Ti guardo negli occhi

di
genere
dominazione

Sono in ginocchio davanti a lui, seduto sul divano. È nudo e il suo cazzo è già duro. Gli chiedo il permesso di toccarlo. Lui acconsente. Le mie mani lo esplorano. Dalla cappella ai coglioni. Al mio tocco si indurisce ancora di più. Lo guardo negli occhi. Gli dico che sono sua, una sua proprietà e che attendo i suoi ordini. Lui sorride e mi dice che desidera che io lo faccia godere. Continuo a guardarlo negli occhi e mentre con la mano destra scappello il suo fantastico uccello, con la sinistra gli accarezzo i coglioni. Li sento duri e pieni. Appoggio le mie labbra sul fusto di carne. Le piccole vene azzurrognole ora solo gonfie. Lo bacio. Dal basso verso l’alto le mie labbra bollenti lo lambiscono. Quando arrivo alla cappella ormai viola, appoggio le mie labbra sulla piccola fessura e succhio. Il suo sapore è buono. Lo guardo negli occhi e godo del suo piacere. Apro la bocca e con la lingua inizio a leccare la cappella. La lingua gira tutto intorno. Mi procuro un po’ di saliva e bagno la punta del suo cazzo. Lo guardo negli occhi e vedo la sua estasi. Sto esaudendo il suo desiderio e sono felice. Apro la bocca e prendo la sua cappella dentro di me. Mentre con le mani stringo forte il fusto del suo cazzo lo infilo in bocca. A poco a poco la sua cappella arriva a toccare la gola. Mi manca il fiato, ma continuo a spingerlo dentro. La punta del naso lambisce il pube del mio padrone. Respingo un conato di vomito deglutendo. Porto tutta la lingua in avanti, allargo ancora di più la bocca e mi spingo fino a toccare il suo corpo con il naso. Resto ferma così per molti secondi, mentre lo guardo negli occhi. I miei sono lucidi, le lacrime prendono a scendere sul mio volto e il mascara cola lasciando delle striature nere sulle mie guance. Retrocedo lentamente e mentre lo faccio muovo le mani avanti e indietro sul suo bellissimo cazzo. Sembra un obelisco. Ora è lucido della mia saliva. Tengo in bocca solo la cappella e mentre con la lingua titillo il suo prepuzio con entrambe le mani lo sego sempre più velocemente. Lo guardo negli occhi. Vedo il suo piacere. Sento il mio piacere colarmi tra le cosce. Vorrei toccarmi ma prima devo pensare a lui. Rallento e poi ricomincio a muovere le mani con rapidità. Su e giù. Su e giù. Sento che si indurisce. Stringo forte il suo fusto e continuo a leccare. Lo guardo negli occhi. Adesso sembrano imploranti. Vuole godere. Muovendo velocemente la mano esaudisco il suo desiderio e un getto di seme caldo mi entra in bocca. Lo ingoio senza nemmeno assaporarlo. Ne arriva un altro e poi un altro ancora. L’ultimo è il più bollente. Lo tengo in bocca. Le papille della mia lingua ne assaporano il gusto. Distinguo il dolce ed il salato. L’amaro ed il piccante. Lo guardo e capisco che c’è ancora qualcosa. Apro la bocca, tiro fuori la lingua e vi appoggio la cappella. Esce un ultimo getto di sperma che si adagia sulla lingua. Sento il suo corpo fremere. Le sue membra si lasciano andare ma il suo cazzo è ancora duro. Lo riprendo in bocca e lo pulisco. Lo guardo negli occhi. Lo imploro. Lui acconsente con il capo e la mia mano scivola in mezzo alle cosce. La mia figa è fradicia. Infilo le dita dentro di me e le estraggo bagnate e inizio a toccare il mio clitoride già duro per l’eccitazione. Lo guardo negli occhi e subito raggiungo il piacere. Il suo cazzo, ancora nella mia bocca, smorza il rauco rantolio. Lo guardo negli occhi e mi sorride. Accarezza la mia testa. Poggia la sua mano dietro la nuca e la spinge in avanti. Il suo cazzo è di nuovo tutto dentro di me. Mi manca il respiro ma resisto. La mia mano riprende veloce ad accarezzare il clitoride e di nuovo godo. Sento uno spruzzo di umori bagnarmi le cosce. Mi guarda negli occhi e sorride.
scritto il
2024-08-01
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