3 - La vita di Anna - La banda

di
genere
prime esperienze

https://www.eroticiracconti.it/racconto/95886-presentazione


Riprendendo il discorso accennato nel primo racconto, dove dicevo di come ho incontrato il mio gruppetto di amici, o come dico io la mia “banda”.
Sono un pugno di ragazzi, con 3 o 4 anni più di me con cui abbiamo un legame di fiducia e di rispettivo soddisfacimento.
Di due di loro, mi fido profondamente, mi proteggono come una loro sorellastra e sono loro a cui chiedo di organizzarmi le serate.
Quando ci siamo conosciuti, tramite una mia amica, sono capitati mentre stavamo guardando una mostra fotografica, è un altro mio hobby.
Al primo incontro, uscimmo tutti per una pizza e chiacchierammo dei nostri interessi, non successe nulla, ma il seme stava crescendo perché ci sentivamo sulla stessa lunghezza d’onda.
La seconda volta, a casa di uno di loro, dopo aver bevuto qualcosa mentre facevamo quattro chiacchiere, guardammo un bel film alla televisione e visto che era ancora presto uno tirò fuori le carte da gioco.
Mi chiesero a cosa sapessi giocare, per mettermi a mio agio, e visto che conosco bene solo la “scala quaranta“ loro acconsentirono a fare qualche partita a quel gioco, puntando 50 centesimi ad ogni mano.
Il gioco procedeva lento al punto che ci stavamo annoiando tutti.
Uno, saltò fuori con la classica idea di sostituire le monete con un capo di vestiario, quindi chi vinceva la mano restava coperto, mentre chi restava con le carte in mano doveva togliersi un capo.
All'inizio mi feci valere (grazie anche ad un pò di fortuna), perché vinsi tre o quattro mani quasi di fila, alleggerendo gli altri di qualche maglietta.
Purtroppo, dopo un pò mi feci prendere dall'emozione (forse di farmi spogliare) o forse loro bararono e così persi le partite successive dovendo togliermi, via via, la maglia, le calze, la gonna ed il reggiseno.
A quel punto insistetti per terminare il gioco, e me ne tornai a casa divertita.
Il terzo incontro, fu per fare una piccola festa di compleanno per uno di loro: una specie di pigiama-party a casa sua.
Preparammo un bel rinfresco con torta e tutto quello che segue, passando una bella serata in allegria.
All'apertura dei regali, in un pacchetto c'era una chiavetta, e trattandosi di film pornografici tutti insistettero per vederli subito.
Mi dovettero portare di peso in camera dove aveva la smart TV, e dopo varie insistenze che devo dire molto dolci, mi convinsero a guardare i film con loro.
Così tutti si sedettero sul letto matrimoniale lasciandomi il posto in mezzo dove dovetti stendermi.
Come d'accordo, dovetti rimanere sdraiata sul lettone, spensero la luce e guardammo il primo film che aveva attrici americane, ma il titolo non lo ricordo proprio.
Inutile dire che tutti eravamo un pò rapiti ed eccitati dal vedere quelle ragazze farsi sbattere in tutti i posti da quegli stalloni.
I ragazzi si sistemavano il pacco che si induriva sempre di più, si vedeva spingere sotto il pigiama, ed io nella mia testa cercavo di immaginarli con le braghe calate e i piselli che puntavano verso di me.
Quello che sentii furono soltanto un paio di mani che si appoggiarono sulle caviglie e lentamente accarezzavano i polpacci.
A poca distanza altre mani si posarono su di me accarezzandomi le cosce e, sempre più su, il sedere.
In quel momento provai piacere dall'essere palpata nel didietro, ma fu solo con il secondo film che i ragazzi cominciarono ad osare, ed infilare timidamente le mani sotto la maglia ed i pantaloni del pigiama per toccarmi a pelle.
Sinceramente cominciavo a bagnarmi, i gemiti del film e le mani che mi perlustravano dappertutto, mi stavano facendo venire voglia di attaccarmi al primo cazzo che mi capitava e di spomparlo, ma non potevo rivelarmi per prima.
Ero con gli occhi socchiusi e guardavo un bel pompino alla TV, quando lo schermo si oscurò di colpo e rimanemmo nel buio più assoluto.
Da quel momento tutti si rivoltarono su di me, cercando di palparmi a caso più che potevano e di conseguenza mi sfilarono il pigiama di dosso.
Anch'io allungavo le mani a caso cercando di posarle sui loro pacchi, ma quando ci riuscii sentivo che tutti si erano calati i pantaloni del pigiama.
Qualcuno mi tolse pigiama e slip e mi si sdraiò sopra appoggiandomi il cazzo tra le gambe.
I movimenti inconsulti dei ragazzi muovevano il lettone e tutto quello che c'era sopra così la cappella che avevo tra le gambe sfregava sulla mia fica contemporaneamente ad un paio di cazzi che mi sbattevano sulle guance.
Allungavo la lingua cercando a fatica di toccarli e non ci riuscii finché non ne presi uno in mano portandomelo tra le labbra.
Il tutto finì dopo un po’ di minuti con qualche sborrata tra le chiappe ed un paio in viso, probabilmente non volevano esagerare, ma nel contempo, farmi capire cosa mi aspettava se si decideva di portare avanti il gruppo.
Era quello che stavo cercando, avere qualche ragazzo fidato e non geloso, che mi coprisse le spalle e mi aiutasse quando volevo vivere situazioni particolari e che magari me le creasse anche.
Fu l'inizio di un gradevole rapporto di scopamicizia che dura tuttora.
scritto il
2024-08-27
2 K
visite
2 6
voti
valutazione
6.4
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.