Sottomissione cap 12
di
mastercam
genere
dominazione
‘Ok, accetto! ma porterò la mascherina così nessuno potrà riconoscermi’ disse Fanny al marito
‘Va bene’ disse lui, è il minimo che tu possa pretendere. Alle 9 al club’
‘Ci sarò non ti preoccupare’ disse Fanny.
Il marito aveva organizzato un’altra serata speciale al club privè, aveva contattato il proprietario proponendogli una serata a tema: il tema era Fanny!
Puntuali alle 9 arrivarono al club. Fanny era vestita estremamente provocante.
‘Tempo sprecato’ pensò il marito e prendendola sottobraccio suonò il campanello.
Fanny, prima che la porta si aprisse, indossò la mascherina e così entrarono in un locale simile ad un piano bar.
Divani ovunque, alcune porte chiuse, il bancone del bar con dietro un ragazzo intento a preparare dei cocktails.
‘Sei pronta?’ le domandò il marito
‘Sì, sono pronta’ rispose lei ‘ma qui non c’è nessuno’
‘Non ti preoccupare, che il bello arriverà’ le rispose lui ‘comincia a spogliarti, non perdiamo tempo’
Fanny l’assecondò togliendosi giacca e gonna.
‘Tutto!’ le disse il marito
Fanny tolse il reggiseno e sfilò il perizoma rimanendo completamente nuda; rivolse lo sguardo al barista che la osservava sorridendo.
Fanny portò le mani verso la mascherina: ‘per fortuna che ho questa’ pensò.
Il marito la indirizzò verso una porta, la spinse in avanti e la invitò ad entrare. Lei ebbe una certa esitazione: la porta si richiuse dietro di sè e così si rese conto di trovarsi in un ambiente completamente buio, non vedeva assolutamente nulla, fece per toccare ai suoi lati ed incontrò delle pareti vellutate, molto vicine a lei.
Immaginò di essere in uno stretto tunnel buio. ‘Ma che succede, qui non c’è nessuno” pensò.
Fece due passi in avanti e sentì delle mani protendersi verso il suo corpo e posarsi su di lei, poi altre due e poi altre ancora.
Un altro passo in avanti e altre mani posarsi sui seni. Capì che si trovava in un ambiente buio, stretto, con pareti di velluto da cui sporgevano solo delle mani protese verso di lei che cercavano di toccarla ovunque, dall’altezza delle cosce fino alle spalle, il suo corpo veniva accarezzato ovunque.
La cosa cominciò ad eccitare Fanny soprattutto quando le carezze cominciarono a farsi più audaci e le mani cominciarono a palparla con forza cercando di violare i suoi punti più delicati.
Infatti alcune le palpavano il seno, altre poste più in basso cercavano di impossessarsi della sua fica o del suo culo.
Cominciava a bagnarsi, sentiva delle carezze leggere sul seno, di mani più delicate, probabilmente femminili.
‘Ah, che bello! eccitante!’ pensò Fanny ‘ma sì, nessuno mi vede, divertiamoci allora!’
E così arretrando un po’ si portò in corrispondenza di mani più forti che avevano già cercato di penetrarla. Appoggiò le mani ad una parete, sporse il culo verso la parete opposta e così a ripetizione sentì afferrarsi la fica da una parte e stringere i capezzoli con forza davanti.
Quello dietro l’afferrò saldamente e non perse tempo a penetrarle con una mano la fica e con l’altra le infilò un dito nel culo.
Fanny stava godendo, era già bagnatissima ed ansimante. Rimase in quella posizione per un po’ soddisfacendo le voglie di quelle mani, si girò invertendo la posizione e dopo aver sporto indietro il culo, il medesimo trattamento le fu riservato anche da quelle altre mani: stavolta due dita in fica e due nel culo!
‘Cazzo, che bello!’ pensò Fanny ‘ancora un po’ che sto venendo!’
