasciare tracce delle nostre scopate a casa sua, ci sentiamo più liberi . Quel pomeriggio tirai fuori un paio di dildo da usare per indirizzare il gioco sul suo culetto. Appena entro in casa la spogliai subito e gli misi in mano il mio cazzo super eccitato che non lasciò un istante mentre andavamo in camera. Mi buttai tra le sue gambe, la sua figa era già tutta un lago , mentre leccavo figa e buco del culo da sotto il cuscino presi il dildo più piccolo e iniziai a stuzzicare il buchetto, mi aspettavo una sua reazione negativa ed invece mi incitò ad andare avanti. mi sollevai dalle sue gambe e gli appoggiai il dildo alle labbra e senza dire nulla iniziò a lubrificarlo con la saliva ,mi disse solo di fare piano. Ricominciai a leccarla e intanto lentamente feci entrare la punta del dildo nel suo culo, emise solo un piccolo gemito mentre con la mano inizio a masturbarsi , spinsi ancora di più il dildo dentro lasciandolo fermo in modo da dilatare il culetto dolcemente . Prese lei il controllo del dildo che aveva nel culo muovendolo piano e mi chiese di scoparla in quella posizione. Iniziai a scoparla con foga ,la sua figa era un lago e lei stava godendo come non mai, ripeteva scopami, scopami e nel mentre si era infilata tutto il dildo nel culo e mi disse che voleva il mio cazzo nel culo. La sua figa era cosi calda e bagnata che mi costo fatica smettere di scoparla ma la prospettiva di poter entrare nel suo culetto mi rese più facile uscire senza sborrargli dentro. La girai a pecora e ripresi a scoparla lentamente mentre guardavo il suo buco occupato dal dildo che lei continuava a muovere dentro e fuori. Era arrivato il momento che tanto desideravo, estrassi il dildo dal suo culetto e vi appoggiai la mia cappella bagnata dagli umori della figa, spinsi lentamene ma il mio cazzo era più grosso del dildo che avevo usato e trovai una certa resistenza ma contemporaneamente sentivo le sue spinte verso di me per agevolarne l'entrata. Preso dalla foga la afferrai per i fianchi e la attirai a me e cosi facendo il mio cazzo entro quasi tutto nel suo culetto strappandogli un gemito di dolore. Rimasi fermo per un minuto ammirando quel buchetto appena violato e iniziai a muovermi lentamente mentre lei mi chiedeva di fare piano ma di continuare, desideravo solo poter riempire di sborra quel culetto aumentai il ritmo e aumentarono anche i suoi gemiti riprese a masturbarsi chiedendomi di non fermarmi e di metterlo tutto dentro, era scatenata. Dopo qualche minuto di colpi profondi iniziai a uscire e entrare solo con la cappella per la gioia di poterla possedere , il suo buco era ormai accogliente entravo con facilità e ad ogni colpo lei reagiva chiedendomi di non smettere. Cambiammo posizione mi coricai di schiena e la feci salire su di me ,volevo vedere il suo volto mentre si impalava sul mio cazzo. Prima lo mise nella figa per bagnarlo bene e poi lo introdusse nel culo tutto in un sol colpo sentivo il suo ano che mi stringeva e incominciò a roteare i fianchi, il suo bel visino era stravolto dal piacere iniziò a salire e scendere sul cazzo con un ritmo lento come per assaporare ogni centimetro di quel cazzo che era dentro quel culetto non più vergine. Io desideravo solo venire, riempirla come già avevo riempito la sua figa ma questa volta sarei stato il primo a sborrarle dentro il suo culetto. Ci volle poco, la spinsi in basso nel momento in cui venni e scaricai nel suo culetto un mare di sborra , venne anche lei nello stesso istante quasi urlando di piacere abbandonandosi su di me. Restammo fermi cosi per qualche minuto baciandoci senza dire nulla, sentii il suo corpo tremare leggermente mentre si sfilava dal mio cazzo e un rivolo di sperma colava su di me. Avremmo voluto restare cosi per ore ma purtroppo tra poco sarebbe rientrato il marito con la figlia e lei doveva essere a casa con la cena pronta ma con le gambe tremanti e lo sperma del suo amante dentro di lei. Altre volte lo abbiamo rifatto ma l'intensità e l'emozione della prima volta non si è più ripetuta. Mi stavo innamorando della mia eccitante, sensuale ormai disinibita stupenda vicina .
scritto il
2024-07-13
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