Obbediente prima parte

di
genere
dominazione

L’obbediente. Conobbi Amina ad un corso di formazione. Era stata assunta dalla società organizzatrice per gestire le questioni di poco. Mi accorsi subito che era di buon comando. Servizievole e disponibile. La sua carnagione era scura ed il suo corpo snello e tonico. Il seno piccolo ma ben fatto faceva il paio con il culo a mandolino. Le gambe lunghe ed affusolate avrebbero resuscitato l’eccitazione di un morto. Alloggiavamo tutti nel medesimo albergo e la sua camera era di fronte alla mia. Durante la cena ci sedemmo vicini e potei constatare che aveva l’indole della schiava obbediente. Mi feci raccontare la sua vita e compresi che desiderava essere sottomessa. Con qualche trucco psicologico arrivai a farlo chiedere direttamente a lei. Io mi feci pregare un po’ poi le misi davanti un sacco di difficoltà, ma lei insisteva a voler diventare la mia schiava obbediente a tutti i costi. Alla fine della cena accettai di diventare il suo padrone e lei mi promise di obbedirmi ciecamente. Mente rientravamo nelle nostre camere le diedi subito il primo ordine: una volta tornata in camera si sarebbe dovuta spogliare e presentarsi nuda alla mia porta. Dieci minuti dopo busso’ alla mia porta.
Continua
scritto il
2024-07-31
3 K
visite
3 5
voti
valutazione
4.1
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Una bella serata

racconto sucessivo

Ti guardo negli occhi
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.