Amore di famiglia parte 1
di
TempestaEU
genere
incesti
Mancavano pochi giorni, e finalmente avrei lasciato la mia casa, ricca di ricordi belli e brutti, ma era comunque la casa dei miei genitori, ormai avevo 27 anni ed era ora volare con le mie ali, l'appartamento che avevo preso in affitto coi miei primi stipendi era praticamente pronto, mancava l'intervento dell'idraulico e poi potevo trasferirmi, mancava solo qualche giorno: mia mamma e mio papà non erano ancora convinti, ma sono sicuro che anche loro in fin dei conti erano contenti.
Quella sera, mia mamma aveva organizzato la serata delle GIRLZ, una tradizione che ormai andava avanti da anni e più volte l'anno, le cui componenti erano mia madre, mia zia Stefania, e le loro amiche del cuore, Jessica e Lisa: era una serata in cui si ritrovavano senza mariti e compagni, in cui sparlavano di tutto e di più, una serata all'insegna della leggerezza dove si ballava e si cantava, a cui alcune volte era toccato mal volentieri partecipare anche a me vivendo sotto lo stesso tetto, almeno mi rifacevo lo sguardo: mia mamma aveva 45 anni una bella donna senza dubbio , mia zia Stefania poco più giovane, un bel fisco statuario, alta più o meno come me, 1.80, capello castano lungo e mosso, un bel culetto sodo e alto e un seno marmoreo, e lo loro amiche pure sulla quarantina, Jessica capello riccio nero, carnagione olivastra, più minuta ma ben proporzionata, anzi, aveva due tettone, una bella quarta su un fisico piccolino in confronto ma anche quello molto atletico e sodo, soprattutto nel posteriore, e Lisa la mia preferita, occhi da pantera, sempre in ordine, capello mosso castano che arrivava sotto le spalle, fisico scolpito, un bel paio di tette non durissime, ma generose e abbondati, da quarantenne insomma, un gran bel sedere sodo, (si vedeva che tutte e quattro erano anni che facevano pilates), ma quello che mi faceva più impazzire era il tatuaggio che aveva sul piede sinistro, una specie di scritta in giapponese che partiva dalla caviglia e arrivava a metà dorso del piede, non so cosa significasse, forse "ho fame di cazzi", o almeno così mi piaceva immaginare, ma so che era terribilmente sexy: su di lei spesso e volentieri avevo fantasticato in solitario in camera da letto, ma solo su di lei, anche su Jessica, persino su mia zia...
Le GIRLZ arrivarono, ore 20 spaccate, mio papà si era già rintanato in camera sua, a lui non interessava partecipare a queste serate, mia mamma andò ad accogliere le sue compagne, grandi abbracci, già tutte su di giri come delle dodicenni al pigiama party: l'abbigliamento era molto casual, mia mamma, la zia Ste e Lisa tuta da jogging bella aderente che lasciava poco spazio all'immaginazione, Jessica, un vestitino leggero, di quelli larghi e svolazzanti, un filo di trucco e via;
- Fabio ti fermi qui con noi? - mi chiese la zia
- Si zia, stasera vi faccio compagnia, sai, settimana prossima finalmente vado nel mio nuovo appartamento così poi potete trovarvi quando volete -
- Ah beh allora stasera festeggiamo anche questo, che dite ragazze, così almeno ti rimarrà un ricordo delle GIRLZ, ah ah ah -
L'entusiasmo generato dalla zia coinvolse tutte e così la serata cominciò: tutte rimasero scalze, in casa si girava senza scarpe, e vedere tutti quei piedini asciutti e curati certo non mi faceva rimanere indifferente, essendo io particolarmente feticista sotto quel punto di vista; si accomodarono tutte sul divano e cominciarono a parlare del più e del meno, poi mia zia si rivolse a me:
- Fabietto caro, ci prepari qualcosa da bere? - Rimasi un attimo, poi chiesi:
- Ok zia, va bene a tutte un gin lemon?
- Siiiiiii vai di Gin lemon, mi raccomando carica?
