Sono venuto nella pancia della mia mamma 12° - Un dildo nel culo per la mamma e la figlia

di
genere
incesti

Quel giorno stesso, dopo aver informato il padre ed il fratello, avevano iniziato il periodo di "Castità" (si fa per dire) che sarebbe durato il tempo necessario per riportare l'aspetto della vagina di Sandra allo stato di verginità perduta nell'ultimo mese.

La mamma era certa che con i suoi massaggi e l'uso di creme appropriate, le grandi labbra" della fichetta della figlia rilassate e sporgenti come alette" dall'uso intensivo che ne avevano fatto il padre ed il fratello, sarebbe tornata chiusa e gonfia col solo spacco visibile come quella di un'adolescente.

Il pelo ben rasato col solo filetto sul monte di Venere, le avrebbe definitivamente restituita la castità perduta.

Naturalmente i due maschi non l'avevano presa molto bene ma, era bastata la promessa della mamma e l'uso repentino in contemporanea delle labbra di Sandra sul cazzo del padre e del fratello a ripristinare l'armonia.

Quella sera stessa, prima che le due donne si appartassero nella camera matrimoniale per trascorrervi insieme la notte, Sandra aveva soddisfatto ancora il padre con la bocca mentre Luca si era dedicato alla mamma per riempirla col suo nel tentativo, impregnandola in cerca dell'agognata gravidanza.

Non appena sul letto, Sandra e la mamma si erano subito dato reciproco piacere con un delicato ma soddisfacente 69 in cui la mamma aveva offerto alle labbra della figlia, la fica piena dello sperma del figlio.

Subito dopo, la mamma era andata in bagno insieme alla figlia e, davanti al suo sguardo stupito, aveva fatto un clistere con una pozione emolliente e profumata che le procurava il marito.

Dopo essersi esibita in quell'inconsueto, quanto disgustoso spettacolo, aveva ripetuto l'operazione infilando la cannula per l'enteroclisma nell'ano della figlia sino a causarle la completa evacuazione con il conseguente senso di vuoto e di piacere.

-Com'è stato cucciola?"

Aveva chiesto la mamma.

-Bene.. bene.. anzi, decisamente bello al punto che stavo quasi per venire.-

Aveva risposto la ragazza.

-Che ti dicevo Sandra, quella forse è la zona più sensibile del nostro corpo ed a saperne fare un buon uso può dare soddisfazione talvolta anche superiori alla nostra vagina.-

Tornate in camera, la mamma aveva preso dall'armadio una valigetta dentro la quale vi erano numerosi "giocattoli" per adulti.

Alcuni dall'uso misterioso mentre altri più espliciti a forma di pene o vagina di ogni taglia, forma e colore ne facevano già intuire un uso assai trasgressivo.

-Guarda!-

Aveva detto la mamma mostrandole un plug anale della dimensione di una zucchina che subito dopo aver spalmato con una crema, si era ficcato nel culo.

La facilità con la quale quell'oggetto (mostruosamente grande ai suoi occhi) era scivolata nel retto della mamma, l'aveva scossa provocandole un leggero tremore che non era sfuggito alla mamma la quale l'aveva rassicurata:

-Non aver paura amore!

Te l'avevo detto che il nostro ano è predisposto per questo al pari della nostra vagina di cui mantiene l'elasticità e la capacità di darci piacere.

A quel punto, dopo essersi sfilata il plug anale, aveva preso un vibratore in silicone dalla forma di un membro maschile e dalla dimensione simile a quello del padre e, con la stessa facilità, se l'era infilato nel culo.

Poi, in posizione supina aveva allargato le cosce rivolgendo la fica verso la figlia prima di azionare il vibratore elettrico che col suo movimento le faceva vibrare le labbra dischiuse della fica che quasi subito aveva cominciato ad imperlarsi di goccioline di umori.

