La Novizia pt11

di
genere
bondage

C’è un gruppetto di ragazze che s’è posizionato vicino al mio ombrellone, mi guardano e ridono di me e in effetti sono praticamente nuda ho le tette inanellate con 2 piccoli cerchietti e la natica destra marchiata..anche io riderei di me stessa, questa situazione che s’è venuta a creare mi riporta con i piedi a terra, sono una schiavetta e mi piace essere derisa e umiliata, intanto ne approfitto per rilassarmi e godermi la meritata vacanza.
E’ bello poter stare sotto al sole in piena libertà, ne approfitto per nuotare, il micro perizoma mi fa sentire nuda in acqua e la stoffa è così sottile che ogni volta che esco mette in risalto la forma del mio sesso perfettamente rasato, ormai la nudità mi fa sentire a mio agio e non ci faccio caso, sotto l’ombrellone sono così rilassata che riesco a ripensare alla mia vita, finalmente sono felice.
Si fa ora di pranzo, m’infilo i pochi vestiti che ho e vado in un ristorantino che ha i tavoli all’aperto, la gente mi guarda, attraverso il pareo si riesce a vedere in mio sedere ma a me non interessa, anzi gli sguardi mi eccitano.
Ordino un orata arrostita e un insalata di polipo, è la prima volta da un anno che mangio seduta a tavola, ho quasi difficoltà a utilizzare le posate e con tutta onestà non riesco a godere a pieno il pranzo, vorrei poter mangiare a terra inginocchiata nella mia ciotola come sempre, finisco in fretta e torno in spiaggia almeno li ho la possibilità di mettermi a nudo.
Rifletto un pò sull’accaduto, capisco che ormai sono pienamente dipendente dai miei padroni, non vedo l’ora di poter tornare a casa per servirli…il tempo passa e finalmente vedo il domestico che con il suo gentilissimo modo di fare si prende carico delle mie poche cose.
Arrivati a casa il domestico mi ordina di spogliarmi e di lasciare i miei indumenti in auto poi mi conduce vicino al garage per lavarmi com’aveva fatto in mattinata, infine m’asciuga serra il collare al mio collo attacca il guinzaglio e mi conduce dai miei padroni che sono in giardino, lascia loro il guinzaglio e va via.
“GRAZIE MIEI SIGNORI PER QUESTA GIORNATA CHE M’AVETE CONCESSO, MI SIETE MANCATI MOLTO” alla fine della frase mi metto in ginocchio, la padrona ride di sano gusto “CHE SERVETTA SERVIZIEVOLE CHE SEI, T’AVREI FRUSTATA COME PIACE A TE PER PREMIARTI MA NON VOGLIAMO LASCIARTI SEGNI QUI IN VACANZA”.
E’ ora di cena, il domestico apparecchiano la tavola in giardino per i miei padroni e sistema la mia ciotola a terra vicino al tavolo, nella ciotola ci sono gli avanzi del pranzo (pasta carne e insalata) tutto mischiato e ormai insapore, mangio come una cagna e nonostante la pietanza sia disgustosa mangio con molto più gusto rispetto al ristorante a dimostrazione che la mente è capace di fare miracoli.

