Il mio primo Threesome
di
Valeria29
genere
trio
PREFAZIONE: Sono una donna molto fantasiosa e a volte mi piace fantasticare, specialmente quando sono a letto intenta a masturbarmi. Ho provato ad immaginare di trovarmi in un contesto con due uomini, praticamente un threesome. Ecco il mio racconto di fantasia.
Sono Valeria, 29 anni e sono sposata da 4 anni circa con Mattia. Siamo stati sempre una coppia aperta, e viviamo il sesso come elemento essenziale della nostra vita. La convivenza coniugale ha in parte alleggerito il modo nostro di vivere e di rapportarci. In effetti sull'aspetto sessuale si era manifestato una riduzione del desiderio, il che ci rendeva in parte inappagati. Abbiamo più volte parlato e discusso sulle cause, ed eravamo arrivati alla conclusione che erano dovute alla mancanza di nuovi stimoli, nella mancata ricerca di nuove situazioni. Mi sono sempre concessa in tutto, gli ho offerto anche il culo, per intenderci, ma evidentemente non gli bastava. Più volte mi aveva chiesto su cosa ne pensassi se avessimo introdotto nella nostra vita un elemento nuovo, nello specifico, una terza persona. Sono sempre stata contraria, e visto la sua insistenza ho presunto che questo fosse il motivo della sua insoddisfazione. Quindi rivolgendomi a lui, come si dice "papale papale" gli ho chiesto se era questo che stava alla base delle nostre difficoltà. La risposta non si fece attendere:
"Certo darebbe una forte scossa alla nostra relazione, ne sono convinto".
Ed io:
" E chi dovrebbe essere il fortunato a cui dovresti concedere tua moglie?"
Mattia:
"Ho pensato a Lorenzo, lo conosci bene, persona molto discreta e di tuo gradimento!"
Io:
" Sei proprio fuori di testa!"
Il nostro discorso si interruppe qui. Non riuscivo a non pensarci, rifiutavo questa sua idea, ma non nego che mi stimolava emotivamente. Un giorno mi disse:
" Sai, ho invitato Lorenzo per cena".
Voleva sicuramente mettermi alla prova. Preferii non rispondere, era arrivato il momento di dargli una bella lezione, chissà magari mi sarebbe piaciuto. Ecco arrivare Lorenzo, sorridente e di buon umore. Mattia sicuramente gli avrà accennato qualcosa, forse già pregustava le delizie della serata. Feci l'indifferente, cenammo in piena tranquillità tra un discorso e un'altro. Mi alzai, sparecchiai la tavola. Tornata dalla cucina, mi avvicinai alla sedia dove stava seduto Lorenzo, poggiai le mani sulle sue spalle e le feci scivolare sul suo petto, accarezzandolo. Alzò il viso è mi guardò compiaciuto. Mattia mi osservava per capire le mie intenzioni, in effetti ero decisa a proseguire in questa avventura e di farlo ingelosire. Feci scostare Lorenzo dal tavolo e mi sedetti sopra di lui, in modo di averlo di fronte a me. Gli sbottonai la camicia e accarezzai il suo torace, totalmente privo di peli. Le sue mani si poggiarono sui miei fianchi, si insinuarono sotto la maglietta, ad accarezzarmi i seni, a cercare i capezzoli che già mi si erano inturgiditi. Iniziavo a sentire il calore e l'affanno della passione, ero talmente partecipe mentalmente e isolata con me stessa che mi ero dimenticata della presenza di Mattia. Mi voltai, era lì seduto che ci osservava e si menava il pene, cercava di capire come si evolveva la cosa. Il mio interesse tornò su Lorenzo. Mi alzai, mi spogliai completamente, così fece anche lui. Il suo pene vigoroso svettava nel vuoto, ero desiderosa di poterlo omaggiare. Mi inginocchiai, lo accolsi tra le mani, e come un frutto proibito lo osannavo baciandolo ed accogliendolo nella mia bocca. Lorenzo mi teneva il capo con le mani, mi accarezzava il viso, osservava con quale cura mi dedicavo a lui. Mi fece sdraiare ai bordi del tavolo con le gambe aperte, la mia passerà si mostrava al suo cospetto, pronta per essere colta. Sentii la sua lingua scivolare sulle grandi labbra, picchiettare il clitoride, insinuarsi dentro la vagina . Questa volta ero io in estasi, ero preda di orgasmi continui, mi