Sotto gli occhi stupiti della figlia, la mamma, con una specie di scatto, si era postata una mano tra le cosce ed aveva cominciato a masturbarsi contorcendosi tutta sino a che: " Sandra.. abbassati.. vieni a leccarmi sto per godere.. ah.. ah.. ahhhhhhh.. godo gooodoooo ..!" Gridava ed ansimava spingendo la testa della figlia tra le sue cosce.

Quando finalmente si era ripresa dal respiro pesante aveva detto:

-Hai visto cucciola che effetto fa? Vuoi provare?-

-Si!-

Aveva risposto la ragazza col tono incerto della voce.

A quel punto la mamma, le aveva leccato a lungo lo sfintere anale infilandovi poi un dito, poi due ed infine tre e quando finalmente l'aveva sentita completamente rilassata, aveva smesso e sdraiandosi accanto a lei, l'aveva coperta di baci e carezze languide e rassicuranti.

-Mi sembra che non ti sia dispiaciuto.-

Le aveva bisbigliato nell'orecchio.

-No.. anzi, mi è piaciuto molto.-

-Allora possiamo procedere a sverginare anche quest'ultima barriera?-

-Si!-

Aveva risposto la figlia.

Lo notte era proseguita con inserimenti di calibri via via crescenti sino ad arrivare alla misura del primo dildo anale che la mamma aveva usato su se stessa.

Infine, con entrambe il culo pieno, si erano unite ancora in un 69 che le aveva fatte godere con l'impeto di un uragano.

Si erano addormentate abbracciate mantenendo entrambe il foro anale ancora pieno.

Al mattino il padre ed il figlio prima di uscire per andare al lavoro ed all'università, erano passati a salutare le due donne e trovandole ancora addormentate l'una tra le braccia dell'altra, nonostante avessero già sguainato le sciabole, hanno preferito non disturbarle e riponendo gli arnesi con non poca fatica, sono andati via.

Al loro risveglio le due donne, dopo essersi coccolate un po', sono andare a far colazione trovandola già pronta e subito dopo sono andate in bagno per le loro necessità e per fare un nuovo clistere prima della doccia che avevano fatto insieme dandosi reciproco piacere con le mani e le bocche.

Tornate in camera la mamma, aveva preso dall'armadio una scatola più piccola dentro la quale vi erano i toys più segreti e preziosi: Tra questi spiccavano catene, manette, maschere, gabbiette di castità maschili, fruste(tutti arnesi che usavano lei ed il marito nei loro giochi di ruolo)e poi, plug anali di diverse misure e materie sulle quali spiccavano pietre colorate alcune delle quali preziose.

La mamma, dopo avere brevemente soddisfatto la curiosità della figlia, aveva estratto un plug di cristallo piuttosto grosso con sopra una pietra tonda rossa e della misura di una moneta da due euro.

Ne aveva poi scelti due in silicone trasparente terminanti anche loro con pietre verde e blu.

-Tesoro, come ti avevo promesso, oggi staremo fuori tutto il giorno a fare shopping di biancheria intima e vorrei che tu ed io fossimo come faccio con tuo padre quando usciamo insieme o andiamo a fare la spesa.

Solitamente io esco con dentro uno di questi gingilli, senza mutandine e con una minigonna a metà coscia.

Mi piacerebbe che anche tu avessi dentro questo in silicone trasparente mentre io mi infilo questo di cristallo.

Ti piace l'idea?-

-Dio se mi piace mamma, sono già tutta bagnata!-

Aveva risposto esultante la figlia.

Entrambe avevano un abbigliamento sobrio che non avrebbe potuto lasciare immaginare ciò che c'era sotto la minigonna.

-A tuo padre piace portarmi in giro così perché ci eccita entrambi e, alla bisogna, mi trova già pronta per lui o per un ignaro sconosciuto.

Oggi naturalmente non andremo a caccia, ma mi piacerà vedere la faccia di qualche commesso quando ci vedrà senza mutande e con "retro "tappato.-

-Che troia che sei mamma.. ti amo.. ti amo.. ti amoooooooo!-

segue

scritto il
2024-09-18
3 . 4 K
visite
9
voti
valutazione
2.8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.