La serata non era ancora partita ma tutte erano già molto euforiche, non perché fossero ubriache, ma lo erano così di natura
- Tranquilla, adesso ve li porto subito -
- Grazie tesoro mmmmmmhhhuAAA! - ... con bacio a distanza, io risi e andai in cucina.
Presi la bottiglia di gin e di gazzosa, preparai i 5 bicchieri (anche uno per me) e cominciai a versare il gin: loro erano lì, sullo sfondo in soggiorno che ridevano e scherzavano, si abbracciavano, era bello vedere tutta quella complicità di facciata, chissà se era anche intima; io ero perso nei miei pensieri e non mi accorsi che avevo versato almeno mezzo bicchiere di Gin:
- Cavoli... - stavo per toglierne un po’, ma poi mi venne in mente un’idea, chissà quanto reggevano le GIRLZ, allora presi e caricai tutti i bicchieri tranne il mio, misi 3/4 di Gin e poca gazzosa, giusto un accenno, mentre nel mio misi solo gazzosa, volevo essere lucido per vedere le loro reazioni.
Portai il vassoio alle ragazze,
- Grazie tesoro, vedo che ti unisci a noi - .. mi chiese zia Ste...
- Si zia, visto che è l'ultima volta, questa sera starò qui con voi -
- Bene, allora festeggiamo, CIN CIN CIN ........ UAU....l'hai proprio caricato Fabietto.... -
Mi guardarono tutte e quattro spalancando gli occhi...
- Dai su tanto state qui, divertitevi, facciamo baldoria, poi siete ancora delle giovincelle dai -
Con qualche titubanza, cominciarono a sorseggiare il Gin-lemon speciale, il piano era partito. Le risate e le voci si fecero sempre più alte, segno che il gin era entrato in circolo, in effetti i bicchieri erano ormai mezzi vuoti appoggiati su un tavolino, io senza chiedere li presi e li portai in cucina per riempirli nuovamente, con quasi esclusivamente gin: li riportai e vidi che prima mia zia, poi mia mamma e le amiche li presero senza batter ciglio e ripresero a bere come se nulla fosse: ormai la bottiglia era quasi finita per fortuna ne avevamo un’altra di scorta.
Il tempo passava e l'atmosfera cominciò a farsi sempre più coinvolgente:
- Dai balliamo!!!!! - Lisa era scatenata, così come Jessica, volevano trasformare la serata in una sorta di festa in discoteca: collegai il telefono allo stereo e feci partire una musica ritmata, proprio da discoteca; si alzarono tutte e cominciarono dei balli molto sensuali, come se ognuna di loro fosse su un cubo, stile ragazzine che in discoteca mettono in mostra il proprio corpo con movimenti provocatori rivolti verso il pubblico, solo che in questo caso il pubblico ero solo io, gli sguardi ammiccanti si sprecavano, persino di mia mamma che probabilmente anche lei ormai aveva perso ogni freno: io mi godevo la vista li seduto sul divano, vedere questi quattro corpi che si strusciavano tra di loro, che si abbracciavano e che nel mentre mi lanciavano occhiate assassine cominciarono a smuovere qualcosa dentro di me.
Poco dopo Lisa venne verso di me ballando e mi prese le mani...
- Dai su Fabio, buttati anche tu nella mischia! - io feci un attimo di resistenza in quanto capii che l'erezione cominciava a farsi sentire e vedere, essendo anche io in tuta, ma almeno era larga, quindi mi sistemai velocemente con un colpo di bacino e mi buttai nella mischia: prima Lisa, poi Jessica, poi zia Stefania e infine mia mamma facevano a turno a ballare con me, sempre con fare un po’ provocatorio, poi si guardavano e ridevano, io mi compiacevo di tutto e stavo al gioco; poi arrivò Lisa che mi prese le mani e mise le sue braccia sopra le mie spalle e cominciò un ballo ritmato e sensuale, fissandomi negli occhi, a pochi centimetri dal mio viso, sembrava mi stesse scopando con gli occhi, io ricambiavo lo sguardo e cominciai a guardarle provocamente pure io: poi mise una gamba in mezzo alle mie, attaccandosi sempre più a me e cominciò a trattarmi come un palo da lap-dance: stava tranquillamente strusciando la figa sulla mia coscia, su e giù, su e giù, continuando a fissarmi, la mia erezione ormai era di marmo, lei continuava, poi si girò e fece la stessa cosa appoggiando il suo culo su di me, sulla mia virilità, e continuò a salire e scendere, salire e scendere, lei probabilmente capii quello che mi aveva provocato perché ogni tanto girava lo sguardo e rideva;
- Hei Lisa, ti ricordo comunque che quello è sempre mio figlio sai! - Disse mia mamma, che con la zia e Jessica si erano accorte di quella danza, Lisa, si mise a ridere e continuò, pure loro si misero a ridere a squarciagola e continuarono con i balli disinteressandosi di noi due, il gin stava facendo il suo dovere.
