Sensi notturni
di
Chicken1973
genere
sentimentali
Mi svegliai nel mezzo della notte e lei era ancora lì.
La curva della sua schiena nell'incavo della mia pancia.
Le nostre gambe intrecciate come le nostre dita.
I suoi capelli sul mio viso, il suo odore nelle mie narici.
Feci un poco per muovermi, ma lei si strinse più forte le mie braccia attorno a sé, in un gesto istintivo.
Si portò una mia mano sotto il mento, dopo essersi lasciata scappare un inconsapevole bacio sulle mie nocche.
Il mio sesso ormai rilassato scivolò fuori da lei, insieme alla nostra umidità: ci eravamo addormentati ancora legati, io nel pieno della mia erezione in quel momento, affondato nel suo sesso accogliente, dopo l'orgasmo.
Avvicinando il mio bacino ai suoi fianchi, mi sporcai un poco: l'idea che fosse il mio seme misto con i suoi umori regalò un fugace sussulto al mio cazzo addormentato.
Nelle orecchie ancora la sua richiesta:
"Scopami!"
Sulla lingua ancora il suo sapore sconcio.
Ognuno dei miei sensi era lì a ricordarmi quanto successo poco prima.
Decisi che mi sarei riaddormentato così, pieno di lei, in attesa dell'alba.
Dalle labbra mi sfuggì un "Ti amo"
"Lo so." Mi rispose da qualche angolo del suo profondo sonno. "Anche io"
Poi di nuovo il sonno ci cullò nell'oscurità della notte
La curva della sua schiena nell'incavo della mia pancia.
Le nostre gambe intrecciate come le nostre dita.
I suoi capelli sul mio viso, il suo odore nelle mie narici.
Feci un poco per muovermi, ma lei si strinse più forte le mie braccia attorno a sé, in un gesto istintivo.
Si portò una mia mano sotto il mento, dopo essersi lasciata scappare un inconsapevole bacio sulle mie nocche.
Il mio sesso ormai rilassato scivolò fuori da lei, insieme alla nostra umidità: ci eravamo addormentati ancora legati, io nel pieno della mia erezione in quel momento, affondato nel suo sesso accogliente, dopo l'orgasmo.
Avvicinando il mio bacino ai suoi fianchi, mi sporcai un poco: l'idea che fosse il mio seme misto con i suoi umori regalò un fugace sussulto al mio cazzo addormentato.
Nelle orecchie ancora la sua richiesta:
"Scopami!"
Sulla lingua ancora il suo sapore sconcio.
Ognuno dei miei sensi era lì a ricordarmi quanto successo poco prima.
Decisi che mi sarei riaddormentato così, pieno di lei, in attesa dell'alba.
Dalle labbra mi sfuggì un "Ti amo"
"Lo so." Mi rispose da qualche angolo del suo profondo sonno. "Anche io"
Poi di nuovo il sonno ci cullò nell'oscurità della notte
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