contorcevo in continuazione e sfornavo gemiti di piacere. Avevo fame di sesso puro, di sentirmi penetrata. Così mi alzai, lo feci alzare e guardandolo in faccia gli sussurrai di prendermi. In un attimo fu dentro di me, stavo pregustando il piacere di essere scopata da una persona che un istante prima era un amico e un istante dopo era un amante. Mostrava una virilità unica, affondi decisi, percepivo l'energia delle sue braccia stringermi e i baci passionevoli che mi ricoprivano il corpo. Mattia non stava più nei panni, infatti iniziò a spogliarsi anche lui, aveva voglia di unirsi a noi. Ma era la mia vendetta e dovevo fargliela pagare. Lo rimandami a sedersi di nuovo e gustarsi lo spettacolo, non era ancora giunto il momento per lui. Lorenzo mi fece di nuovo stendere supina sul tavolo, sollevò le mie gambe, adagiandole sulle spalle, e fu di nuovo dentro. Il suo bacino contro il mio, uno schiocco ad ogni spinta, i miei seni che ondeggiavano. Fu a quel punto che decisi che era arrivato il momento per consolare Mattia. Gli feci cenno di avvicinarsi. Il suo volto si accese con un sorriso, non ne poteva più di fare il guardone. Ci recammo sul letto, per stare più comodi, lì avrebbero potuto condividere con me, al meglio, le emozioni. Lorenzo volle prendermi a pecorina, in modo che io potessi spompinare per bene Mattia. Che sensazione unica sentirsi accarezzata da più mani, e maneggiare due peni contemporaneamente. Lasciai spazio alle loro iniziative , si scambiavano i ruoli, mentre Lorenzo mi scopava, praticavo un pompino a Mattia, e viceversa. Alla fine dei conti mi stava piacendo questa situazione, era davvero intrigante ed eccitante, più di quanto pensassi. Era mio desiderio raggiungere il culmine del piacere simultaneamente con entrambi. Dovevo dare ad entrambi una carica in più per ottenere ciò. Feci sdraiare Lorenzo supino sul letto, inginocchiandomi sopra mi calai sul suo pene, e invitai Mattia di possedermi il culo. Una perfetta doppia penetrazione che mi lasciava senza fiato, con loro due che affondavano con decisione. Ormai eravamo prossimi all'orgasmo, sentivo i loro peni gonfiarsi e inondarmi di sperma. Stavo godendo in un modo pazzesco. Una esperienza superlativa, che però lascerà strascichi nel nostro rapporto di coppia, in quanto lascerò Mattia per affrontare delle nuova esperienze con Lorenzo.
Sono Valeria, 29 anni e sono sposata da 4 anni circa con Mattia. Siamo stati sempre una coppia aperta, e viviamo il sesso come elemento essenziale della nostra vita. La convivenza coniugale ha in parte alleggerito il modo nostro di vivere e di rapportarci. In effetti sull'aspetto sessuale si era manifestato una riduzione del desiderio, il che ci rendeva in parte inappagati. Abbiamo più volte parlato e discusso sulle cause, ed eravamo arrivati alla conclusione che erano dovute alla mancanza di nuovi stimoli, nella mancata ricerca di nuove situazioni. Mi sono sempre concessa in tutto, gli ho offerto anche il culo, per intenderci, ma evidentemente non gli bastava. Più volte mi aveva chiesto su cosa ne pensassi se avessimo introdotto nella nostra vita un elemento nuovo, nello specifico, una terza persona. Sono sempre stata contraria, e visto la sua insistenza ho presunto che questo fosse il motivo della sua insoddisfazione. Quindi rivolgendomi a lui, come si dice "papale papale" gli ho chiesto se era questo che stava alla base delle nostre difficoltà. La risposta non si fece attendere:
"Certo darebbe una forte scossa alla nostra relazione, ne sono convinto".
Ed io:
" E chi dovrebbe essere il fortunato a cui dovresti concedere tua moglie?"
Mattia:
"Ho pensato a Lorenzo, lo conosci bene, persona molto discreta e di tuo gradimento!"
Io:
" Sei proprio fuori di testa!"
Il nostro discorso si interruppe qui. Non riuscivo a non pensarci, rifiutavo questa sua idea, ma non nego che mi stimolava emotivamente. Un giorno mi disse:
" Sai, ho invitato Lorenzo per cena".