Cominciai a giocare anche io con Lisa, le mie mani che per tutto quel tempo erano rimaste ancorate sui fianchi di Lisa, cominciarono a scendere, e piano piano si misero ad accarezzare il suo culo, prima con delicatezza per testare la voglia di Lisa, non vedendo alcuna reazione di diniego allora la presa si fece più forte e rimasi compiaciuto dal fatto che lei non disdegnava, anzi, ad ogni tastata vigorosa accennava un sorrisino, per cui azzardai ancora di più e mi misi ad assecondare il suo movimento di bacino, ogni volta che si alzava la spingevo sempre di più a sentire il contatto, facendole sentire tutta la mia erezione tra le sue natiche, finché ad un certo punto mi spostai io perché mi accorsi che ancora pochi movimenti e sarei completamente venuto dentro i miei pantaloni: lei mi lanciò un occhiata maliziosa e si spostò, poi disse alle altre:
- Io vado a riempire i bicchieri, chi vuole? - tutte risposero affermativamente
- Tu Fabio.... vuoi? -
- Si grazie mille - ....non solo il gin pensai....
Per cui Lisa prese il vassoio, raccolse i bicchieri e andò in cucina. Aspettai qualche secondo, cercando di tranquillizzarmi ma inutilmente, non riuscivo a togliermi dalla testa ciò che era appena successo, guardavo Lisa aldilà dell'isola, girata di spalle che preparava i bicchieri, diedi una rapida occhiata alle altre, erano intente a ballare e cantare, non si sarebbero più di tanto accorte che mancavo, allora mi diressi verso la cucina.
Arrivai silenziosamente dietro Lisa e le misi le mani sui fianchi...
- ..Ma che... -
- Tranquilla Lisa sono io, sono venuto a vedere se ti serviva aiuto -
- Ah tranquillo ho appena finito -
- Ah bene allora possiamo continuare quello che stavamo facendo prima... - detto questo mi avvicinai sempre più a lei e le feci sentire tutta la mia virilità tra le natiche e cominciai a baciarla sul collo: lei cercò timidamente di divincolarsi..
- Ma che fai Fabietto, dai... ci vede tua mamma ..-
- Tranquilla Lisa, non le senti che sono tutte impegnate a divertirsi, dai che ci divertiamo un attimo anche noi - ...le mie mani cominciarono a muoversi, mentre le sue erano appoggiate al bancone
- Ma dai non possiamo, tu sei il figlio e nipote di due delle mie più care amiche ... -
- Dai lo so che lo vuoi anche tu, lo so che prima di là ti avvinghiavi a me per sentire quanto ero eccitato e ti piaceva muoverti sentendo il mio cazzo appoggiato sul tuo culo -
- Si lo so, forse mi sono lasciata un po’ prendere dalla situazione ma non possiamo, ti conosco da quando eri un bambino... -
Mi scostai un attimo, le presi la mano destra e me la infilai dentro i pantaloni, per farle sentire tutta la mia eccitazione...
