Il destino di una coppia - 6

di
genere
dominazione

Il sedere di Rosy sembrava deformato! entrambi gli orifizi anale e vaginale erano tappati con dei plug trasparenti che definire enormi sarebbe stato riduttivo. La trasparenza metteva in risalto la notevole circonferenza di entrambi i fori, che donavano un aspetto grottesco al sedere della povera Rosy. Quei due mostri intimamente a contatto dentro di lei dovevano darle, al contempo, piacere e sofferenza.
Intanto Tom volle specificare:
“Si può proprio dire che una troia di questo calibro non mi era mai capitata! Ma non voglio prendere meriti che non mi appartengono, perché questo capolavoro è stato realizzato da Miss Dolores che ha lavorato personalmente sui buchi di Rosy, allargandoli centimetro dopo centimetro!”
Giuseppe con aria compiaciuta e soddisfatta di ciò che si era presentato ai suoi occhi diede a Rosy una sonora manata sul sedere esternandole ogni genere di insulto.
“uhh, cazzo!!!…proprio come desideravo…! Ora si, che posso definirti una scrofa sfondata!!!
Laura che fino a quel momento stava ridacchiando mentre mi stringeva le palle con una cordicella ben annodata intorno ai testicoli, si fece improvvisamente seria e chiese a Tom:
“Vorrei, se mi date il consenso, infilarle una mano nel culo. È da tempo che sogno di fare un fisting”.
Nello stupore generale ci fu qualche secondo di silenzio in cui Rosy sbarrò gli occhi disorientata e impaurita, Giuseppe iniziò a sghignazzare mentre Tom, scrutando Giuseppe come a chiedergli il permesso, disse che non c’era alcun problema e che poteva tranquillamente divertirsi fistandola anche con tutto l’avambraccio. Quindi Giuseppe rimandò il divertimento al dopo cena.
La cappella mi stava esplodendo in quella gabbia metallica, non ce la facevo proprio più, stavo soffrendo da impazzire. D’altra parte, vedere l’angoscia negli occhi di Rosy generava in me una sempre più crescente frustrazione. Intanto, quel bastardo di Tom continuava a sputare dentro la bocca di Rosy caricandola ancora di saliva come fosse uno sputatoio.
La mia sottomissione e quella di Rosy erano ormai totali: raramente proferivamo parola e ci ritrovavamo regolarmente messi da parte, in genere accucciati per terra nelle vicinanze dei nostri aguzzini. Laura era diventata la mia padrona, mentre Rosy veniva abusata a turno un po’ da tutti, anche se il suo vero padrone rimaneva Giuseppe. Per me, quella sera, la cena si sarebbe concretizzata in un piattino con delle ossa rosicchiate dai commensali e posizionato sotto la sedia di Laura. Rosy invece mangiava dalla bocca di Tom, che ogni tanto masticava un po’ di cibo e lo sputava nella sua bocca; questa assurda scena, che si svolgeva poco sotto il piano del tavolo, era a dir poco vomitevole ed io ero lì, a mezzo metro, “deliziato” da tale visione.
Il programma del dopocena era già stato annunciato: tra le urla di Rosy, Tom e Giuseppe impiegarono almeno un quarto d’ora a rimuoverle il plug dal sedere, facendo uso anche di abbondanti quantità di olio. Lo posizionarono per terra di fronte a me e mi costrinsero a odorarlo a lungo prima di farmelo leccare per bene. Visto da vicino, il plug estratto era impressionante, ma ancor più impressionante era il foro anale di Rosy che rimaneva ancora allargato e stentava a chiudersi.
“CHE BUCO DI CULO!!! E’ così ben aperto che oggi ci giochiamo anche a braccio di ferro…!!!”
“Ah, ah, ah, ah, ah…”
Per tutta sera Laura aveva giocato con il culo di Rosy infilandole la mano dentro e spingendo fino a far entrare tutto il polso e parte dell’avambraccio, mentre Rosy gemeva come una cagna in calore; quasi non sbattevo le palpebre per non perdermi ogni istante di quella situazione così estrema. Tom continuava a sputare in faccia e in bocca a Rosy accrescendo ancor più il suo stato di degradazione. Alla festa si aggiunse poi Giuseppe che, con il suo uccello, penetrò il culo di Rosy contemporaneamente al fisting di Laura: Rosy era sempre più slabbrata!
“Che troia sfondata!!! Cazzo che goduria, sento che tra non molto vengo! Laura facciamo un giochetto: riesci ad afferrarmi il cazzo dentro il culo di questa puttana?”
“Aspetta…devo uscire un po’…ok ce l’ho in mano! Ora puoi muoverti, segati tu…”
“Uhh, una sega in culo!! …da impazzire! Sto per sborrare dentro il culone della troia! ...oh siii cazzo sto venendo, sssiiiiii!!! Sborrooo!!!”
Rosy era sempre più infoiata ma stava subendo quelle penetrazioni estreme con totale coinvolgimento. Intanto quella porca di Laura, dopo l’orgasmo di Giuseppe, aveva cambiato mano e aveva ripreso a stantuffare il canale rettale di Rosy, che ripuliva da sperma e succhi vari la mano di Laura estratta dal suo culo. Dai rantoli che Rosy emetteva e da come pisciava sul pavimento era evidente che continuava ad avere degli orgasmi sempre più esplosivi, e tutto mentre aveva sempre il tappo che le sigillava la passera.
