Esperienza lesbica di fantasia

di
genere
saffico

PREFAZIONE. Non è compito mio giudicare, ma non ho mai capito cosa possono provare due donne da un rapporto lesbico. Preferisco di gran lunga una relazione etero, ma oggi sono in vena di fantasticare ed immaginare. Ci provo.
 
Come tutte le donne abbiamo una amica del cuore con cui possiamo confidarci e condividere le difficoltà della vita. Si chiama Chiara, a differenza di me e sempre stata restia a condividere un rapporto sentimentale con un uomo, seppure fosse carina e di gradevole compagnia. Questo suo modo di vivere a dato vita a molte dicerie in quanto considerata persona poco affettiva, priva di sentimenti. Avevo notato che quando avevo una relazione sentimentale diventava più arrogante, nervosa, il che mi faceva pensare che fosse gelosa della mia relazione. Ci fu un momento in cui attraversai giorni brutti in quanto mi ero appena lasciata con il mio ragazzo e mi ero rifugiato da lei per farmi consolare. In quella occasione era molto disponibile e di grande conforto. Vista la mia situazione, insistette affinché restassi a dormire a casa sua. Ebbe la capacità di calmare il mio stato d'animo, era molto brava in questo ed era per questo che era la mia migliore amica. Nella sua piccola casa vi era un solo letto matrimoniale, dove dormiva lei, per cui mi propose di condividerlo. Accettai senza farmi problemi, avevo bisogno di una persona che mi stesse vicino. Nel frattempo mi abbracciava, mi trasmetteva tranquillità e nello stesso tempo mi rincuorava con le parole e con le carezze della sua mano. Notai, ad un certo punto, che le carezze si fecero più audaci, il suo corpo si avvicinava al mio, percepivo il suo battito accelerare. Mi ritrovai faccia a faccia con lei, come se dovesse succedere qualcosa. Fui presa alla sprovvista, Chiara avvicinò le sue labbra alle mie e mi diede un bacio. Qualche secondo per capire quale fosse la mia reazione e poi un altro, più profondo e passionevole. Le sue mani scrutavano il mio corpo mentre io restavo immobile, direi presa di sprovvista. Spontaneamente chiusi gli occhi, pregustavo quelle dolci sensazioni che mi procurava mentre sentivo le sue mani scivolare verso il basso. Mi abbandonai a me stessa, le sue mani si insinuarono all'interno degli slip fino a raggiungere ed accarezzarmi le mie parti intime. Ero in preda ad una agitazione gradevole e nel mio inconscio la pregavo di continuare. Mi sfilò quei pochi indumenti che indossavo, e baciandomi lungo tutto il corpo, scendeva giù fino a raggiungere il monte di venere. Allargai spontaneamente le gambe e si dedico con cura e dolcezza a leccare la mia vulva.  Era molto delicata e dolce, la sua lingua mi procurava sensazioni piacevoli, diverse da quelle provate con gli uomini. Non osavo fermarla, anzi mi sentivo in obbligo di fare qualcosa per lei. Decisi di contraccambiarla. Per la prima volta avevo davanti i miei occhi una vulva, non sapevo da dove cominciare, così provai ad imitarla, a fare le stesse cose che faceva con me. Non credevo che potessi generare tanta eccitazione in lei, e di riflesso anch'io sentivo bagnarmi tra le gambe. Ci sovrapponemmo l'una sull'altra, i nostri corpi a contatto in un misto di sudore e piacevole calore. Avevamo bisogno di qualcosa di più forte, intimo, le nostre dita si introdussero all'interno della vagina, andando a stimolare le pareti sensibili interne. Un movimento continuo che assomigliava ad una penetrazione, sempre più forte e più in profondità. Venimmo in un insieme di sensazioni piacevoli che ci provocò una serie di orgasmi. Ancora in preda alle emozioni ci abbandonammo in un lungo abbraccio accompagnati da baci appassionati. 
scritto il
2024-08-10
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