Camionisti, che passione
di
FILIPPO
genere
dominazione
Mi preparo come convenuto nella mail, reggicalze, calze, tacchi alti, un misero vestitino, parrucca capelli ricci rossi, trucco pesantissimo, da vera puttana, e mi avvio.
Un corto soprabito, copre a malapena l'inizio delle mie cosce, si vedono le calze agganciate al reggicalze, scendo in garage, per fortuna sono le 23, nessuno in vista, salto in auto e miavvio.
Una mezz'ora di strada, imbocco la superstrada e mi dirigo al parcheggio tir che mi ha indicato Walter, un ragazzo conosciuto in rete, un autista di camion, trascorrerò con lui il fine settimana, andremo nel nord europo.
Il cuore batte forte, ho 64 anni, non sono una ragazzina, mi travesto e sono omosessuale da sempre, e ne ho avute di esperienze, eccome, ma questa mi mancava.
Walter sercava compagnia per un viaggio lungo, e io ho risposto che ero disponibile, ho molto tempo libero, non lavorando più, e così eccomi, scendo dalla mia auto, prendo il mio trollei, con i ricambi vari e l'occorrente da donna e mi incammino nel parcheggio pieno di camion in sosta.
Molti sguardi, e molti apprezzamenti pesanti, questi maschi sono prevedibili, sorrido e continuo a camminare, e raggiungo il camion di Walter.
Mi apre e salgo, a fatica, visto i tacchi e i predellini piccoli, e una volta dentro, ci presentiamo.
Walter mi indica la cuccetta, molto spaziosa e ben tenuto, e ci vado, e mi sistemo, ripongo le mie cose, e poi mi tolgo il vestito, sono pronta, l'accordo era che sarei stata a sua disposizione per tutto il tempo, e io mantengo la parola.
Mi raggiunge, si spoglia in pochi attimi, e eccolo, è veramente bello, muscoloso il giusto, e ha un cazzo bello tosto.
Ha 36 anni sposato, ma sempre in viaggio, e un'esperienza con un frocio trav non l'aveva mai avuta, voleva togliersi lo sfizio.
Mi bacia, ci baciamo, mi tocca e mi palpa, il cazzo mi scoppia, inizio a sborrare, sono fatta così, non mi trattengo, lui ride, ma sei già venuta, io annuisco, ma no preoccuparti, resta duro, lui ride, me lo bacia, lo lecca, e io schizzo un paio di sborratine, poi si stende e io inizio io mio lavoro.
Lecco succhio, ingoio, lo faccio godere come nemmeno sua moglie ha mai fatto, poi mi metto difianco, mi abbraccia e me lo infila nel culo, appoggia la cappella e io spingo il mio bacino all'indietro e me lo prendo tutto.
Ansimo mentre mi monta, mi piace, lui mi stà godendo, e io lo imploro di sbattermi.
Rimango esausta e piena del suo sperma, e così iniziamo il viaggio, io mimetto alla sua destra, seminuda e lui guida nudo.
Percorriamo molti km, e ci fermiamo per una sosta, ho sete, mi abbevero dal suo cazzo, e ingoio, poi squilla il suo cellulare, e sento che invita un amico, mi fà scendere e mi dice di raggiungerlo e di accompagnarlo lì, esco in tacchi e reggicalze, e calze attraverso il parcheggio, trovo Luca un omone alto e grosso e lo porto per mano al camion, mi aiuta a salire, e per meglio aiutarmi mi infila due dita in culo e mi spinge sù.
Passo due ore a prendere cazzi nel culo, con l'annessa sborra, mi hanno sfinita, e riprendiamo il viaggio.
Alla sera del sabato mi metto un vestito lungo e andiamo a cenare in un ristorante sull'autostrada, le occhiate erano molte e io mi ci trovavo, verso le 21, rientriamo al camion, ma Walter mi dice che devo prendere le mie coser e andarmene, sue parole, fuori dai coglioni, che avrei proseguito con un Russo, io non capisco, ma due ceffoni mi danno la percezione di quanto doveva accadere, prendo tutto e salgo sul camion di Antonov, e ci passo due giorni, di sesso pazzesco, era sempre ubriaco e arrapato, e poi altro camion, non sapevo più chi fossero e dove andassimo.
Ho passato dodici giorni e dodici notti da urlo, il mio culo era devastato, e il mio cazzo morto, mi riportò a casa un Danese di passaggio.
E poi un paio di mesi dopo, wAKTER MI CHIAMA, TRà DUE ORE SOLITO posto, solo autoreggenti tacchi, e spolverino, niente ricambio, solo trucchi e rossetti, preparati, sei di successo ti vogliono in molti.