- Sì ma adesso il bambino è cresciuto non ti sembra -
- Ohhh si in effetti ... -
- E adesso muovi bene la manina, senti cosa mi hai provocato -
Lisa cominciò lentamente a fare su e giù con la mano, poi piano piano aumentò il ritmo, sempre dandomi la schiena, forse per cercare di pensare ad un’altra persona, che non fosse il figlio della sua cara amica, forse per sentirsi meno in colpa; io misi la mia mano destra dentro i suoi pantaloni della tuta, scostai le mutandine e cominciai ad esplorare la sua bella fighetta che sentii piacevolmente depilata e bagnata:
- Ah ma qui la cara Lisa è già bella umidina -
Lei non rispose, si stava godendo il momento con leggeri gemiti, io ne approfittai e le infilai due dita e cominciai a masturbarla violentemente
- ..MHHHHHHHH ... piano...pia.....no Fabio ti prego ....-
Lei rispose movendo ancora più velocemente la sua mano e stringendo sempre più forte il mio cazzone...
- Lisa.... scommetto che adesso lo vorresti vero ?... -
- MHHHHH .... -
Lei non rispose ma era chiaro che avrebbe voluto essere presa in quel preciso instante, però dal soggiorno all'improvviso arrivò una voce...
- Lisa sono pronti i cocktail che qua abbiamo sete ? -
Era mia mamma che aveva spezzato la connessione che io e Lisa avevamo creato: tolse subito la mano dai miei pantaloni e poi tolse anche la mia ...
- S...si arrivo subito -
Io la fermai un secondo la girai verso di me e le mostrai le due dita tutte bagnate che le stavano dando piacere fino a qualche secondo prima, poi le misi nel mio bicchiere di Gin tonic
- Ma ...cosa fai? -
Le tirai fuori e gliele misi in bocca, lei inizialmente non sapeva cosa volessi fare, poi le accolse tra le sue morbide labbra...
- Ti piace Lisa il Gin tonic preso così, brava lecca bene, puliscile bene con la lingua, dopo vedrai che ti darò qualcos'altro in bocca, la serata è ancora lunga ... -
Finì di pulire per bene le dita, poi le tirò fuori, e mi guardò con un mezzo sorriso
- Dai muoviti adesso, andiamo di là se no tua mamma si insospettisce - dicendo queste parole abbassò lo sguardo e vide che la mia erezione era ancora, visibile nonostante i pantaloni larghi della tuta, sogghignò e si diresse verso il soggiorno, io aspettai qualche minuto, sperando che il mio amico si riposasse un attimo ma non dava segni di cedimento....
- Dai Fabio vieni che la festa continua - mi chiamarono, io con movimenti sospetti mi avvicinai e mi sedetti velocemente sul divano,
- Cosa fai li seduto, dai su in piedi, uno giovane come te, facci vedere che se più arzillo di noi vecchiette, ah ah ah - disse zia Stefania, io mi alzai e mi ributtai nella mischia: Lisa era tornata a ballare in maniera sensuale, come se non fosse successo niente, ogni tanto lanciava qualche occhiata provocatoria e si avvicinava, abbassava lo sguardo per controllare l'erezione e poi lo rivolse a me di nuovo sorridendomi, chissà cosa stava pensando, poi tornava a ballare con le altre, probabilmente voleva che mi avvicinassi io, ma per dispetto e per provocarla un pochino mi avvicinai a Jessica: lei era l'unica col vestitino, di colore bianco tinta unita, che lasciava intravvedere un perizomino nero che si perdeva tra le natiche di quel bel culetto sodo; mi avvicinai da dietro e le misi le mani sui fianchi, accompagnando il movimento del suo corpo, e piano piano la girai verso Lisa, in maniera tale che ci vedesse; l'obiettivo era raggiunto, Lisa continuava a ballare incrociando il nostro sguardo, per cui io mi attaccai letteralmente a Jessica e mi abbassi vicino al suo collo, come per baciarla, ma con lo sguardo sempre rivolto a Lisa: lei spalancò gli occhi, come se volesse a se tutte le attenzioni, ma io ormai ero un tutt'uno con Jessica, la mia virilità era ancora lì, presente e prepotentemente appoggiata sul culetto di Jessica che con mio grande piacere non disdegnava, anzi, anche lei come la sua amica ci giocava, muovendo il suo bacino su e giù, socchiudendo gli occhi, quasi in trance: solo che Jessica aveva un vestitino, e ad ogni suo movimento si alzava un pochino, facendo vedere sempre più pelle scoperta, e quella visione mi eccitava sempre di più, dovevo fare qualcosa e dovevo farlo in fretta perché stavo esplodendo!
continua....
