Madre e figlia, la troia laica e quella santa. Un percorso di sesso alla santità. (ci sono anche inculate)

di
genere
incesti

Non era ne racchia, ne matta, ma nessuno l’aveva capito, e ciò mi procurò un insieme di chiavate e sesso bollente, alla allora mia età di 23 anni, non solo con lei, ma anche con la mamma, che era mia zia.
Questa cugina 42enne, aveva scelto di fare la suora, ed aveva vissuto in convento, facendo la maestra ai bambini, per 18 anni. Aveva girato in Italia ed all’estero, ed essendo molto sensibile ed intelligente, si era ribellata ai modi in cui l’ordine monastico faceva soldi, e sulle speculazioni che c’erano.
Come spesso succede l’avevano fatta passare per matta, e l’avevano mandata a casa, il trauma l’aveva così malridotta che cominciò ad ingrassare, si chiudeva in casa e non usciva e non voleva rapporti con nessuno.
Mia zia, vedova, allora aveva 64 anni, una bella donna, ben conservata, che qualche gioco di sesso con me l’aveva fatto qualche anno prima, ebbe l’idea di far intervenire me, appena laureato, pensando che come mi aveva amato da bambino, ancora oggi potevo dargli vitalità.
Andai da mia zia, che era un po scosciata sul divano, non era certo magra, ma nemmeno grassa, e mostrava una scollatura interessante.
Mi baciò direttamente di lingua, cosa che mi eccitò subito, mi fece sedere a fianco suo, ne sentivo il profumo e ne intuivo la sensualità,
Prima ancora di cominciare a parlare, mi chiese un altro bacio, e stavolta fu molto profondo mentre le mani correvano dappertutto, e io andai a toccarle prima le tette, e poi la figa, senza sua resistenza, e poi fu lei stessa che mi portò con la testa a baciarle il seno, cosa che feci con molto gusto.
Pur ansimando dalla voglia, mi fece fermare, prima parliamo un po, sai, volevo dirti di Marta, lei ti ha sempre voluto bene ed ogni sua vacanza voleva vederti, ho pensato che la tua presenza potrebbe riscaldarla un po e rianimarla, sai quello che ha vissuto, si sta chiudendo in se.
- Ma zia, cosa potrei fare?
- Guarda, al limite se ci riesci fai in modo che faccia anche sesso, con te, di te si fida, tutto purché si rianimi, così si avvilisce sempre di più.
- Non importa, sai che a me piace far l’amore con te a prescindere, ma se ci riesci, io tua zia ti darò anche tanta gioia.
- Non sottovalutare mia figlia disse, sembra una gatta morta, so che è calda e vogliosa e finora ha fatto la suora, ma non credo che non avesse tentazioni.
- Zia le voglio bene ma è più grande di me …. - ma anche io sono più grande di età di te sorrise, e mi mise una mano nel pantalone, per tirarlo fuori , mi alzai lei rimase seduta e se lo mise in bocca, prostrandomi immenso piacere.
Stavamo per iniziare una grande scopata, quando Marta, l’ex suora, venne bussando, per cui ci ricomponemmo e lei entrò.
La osservai, era decisamente ingrassata, ma questo non le faceva perdere le belle cosce che si intuivano sotto la gonna lunga, un bel seno ora ingrossato, ed un viso tutto sommato dolce ed un po intrigante.
- Cosa stavate facendo, chiese, dopo avermi salutato con un rapido bacio sulla guancia e senza guardarmi in faccia.
Sua mamma rispose, lo sai quanto voglio bene a Corrado, (io) quando lo vedo sono tutta contenta, lo sai che si è appena laureato col massimo dei voti?. Sembra ora che lo tenevi in braccio da piccolo, ed invece guarda che bel giovane che si è fatto. E mi toccava i muscoli e si teneva vicino.
Guarda lo bacio davanti a te, tanto sono contenta di vederlo, e mi baciò sulle labbra cosa che incuriosì la figlia.
Ma mamma, sembra che siete amanti, ma si, giochiamo fra noi, se vuoi dagli anche tu un bacio.
Capii il gioco, presi entrambe le mani di Marta, e mi avvicinai alle sue labbra, per un attimo scartò, si scansava, ma poi appoggiò le labbra alle mie e sentii come una corrente, fece un mezzo sorriso e si staccò.
Pensavo che ora fosse troppo per cui portai la conversazione sugli esercizi fisici da fare sull’alimentazione, le dissi che lei era veramente una bella donna, e che con un po di attenzione al cibo, un po di moto, sarebbe diventata una donna eccitante.
Eccitante io? Ma che dici? - Va bene, Marta, se ti va passo giornalmente da te, e ti faccio un programma di esercizi per farti restare in forma, importante che le fai le cose, vedrai che ti sentirai meglio.
- Va bene ora vado in chiesa, ciao, io l’abbracciai per salutarla, lei si fece abbracciare, e sentì il mio cazzo duro, cosa che un po la meravigliò, ma non le dispiaceva, tanto che io e sua madre la vedemmo quasi sculettare mentre usciva per andare a messa.
La zia era felicissima, aveva pensato giusto, riprese a succhiarmi il cazzo con arte, e poi voleva essere sbattuta, era un po a secco, mi portò sul letto, ed ebbe un orgasmo portentoso, in fondo era la prima figa in cui l'avevo messo anni prima e sentii quel calore umido che tanto mi aveva eccitato, affondato nelle sue tettone.