Rimase infatti in quella posizione godendosi l’orgasmo che la travolse.
Si retrasse e fece due passi in avanti: ancora mani che si protendevano verso di lei. Si fece toccare, palpare, ancora un passo in avanti, allungò la mano e sentì una porta.
‘Adesso esco” pensò Fanny. Due mani dietro di lei che le palpavano con forza il culo.
‘No, ancora un po’!’ pensò.
Sporse di nuovo il culo indietro e giù! stavolta una penetrazione un po’ più forte nel culo.
‘Tre o quattro dita!’ pensò Fanny ‘dai aprimi il culo perchè non so cosa mi aspetta!’
Venne masturbata a lungo nel culo, un altro orgasmo la colpì’ spinse la porta e uscì.
Incontrò subito il marito che la vide ansimante e sconvolta dal piacere.
‘Che bello! eccitantissimo!’ esclamò lei.
‘Vieni, adesso facciamo un bel gioco” la invitò lui.
Venne fatta entrare in un ambiente molto luminoso.
Quattro uomini completamente nudi la stavano aspettando, due bianchi e due di colore.
Di nuovo portò le mani verso la mascherina aggiustandola sul volto.
‘Sei pronta per la ruota?’ le chiese il marito
‘Che cazzo è la ruota?’ pensò Fanny
‘Due cazzi nelle mani, uno in bocca e l’altro dietro che ti scopa la fica; ad ogni battito di mano si cambia la posizione e si gira come una ruota. Quello che resiste di più senza venire come premio avrà il tuo culo! tutto chiaro?’ le chiese lui.
Fanny annuì. Osservò attentamente i quattro. I due bianchi avevano cazzi normali, uno dei due neri un cazzo sottile e lungo, ma l’altro nero l’aveva tozzo e grosso a dismisura con una cappella enorme, così grossa che Fanny dubitò che l’avrebbe potuto accogliere nel suo culo.
Doveva farlo venire assolutamente prima di qualcun altro.
‘Inginocchiati!’ ordinò il marito. Fanny obbedì e i quattro si posizionarono attorno a lei.
‘Comincia il primo giro!’
Il cazzo enorme nella mano sinistra, i due bianchi uno in bocca l’altro nella mano destra, l’altro nero prese a sbatterla dietro in fica.
Fanny cominciò a menare con velocità la mano sinistra, cercando un ritmo più lento con la bocca e la mano destra, non poteva controllare quello che intanto le fotteva la fica.
Primo battito di mani. Il cazzo enorme le entrò in bocca, dovette aprirla al massimo per farlo entrare, gli altri cambiarono posizione.
Cominciò a sbocchinare quel cazzone a pieno ritmo, sperando di farlo venire.
Altro battito. Cazzo enorme nella mano destra: Fanny si concentrò ad accelerare il ritmo a destra, doveva riuscirci!
Intanto con la bocca pompava lentamente l’altro nero.
Altro battito. Il cazzone questa volta ce l’aveva dietro: lo sentì entrare duro e forte. Lasciò con la bocca il cazzo di uno non potendo controllare un ‘aaaaahhhh” di godimento estremo.
Questa volta cominciò a spingere indietro il culo, impalandosi sul quel cazzo così grande, sperando questa volta di farlo venire.
Il primo bianco le sborrò nella mano sinistra.
Altro battito. Questa volta l’aveva nuovamente a sinistra. Accelerò da questa parte. La bocca era libera, a destra l’altro nero, nella fica l’ultimo bianco.
Sentì questo sussultare e venire sul culo.
Non era possibile! erano rimasti i due neri. Quello grosso di nuovo in bocca, quello lungo in fica.
Stavolta doveva farcela! chiuse gli occhi e accelerò il ritmo con la bocca, trattenendosi con il culo. Continuarono ancora un po’ in questo modo, nessun battito arrivava.
