La Novizia pt9

di
genere
bondage

Passano le ore, sono ancora bloccata con la catena al collo e la maschera a impedirmi la vista..
Finalmente il rumore del cancello, poi un auto…sento la voce del padrone “ECCOLA QUI AMORE, E’ LA SCHIAVA DI CUI T’HO TANTO PARLATO..E’ INESPERTA MA VOLENTEROSA, PENSA CHE STAMATTINA LE HO RASATO A ZERO I CAPELLI E NON HA BATTUTO CIGLIO” mi viene sciolta la catena e tolta la maschera, di fronte a me ci sono il padrone con una donna, è una gran bella donna, ha circa 45 anni alta bionda e molto formosa, ha un aspetto gentile.
Lei mi guarda, poi mi gira intorno e mi allunga la mano per farsela baciare, eseguo con piacere l’ordine “IO SONO LA MOGLIE DEL TUO PADRONE QUINDI SARO’ LA TUA PADRONA..SONO MOLTO CURIOSA, VOGLIO GIOCARE UN PO’ CON TE..” Poi rivolgendosi al marito “AMORE AVEVI DETTO CHE HAI TANTO LAVORO DA ULTIMARE, PERCHE’ NON CI LASCI FARE AMICIZIA?”..senza fiatare si gira e va via.

La mia nuova padrona ha per le mani una corda, con estrema delicatezza porta le mie mani dietro la schiena e lega con grande maestria i polsi poi con un altra corda lega i gomiti, si avvicina alla mia faccia e mi da un bacio in bocca, sento la sua lingua passare sulla mia, m’accarezza dolcemente la fica, con dolcezza s’allontana, “LA RICRESCITA DEI PELI NON MI PIACE, LE MIE SCHIAVE DEVONO ESSERE COMPLETAMENTE GRABLE, MA NON TI PREOCCUPARE ABBIAMO TEMPO PER RECUPERARE” mette le mani nella borsa ed estrae 2 pinze, le attacca ai capezzoli e l’inizia a torcere, non posso fare altro che urlare per il dolore ma non smette anzi le stringe ancora un pò poi lega il guinzaglio al mio collare e lo tira per farsi seguire..
Mi porta sotto al gazebo, si sfila il suo perizoma bianco di pizzo e si siede sul dondolo con le gambe aperte “FORZA, FAMMI VEDERE COSA SAI FARE” m’inginocchio e la inizio a leccare, ha un sapore favoloso, odora di pesca ed è completamente rasata, la lecco con tutta la passione che ho ma non basta, lei sbadiglia e con il tacco m’allontana “SEI UNA DILETTANTE” mi fa alzare, mi adagia sul tavolino e lega il guinzaglio, sono a 90, lega le caviglie ai piedi del tavolo in ferro battuto e va via.
Senza preavviso, approfittando di una mia distrazione ritorna, sento le natiche in fiamme, ha iniziato a colpirmi con la frusta.
La bastarda usa una frusta australiana e la usa molto bene, i colpi sono piazzati e decisi, sembra avere un metronomo per la precisione di battute con cui sferra i sui colpi.
Ovviamente mi fa male e anche tanto, così tanto che per soffocare le mie urla è costretta a mettermi un bavaglio (uno di quelli con la palla di gomma), sembra non fermarsi più, vorrei poter correre via ma non posso.
Arriva il padrone “AMORE NON ROMPERE IL GIOCATTOLO, VACCI PIANO E’ INESPERTA” lei lo guarda e gli dice “NON TI PREOCCUPARE, VOGLIO SOLO INSEGNARLE A FARE LA BRAVA CAGNETTA” poi rivolgendosi a me “SCUSA MIO MARITO, E’ TROPPO BUONO E CREDE CHE A TE NON PIACE, IO LO SO CHE NE DESIDERI ALTRE” e come se nulla fosse continua a colpirmi ripetutamente.
Dopo circa 80 frustate si ferma, guarda la mia faccia in lacrime poi infila un dito nella mia vagina, “SEI BAGNATA, NON M’ERO SBAGLIATA..ARRIVIAMO A 100” le ultime 20 frustate sono terrificanti, se la prende con calma, sono interminabili… però qui succede il miracolo, ogni frustata mi eccita sempre più, le desidero, le desidero a tal punto d’avere un orgasmo spaventoso, mi bagno tutta, compresa le cosce, è così forte che mi sembra di urinare.
La Padrona guarda il marito “COSA TI DICEVO? LE PIACE…QUESTA SCHIAVA E’ FATTA PER ESSERE PUNITA, MI DIVERTIRO’ TANTO” poi incurante della mia presenza inizia a toccare il marito, s’inginocchia e lo spompina per bene, il padrone rivolgendosi a me “VEDI, E’ COSì CHE DEVI FARE..IMPARA” fanno sesso d’avanti a me, lui se la incula per parecchio tempo e lei urla ogni volta che ha un orgasmo.
Dopo circa 30 minuti lei bisbiglia qualcosa nell’orecchio del marito, lo vedo ridere a crepapelle, s’avvicinano a me “TESORINO, VOGLIO FARTI BERE IL NETTARE DI MIO MARITO, MA SBADATAMENTE NON GLI HO DETTO CHE NON MI POTEVA INCULARE PERCHE’ NON AVEVO FATTO IL CLISTERE, NON E’ UN PROBLEMA PER TE SE è UN PO’ SPORCO VERO?” ho ancora il bavaglio e posso solo annuire, a dire il vero se non fossi stata punita poco prima con 100 frustate avrei rifiutato ma al momento non ho le forze, mi tolgono il bavaglio e in un baleno il trovo il pene del padrone sporco in bocca.
Mi vengono dei fortissimi conati di vomito, ma non badano a me, lui continua a spingermelo in bocca fin quando sento il liquido caldo e denso invadere la mia gola.
La padrona mi guarda soddisfatta, mi slega “HAI 10 MINUTI PER FARTI UNA DOCCIA POI METTITI, L’ABITO DA LAVORO, E’ ORA DI CENA E ABBIAMO FAME ENTRO UN ORA DEV’ESSERE SERVITA”.
Faccio la doccia molto velocemente e con la stessa maestria del giorno prima preparo la cena e la servo in giardino, la padrona è soddisfatta ordina di spogliarmi, eseguo l’ordine..mi fa inginocchiare e mangiare la scatoletta vicino ai suoi piedi..
Finita la cena sparecchio e riordino la casa, finalmente è ora di dormire, viste le tante punizioni che ho subito dormo in cella e non in giardino, la stanza è piccola ha solo il letto e al porto della porta ha le inferriate, l’apertura è telecomandata da un timer, automaticamente di apre la mattina alle 5 per permettermi di eseguire in autonomia i miei doveri da cameriera.
Finalmente sono sola con me stessa, nel letto sotto le coperte, mi tocco la tersa rasata e poi le ferite provocate dalle frustate, piango molto ma non sono triste sono felice, piango perché ho ritrovato me stessa, piango e mi masturbo per tutta la notte.
scritto il
2019-07-23
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