Parcheggio sotterraneo
di
FILIPPO
genere
esibizionismo
Sono arrivato presto, mi piace guardarmi in giro prima di fare qualsiasi cosa, come sempre parcheggio nell'angolo del parcheggio sotterraneo del supermercato, in angolo defilato.
Scendo dall'auto, e mi incammino, come se andassi verso i carrelli, sculetto quel poco, da farmi sentire troia, da sotto la gonna l'aria accarezza le mie cosce inguainate dal naylon, a fatica nascondo sotto la gonna i ganci del reggicalze.
Mi sento gli sguardi dei maschi addosso, mi eccito e molto, e poi ritorno verso la mia auto, mi siedo con le gambe ben in vista e mi guardo in giro.
Il cazzo spinge negli slip di seta, la voglia è tanta, spero arrivi velocemente, e da lì a poco lo vedo arrivare, mi alzo, lo abraccio, ci baciamo, come una vera coppi, lo saluto e lui mi dà della vacca, lo adoro quando fà così, dai muoviti mi dice mia moglie stà facendo la spesa, allora andiamo sul retro dell'auto, apro il portellone, e mi metto in posa.
Mi solleva la gonna, mi abbassa lo slip, mette della saliva, e mi impecora.
Mi sbatte forte e veloce, io mugolo, voglio farmi sentire, spesso si avvicinano dei guardoni, e lui pompa, vedo avvicinarsi con la coda dell'occhio uno, ci osserva, toglie il cazzo dai pantaloni e si sega, non venire tesoro gli dico, il mio buco ha voglia, mentre lui mi riempie di sperma.
Mi schiaffeggia le chiappe, e io rimango in posizione, il tipo si avvina, e lo infila, è bello tosto, me lo godo fino alla sborata, e ppi se ne và.
Mi risiedo in auto, stò per andarmene, quando mi si avvicina la guardia del supermercato, la conosco, mi dice che non dovrei stare l', io sorrido, lo seguo nello studiolo, mi sfilo il vestito, mi inginocchio e lo spompino fino a bere il suo seme, poi mi bacia mi palpaper bene e mi sega.
Raggiungo casa, mia moglie è in sala, scambiamo quattro chiacchiere, e mi raggiunge in camera, mi spoglia e si spoglia, mi tocca il culo pieno di sperma, ma brava la mia troia, e la chiavo.
Scendo dall'auto, e mi incammino, come se andassi verso i carrelli, sculetto quel poco, da farmi sentire troia, da sotto la gonna l'aria accarezza le mie cosce inguainate dal naylon, a fatica nascondo sotto la gonna i ganci del reggicalze.
Mi sento gli sguardi dei maschi addosso, mi eccito e molto, e poi ritorno verso la mia auto, mi siedo con le gambe ben in vista e mi guardo in giro.
Il cazzo spinge negli slip di seta, la voglia è tanta, spero arrivi velocemente, e da lì a poco lo vedo arrivare, mi alzo, lo abraccio, ci baciamo, come una vera coppi, lo saluto e lui mi dà della vacca, lo adoro quando fà così, dai muoviti mi dice mia moglie stà facendo la spesa, allora andiamo sul retro dell'auto, apro il portellone, e mi metto in posa.
Mi solleva la gonna, mi abbassa lo slip, mette della saliva, e mi impecora.
Mi sbatte forte e veloce, io mugolo, voglio farmi sentire, spesso si avvicinano dei guardoni, e lui pompa, vedo avvicinarsi con la coda dell'occhio uno, ci osserva, toglie il cazzo dai pantaloni e si sega, non venire tesoro gli dico, il mio buco ha voglia, mentre lui mi riempie di sperma.
Mi schiaffeggia le chiappe, e io rimango in posizione, il tipo si avvina, e lo infila, è bello tosto, me lo godo fino alla sborata, e ppi se ne và.
Mi risiedo in auto, stò per andarmene, quando mi si avvicina la guardia del supermercato, la conosco, mi dice che non dovrei stare l', io sorrido, lo seguo nello studiolo, mi sfilo il vestito, mi inginocchio e lo spompino fino a bere il suo seme, poi mi bacia mi palpaper bene e mi sega.
Raggiungo casa, mia moglie è in sala, scambiamo quattro chiacchiere, e mi raggiunge in camera, mi spoglia e si spoglia, mi tocca il culo pieno di sperma, ma brava la mia troia, e la chiavo.
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