3° - Hotel Smeraldo-Camera 302 [prima parte]

di
genere
trio

3° - Diamante

-Alberto, volevi soffocarmi!
-Scusa Marina, ma Simona mi ha fatto perdere la testa!
-Ehhhh...Simona, attenta, questo uomo in queste situazioni diventa un “maschio arrapato” e non lo fermi più!
-Un bacio di Simona vale oro, è davvero brava! - dico convinto.
-Non prendermi in giro - Simona interviene, parla a voce bassa - ho baciato solo un paio di ragazzi, mai uomini come te! Però anche baciare una donna non mi è dispiaciuto. Questa cosa non l'avevo mai provata.-
-C'è sempre una prima volta, tesoro, anch'io non l'avevo mai provata - dice Marina mentre le sta massaggiando le spalle e il collo.
-Per me è la prima volta per un sacco di cose, compresa quella di essere qui...nuda...a baciare un uomo e una donna nudi. Sto facendo delle cose da pazzi! So già che domani, quando ci penserò, mi vergognerò da morire. Anzi, mi vergogno già adesso!-
-Ahahah....ma no Simona, stai solo soddisfacendo la tua curiosità. In fondo alla tua età è plausibile che tu sia curiosa. E poi, non credo che tu abbia fatto già chissà che cosa...sessualmente, voglio dire.-
-Già, proprio così, Alberto, te lo confermo. -
Simona chiude gli occhi, sembra apprezzare il massaggio di Marina. Fa una pausa, poi continua a parlare
-Ho fatto giusto una piccolissima esperienza strana qualche anno fa.-
-Uh, la cosa si sta facendo eccitante. Dai racconta!
-E' successo a scuola, in terza media, con una mia compagna. Non avevamo mai baciato nessuno e volevamo provare. Ci è venuto in mente di farlo tra di noi. Tutto qua, niente di più. E’ successo due o tre volte, ma ci baciavamo senza lingua.-
-Due porcelline....invece, esperienze con ragazzi?
-Due ragazzi, ma niente d’importante. Ero innamorata cotta del primo, è lui che mi ha sverginata. Poi è finita, e il secondo era uno scemo, godeva solo lui, cinque minuti e finiva tutto! Ed io non sapevo mai cosa fare.-
-Adesso hai qualche filarino? - domanda Marina.
-Macchè, niente in vista.
-Allora sei obbligata a masturbarti.
-Alberto curiosone.
-E' solo una constatazione. Allora? Lo fai o no? - insisto.
-Sì sì, qualche volta lo faccio - dice sbuffando - ma penso come tutti i ragazzi e le ragazze.
-Ehhhh, non solo, Simona, non solo. C'è chi lo fa fino a novant'anni!
-Oh dio mio, Marina...dici sul serio?
-Ahahahha...ma certo, piccola!

Sono eccitato da questa chiacchierata, fare questi discorsi così liberi, anche se innocenti, con una ragazzina mi da un brivido che riesco malapena a controllare. Con Marina ci sono abituato, ma la timidezza di Simona nel rivelare questi suoi piccoli segreti mi eccita non poco.
Mi avvicino a Simona, la bacio sulla bocca e lei corrisponde, mette le mani sulle mie spalle, posso sentire le dita che si aggrappano. Apro gli occhi un istante e vedo ad una spanna da me il viso di Marina che sta continuando a massaggiare la nuca di Simona. Con un sorrisino malizioso mi guarda e mima un bacino silenzioso e complice poi prende a baciarle il collo e le spalle, passa le braccia sotto le sue ascelle e va a giocare con le sue tettine. Senza smettere di guardarmi, prende i capezzoli tra le dita e li pizzica fino a quando Simona sente un po' di dolore e si lamenta, allora Marina molla subito la presa e continua con un massaggio più dolce.
Io mi sto strofinando sulla ragazza, adoro il contatto caldo con la sua pelle. Simona è stretta tra me e Marina, tiene il mento sollevato e il suo collo bianco mi eccita da morire, lo bacio anch'io più volte e anche Marina sta facendo la stessa cosa. Ci troviamo vicinissimi, Marina apre la bocca e mi mostra la lingua, è un invito che non posso e non voglio rifiutare, mi allungo e la racchiudo tra le mie labbra, la nostra saliva cola sulla spalla di Simona, che ansima piano, costretta com'è tra i nostri due corpi.
Lentamente ci sdraiamo sul letto e riprendiamo le medesime posizioni. Simona è ancora in mezzo a noi, abbandonata, pare che non abbia alcun desiderio di muoversi, la sua espressione rivela uno stato di piacere che non ha mai provato, un piacere che non è godimento, ma è una sensazione emotiva che vuole prolungare all'infinito.
La solletico sui fianchi e Simona sorride, si dimena un po'. Se allungo il braccio posso solleticare anche il corpo di Marina, trovo magnifico sfiorare il corpo giovane e sodo di Simona e subito dopo l'abbondanza polposa di Marina. La morbidezza delle sue natiche la conosco bene, e baciare le labbra acerbe di Simona durante il palpeggiamento delle chiappe di Marina è un contrasto davvero incredibile.
-Adesso ti faccio vedere una cosa - sussurro a Simona. La ragazza apre gli occhi e fa un leggerissimo cenno di assenso.