Diede un urlo, che fu sentito da Marta che rientrava, che chiese cosa fosse successo, la zia rispose pronto che le stavo facendo fare un esercizio di stretching, e le avevo migliorato molto la postura ed il mal di schiena. “Ma mamma sei mezza nuda, - e che devo farli vestita gli esercizi?
Per quella sera finì così, con la Marta curiosa di vedere come migliorare il proprio fisico, e un po eccitata che aveva sentito il mio cazzo duro.
IL pomeriggio successivo iniziammo il programma, le avevo mandato una dieta senza tanti farinacei, più proteica, e cominciai a farle fare esercizi a corpo libero, era molto impacciata, ma le piaceva, curare il suo aspetto.
Teneva addosso rigorosamente una tuta completa, ma si vedevano le tettone ed il il solido culotto sotto.
Nei giorni successivi arrivò a toccarmi e a farsi toccare, in una settimana, dieta più esercizi la migliorarono, la cosa le piaceva, e diventò molto più familiare con me.
- Cosa dici, vuoi continuare? - Si mi piace, e poi mi fa piacere vederti, disse, sto bene con te.
- Anche io, mi fa piacere starti vicino. Quasi senza accorgersene, venne vicinissimo, mi accarezzò il viso, come faceva quando era bambino, ma poi non resistette e mi baciò sulle labbra, io l’abbracciai, e anche se lei allontanò le labbra si sentiva fra le mie braccia, e allora continuò con un bacio molto sentito e lungo.
Ma che mi fai fare …. “ - ah possiamo fare molto di più- Quando vorrai … risposi, lei non ribatté, io non insistetti, ma notai che era fiera di avermelo fatto venir duro.
La zia che era felice di vederla rinascere, volle combinare una cosa forte per noi due, si fece dare le chiavi di un appartamento da un’amica, e ci trovammo la, e per alcune ore fu un vulcano di sesso.
Non ricordo quante volte mi fece sborrare e quante volte urlò lei, ma ricordo quanto era eccitante quando me lo succhiava, e quando si mise a pancia sotto per farmi entrare in quel grosso culone , per una delle più belle inculate della mia vita.
Ora basta disse dopo alcune ore, riprenditi, perché sono sicuro che mia figlia vorrà farsi scopare da te, prima possibile. Ma sei un toro, il mio nipotino torello.
Fu profetica, Marta ormai mano mano che dimagriva e migliorava, si rianimava, e sentiva la stessa voglia della madre, mia zia un po troia lo era fin da giovane, e ora ancor di più.
E a entrambe piacevano i ragazzi più giovani, per cui, quando vidi Marta, che invece i venire con la solita tuta coperta, venne con un pantaloncini corto ed una maglietta scollata, e si vedevano belle coscione, un bel culo, e delle tette bianche e sode, non esitai a baciarle sul seno sinistro, al che lei se li scoprì, e li baciai con foga, e poi passai a titillarla fra le cosce, le tolsi il pantaloncini, non aveva neanche mutande, e senza troppo perder tempo le accostai il cazzo alla figa, aprì le cosce, e mi abbracciò, e col movimento, mi trovai subito dentro, era umida e calda, riuscì solo a dire non mi mettere incinta poi cominciò ad ansimare, si dai, ancora, che toro, che bel cazzo, l’ex suora era scatenata, ed ebbe presto un orgasmo, ma non si fermò, muoveva i fianchi vogliosa, e ora era bagnatissima.
Lo tirai fuori e sborrai sul suo pelo, che aveva folto, e lei curiosa prese il mio seme con le dita e se lo portò in bocca per assaggiarlo. Infatti aveva tutto della donna vogliosa e un po troia, e bastarono dieci minuti, che me lo prese in bocca, alla faccia della novellina, e aspettò a bere tutta la sborra che feci, le era proprio piaciuta.
Ansimava un po, al solito, disse, non so cosa mi è preso, il signore mi perdonerà, ma era solo l’inizio, voleva cavarsi la voglia ed un torello come me le faceva proprio comodo.
La zia aveva assistito in parte, non s fece viva, ma quando me ne andai, vidi che la figlia la abbracciava.
Erano contente entrambe, e ora non c’erano segreti, e la mamma le disse che anche a lei piaceva fare sesso con me, così capitò anche che finimmo a letto in tre, e quando Marta vide che la mamma lo prendeva ne culo e godeva, volle provare anche lei, e se la godette anche se le fece un po male inizialmente.
Erano brave persone e mi volevano bene, e sapevano che non era giusto sfruttarmi troppo sessualmente e che mi sarei stancato, ma la botta di sesso che aveva preso Marta la rese sempre più desiderabile dai maschi, e rapidamente si fece avanti un medico delle vicinanze, che le chiese di sposarlo, e lei accettò. Brava persona, chissà se si aspettava che la futura moglie ex suora, fosse vergine .Ma il matrimonio riuscì.
La zia, dal canto sua,, durante un viaggio, trovò un bravuomo delle vicinanze, e iniziarono una convivenza.
Io tornavo ogni tanto al paese, ormai lavoravo a Milano, e la zia che ormai si avvicinava ai 70, trovava sempre il modo di riaccendere il fuoco, e , devo dire, sempre eccitante e vogliosa.
scritto il
2024-10-03
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