Una bella serata
di
AngelicaBella
genere
orge
Una notte fantastica
Finalmente ho esaudito il desiderio di mia moglie. Ho organizzato tutto con attenzione. Lei desiderava tanto essere l’unica donna in un’orgia.
Ho chiesto agli amici che già si scopano mia moglie di invitare a cena almeno dieci persone, fra cui almeno quattro neri dal cazzo grosso. Mario, il mio migliore amico, si è occupato della selezione e dopo qualche giorno mi ha chiamato per dirmi che tutto era pronto. Quando comunico la notizia alla troia lei mi getta le braccia al collo e riempie di baci. Sembra una bambina felice di aver ricevuto il regalo desiderato. Le raccomando di prepararsi a dovere.
Oggi è il grande giorno e lei obbediente si è fatta diversi clisteri, si depilata completamente, ha scelto il completo intimo più provocante e infine si è astenuta dal darsi piacere.
Alle otto in punto gli ospiti arrivano tutti insieme guidati da Mario che fa le presentazioni. Mia moglie si è vestita solo con mutandine e reggiseno. Nonostante l’età è ancora una bella figa. Il seno grosso resiste alla forza di gravità e i suoi grossi capezzoli sono abituati ad essere torturati. Il culo è enorme ma sodo. Fa palestra e, almeno due volte alla settimana, dei massaggi contro la cellulite. Tutto molto costoso ma lei è ricca di famiglia e non bada a spese per la sua bellezza. Ma il suo punto forte è la figa. Grande e accogliente, sempre bagnata. Il suo clitoride è enorme tanto che sembra quasi un pene e spesso mi trovo a succhiarlo. E infine squirta. Squirta da paura. I getti dei suoi umori possono anche toccare il soffitto nel momento del piacere massimo. Squirta sempre, anche quando si masturba. Le lenzuola del letto vengono cambiate almeno una volta al giorno.
Alcuni degli inviati conoscono già mia moglie e si avvicinano a lei baciandola sulla bocca e mettendole una mano in mezzo alle gambe per toccarle la figa già fradicia. A quelli nuovi la troia chiede di togliersi i calzoni e di mostrarle l’uccello. I quattro neri sono dei tipi che Mario ha reclutato in palestra e obbediscono alla richiesta di mia moglie. Quando vede i loro cazzi oltre misura quasi piange dalla gioia. Si inginocchia davanti a loro e ne assaggia le nerchie già dure. Mario invita tutti a spogliarsi e in men che non si dica mia moglie e circondata da dieci uomini tutti arrapati e pronti ad abusare di lei e di ogni suo buco. In due la sollevano di peso, le strappano di dosso mutande e reggiseno e che la festa cominci.
Vanno via che è passata la mezzanotte. Con noi resta solo Mario.
Mia moglie è sdraiata a terra con il corpo pieno di sborra. Il volto stravolto dal piacere. Ha provato di tutto e con tutti. Mi guarda felice. Guardo Mario che capisce al volo le mie intenzioni. Mi prendo il cazzo in mano. È molle ma per quello che devo fare va benissimo. Lo scappello e mi avvicino a lei e inizio a pisciarle addosso. Sulle tette, in faccia, sulla figa. Mario mi imita. La troia mi sorride beata e con le mani prende a masturbarsi furiosamente il clitoride raggiungendo un ultimo orgasmo. Un getto di umori caldi ci colpisce e tutti e scoppiamo tutti a ridere.
Finalmente ho esaudito il desiderio di mia moglie. Ho organizzato tutto con attenzione. Lei desiderava tanto essere l’unica donna in un’orgia.
Ho chiesto agli amici che già si scopano mia moglie di invitare a cena almeno dieci persone, fra cui almeno quattro neri dal cazzo grosso. Mario, il mio migliore amico, si è occupato della selezione e dopo qualche giorno mi ha chiamato per dirmi che tutto era pronto. Quando comunico la notizia alla troia lei mi getta le braccia al collo e riempie di baci. Sembra una bambina felice di aver ricevuto il regalo desiderato. Le raccomando di prepararsi a dovere.
Oggi è il grande giorno e lei obbediente si è fatta diversi clisteri, si depilata completamente, ha scelto il completo intimo più provocante e infine si è astenuta dal darsi piacere.
Alle otto in punto gli ospiti arrivano tutti insieme guidati da Mario che fa le presentazioni. Mia moglie si è vestita solo con mutandine e reggiseno. Nonostante l’età è ancora una bella figa. Il seno grosso resiste alla forza di gravità e i suoi grossi capezzoli sono abituati ad essere torturati. Il culo è enorme ma sodo. Fa palestra e, almeno due volte alla settimana, dei massaggi contro la cellulite. Tutto molto costoso ma lei è ricca di famiglia e non bada a spese per la sua bellezza. Ma il suo punto forte è la figa. Grande e accogliente, sempre bagnata. Il suo clitoride è enorme tanto che sembra quasi un pene e spesso mi trovo a succhiarlo. E infine squirta. Squirta da paura. I getti dei suoi umori possono anche toccare il soffitto nel momento del piacere massimo. Squirta sempre, anche quando si masturba. Le lenzuola del letto vengono cambiate almeno una volta al giorno.
Alcuni degli inviati conoscono già mia moglie e si avvicinano a lei baciandola sulla bocca e mettendole una mano in mezzo alle gambe per toccarle la figa già fradicia. A quelli nuovi la troia chiede di togliersi i calzoni e di mostrarle l’uccello. I quattro neri sono dei tipi che Mario ha reclutato in palestra e obbediscono alla richiesta di mia moglie. Quando vede i loro cazzi oltre misura quasi piange dalla gioia. Si inginocchia davanti a loro e ne assaggia le nerchie già dure. Mario invita tutti a spogliarsi e in men che non si dica mia moglie e circondata da dieci uomini tutti arrapati e pronti ad abusare di lei e di ogni suo buco. In due la sollevano di peso, le strappano di dosso mutande e reggiseno e che la festa cominci.
Vanno via che è passata la mezzanotte. Con noi resta solo Mario.
Mia moglie è sdraiata a terra con il corpo pieno di sborra. Il volto stravolto dal piacere. Ha provato di tutto e con tutti. Mi guarda felice. Guardo Mario che capisce al volo le mie intenzioni. Mi prendo il cazzo in mano. È molle ma per quello che devo fare va benissimo. Lo scappello e mi avvicino a lei e inizio a pisciarle addosso. Sulle tette, in faccia, sulla figa. Mario mi imita. La troia mi sorride beata e con le mani prende a masturbarsi furiosamente il clitoride raggiungendo un ultimo orgasmo. Un getto di umori caldi ci colpisce e tutti e scoppiamo tutti a ridere.
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