-Marina, ti va di voltarti? sdraiati per bene, mettiti a pancia sotto. - domando a Marina ancora intenta a strusciare le mani sul corpo di Simona.
-Che peccato, mi piaceva così tanto....-
-Solo un attimo poi puoi continuare, se Simona è d'accordo.
-Uhhh....ma certo! Mai avuto tante carezze in una volta sola! - Simona si è messa a sedere a gambe incrociate e aspetta le novità. In quella posizione non posso fare a meno di adocchiare il suo pube perfettamente depilato.

Marina si è sistemata come le ho detto, il suo sedere è in bella vista in tutto il suo splendore. Invito Simona ad appoggiare le mani sulle natiche di Marina, a premerne la carne, a percorrere tutto quel meraviglioso mondo senza pensarci troppo, seguendo solo la sua curiosità.
Suggerisco a Marina di aprire un po' le cosce. Io divido le chiappe e scorro le dita lungo il solco, dalla fica all'ano. Prendo una mano di Simona, succhio il suo indice finchè non è umido di saliva. Avvicino il dito al buco segreto di Marina e lo premo un po', e insieme massaggiamo piano. Simona per un attimo pare che voglia ritirare la mano, poi segue attenta i miei movimenti lenti e circolari. Dopo un minuto lascio che continui da sola, ha qualche incertezza ma poi vedo che s'impegna molto. Durante l'operazione spesso mi guarda, quasi a cercare un mio cenno di approvazione, noto che sta prendendo confidenza con la situazione.

-Brava Simona, vedo che ti piace...continua...- le dico.
-Sì...ma cavolo...cosa mi fai fare... -
-Ahaha...su, fammi sentire il cuoricino. - Appoggio una mano su una tettina e mi sembra di sentire un battito velocissimo, ma può darsi che sia solo una mia fantasia.
-Senti che agitazione - le dico ridendo. - Adesso,ti faccio vedere una cosa. -
Scendo dal letto e vado a rovistare nella mia borsa.
-Va bene - dice Simona raggomitolandosi accanto a Marina, e le dice - Io non so mai cosa aspettarmi, da voi due. -
Sorride e incrocia le braccia sul seno.
-Tesoro, lo sai come si usa qui....tutto è permesso...- farfuglia Marina con la faccia nel cuscino.
-Sì sì, me lo hai già detto. Devo fidarmi?
-Certo che sì, e penso anche di sapere cosa vuole fare Alberto.-
Salto di nuovo sul letto e faccio vedere a Simona un plug anale.
-E questo che cos’è? - domanda.
-Guarda tu stessa...è un plug anale, e ti dico subito che il diamante non è un vero diamante!
-Anale?!?! non credo di capire...oddìo, forse sì! - Simona ha un'espressione che mi diverte molto, occhi e bocca spalancati.
- E cosa ci vuoi fare?!?! - mi domanda ancora. Marina dimena un po' il sedere, senza sollevare il viso dal cuscino.
-Lo mettiamo nel buchino di Marina, lei l’ha utilizzato più volte, giuro che le piace.-
-Ma davvero Marina? - domanda Simona ad occhi sbarrati.
-Si sì....Dopo un po’ diventa piacevole, è un’altra bella esperienza.- risponde Marina.
-Nei video porno usano spesso i plug anali. - dico e domando a Simona - Non vedi mai i video porno? -
-Beh...si...succede...
-Ho capito, quando vuoi sfregarti la passerina.
-Smettila Alberto, ma che curioso che sei! - La ragazza fa tanta tenerezza a Marina.
-Non importa Marina, lo sai, è un "maschio arrapato!"- dice sorridendo.
-Ahahahah...brava Simona, se lo è proprio meritato!- esclama Marina sollevandosi sulle braccia. Ride molto poi si accascia di nuovo con la faccia nel cuscino. Io ho deciso di non cogliere il sarcasmo.
-Insomma, cosa vuoi fare con questo coso? - domanda Simona. Adesso la ragazza è impaziente.
Le porgo la boccettina di olio e le dico di metterne un bel po' sull'ano di Marina, che nel frattempo si tiene aperte le chiappe.
Simona esegue senza parlare, fa colare l'olio, chiede ad Alberto - va bene così? - e poi riprende a massaggiare il buchino e tutt'intorno.
-Metti il dito dentro, vedi se scivola bene, prova - dico a Simona mentre sto lubrificando il plug.
-Non credo proprio che lo farò - dice Simona con aria risoluta.
-Io penso di sì, scommettiamo? -
Lei fa una smorfia poi spinge piano, lo sfintere si apre subito e il dito di Simona, in realtà molto piccolo, entra tutto senza alcuna difficoltà.
-Fatto. E adesso?- chiede ad Alberto senza staccare gli occhi da ciò che sta facendo.
-Adesso muovilo come se la stessi scopando.
-Oh dio mio...- sussurra, poi inizia il movimento, dentro e fuori, dapprima solo la punta del dito, poi gradualmente lo inserisce tutto, rincuorata dal fatto che Marina non da segni di fastidio.
-Vedi adesso com'è bello morbido il buchino? - le dico - Ora prendi un cuscino e mettilo sotto la pancia di Marina.-
-Sì...-
-Tieni allargate le chiappe....così...- Marina sta dimenando il culo, so che a questo punto è sempre un po' agitata.
-Stai ferma Marina...Simona, un po’ più aperte, le chiappe.