Quella sera, mia mamma aveva organizzato la serata delle GIRLZ, una tradizione che ormai andava avanti da anni e più volte l'anno, le cui componenti erano mia madre, mia zia Stefania, e le loro amiche del cuore, Jessica e Lisa: era una serata in cui si ritrovavano senza mariti e compagni, in cui sparlavano di tutto e di più, una serata all'insegna della leggerezza dove si ballava e si cantava, a cui alcune volte era toccato mal volentieri partecipare anche a me vivendo sotto lo stesso tetto, almeno mi rifacevo lo sguardo: mia mamma aveva 45 anni una bella donna senza dubbio , mia zia Stefania poco più giovane, un bel fisco statuario, alta più o meno come me, 1.80, capello castano lungo e mosso, un bel culetto sodo e alto e un seno marmoreo, e lo loro amiche pure sulla quarantina, Jessica capello riccio nero, carnagione olivastra, più minuta ma ben proporzionata, anzi, aveva due tettone, una bella quarta su un fisico piccolino in confronto ma anche quello molto atletico e sodo, soprattutto nel posteriore, e Lisa la mia preferita, occhi da pantera, sempre in ordine, capello mosso castano che arrivava sotto le spalle, fisico scolpito, un bel paio di tette non durissime, ma generose e abbondati, da quarantenne insomma, un gran bel sedere sodo, (si vedeva che tutte e quattro erano anni che facevano pilates), ma quello che mi faceva più impazzire era il tatuaggio che aveva sul piede sinistro, una specie di scritta in giapponese che partiva dalla caviglia e arrivava a metà dorso del piede, non so cosa significasse, forse "ho fame di cazzi", o almeno così mi piaceva immaginare, ma so che era terribilmente sexy: su di lei spesso e volentieri avevo fantasticato in solitario in camera da letto, ma solo su di lei, anche su Jessica, persino su mia zia...
Le GIRLZ arrivarono, ore 20 spaccate, mio papà si era già rintanato in camera sua, a lui non interessava partecipare a queste serate, mia mamma andò ad accogliere le sue compagne, grandi abbracci, già tutte su di giri come delle dodicenni al pigiama party: l'abbigliamento era molto casual, mia mamma, la zia Ste e Lisa tuta da jogging bella aderente che lasciava poco spazio all'immaginazione, Jessica, un vestitino leggero, di quelli larghi e svolazzanti, un filo di trucco e via;
- Fabio ti fermi qui con noi? - mi chiese la zia
- Si zia, stasera vi faccio compagnia, sai, settimana prossima finalmente vado nel mio nuovo appartamento così poi potete trovarvi quando volete -
- Ah beh allora stasera festeggiamo anche questo, che dite ragazze, così almeno ti rimarrà un ricordo delle GIRLZ, ah ah ah -
L'entusiasmo generato dalla zia coinvolse tutte e così la serata cominciò: tutte rimasero scalze, in casa si girava senza scarpe, e vedere tutti quei piedini asciutti e curati certo non mi faceva rimanere indifferente, essendo io particolarmente feticista sotto quel punto di vista; si accomodarono tutte sul divano e cominciarono a parlare del più e del meno, poi mia zia si rivolse a me:
- Fabietto caro, ci prepari qualcosa da bere? - Rimasi un attimo, poi chiesi:
- Ok zia, va bene a tutte un gin lemon?
- Siiiiiii vai di Gin lemon, mi raccomando carica?
La serata non era ancora partita ma tutte erano già molto euforiche, non perché fossero ubriache, ma lo erano così di natura
- Tranquilla, adesso ve li porto subito -
- Grazie tesoro mmmmmmhhhuAAA! - ... con bacio a distanza, io risi e andai in cucina.
