Sono venuto nella pancia della mia mamma 13°
di
Andrea inc
genere
incesti
Quella strana uscita tra mamma e figlia senza mutande e con un plug infilato nel culo, per la mamma era un'occasione per ripetere una esperienza che da tempo non faceva più col marito.
Ovviamente quella prima volta con la figlia era diversa e, forse, anche più intrigante.
Per la ragazza invece, era una esperienza impensabile sino a quel momento reso però accettabile e molto eccitante, per il fatto che a proporglielo fosse stata la mamma che l'avrebbe seguita e guidata in ogni momento di quella esibizionistica esperienza.
Tant'è che già prima di uscire, si sentiva bagnata tra le cosce e, quando erano giunte in quel nuovo centro commerciale distante circa due ore dal loro paese, sentiva già un rivolo di umori gocciolarle tra le cosce:
-Mamma sono bagnata in mezzo alle gambe, che faccio?-
-Niente bambina, niente!
Goditi questo momento di eccitazione che fra poco andremo a sederci in qualche posto per mangiare qualcosa e magari, potrai darti piacere.
Il posto era molto grande e sconosciuto ed avevano impiegato un po' per trovare un Mac Donald adatto alle loro esigenze.
Giunte sul posto, dopo aver preso il solito hot dog con patatine, si erano sedute l'una accanto all'altra in un grande tavolo rettangolare.
Dopo un po', nel tavolo di fronte a loro si era seduto una ragazzo che indossava una tuta da meccanico e che avrebbe potuto avere una trentina di anni.
Naturalmente, la posizione dirimpetta, non poteva impedire al ragazzo di notare le due affascinanti donne seppure di età diversa e di indurre lo sguardo sotto al tavolo dove le minigonne delle due, gli offrivano la vista di uno splendido panorama.
Entrambe tenevano le gambe strette e tuttavia, le gonne cosi corte, regalavano una eccitante vista sulle loro cosce.
La figlia un po' imbarazzata dall'insistenza di quello sguardo, teneva gli occhi bassi su quello che stava mangiando mentre la mamma, accompagnava con aria sorniona quello sguardo sino al momento in cui, allargando le cosce, non aveva regalato al giovane la vista del paradiso.
A quel punto il giovane aveva cercato di distogliere lo sguardo subito richiamato all'ordine dal magnetismo degli occhi di Anna e dalle cosce che sempre più generosamente si aprivano a quello spettacolo.
-Amore.. allarga un po' anche tu le gambe e fagli vedere come luccica la tua farfallina.
Il ragazzo aveva sobbalzato sulla sedia come se fosse stato attraversato da una scarica elettrica quando anche la ragazza gli aveva mostrato il suo sesso nudo e luccicoso di umori.
Da quella postura, riusciva persino a notare il filo lucido che dalla fica le rigava la coscia sino alle gambe.
A quel punto la mamma con un cenno della testa lo aveva invitato ad andare a sedersi con loro.
Il giovane, dopo un attimo di esitazione, aveva preso il suo vassoio ed era andato a sedersi in mezzo a loro.
La mamma senza indugi, gli aveva subito messo una mano sulla patta della tuta trovandovi un pacco decisamente duro.. era eccitato il ragazzo!
Dopo avergli abbassato la cerniera e sfilato il cazzo, anche lui senza mutande, gli aveva preso una mano e l'aveva portata tra le sue cosce.
-Ti piace la fichetta della mia sorellina?-
Gli aveva bisbigliato avvicinando il viso al suo orecchio dopo averci soffiato dentro.
-Si.. siii.. -
Aveva risposto il ragazzo col respiro pesante.
-Se ti piace, mettile una mano sopra e falla godere mentre io mi occupo di te.-
Sebbene Sandra non avesse sentito quello scambio di battute, la mano del ragazzo tra le sue cosce, le aveva chiarito ogni cosa ed a quel punto, dopo aver ben allargato le gambe, aveva appoggiato la mano su quella del ragazzo guidandola nei movimenti che più le davano piacere.