Giuseppe era andato a fare una doccia mentre finalmente Laura si staccava da Rosy dandole un po’ di tregua.
“Ti dispiace tesoro se mi scopo il tuo fidanzato Tom? Sono oscenamente bagnata e ho proprio voglia di un bel cazzone nella mia fica!”.
Laura si sedette sopra Tom seduto sulla poltrona e cominciò ad ondeggiare con un ritmo lento e costante godendosi pienamente quella meraviglia nera. Successivamente cambiarono posizione, e messa a pecorina Tom iniziò a masturbare Laura giocando con il suo clitoride e portandola presto all’orgasmo. Nel frattempo Rosy era stata mandata a farsi una doccia mentre a me fu comandato di pulire per terra. La visione di Laura che faceva sesso appassionato con Tom mi stava mandando in manicomio, la mia cappella era gonfissima e da diverso tempo mi faceva proprio male, potevo alleviare le mie pene solo estraniandomi da quella situazione e concentrando tutta la mia attenzione sulle pulizie richieste.
Poi fu la volta di Laura che dopo essere stata spompata da Tom andò a farsi una doccia. Ormai era tarda sera, Giuseppe e Laura andarono a riposare e finalmente anch’io mi recai nella mia stanza. Fortunatamente Laura mi levò la cintura di castità per almeno una mezzora, ossia il tempo necessario per espletare i miei bisogni e darmi una rinfrescata ma senza potermi masturbare. Sfortunatamente il mio tormento sarebbe continuato poco più tardi, quando Tom e Rosy entrarono nella mia stanza.
Tom aveva indosso solo un tanga, invece Rosy portava un collare e un corpetto rigorosamente in pelle nera che le lasciavano scoperti seno e pube. Oltre ad indossare delle scarpe con tacco dodici, era truccata in modo talmente pesante che sembrava una puttana di strada. La vagina era sempre tappata dallo stesso spaventoso plug.
Tom si sedette sul bordo del letto e spostò il tanga facendo uscire le palle, immediatamente Rosy si inginocchiò e, senza che le venisse chiesto, iniziò a leccargli le palle con molta delicatezza ma mettendoci molta passione.
“Claudio! io e Rosy abbiamo pensato potesse farti piacere fare da spettatore e partecipare alla festa, devo incularmi Rosy per cui servirà dell’olio sia per il suo culo che per la sua bocca, deve godersi ogni centimetro della mia mazza e tu ci aiuterai ad oliare dove serve.”
“Il CULO TROIA! Ora leccami il buco del culo! Lo sai che deve essere un automatismo! E…voglio sentire tutta la lingua che scava dentro.”
I suoni gutturali che emetteva Rosy denotavano il massimo impegno che ci stava mettendo in ciò che le era stato ordinato.
“Claudio, devi renderti conto di che cosa significa far godere realmente una vacca come Rosy…e io sono convinto che lei abbia bisogno di tanto cazzo nero.”
Detto ciò, mi consegnò una spruzzetta con dentro dell’olio quindi, dopo aver dato un forte schiaffo sulla natica di Rosy, lasciandole il segno delle cinque dita, la fece impalare sul suo enorme cazzo. Rosy, che aveva l’aria distrutta e spenta, iniziò prima con leggeri squat e poi con affondi vertiginosi. Ad ogni discesa sgranava gli occhi e ansimava sempre più forte. Io assolsi al mio compito e di tanto in tanto oliavo l’uccello di Tom quando usciva parzialmente dal sedere di Rosy.
“Forza, adesso alzati troia! tira fuori il mio cazzone e ripuliscilo per bene con la bocca. Poi ingoialo, voglio sentirlo sbattere nella tua gola!...e tu stronzo oliale la bocca, deve scorrere come se la stessi scopando!”
Inizialmente, Tom rimase seduto e fece muovere lei che incredibilmente riusciva a ingoiare il bastone quasi per intero, poi si sollevò in piedi e iniziò a scoparla in bocca soffocandola e provocandole conati sempre più violenti, Rosy era ormai allo stremo delle forze. Ma Tom andò avanti ancora per molto, inculandola in diverse altre posizioni e facendosi leccare l’uccello ogni volta che usciva dal suo culo. Dopo una interminabile ora di sodomia estrema le venne dentro e poi inserì il plug:
“Tieniti la sborra in culo, domani sarà la tua colazione e non levarti il plug finché non sarò presente. Ora andiamo a riposare, perché domani ti farò inculare da una decina di miei amici neri, faremo proprio un bel video da caricare in rete. Per te invece ci sarà una sorpresa, una mia amica: la signora Franca. Ti farà scoppiare i coglioni…”
Tom portò via Rosy e io rimasi solo con la mia disperazione, meditando qualcosa che potesse farci uscire da quella situazione da incubo. Ma c’era una domanda che mi martellava la testa: chi è la signora Franca?
Continua…
(Per eventuali altri commenti o suggerimenti contattatemi su dukeduke1069@yahoo.com)
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2019-11-23
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