Presi la bottiglia di gin e di gazzosa, preparai i 5 bicchieri (anche uno per me) e cominciai a versare il gin: loro erano lì, sullo sfondo in soggiorno che ridevano e scherzavano, si abbracciavano, era bello vedere tutta quella complicità di facciata, chissà se era anche intima; io ero perso nei miei pensieri e non mi accorsi che avevo versato almeno mezzo bicchiere di Gin:
- Cavoli... - stavo per toglierne un po’, ma poi mi venne in mente un’idea, chissà quanto reggevano le GIRLZ, allora presi e caricai tutti i bicchieri tranne il mio, misi 3/4 di Gin e poca gazzosa, giusto un accenno, mentre nel mio misi solo gazzosa, volevo essere lucido per vedere le loro reazioni.
Portai il vassoio alle ragazze,
- Grazie tesoro, vedo che ti unisci a noi - .. mi chiese zia Ste...
- Si zia, visto che è l'ultima volta, questa sera starò qui con voi -
- Bene, allora festeggiamo, CIN CIN CIN ........ UAU....l'hai proprio caricato Fabietto.... -
Mi guardarono tutte e quattro spalancando gli occhi...
- Dai su tanto state qui, divertitevi, facciamo baldoria, poi siete ancora delle giovincelle dai -
Con qualche titubanza, cominciarono a sorseggiare il Gin-lemon speciale, il piano era partito. Le risate e le voci si fecero sempre più alte, segno che il gin era entrato in circolo, in effetti i bicchieri erano ormai mezzi vuoti appoggiati su un tavolino, io senza chiedere li presi e li portai in cucina per riempirli nuovamente, con quasi esclusivamente gin: li riportai e vidi che prima mia zia, poi mia mamma e le amiche li presero senza batter ciglio e ripresero a bere come se nulla fosse: ormai la bottiglia era quasi finita per fortuna ne avevamo un’altra di scorta.
Il tempo passava e l'atmosfera cominciò a farsi sempre più coinvolgente:
- Dai balliamo!!!!! - Lisa era scatenata, così come Jessica, volevano trasformare la serata in una sorta di festa in discoteca: collegai il telefono allo stereo e feci partire una musica ritmata, proprio da discoteca; si alzarono tutte e cominciarono dei balli molto sensuali, come se ognuna di loro fosse su un cubo, stile ragazzine che in discoteca mettono in mostra il proprio corpo con movimenti provocatori rivolti verso il pubblico, solo che in questo caso il pubblico ero solo io, gli sguardi ammiccanti si sprecavano, persino di mia mamma che probabilmente anche lei ormai aveva perso ogni freno: io mi godevo la vista li seduto sul divano, vedere questi quattro corpi che si strusciavano tra di loro, che si abbracciavano e che nel mentre mi lanciavano occhiate assassine cominciarono a smuovere qualcosa dentro di me.
Poco dopo Lisa venne verso di me ballando e mi prese le mani...
- Dai su Fabio, buttati anche tu nella mischia! - io feci un attimo di resistenza in quanto capii che l'erezione cominciava a farsi sentire e vedere, essendo anche io in tuta, ma almeno era larga, quindi mi sistemai velocemente con un colpo di bacino e mi buttai nella mischia: prima Lisa, poi Jessica, poi zia Stefania e infine mia mamma facevano a turno a ballare con me, sempre con fare un po’ provocatorio, poi si guardavano e ridevano, io mi compiacevo di tutto e stavo al gioco; poi arrivò Lisa che mi prese le mani e mise le sue braccia sopra le mie spalle e cominciò un ballo ritmato e sensuale, fissandomi negli occhi, a pochi centimetri dal mio viso, sembrava mi stesse scopando con gli occhi, io ricambiavo lo sguardo e cominciai a guardarle provocamente pure io: poi mise una gamba in mezzo alle mie, attaccandosi sempre più a me e cominciò a trattarmi come un palo da lap-dance: stava tranquillamente strusciando la figa sulla mia coscia, su e giù, su e giù, continuando a fissarmi, la mia erezione ormai era di marmo, lei continuava, poi si girò e fece la stessa cosa appoggiando il suo culo su di me, sulla mia virilità, e continuò a salire e scendere, salire e scendere, lei probabilmente capii quello che mi aveva provocato perché ogni tanto girava lo sguardo e rideva;
- Hei Lisa, ti ricordo comunque che quello è sempre mio figlio sai! - Disse mia mamma, che con la zia e Jessica si erano accorte di quella danza, Lisa, si mise a ridere e continuò, pure loro si misero a ridere a squarciagola e continuarono con i balli disinteressandosi di noi due, il gin stava facendo il suo dovere.
