Parole in volo

di
genere
confessioni

Nel frinire delle cicale, stesa nell'ombra di un tiglio, sul morbido di un lettino rubato alla spiaggia, godo delle carezze di una lieve brezza che risale dalle mie cosce la schiena, regalandomi un brivido. Odore d'estate, di un caldo afoso che matura pioggia. Poso il cellulare e le parole erotiche sullo schermo per un foglio bianco, sfilo la penna che raccoglie i miei capelli e le onde castane mi sfiorano le spalle come fossero il tocco di un amante...

Sarò antica, eppure è così, con carta e penna, che mi viene meglio scrivere; specie di sesso.

Sarà per quella sottile soddisfazione di portare fra le labbra lo stelo, affondarlo leggermente, rotearlo in bocca... Mi prende quel momento particolare in cui mi trovo a suggerne il tappino ed a farlo scorrere lentamente, avvolgendolo con la mia lingua.
Penso a ciò che voglio scrivere e le parole si eccitano nella mia testa; fremono per uscire dalla mia mente e lasciarsi distendere sopra quel letto bianco, con movimenti rotondi e delicati, in una danza d'odalisca per la mia mano. Le unghie laccate di vermiglio toccano, ritmiche, la pagina ardente e supina nel desiderio di accogliere la virilità dell'inchiostro.

di
scritto il
2024-07-21
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