Una famiglia (Quasi) normale 10°- Un esplosione di passione saffica tra le due spose
di
Andrea inc
genere
incesti
L'immagine dei corpi bianchi delle due fanciulle, avrebbe potuto competere con le più belle sculture del Canova.
A differenza però della pur affascinante immobilità delle bianche opere del grande scultore, quei corpi così ben plasmati dalla natura, si muovevano con grazia felina vibrando a tratti come foglie scosse dal vento.
Il loro avvicinamento era stato lento sino al primo contatto delle mani sui loro corpi.
Un avvicinamento lento come se volessero studiarsi a vicenda e come se davvero, quella fosse la loro prima notte d'amore.
Al primo timido abbraccio, ne era seguita una stretta più decisa nella quale i due corpi avevano perso il loro profilo fondendosi in uno.
Allo stesso modo le loro labbra si erano congiunti in un bacio dolce e profondo nel quale solo lo schiocco delle salive rendeva percepibile la smaniosa voglia di possedersi fisicamente oltre che nello spirito che non si era mai sciolto nelle ore precedenti il grande giorno del loro matrimonio.
Con le labbra sigillate, le lingua si intrecciavano in una danza dolce, sensuale e possessiva come a volersi reciprocamente fagocitare.
A quel punto, abbandonato ogni ritegno, anche le mani, sino a quel momento strette come magli sui loro corpi, hanno dato inizio alla loro smaniosa ricerca di ogni lembo di pelle che potesse farle sentire davvero legate.
Una ricerca fatta con l'urgenza di chi teme che il tempo possa scorre più veloce del loro desiderio e mentre le mani cercavano ogni lembo ed ogni anfratto di quei corpi accaldati e vogliosi, anche le labbra, staccandosi, hanno iniziato a saziarsi sin ogni piega della loro femminilità.
Erano baci, carezze, risucchi, penetrazioni reciproche con le dita, la lingua, gli occhi e la mente in ogni anfratto che potesse liberare il desiderio e scatenare il piacere liquido e lussurioso nel cedevole corpo dell'altra.
Con naturalezza si erano ritrovate nella postura del 69 e con naturalezza avevano regalato all'altra orgasmi dirompenti che si succedevano senza quasi interruzioni.
Il padre, cosciente del suo ruolo, pur eccitatissimo a quello spettacolo, le contemplava cercando di ignorare il dolore causato dalla potente erezione che spingeva sotto le mutande.
Avevano goduto per almeno un'ora quando il padre, dopo averle asciugate entrambe dal sudore, aveva aperto la bottiglia di Champagne che nel frattempo era stata tenuta in fresco nel frigo.
Avevano brindato a quella loro 'prima' volta!
Dopo un veloce bacio con la lingua con la figlia ed uno più casto sulle labbra dell'altra sposa, il padre era tornato a sedersi per godere ancora di quell'incredibile spettacolo.
segue
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A differenza però della pur affascinante immobilità delle bianche opere del grande scultore, quei corpi così ben plasmati dalla natura, si muovevano con grazia felina vibrando a tratti come foglie scosse dal vento.
Il loro avvicinamento era stato lento sino al primo contatto delle mani sui loro corpi.
Un avvicinamento lento come se volessero studiarsi a vicenda e come se davvero, quella fosse la loro prima notte d'amore.
Al primo timido abbraccio, ne era seguita una stretta più decisa nella quale i due corpi avevano perso il loro profilo fondendosi in uno.
Allo stesso modo le loro labbra si erano congiunti in un bacio dolce e profondo nel quale solo lo schiocco delle salive rendeva percepibile la smaniosa voglia di possedersi fisicamente oltre che nello spirito che non si era mai sciolto nelle ore precedenti il grande giorno del loro matrimonio.
Con le labbra sigillate, le lingua si intrecciavano in una danza dolce, sensuale e possessiva come a volersi reciprocamente fagocitare.
A quel punto, abbandonato ogni ritegno, anche le mani, sino a quel momento strette come magli sui loro corpi, hanno dato inizio alla loro smaniosa ricerca di ogni lembo di pelle che potesse farle sentire davvero legate.
Una ricerca fatta con l'urgenza di chi teme che il tempo possa scorre più veloce del loro desiderio e mentre le mani cercavano ogni lembo ed ogni anfratto di quei corpi accaldati e vogliosi, anche le labbra, staccandosi, hanno iniziato a saziarsi sin ogni piega della loro femminilità.
Erano baci, carezze, risucchi, penetrazioni reciproche con le dita, la lingua, gli occhi e la mente in ogni anfratto che potesse liberare il desiderio e scatenare il piacere liquido e lussurioso nel cedevole corpo dell'altra.
Con naturalezza si erano ritrovate nella postura del 69 e con naturalezza avevano regalato all'altra orgasmi dirompenti che si succedevano senza quasi interruzioni.
Il padre, cosciente del suo ruolo, pur eccitatissimo a quello spettacolo, le contemplava cercando di ignorare il dolore causato dalla potente erezione che spingeva sotto le mutande.
Avevano goduto per almeno un'ora quando il padre, dopo averle asciugate entrambe dal sudore, aveva aperto la bottiglia di Champagne che nel frattempo era stata tenuta in fresco nel frigo.
Avevano brindato a quella loro 'prima' volta!
Dopo un veloce bacio con la lingua con la figlia ed uno più casto sulle labbra dell'altra sposa, il padre era tornato a sedersi per godere ancora di quell'incredibile spettacolo.
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