Quando il respiro pesante del giovane e le contrazioni del suo bacino avevano fatto capire alla mamma che il ragazzo stava per venire, con un movimento rapido, si era abbassata e glielo aveva preso in bocca nel preciso istante in cui aveva cominciato a sparare i suoi fiotti di sborra.
Riemergendo e ricomponendosi, aveva preso il cartoccio delle patatine e vi aveva riversato parte dello sperma che aveva in bocca ingoiando poi, la restante dose.
Quando la ragazza si era vista porgere dalla mamma le patatine con quello speciale condimento, aveva avuto un istantaneo orgasmo i cui ansimi era riuscita a stenti a soffocare in gola.
Poi, rispondendo ad un segnale della mamma, anche lei si era abbassata sotto al tavolo per prenderglielo in bocca e ripulirlo con la lingua prima di rimetterglielo lei stessa, oramai molle, sotto la tuta.
Naturalmente, prima di salutarle, il ragazzo aveva chiesto di dove fossero ed il loro numero di cellulare che la mamma aveva subito fornito.. entrambi falsi ovviamente raccomandandosi di non chiamare subito giacché stavano per arrivare i loro mariti.
Quando il ragazzo era andato via, mentre finivano di mangiare il panino e le patatine alla crema, la mamma aveva chiesto:
-Come é andata tesoro.. ti é piaciuto?-
-Moltissimo mamma anche se da sola non sarei mai riuscita!-
-Naturalmente bambina.. Non puoi pretendere in così pochi giorni di diventare troia come la tua mamma!
Naturalmente, questo deve rimanere un nostro segreto ed a tuo padre e tuo fratello lo diremo a tempo debito.-
Girando per i vari corridoi, aveva visto diversi negozi di biancheria intima nessuno però aveva attirato il loro interesse trattandosi per lo più, di capi piuttosto classici ed anche se belli, non avrebbero sicuramente soddisfatto il padre ed il fratello.
Quando avevano cominciato a disperare, avevano finalmente visto in un angolo appartato, un piccolo negozio che esponeva solo intimo femminile dalla incredibile carica sexi; Pareva un sexi shop meno volgare però!
All'interno vi era un giovane dall'evidente aspetto gay: "Ecco.. ci siamo!"
Aveva esclamato radiosa la mamma prendendo Sandra per mano ed entrando senza esitazione in quel negozio.
L'accoglienza era stata delle migliori.
Quel giovane era stato molto gentile mostrandosi felice di poter servire due sorelle così belle e disinvolte.
La mamma aveva subito messo in chiaro che nel camerino di prova avrebbe voluto che ci fosse anche lui per consigliarle.
A quel punto si era reso necessario chiudere a chiave il negozio.
Il fatto che le due non indossassero mutande ed avessero il culo pieno di quei plug così colorati, aveva favorito subito un certa reciproca confidenza.
Via via che provavano i capi, si creava anche, un vero clima di complicità:
-A te piacciono solo i maschi o anche le femmine?-
Aveva chiesto ad un certo punto la mamma mentre il ragazzo in ginocchio davanti a lei le sistemava un perizoma.
Lei glielo aveva chiesto tenendogli la tasta tra le mani a pochi centimetri dal ciuffo di peli della sua fica.
-In verità preferisco i maschi ma qualche volta, il mio fidanzato mi porta qualche sua amica e giochiamo in tre.-
Aveva risposto lui portandole le mano tra le cosce come a volerle sistemare il filo del perizoma tra le chiappe.
-Dov'é adesso il tuo ragazzo?-
-E' a casa ma non é molto lontano.-
-Pensi che voglia venire se lo chiami?-
-Credo di si.-
-Bene!