Aprì gli occhi, guardò da sotto il nero che le scopava la bocca e vide che faceva un cenno d’intesa all’amico.
Quello dietro accelerò il ritmo afferrandola per i fianchi.
‘Così non vale!’ pensò Fanny cercando di bloccare il culo, ma ad un certo punto sentì bloccarsi la testa dalle mani del cazzone.
Sbarrò gli occhi prendendo quel cazzo enorme fino in gola e contemporaneamente sentì sborrarsi nella fica.
‘Non è possibile! non è possibile!’ pensò Fanny.
‘Ah! bella troia!’ esclamò il cazzone ‘ho vinto io! adesso ti rompo il culo!’ e rapidamente le si piazzò dietro, le sputò due volte sul buco e cominciò ad appoggiarglielo.
Fanny sentiva una cappella enorme dilatarla, strinse i denti e sentì il colpo decisivo devastarle il culo.
‘Aaaaa...aaaaahhhh’ urlò in maniera profonda e gutturale Fanny.
Aveva preso nel culo quel cazzo enorme! le piaceva!
‘Che cazzo!…che cazzo!…’ esclamò alitando Fanny ‘siiii... rompimi il culoooo!…’.
Un potente schiaffo la colpì su una natica.
‘Troia! ti piace, eh? lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!’ e cominciò a cavalcarla.
Gli altri vedendo Fanny godere pienamente, cominciarono a battere le mani seguendo il ritmo del cazzo che entrava e usciva dal suo culo.
Fanny vedendo quegli uomini battere le mani al ritmo dell’inculata, perse ogni controllo in preda all’eccitazione più sfrenata.
‘Siii…cosìììì…sfondami il culoooo...forte! dai!’ si voltò a guardare chi la stava prendendo.
‘Siii.. mi avete scopato come una troia! e tu mi stai inculando alla grande! siii…sbattimi il culooo…sfondamiiii” urlò Fanny e con un rapido gesto si tolse la mascherina e si fece guardare in volto da tutti e quattro, sperando che qualcuno un giorno incontrandola potesse riconoscerla e....
per commenti: mastercam63@tiscali.it
‘Va bene’ disse lui, è il minimo che tu possa pretendere. Alle 9 al club’
‘Ci sarò non ti preoccupare’ disse Fanny.
Il marito aveva organizzato un’altra serata speciale al club privè, aveva contattato il proprietario proponendogli una serata a tema: il tema era Fanny!
Puntuali alle 9 arrivarono al club. Fanny era vestita estremamente provocante.
‘Tempo sprecato’ pensò il marito e prendendola sottobraccio suonò il campanello.
Fanny, prima che la porta si aprisse, indossò la mascherina e così entrarono in un locale simile ad un piano bar.
Divani ovunque, alcune porte chiuse, il bancone del bar con dietro un ragazzo intento a preparare dei cocktails.
‘Sei pronta?’ le domandò il marito
‘Sì, sono pronta’ rispose lei ‘ma qui non c’è nessuno’
‘Non ti preoccupare, che il bello arriverà’ le rispose lui ‘comincia a spogliarti, non perdiamo tempo’
Fanny l’assecondò togliendosi giacca e gonna.
‘Tutto!’ le disse il marito
Fanny tolse il reggiseno e sfilò il perizoma rimanendo completamente nuda; rivolse lo sguardo al barista che la osservava sorridendo.
Fanny portò le mani verso la mascherina: ‘per fortuna che ho questa’ pensò.
Il marito la indirizzò verso una porta, la spinse in avanti e la invitò ad entrare. Lei ebbe una certa esitazione: la porta si richiuse dietro di sè e così si rese conto di trovarsi in un ambiente completamente buio, non vedeva assolutamente nulla, fece per toccare ai suoi lati ed incontrò delle pareti vellutate, molto vicine a lei.
Immaginò di essere in uno stretto tunnel buio. ‘Ma che succede, qui non c’è nessuno” pensò.