Ora sono in camion nuda due cazzi in culo e uno in bocca, sono la vacca del tir.
Un corto soprabito, copre a malapena l'inizio delle mie cosce, si vedono le calze agganciate al reggicalze, scendo in garage, per fortuna sono le 23, nessuno in vista, salto in auto e miavvio.
Una mezz'ora di strada, imbocco la superstrada e mi dirigo al parcheggio tir che mi ha indicato Walter, un ragazzo conosciuto in rete, un autista di camion, trascorrerò con lui il fine settimana, andremo nel nord europo.
Il cuore batte forte, ho 64 anni, non sono una ragazzina, mi travesto e sono omosessuale da sempre, e ne ho avute di esperienze, eccome, ma questa mi mancava.
Walter sercava compagnia per un viaggio lungo, e io ho risposto che ero disponibile, ho molto tempo libero, non lavorando più, e così eccomi, scendo dalla mia auto, prendo il mio trollei, con i ricambi vari e l'occorrente da donna e mi incammino nel parcheggio pieno di camion in sosta.
Molti sguardi, e molti apprezzamenti pesanti, questi maschi sono prevedibili, sorrido e continuo a camminare, e raggiungo il camion di Walter.
Mi apre e salgo, a fatica, visto i tacchi e i predellini piccoli, e una volta dentro, ci presentiamo.
Walter mi indica la cuccetta, molto spaziosa e ben tenuto, e ci vado, e mi sistemo, ripongo le mie cose, e poi mi tolgo il vestito, sono pronta, l'accordo era che sarei stata a sua disposizione per tutto il tempo, e io mantengo la parola.
Mi raggiunge, si spoglia in pochi attimi, e eccolo, è veramente bello, muscoloso il giusto, e ha un cazzo bello tosto.
Ha 36 anni sposato, ma sempre in viaggio, e un'esperienza con un frocio trav non l'aveva mai avuta, voleva togliersi lo sfizio.
Mi bacia, ci baciamo, mi tocca e mi palpa, il cazzo mi scoppia, inizio a sborrare, sono fatta così, non mi trattengo, lui ride, ma sei già venuta, io annuisco, ma no preoccuparti, resta duro, lui ride, me lo bacia, lo lecca, e io schizzo un paio di sborratine, poi si stende e io inizio io mio lavoro.
Lecco succhio, ingoio, lo faccio godere come nemmeno sua moglie ha mai fatto, poi mi metto difianco, mi abbraccia e me lo infila nel culo, appoggia la cappella e io spingo il mio bacino all'indietro e me lo prendo tutto.
Ansimo mentre mi monta, mi piace, lui mi stà godendo, e io lo imploro di sbattermi.
Rimango esausta e piena del suo sperma, e così iniziamo il viaggio, io mimetto alla sua destra, seminuda e lui guida nudo.
Percorriamo molti km, e ci fermiamo per una sosta, ho sete, mi abbevero dal suo cazzo, e ingoio, poi squilla il suo cellulare, e sento che invita un amico, mi fà scendere e mi dice di raggiungerlo e di accompagnarlo lì, esco in tacchi e reggicalze, e calze attraverso il parcheggio, trovo Luca un omone alto e grosso e lo porto per mano al camion, mi aiuta a salire, e per meglio aiutarmi mi infila due dita in culo e mi spinge sù.
Passo due ore a prendere cazzi nel culo, con l'annessa sborra, mi hanno sfinita, e riprendiamo il viaggio.
Alla sera del sabato mi metto un vestito lungo e andiamo a cenare in un ristorante sull'autostrada, le occhiate erano molte e io mi ci trovavo, verso le 21, rientriamo al camion, ma Walter mi dice che devo prendere le mie coser e andarmene, sue parole, fuori dai coglioni, che avrei proseguito con un Russo, io non capisco, ma due ceffoni mi danno la percezione di quanto doveva accadere, prendo tutto e salgo sul camion di Antonov, e ci passo due giorni, di sesso pazzesco, era sempre ubriaco e arrapato, e poi altro camion, non sapevo più chi fossero e dove andassimo.
Ho passato dodici giorni e dodici notti da urlo, il mio culo era devastato, e il mio cazzo morto, mi riportò a casa un Danese di passaggio.
E poi un paio di mesi dopo, wAKTER MI CHIAMA, TRà DUE ORE SOLITO posto, solo autoreggenti tacchi, e spolverino, niente ricambio, solo trucchi e rossetti, preparati, sei di successo ti vogliono in molti.
Ora sono in camion nuda due cazzi in culo e uno in bocca, sono la vacca del tir.
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