Mamma segretaria
di
FILIPPO
genere
incesti
A volte basta poco perchè la vita cambi, e per mè è cambiata in meglio.
Sin da giovanissima i miei hanno capito che non sarei stato un'adolescente come tutti gli altri, per carità, ero normalissimo fisicamente, bello, biondo, magrissimo, un cazzo normale, anzi, a detta di mamma un ottimo cazzo, ma era proprio lì il problema, mi piacevano i cazzi e npn le fighe.
Assodato che adoravo succhiarli, e prenderli nel culo, e che adoravo travestirmi, rubacchiando nei cassetti di mamma, un bel giorno, i miei affrontarono il, diciamo problema una volta per tutte.
Ci sedemmo in sala dopo cena, e mamma seduta vicino a mè, mi disse che sapevano della mia natura e dei miei incontri con uomini, della mancanza di biancheria dai suoi cassetti, e che era il momento di chiaire la situazione.
Mi accarezzo il viso, e io dissi loro che ero omosessuale, che ero attratta dai maschi, e che con loro godevo, godevo a succhiare i loro cazzi, bere il loro sperma, presentarmi al femminile, e accogliere i loro cazzi nel mio ormai capiente culo.
Mi sento donna mamma dissi, e rivolgendomi a mio padre dissi che mi dispiaceva averlo deluso, ma mi sentivo femmina dentro.
Lui mi abbracciò, e mi disse che non c'erano problemi, e che era quello che volevo, era d'accordo, ma avevano paura, visto la mia giovanissima età, che qualcuno se ne approffittasse, o che usassero violenza su di mè.
Mamma concordò che era meglio che gli incontri avvenissero a casa, visto che era una villetta con due ingressi, papà predispose un piccolo appartamento per i miei incontri, mamma mi procurò l'occorrente, intimo vestiti scarpe trucchi ecc, e così in un mese fui autonima, ma controllata ripeto, vista la mia giovane età.
Inizialmente portavo a casa i solito con qui scopavo, uomini adulti, poi col tempo, e con il passa parola mi chiamarono altri, mamma riceveva le telefonate e mi preparava gli incontri.
Appena uscivo da scuola correvo a prepararmi, e accoglievo i miei, diciamo ospiti, andavamo in camera, e lì mi inculavano alla grande, ero minuta, giovanissima e porca, li facevo impazzire.
Poi iniziammo a fare sul serio, mettemmo una tariffa, e inizia la mia cariera di giovane prostituta.
Dopo la maggiore età, affittammo una casetta fuori paese, e lì, lo feci a tempo pieno, mamma era all'entrata incassava, li preparava e io li accoglievo, a volte mi aiutava, se il cliente lo voleva, si scopava anche lei nel mio letto, era fantastico.
Tutto filò liscio fino a un giovedì sera, ci trovammo la buoncostume alla porta e ci arrestarono tutte e due, classificandoci come prostitute, lasciammo il paese, eravamo sputtanate.
Ppà ci portò a Milano, dove iniziammo a fare le stesse cose, ma tutte e due, papà organizzava e incassava.
E alla sera tardi tutte e trè nel lettone a soddisfare papà.
Sin da giovanissima i miei hanno capito che non sarei stato un'adolescente come tutti gli altri, per carità, ero normalissimo fisicamente, bello, biondo, magrissimo, un cazzo normale, anzi, a detta di mamma un ottimo cazzo, ma era proprio lì il problema, mi piacevano i cazzi e npn le fighe.
Assodato che adoravo succhiarli, e prenderli nel culo, e che adoravo travestirmi, rubacchiando nei cassetti di mamma, un bel giorno, i miei affrontarono il, diciamo problema una volta per tutte.
Ci sedemmo in sala dopo cena, e mamma seduta vicino a mè, mi disse che sapevano della mia natura e dei miei incontri con uomini, della mancanza di biancheria dai suoi cassetti, e che era il momento di chiaire la situazione.
Mi accarezzo il viso, e io dissi loro che ero omosessuale, che ero attratta dai maschi, e che con loro godevo, godevo a succhiare i loro cazzi, bere il loro sperma, presentarmi al femminile, e accogliere i loro cazzi nel mio ormai capiente culo.
Mi sento donna mamma dissi, e rivolgendomi a mio padre dissi che mi dispiaceva averlo deluso, ma mi sentivo femmina dentro.
Lui mi abbracciò, e mi disse che non c'erano problemi, e che era quello che volevo, era d'accordo, ma avevano paura, visto la mia giovanissima età, che qualcuno se ne approffittasse, o che usassero violenza su di mè.
Mamma concordò che era meglio che gli incontri avvenissero a casa, visto che era una villetta con due ingressi, papà predispose un piccolo appartamento per i miei incontri, mamma mi procurò l'occorrente, intimo vestiti scarpe trucchi ecc, e così in un mese fui autonima, ma controllata ripeto, vista la mia giovane età.
Inizialmente portavo a casa i solito con qui scopavo, uomini adulti, poi col tempo, e con il passa parola mi chiamarono altri, mamma riceveva le telefonate e mi preparava gli incontri.
Appena uscivo da scuola correvo a prepararmi, e accoglievo i miei, diciamo ospiti, andavamo in camera, e lì mi inculavano alla grande, ero minuta, giovanissima e porca, li facevo impazzire.
Poi iniziammo a fare sul serio, mettemmo una tariffa, e inizia la mia cariera di giovane prostituta.
Dopo la maggiore età, affittammo una casetta fuori paese, e lì, lo feci a tempo pieno, mamma era all'entrata incassava, li preparava e io li accoglievo, a volte mi aiutava, se il cliente lo voleva, si scopava anche lei nel mio letto, era fantastico.
Tutto filò liscio fino a un giovedì sera, ci trovammo la buoncostume alla porta e ci arrestarono tutte e due, classificandoci come prostitute, lasciammo il paese, eravamo sputtanate.
Ppà ci portò a Milano, dove iniziammo a fare le stesse cose, ma tutte e due, papà organizzava e incassava.
E alla sera tardi tutte e trè nel lettone a soddisfare papà.
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