Finita la cena, mi prende in carico la padrona, mi porta nella sia camera da letto e apre la mia valigia “DOBBIAMO TROVARE UN ABBIGLIAMENTO PER QUESTA SERA” dispone sul letto un plugin molto largo un perizoma nero molto simile al costume che ho utilizzato in mattinata e un abito di pizzo nero bellissimo.
Mi ordina di vestirmi, prendo il plug e come m’è stato insegnato ci metto un pò si saliva sopra e lo inizio a infilare nell’ano, la testa è molto larga e devo lavorarci un pò per farlo entrare ma fortunatamente il mio ano è ben allenato e con un pò di dolore lo faccio entrare, in quest’ultimo anno ho usato spesso il plug e l’ho tenuto anche 12 ore di fila ma grandi come questo mai.. è ben fatto d’acciaio con l’erstremità (quella che rimane fuori) molto ergonomica posso addirittura stare seduta e quando sto in piedi rimane nascosto..poi prendo il micro perizoma, come dicevo è uguale al costume, la parte di dietro è composta unicamente da un filo e la parte anteriore è molto piccola però noto subito che è stranamente pesante, d’avanti nel triangolo che copre la vagina ha qualcosa, guardo la padrona incuriosita e lei per tutta risp mi mostra un telecomandino, io infilo il perizoma che grazie al sarto calza alla perfezione e la padrona preme subito il primo pulsante.
E’ sublime, vibra e mi fa godere ma per mia sfortuna ha anche un altro pulsante il telecomando e la padrona è impaziente di mostrarmi cosa può fare, lo preme, una scossa elettrica mi fa rimanere per un paio di secondi senza fiato facendomi urlare “QUESTA SERA POSSO PREMIARTI O PUNIRTI TRA LA GENTE, CI DIVERTIREMO” poi per ultimo infilo l’abito.
E’ bellissimo, nero di pizzo, il tessuto è sottilissimo e crea un effetto vedo/non vedo molto eccitante, è lungo a destra sulla gonna ho uno spacco vertiginoso e dietro lascia la schiena completamente scoperta, non vedo scarpe “MIA SIGNORA LE SCARPE?” La padrona mi guarda per un pò poi mi dice “SEI UNA SCHIAVA, ANDRAI SCALZA” finita la frase parte una scossa elettrica che mi fa sobbalzare “NON FARMI ARRABBIARE” poi sempre dal mio trolley prende 2 cerchi d’oro, uno per il braccio sinistro e uno per la caviglia destra, l’indosso, creano su di me un effetto schiava araba, mi guardo allo specchio e mi sento fighissima, la padrona mi prende dalle spalle mi gira a lei e mi sbatte al muro, con una mano che stringe il collo e l’altra che pizzica il capezzolo sinistro mi bacia appassionatamente, come se fossimo vecchie amanti, la sua lingua accarezza la mia, mi eccita vorrei toccarla e toccarmi ma non posso..non m’è concesso, lascia la presa e nello stesso tempo mi molla un ceffone “SEI UNA ZOCCOLA, VAI GiU’ DAL PADRONE, RIFERISCIGLI CHE TRA 20 MINUTI SARò PRONTA PER USCIRE”
Scendo le scale, sento ancora la faccia pizzicare per lo schiaffo, mi dirigo fuori in giardino dal padrone “MIO SIGNORE, HO UN MESSAGGIO DA PARTE DELLA PADRONA” mi fa un cenno con la testa “LA MIA PADRONA NON CHE SUA MOGLIE SARA’ PRONTA TRA 20 MINUTI, POSSO FARE QUALCOSA PER LEI?” Il padrone fa un giro intorno a me, infila la mano sotto la gonna mi tocca il plug, lo muove un pochino per vedere se è ben saldo, “STAI VERAMENTE BENE, MIA MOGLIE T’HA BEN VESTITA..VAI IN MACCHINA ASPETTACI LI”

Ho imparato a conoscere il padrone, quando sta tranquillo è di poche parole, evidentemente è molto rilassato, entro nella limousine mi metto in ginocchio e aspetto i miei padroni.
Puntuali dopo circa 20 minuti entrano in auto e danno l’ordine all’autista di partire, ovviamente per me la meta è sconosciuta, li vedo e sento parlare ma non m’interessa tanto, la mia curiosità è veramente tanta.
Arriviamo in un grosso parcheggio interrato, l’autista ci viene ad aprire la portiera, i miei padroni scendono io li seguo, prendiamo l’ascensore saliamo all’ultimo piano, è un appartamento pieno di gente, l’appartamento è bellissimo total white, con un terrazzino favoloso che gira intorno al palazzo e permette di osservare tutta l’isola.
C’è gente di tutti i tipi, Medici avvocati qualche politico di second’ordine, i padroni sono conosciuti da tutti e ogni volta che s’avvicinano a qualcuno per salutare mi presentano come la loro schiava..La cosa che più mi stupisce è con quanta normalità mi presentano…non hanno assolutamente timore o vergogna.
scritto il
2019-07-26
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