Voleva sicuramente mettermi alla prova. Preferii non rispondere, era arrivato il momento di dargli una bella lezione, chissà magari mi sarebbe piaciuto. Ecco arrivare Lorenzo, sorridente e di buon umore. Mattia sicuramente gli avrà accennato qualcosa, forse già pregustava le delizie della serata. Feci l'indifferente, cenammo in piena tranquillità tra un discorso e un'altro. Mi alzai, sparecchiai la tavola. Tornata dalla cucina, mi avvicinai alla sedia dove stava seduto Lorenzo, poggiai le mani sulle sue spalle e le feci scivolare sul suo petto, accarezzandolo. Alzò il viso è mi guardò compiaciuto. Mattia mi osservava per capire le mie intenzioni, in effetti ero decisa a proseguire in questa avventura e di farlo ingelosire. Feci scostare Lorenzo dal tavolo e mi sedetti sopra di lui, in modo di averlo di fronte a me. Gli sbottonai la camicia e accarezzai il suo torace, totalmente privo di peli. Le sue mani si poggiarono sui miei fianchi, si insinuarono sotto la maglietta, ad accarezzarmi i seni, a cercare i capezzoli che già mi si erano inturgiditi. Iniziavo a sentire il calore e l'affanno della passione, ero talmente partecipe mentalmente e isolata con me stessa che mi ero dimenticata della presenza di Mattia. Mi voltai, era lì seduto che ci osservava e si menava il pene, cercava di capire come si evolveva la cosa. Il mio interesse tornò su Lorenzo. Mi alzai, mi spogliai completamente, così fece anche lui. Il suo pene vigoroso svettava nel vuoto, ero desiderosa di poterlo omaggiare. Mi inginocchiai, lo accolsi tra le mani, e come un frutto proibito lo osannavo baciandolo ed accogliendolo nella mia bocca. Lorenzo mi teneva il capo con le mani, mi accarezzava il viso, osservava con quale cura mi dedicavo a lui. Mi fece sdraiare ai bordi del tavolo con le gambe aperte, la mia passerà si mostrava al suo cospetto, pronta per essere colta. Sentii la sua lingua scivolare sulle grandi labbra, picchiettare il clitoride, insinuarsi dentro la vagina . Questa volta ero io in estasi, ero preda di orgasmi continui, mi contorcevo in continuazione e sfornavo gemiti di piacere. Avevo fame di sesso puro, di sentirmi penetrata. Così mi alzai, lo feci alzare e guardandolo in faccia gli sussurrai di prendermi. In un attimo fu dentro di me, stavo pregustando il piacere di essere scopata da una persona che un istante prima era un amico e un istante dopo era un amante. Mostrava una virilità unica, affondi decisi, percepivo l'energia delle sue braccia stringermi e i baci passionevoli che mi ricoprivano il corpo. Mattia non stava più nei panni, infatti iniziò a spogliarsi anche lui, aveva voglia di unirsi a noi. Ma era la mia vendetta e dovevo fargliela pagare. Lo rimandami a sedersi di nuovo e gustarsi lo spettacolo, non era ancora giunto il momento per lui. Lorenzo mi fece di nuovo stendere supina sul tavolo, sollevò le mie gambe, adagiandole sulle spalle, e fu di nuovo dentro. Il suo bacino contro il mio, uno schiocco ad ogni spinta, i miei seni che ondeggiavano. Fu a quel punto che decisi che era arrivato il momento per consolare Mattia. Gli feci cenno di avvicinarsi. Il suo volto si accese con un sorriso, non ne poteva più di fare il guardone. Ci recammo sul letto, per stare più comodi, lì avrebbero potuto condividere con me, al meglio, le emozioni. Lorenzo volle prendermi a pecorina, in modo che io potessi spompinare per bene Mattia. Che sensazione unica sentirsi accarezzata da più mani, e maneggiare due peni contemporaneamente. Lasciai spazio alle loro iniziative , si scambiavano i ruoli, mentre Lorenzo mi scopava, praticavo un pompino a Mattia, e viceversa. Alla fine dei conti mi stava piacendo questa situazione, era davvero intrigante ed eccitante, più di quanto pensassi. Era mio desiderio raggiungere il culmine del piacere simultaneamente con entrambi. Dovevo dare ad entrambi una carica in più per ottenere ciò. Feci sdraiare Lorenzo supino sul letto, inginocchiandomi sopra mi calai sul suo pene, e invitai Mattia di possedermi il culo. Una perfetta doppia penetrazione che mi lasciava senza fiato, con loro due che affondavano con decisione. Ormai eravamo prossimi all'orgasmo, sentivo i loro peni gonfiarsi e inondarmi di sperma. Stavo godendo in un modo pazzesco. Una esperienza superlativa, che però lascerà strascichi nel nostro rapporto di coppia, in quanto lascerò Mattia per affrontare delle nuova esperienze con Lorenzo.
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