Spingo lentamente il plug nel buchino di Marina. All’inizio si apre poco, poi lo sfintere cede e accoglie la parte più grossa dell’arnese, comunque ottimamente oliato. Marina emette dei gemiti attutiti, ha la faccia affondata nel cuscino, poi quando l’ano si dilata al massimo lancia un grido più forte, si agita ma poi si placa subito quando il buchetto si restringe intorno alla parte ridotta del plug.
Simona era molto tesa mentre osservava la penetrazione del plug nel corpo di Marina, e adesso rilascia il fiato compresso nei polmoni con un respiro lungo e profondo che le gonfia le gote.
Io penso che il culo di Marina impreziosito dal bellissimo diamante ha sempre il suo fascino.
Simona massaggia le natiche di Marina, poi raggiunge il suo viso e la sbaciucchia sugli occhi e sulle guance. Cerca di baciarla ancora, ma lei si divincola.
-Alberto! questa volta mi hai fatto male! - Marina si lamenta, non succede mai, si vede che l'eccitazione mi ha reso un po' maldestro.
-E' che non stavi ferma! ma adesso ti sta passando, vero?
-Sì sì.....
-Mi ecciti da morire con il diamante nel culo - le sussurro mentre mi distendo su di lei.
-Lo so... però adesso aspetta, devo fare pipì, non so cosa hai sollecitato...-
Salta giù dal letto e corre in bagno, adoro guardare le sue chiappe mentre cammina con il plug inserito.
-Guarda come tiene il culo in fuori - dico rivolto a Simona,la quale sta osservando tutto ciò che accade con molta attenzione. Infatti non mi risponde, credo che sia molto eccitata, la voglio toccare tra le cosce per vedere. Le sfioro la patatina, e al contatto Simona ha un brivido che la scuote tutta. Allargo poco le labbra della vagina e un po' di fluido biancastro cola leggero. Io lo raccolgo con la lingua, intanto Simona mi guarda con il viso in fiamme ed io mi fermo, sorrido, anche lei accenna un sorriso.
-Ti vergogni a vedere tutto questo? - le domando.
-Sì, molto...- sussurra Simona.
-Però ti piace, vero? -
-Voi mi farete diventare pazza...- dice annuendo.
-Hai molta voglia?
-Da morire...

La bacio sulla bocca, lei si aggrappa a me, mi graffia la schiena e i fianchi, poi si scosta, afferra brutalmente il mio cazzo e inizia una masturbazione troppo violenta e troppo veloce.
Marina è tornata, si allunga al nostro fianco e ci accarezza entrambi. Sento la sua mano sui testicoli e la mano di Simona che mi masturba, non credo di resistere a lungo.
Poco dopo Marina racchiude il pene nella sua bocca e Simona guarda, osserva, scruta da vicino cosa fa e come lo fa.
Anch'io osservo la scena ma sono particolarmente attirato dall'espressione di Simona, così stupita di tutto, o almeno, così mi pare. Non saprei dire se sono più eccitato dal pompino di Marina o dalla faccia di Simona. Mi rendo conto che desidero molto questa ragazza, mi eccita enormemente ogni suo gesto, ogni sua esitazione. E' un'attrazione direi...mentale, più che fisica, anche se confesso che il suo corpo giovane e sodo mi piace molto.
Il risucchio sapiente di Marina mi riporta alla realtà.
Mi stacco da Simona, costringo Marina a sdraiarsi supina per passare la lingua tra le sue cosce, bevo il suo umore mentre muovo su e giù il plug inserito nel suo buchetto e lei, ad ogni piccola dilatazione, ansima e stringe forte le natiche. Solleva le gambe con le mani sotto l'incavo delle ginocchia, le divarica di più in modo che io possa affondare la faccia nella sua fica.
Sento che Simona mi accarezza la nuca, apro gli occhi e vedo che va a massaggiare le mammelle da latte di Marina.
La ragazza ha i capezzoli gonfi all'inverosimile, o così mi sembra. Come vorrei allungare una mano e strizzarli, ma ora ho altro da fare.
Sono quasi fuori controllo, mi distendo su Marina e cerco senza indugio l'apertura della sua vagina.


[PRIMA PARTE] Continua...

metr0pol@libero.it (dove 0 è uno zero)
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2024-07-31
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