Fece due passi in avanti e sentì delle mani protendersi verso il suo corpo e posarsi su di lei, poi altre due e poi altre ancora.
Un altro passo in avanti e altre mani posarsi sui seni. Capì che si trovava in un ambiente buio, stretto, con pareti di velluto da cui sporgevano solo delle mani protese verso di lei che cercavano di toccarla ovunque, dall’altezza delle cosce fino alle spalle, il suo corpo veniva accarezzato ovunque.
La cosa cominciò ad eccitare Fanny soprattutto quando le carezze cominciarono a farsi più audaci e le mani cominciarono a palparla con forza cercando di violare i suoi punti più delicati.
Infatti alcune le palpavano il seno, altre poste più in basso cercavano di impossessarsi della sua fica o del suo culo.
Cominciava a bagnarsi, sentiva delle carezze leggere sul seno, di mani più delicate, probabilmente femminili.
‘Ah, che bello! eccitante!’ pensò Fanny ‘ma sì, nessuno mi vede, divertiamoci allora!’
E così arretrando un po’ si portò in corrispondenza di mani più forti che avevano già cercato di penetrarla. Appoggiò le mani ad una parete, sporse il culo verso la parete opposta e così a ripetizione sentì afferrarsi la fica da una parte e stringere i capezzoli con forza davanti.
Quello dietro l’afferrò saldamente e non perse tempo a penetrarle con una mano la fica e con l’altra le infilò un dito nel culo.
Fanny stava godendo, era già bagnatissima ed ansimante. Rimase in quella posizione per un po’ soddisfacendo le voglie di quelle mani, si girò invertendo la posizione e dopo aver sporto indietro il culo, il medesimo trattamento le fu riservato anche da quelle altre mani: stavolta due dita in fica e due nel culo!
‘Cazzo, che bello!’ pensò Fanny ‘ancora un po’ che sto venendo!’
Rimase infatti in quella posizione godendosi l’orgasmo che la travolse.
Si retrasse e fece due passi in avanti: ancora mani che si protendevano verso di lei. Si fece toccare, palpare, ancora un passo in avanti, allungò la mano e sentì una porta.
‘Adesso esco” pensò Fanny. Due mani dietro di lei che le palpavano con forza il culo.
‘No, ancora un po’!’ pensò.
Sporse di nuovo il culo indietro e giù! stavolta una penetrazione un po’ più forte nel culo.
‘Tre o quattro dita!’ pensò Fanny ‘dai aprimi il culo perchè non so cosa mi aspetta!’
Venne masturbata a lungo nel culo, un altro orgasmo la colpì’ spinse la porta e uscì.
Incontrò subito il marito che la vide ansimante e sconvolta dal piacere.
‘Che bello! eccitantissimo!’ esclamò lei.
‘Vieni, adesso facciamo un bel gioco” la invitò lui.
Venne fatta entrare in un ambiente molto luminoso.
Quattro uomini completamente nudi la stavano aspettando, due bianchi e due di colore.
Di nuovo portò le mani verso la mascherina aggiustandola sul volto.
‘Sei pronta per la ruota?’ le chiese il marito
‘Che cazzo è la ruota?’ pensò Fanny
‘Due cazzi nelle mani, uno in bocca e l’altro dietro che ti scopa la fica; ad ogni battito di mano si cambia la posizione e si gira come una ruota. Quello che resiste di più senza venire come premio avrà il tuo culo! tutto chiaro?’ le chiese lui.
Fanny annuì. Osservò attentamente i quattro. I due bianchi avevano cazzi normali, uno dei due neri un cazzo sottile e lungo, ma l’altro nero l’aveva tozzo e grosso a dismisura con una cappella enorme, così grossa che Fanny dubitò che l’avrebbe potuto accogliere nel suo culo.
Doveva farlo venire assolutamente prima di qualcun altro.
‘Inginocchiati!’ ordinò il marito. Fanny obbedì e i quattro si posizionarono attorno a lei.