Adesso chiamalo e mentre lo aspettiamo tu ci fai godere con la lingua!-
-Ok, vado subito a chiamarlo!-
segue
La posizione
Ovviamente quella prima volta con la figlia era diversa e, forse, anche più intrigante.
Per la ragazza invece, era una esperienza impensabile sino a quel momento reso però accettabile e molto eccitante, per il fatto che a proporglielo fosse stata la mamma che l'avrebbe seguita e guidata in ogni momento di quella esibizionistica esperienza.
Tant'è che già prima di uscire, si sentiva bagnata tra le cosce e, quando erano giunte in quel nuovo centro commerciale distante circa due ore dal loro paese, sentiva già un rivolo di umori gocciolarle tra le cosce:
-Mamma sono bagnata in mezzo alle gambe, che faccio?-
-Niente bambina, niente!
Goditi questo momento di eccitazione che fra poco andremo a sederci in qualche posto per mangiare qualcosa e magari, potrai darti piacere.
Il posto era molto grande e sconosciuto ed avevano impiegato un po' per trovare un Mac Donald adatto alle loro esigenze.
Giunte sul posto, dopo aver preso il solito hot dog con patatine, si erano sedute l'una accanto all'altra in un grande tavolo rettangolare.
Dopo un po', nel tavolo di fronte a loro si era seduto una ragazzo che indossava una tuta da meccanico e che avrebbe potuto avere una trentina di anni.
Naturalmente, la posizione dirimpetta, non poteva impedire al ragazzo di notare le due affascinanti donne seppure di età diversa e di indurre lo sguardo sotto al tavolo dove le minigonne delle due, gli offrivano la vista di uno splendido panorama.
Entrambe tenevano le gambe strette e tuttavia, le gonne cosi corte, regalavano una eccitante vista sulle loro cosce.
La figlia un po' imbarazzata dall'insistenza di quello sguardo, teneva gli occhi bassi su quello che stava mangiando mentre la mamma, accompagnava con aria sorniona quello sguardo sino al momento in cui, allargando le cosce, non aveva regalato al giovane la vista del paradiso.
A quel punto il giovane aveva cercato di distogliere lo sguardo subito richiamato all'ordine dal magnetismo degli occhi di Anna e dalle cosce che sempre più generosamente si aprivano a quello spettacolo.
-Amore.. allarga un po' anche tu le gambe e fagli vedere come luccica la tua farfallina.
Il ragazzo aveva sobbalzato sulla sedia come se fosse stato attraversato da una scarica elettrica quando anche la ragazza gli aveva mostrato il suo sesso nudo e luccicoso di umori.
Da quella postura, riusciva persino a notare il filo lucido che dalla fica le rigava la coscia sino alle gambe.
A quel punto la mamma con un cenno della testa lo aveva invitato ad andare a sedersi con loro.
Il giovane, dopo un attimo di esitazione, aveva preso il suo vassoio ed era andato a sedersi in mezzo a loro.
La mamma senza indugi, gli aveva subito messo una mano sulla patta della tuta trovandovi un pacco decisamente duro.. era eccitato il ragazzo!
Dopo avergli abbassato la cerniera e sfilato il cazzo, anche lui senza mutande, gli aveva preso una mano e l'aveva portata tra le sue cosce.
-Ti piace la fichetta della mia sorellina?-
Gli aveva bisbigliato avvicinando il viso al suo orecchio dopo averci soffiato dentro.
-Si.. siii.. -
Aveva risposto il ragazzo col respiro pesante.
-Se ti piace, mettile una mano sopra e falla godere mentre io mi occupo di te.-
Sebbene Sandra non avesse sentito quello scambio di battute, la mano del ragazzo tra le sue cosce, le aveva chiarito ogni cosa ed a quel punto, dopo aver ben allargato le gambe, aveva appoggiato la mano su quella del ragazzo guidandola nei movimenti che più le davano piacere.
