Il mio figliastro
di
FILIPPO
genere
incesti
Da alcuni anni convivo con Monica, ambedue divorziati con figli, i miei vivono con la madre li vedo poco, poichè si sono trasferiti in Francia.
Monica ha un figlio di ventidue anni, un bel ragazzo, minuto, molto introverso, frequenta l'università, e visto che io lavoro a casa, ci incontriamo spesso.
Diciamo che lui preferisce stare nel suo appartamentino, attiguo al nostro, viene a pranzo e cena, e quando non frequenta l'ateneo, si rinchiude a casa sua.
Io devo dire che non mi interesso molto a Luca, la mia compagna è un poco preoccupata dal fatto che frequenta pochi amici, e fino ad ora nessun'ombra di donne.
La cosa mi ha incuriosito, vuoi vedere cheè gay mi sono chiesto un giorno, nulla contro i gay siachiaro, anche io ho avuto esperienze omosessuali, e devo dire che scopare, ed esser scopati da un maschio è stupendo.
Così visto che avevo la possibilità di controllare, durante le sue assenze, ho pposizionato delle piccole telecamerine nel suo appartamentino, e ho iniziato a controllarlo.
Da subito, ho costatato che Luca era gay e trvestito, appena rientrava si docciava, e poi si infilava reggicalze calze slip, tacchi e vestitini, un leggero trucco, e scioglieva i suoi lunghi capelli biondi, trasformandosi in una stupenda ragazza.
Passava ore a incularsi con grossi dildi, e al sabato pomeriggio lo raggiungeva un suo compagno di studi, che di certo studiava la capienza del culo di Luca, infilandogli un cazzo notevole.
Mi eccitavo a rivedere i filmati segandomi come un pazo, e infilandomi a mia volta nel culo di tutto, dazucchine, a tubetti, mi era ritornata la coglia omosessuale.
Scopavo regolarmente Monica, ma sognavo suo figlio, era un incubo ormai.
Così un pomeriggio, che sapevo fosse impegnato a sfondarsi il culo, con una scusa, piombai nel suo appartamentino, senza annunciarmi, e lo trovai intento a segarsi mentre cavalcava un grosso dildo.
Alla mia vista, nonsi fermò, anzi guardandomi negli occhi proseguì la sua inculata, stringeva nella mano il suo cazzone, lo osservai, era stupendo, ansimava, si vedeva che era prossimo alla sborrata, mi guardava dritto negli occhi, io non ho resistito, mi sono calato i pantaloni, e in autoreggenti ho afferrato io mio cazzo duro, e ho iniziato una sega velocissima.
Luca viene, emette degli urletti da donniciola, e io proseguo la mia sega, vieni papino mi dice, dammelo, mi avvicino e lo prende in bocca e poco dopo lo innondo di sperma.
Cazzo sei bellissima dico, si grazie del femminile, io mi sento donna, e che donna aggiungo io.
Passiamo ilpomerizzio a incularci a vicenda, ci baciamo, e tocchiamo, e poi ci ricompognamo.
Ora ogni momento è buono per amarci sessualmente, e al sabato, mi aggiungo alla coppia, mi faccio sfondare dal suo amico, e poi sfondiamo Luca.
Monica ha un figlio di ventidue anni, un bel ragazzo, minuto, molto introverso, frequenta l'università, e visto che io lavoro a casa, ci incontriamo spesso.
Diciamo che lui preferisce stare nel suo appartamentino, attiguo al nostro, viene a pranzo e cena, e quando non frequenta l'ateneo, si rinchiude a casa sua.
Io devo dire che non mi interesso molto a Luca, la mia compagna è un poco preoccupata dal fatto che frequenta pochi amici, e fino ad ora nessun'ombra di donne.
La cosa mi ha incuriosito, vuoi vedere cheè gay mi sono chiesto un giorno, nulla contro i gay siachiaro, anche io ho avuto esperienze omosessuali, e devo dire che scopare, ed esser scopati da un maschio è stupendo.
Così visto che avevo la possibilità di controllare, durante le sue assenze, ho pposizionato delle piccole telecamerine nel suo appartamentino, e ho iniziato a controllarlo.
Da subito, ho costatato che Luca era gay e trvestito, appena rientrava si docciava, e poi si infilava reggicalze calze slip, tacchi e vestitini, un leggero trucco, e scioglieva i suoi lunghi capelli biondi, trasformandosi in una stupenda ragazza.
Passava ore a incularsi con grossi dildi, e al sabato pomeriggio lo raggiungeva un suo compagno di studi, che di certo studiava la capienza del culo di Luca, infilandogli un cazzo notevole.
Mi eccitavo a rivedere i filmati segandomi come un pazo, e infilandomi a mia volta nel culo di tutto, dazucchine, a tubetti, mi era ritornata la coglia omosessuale.
Scopavo regolarmente Monica, ma sognavo suo figlio, era un incubo ormai.
Così un pomeriggio, che sapevo fosse impegnato a sfondarsi il culo, con una scusa, piombai nel suo appartamentino, senza annunciarmi, e lo trovai intento a segarsi mentre cavalcava un grosso dildo.
Alla mia vista, nonsi fermò, anzi guardandomi negli occhi proseguì la sua inculata, stringeva nella mano il suo cazzone, lo osservai, era stupendo, ansimava, si vedeva che era prossimo alla sborrata, mi guardava dritto negli occhi, io non ho resistito, mi sono calato i pantaloni, e in autoreggenti ho afferrato io mio cazzo duro, e ho iniziato una sega velocissima.
Luca viene, emette degli urletti da donniciola, e io proseguo la mia sega, vieni papino mi dice, dammelo, mi avvicino e lo prende in bocca e poco dopo lo innondo di sperma.
Cazzo sei bellissima dico, si grazie del femminile, io mi sento donna, e che donna aggiungo io.
Passiamo ilpomerizzio a incularci a vicenda, ci baciamo, e tocchiamo, e poi ci ricompognamo.
Ora ogni momento è buono per amarci sessualmente, e al sabato, mi aggiungo alla coppia, mi faccio sfondare dal suo amico, e poi sfondiamo Luca.
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