Cominciai a giocare anche io con Lisa, le mie mani che per tutto quel tempo erano rimaste ancorate sui fianchi di Lisa, cominciarono a scendere, e piano piano si misero ad accarezzare il suo culo, prima con delicatezza per testare la voglia di Lisa, non vedendo alcuna reazione di diniego allora la presa si fece più forte e rimasi compiaciuto dal fatto che lei non disdegnava, anzi, ad ogni tastata vigorosa accennava un sorrisino, per cui azzardai ancora di più e mi misi ad assecondare il suo movimento di bacino, ogni volta che si alzava la spingevo sempre di più a sentire il contatto, facendole sentire tutta la mia erezione tra le sue natiche, finché ad un certo punto mi spostai io perché mi accorsi che ancora pochi movimenti e sarei completamente venuto dentro i miei pantaloni: lei mi lanciò un occhiata maliziosa e si spostò, poi disse alle altre:
- Io vado a riempire i bicchieri, chi vuole? - tutte risposero affermativamente
- Tu Fabio.... vuoi? -
- Si grazie mille - ....non solo il gin pensai....
Per cui Lisa prese il vassoio, raccolse i bicchieri e andò in cucina. Aspettai qualche secondo, cercando di tranquillizzarmi ma inutilmente, non riuscivo a togliermi dalla testa ciò che era appena successo, guardavo Lisa aldilà dell'isola, girata di spalle che preparava i bicchieri, diedi una rapida occhiata alle altre, erano intente a ballare e cantare, non si sarebbero più di tanto accorte che mancavo, allora mi diressi verso la cucina.
Arrivai silenziosamente dietro Lisa e le misi le mani sui fianchi...
- ..Ma che... -
- Tranquilla Lisa sono io, sono venuto a vedere se ti serviva aiuto -
- Ah tranquillo ho appena finito -
- Ah bene allora possiamo continuare quello che stavamo facendo prima... - detto questo mi avvicinai sempre più a lei e le feci sentire tutta la mia virilità tra le natiche e cominciai a baciarla sul collo: lei cercò timidamente di divincolarsi..
- Ma che fai Fabietto, dai... ci vede tua mamma ..-
- Tranquilla Lisa, non le senti che sono tutte impegnate a divertirsi, dai che ci divertiamo un attimo anche noi - ...le mie mani cominciarono a muoversi, mentre le sue erano appoggiate al bancone
- Ma dai non possiamo, tu sei il figlio e nipote di due delle mie più care amiche ... -
- Dai lo so che lo vuoi anche tu, lo so che prima di là ti avvinghiavi a me per sentire quanto ero eccitato e ti piaceva muoverti sentendo il mio cazzo appoggiato sul tuo culo -
- Si lo so, forse mi sono lasciata un po’ prendere dalla situazione ma non possiamo, ti conosco da quando eri un bambino... -
Mi scostai un attimo, le presi la mano destra e me la infilai dentro i pantaloni, per farle sentire tutta la mia eccitazione...
- Sì ma adesso il bambino è cresciuto non ti sembra -
- Ohhh si in effetti ... -
- E adesso muovi bene la manina, senti cosa mi hai provocato -
Lisa cominciò lentamente a fare su e giù con la mano, poi piano piano aumentò il ritmo, sempre dandomi la schiena, forse per cercare di pensare ad un’altra persona, che non fosse il figlio della sua cara amica, forse per sentirsi meno in colpa; io misi la mia mano destra dentro i suoi pantaloni della tuta, scostai le mutandine e cominciai ad esplorare la sua bella fighetta che sentii piacevolmente depilata e bagnata:
- Ah ma qui la cara Lisa è già bella umidina -
Lei non rispose, si stava godendo il momento con leggeri gemiti, io ne approfittai e le infilai due dita e cominciai a masturbarla violentemente
- ..MHHHHHHHH ... piano...pia.....no Fabio ti prego ....-
Lei rispose movendo ancora più velocemente la sua mano e stringendo sempre più forte il mio cazzone...