Quando il respiro pesante del giovane e le contrazioni del suo bacino avevano fatto capire alla mamma che il ragazzo stava per venire, con un movimento rapido, si era abbassata e glielo aveva preso in bocca nel preciso istante in cui aveva cominciato a sparare i suoi fiotti di sborra.
Riemergendo e ricomponendosi, aveva preso il cartoccio delle patatine e vi aveva riversato parte dello sperma che aveva in bocca ingoiando poi, la restante dose.
Quando la ragazza si era vista porgere dalla mamma le patatine con quello speciale condimento, aveva avuto un istantaneo orgasmo i cui ansimi era riuscita a stenti a soffocare in gola.
Poi, rispondendo ad un segnale della mamma, anche lei si era abbassata sotto al tavolo per prenderglielo in bocca e ripulirlo con la lingua prima di rimetterglielo lei stessa, oramai molle, sotto la tuta.
Naturalmente, prima di salutarle, il ragazzo aveva chiesto di dove fossero ed il loro numero di cellulare che la mamma aveva subito fornito.. entrambi falsi ovviamente raccomandandosi di non chiamare subito giacché stavano per arrivare i loro mariti.
Quando il ragazzo era andato via, mentre finivano di mangiare il panino e le patatine alla crema, la mamma aveva chiesto:
-Come é andata tesoro.. ti é piaciuto?-
-Moltissimo mamma anche se da sola non sarei mai riuscita!-
-Naturalmente bambina.. Non puoi pretendere in così pochi giorni di diventare troia come la tua mamma!
Naturalmente, questo deve rimanere un nostro segreto ed a tuo padre e tuo fratello lo diremo a tempo debito.-
Girando per i vari corridoi, aveva visto diversi negozi di biancheria intima nessuno però aveva attirato il loro interesse trattandosi per lo più, di capi piuttosto classici ed anche se belli, non avrebbero sicuramente soddisfatto il padre ed il fratello.
Quando avevano cominciato a disperare, avevano finalmente visto in un angolo appartato, un piccolo negozio che esponeva solo intimo femminile dalla incredibile carica sexi; Pareva un sexi shop meno volgare però!
All'interno vi era un giovane dall'evidente aspetto gay: "Ecco.. ci siamo!"
Aveva esclamato radiosa la mamma prendendo Sandra per mano ed entrando senza esitazione in quel negozio.
L'accoglienza era stata delle migliori.
Quel giovane era stato molto gentile mostrandosi felice di poter servire due sorelle così belle e disinvolte.
La mamma aveva subito messo in chiaro che nel camerino di prova avrebbe voluto che ci fosse anche lui per consigliarle.
A quel punto si era reso necessario chiudere a chiave il negozio.
Il fatto che le due non indossassero mutande ed avessero il culo pieno di quei plug così colorati, aveva favorito subito un certa reciproca confidenza.
Via via che provavano i capi, si creava anche, un vero clima di complicità:
-A te piacciono solo i maschi o anche le femmine?-
Aveva chiesto ad un certo punto la mamma mentre il ragazzo in ginocchio davanti a lei le sistemava un perizoma.
Lei glielo aveva chiesto tenendogli la tasta tra le mani a pochi centimetri dal ciuffo di peli della sua fica.
-In verità preferisco i maschi ma qualche volta, il mio fidanzato mi porta qualche sua amica e giochiamo in tre.-
Aveva risposto lui portandole le mano tra le cosce come a volerle sistemare il filo del perizoma tra le chiappe.
-Dov'é adesso il tuo ragazzo?-
-E' a casa ma non é molto lontano.-
-Pensi che voglia venire se lo chiami?-
-Credo di si.-
-Bene!
Adesso chiamalo e mentre lo aspettiamo tu ci fai godere con la lingua!-
-Ok, vado subito a chiamarlo!-
segue
La posizione
2
5
voti
voti
valutazione
6
6
Commenti dei lettori al racconto erotico