‘Comincia il primo giro!’
Il cazzo enorme nella mano sinistra, i due bianchi uno in bocca l’altro nella mano destra, l’altro nero prese a sbatterla dietro in fica.
Fanny cominciò a menare con velocità la mano sinistra, cercando un ritmo più lento con la bocca e la mano destra, non poteva controllare quello che intanto le fotteva la fica.
Primo battito di mani. Il cazzo enorme le entrò in bocca, dovette aprirla al massimo per farlo entrare, gli altri cambiarono posizione.
Cominciò a sbocchinare quel cazzone a pieno ritmo, sperando di farlo venire.
Altro battito. Cazzo enorme nella mano destra: Fanny si concentrò ad accelerare il ritmo a destra, doveva riuscirci!
Intanto con la bocca pompava lentamente l’altro nero.
Altro battito. Il cazzone questa volta ce l’aveva dietro: lo sentì entrare duro e forte. Lasciò con la bocca il cazzo di uno non potendo controllare un ‘aaaaahhhh” di godimento estremo.
Questa volta cominciò a spingere indietro il culo, impalandosi sul quel cazzo così grande, sperando questa volta di farlo venire.
Il primo bianco le sborrò nella mano sinistra.
Altro battito. Questa volta l’aveva nuovamente a sinistra. Accelerò da questa parte. La bocca era libera, a destra l’altro nero, nella fica l’ultimo bianco.
Sentì questo sussultare e venire sul culo.
Non era possibile! erano rimasti i due neri. Quello grosso di nuovo in bocca, quello lungo in fica.
Stavolta doveva farcela! chiuse gli occhi e accelerò il ritmo con la bocca, trattenendosi con il culo. Continuarono ancora un po’ in questo modo, nessun battito arrivava.
Aprì gli occhi, guardò da sotto il nero che le scopava la bocca e vide che faceva un cenno d’intesa all’amico.
Quello dietro accelerò il ritmo afferrandola per i fianchi.
‘Così non vale!’ pensò Fanny cercando di bloccare il culo, ma ad un certo punto sentì bloccarsi la testa dalle mani del cazzone.
Sbarrò gli occhi prendendo quel cazzo enorme fino in gola e contemporaneamente sentì sborrarsi nella fica.
‘Non è possibile! non è possibile!’ pensò Fanny.
‘Ah! bella troia!’ esclamò il cazzone ‘ho vinto io! adesso ti rompo il culo!’ e rapidamente le si piazzò dietro, le sputò due volte sul buco e cominciò ad appoggiarglielo.
Fanny sentiva una cappella enorme dilatarla, strinse i denti e sentì il colpo decisivo devastarle il culo.
‘Aaaaa...aaaaahhhh’ urlò in maniera profonda e gutturale Fanny.
Aveva preso nel culo quel cazzo enorme! le piaceva!
‘Che cazzo!…che cazzo!…’ esclamò alitando Fanny ‘siiii... rompimi il culoooo!…’.
Un potente schiaffo la colpì su una natica.
‘Troia! ti piace, eh? lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!’ e cominciò a cavalcarla.
Gli altri vedendo Fanny godere pienamente, cominciarono a battere le mani seguendo il ritmo del cazzo che entrava e usciva dal suo culo.
Fanny vedendo quegli uomini battere le mani al ritmo dell’inculata, perse ogni controllo in preda all’eccitazione più sfrenata.
‘Siii…cosìììì…sfondami il culoooo...forte! dai!’ si voltò a guardare chi la stava prendendo.
‘Siii.. mi avete scopato come una troia! e tu mi stai inculando alla grande! siii…sbattimi il culooo…sfondamiiii” urlò Fanny e con un rapido gesto si tolse la mascherina e si fece guardare in volto da tutti e quattro, sperando che qualcuno un giorno incontrandola potesse riconoscerla e....
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