- Lisa.... scommetto che adesso lo vorresti vero ?... -
- MHHHHH .... -
Lei non rispose ma era chiaro che avrebbe voluto essere presa in quel preciso instante, però dal soggiorno all'improvviso arrivò una voce...
- Lisa sono pronti i cocktail che qua abbiamo sete ? -
Era mia mamma che aveva spezzato la connessione che io e Lisa avevamo creato: tolse subito la mano dai miei pantaloni e poi tolse anche la mia ...
- S...si arrivo subito -
Io la fermai un secondo la girai verso di me e le mostrai le due dita tutte bagnate che le stavano dando piacere fino a qualche secondo prima, poi le misi nel mio bicchiere di Gin tonic
- Ma ...cosa fai? -
Le tirai fuori e gliele misi in bocca, lei inizialmente non sapeva cosa volessi fare, poi le accolse tra le sue morbide labbra...
- Ti piace Lisa il Gin tonic preso così, brava lecca bene, puliscile bene con la lingua, dopo vedrai che ti darò qualcos'altro in bocca, la serata è ancora lunga ... -
Finì di pulire per bene le dita, poi le tirò fuori, e mi guardò con un mezzo sorriso
- Dai muoviti adesso, andiamo di là se no tua mamma si insospettisce - dicendo queste parole abbassò lo sguardo e vide che la mia erezione era ancora, visibile nonostante i pantaloni larghi della tuta, sogghignò e si diresse verso il soggiorno, io aspettai qualche minuto, sperando che il mio amico si riposasse un attimo ma non dava segni di cedimento....
- Dai Fabio vieni che la festa continua - mi chiamarono, io con movimenti sospetti mi avvicinai e mi sedetti velocemente sul divano,
- Cosa fai li seduto, dai su in piedi, uno giovane come te, facci vedere che se più arzillo di noi vecchiette, ah ah ah - disse zia Stefania, io mi alzai e mi ributtai nella mischia: Lisa era tornata a ballare in maniera sensuale, come se non fosse successo niente, ogni tanto lanciava qualche occhiata provocatoria e si avvicinava, abbassava lo sguardo per controllare l'erezione e poi lo rivolse a me di nuovo sorridendomi, chissà cosa stava pensando, poi tornava a ballare con le altre, probabilmente voleva che mi avvicinassi io, ma per dispetto e per provocarla un pochino mi avvicinai a Jessica: lei era l'unica col vestitino, di colore bianco tinta unita, che lasciava intravvedere un perizomino nero che si perdeva tra le natiche di quel bel culetto sodo; mi avvicinai da dietro e le misi le mani sui fianchi, accompagnando il movimento del suo corpo, e piano piano la girai verso Lisa, in maniera tale che ci vedesse; l'obiettivo era raggiunto, Lisa continuava a ballare incrociando il nostro sguardo, per cui io mi attaccai letteralmente a Jessica e mi abbassi vicino al suo collo, come per baciarla, ma con lo sguardo sempre rivolto a Lisa: lei spalancò gli occhi, come se volesse a se tutte le attenzioni, ma io ormai ero un tutt'uno con Jessica, la mia virilità era ancora lì, presente e prepotentemente appoggiata sul culetto di Jessica che con mio grande piacere non disdegnava, anzi, anche lei come la sua amica ci giocava, muovendo il suo bacino su e giù, socchiudendo gli occhi, quasi in trance: solo che Jessica aveva un vestitino, e ad ogni suo movimento si alzava un pochino, facendo vedere sempre più pelle scoperta, e quella visione mi eccitava sempre di più, dovevo fare qualcosa e dovevo farlo in fretta perché stavo esplodendo!
continua....
4
2
voti
voti
valutazione
6.2
6.2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La cugina maliziosaracconto sucessivo
Amore di famiglia parte 2
Commenti dei lettori al racconto erotico