Punizione parte 5

di
genere
dominazione

"Preparati!"
"Sì Padrone, cosa devo prendere?"
"Tutto."
Hai finito di allenarti e adesso è il mio turno di faticare, sì usare il mio corpo per il tuo piacere. Sei affaticato quindi starai solo a guardare mentre io devo trovare il modo di esaudire i tuoi desideri, di solleticare il tuo piacere e di farti sborrare.
Non sapevo se oggi avresti avuto voglia di usarmi o no, quindi non mi ero preparata nulla. Cerco di raccogliere le idee, recupero i miei stivali, l'unica cosa che devo indossare, sono neri di pelle lunghi sopra il ginocchio e hanno il tacco a spillo alto dodici centimetri. Prendo anche il secondo paio di stivali, sono simili a parte che in più hanno la zeppa. Prendo il frustino anche lui è di pelle nera con una manina alla fine, i miei birilli e le palline per il culo. Mi svesto, indosso gli stivali, tengo solo una canottiera di seta a costine marrone con un leggero pizzo sullo scollo, tanto poi la abbasso tirando fuori il seno. Sono abbondante ho una quinta molto piena non ho difficoltà a fare in modo che esca bene dalla canottiera. Sono pronta e anche tu sei sistemato nudo sopra la tua sedia hai le gambe aperte e il cazzo in mano. Mi guardi mentre finisco di infilarmi gli stivali: "Mettiti il tacco in bocca e scopati quella bocca da vacca che hai!" Eseguo infilo tutti i dodici centimetri in fondo nella mia bocca e poi passo alla punta facendo la stessa cosa eseguendo al meglio i tuoi ordini, mi fai leccare anche la suola, obbedisco, mi metto in modo che tu possa vedere bene la mia lingua che passa sul cuoio della suola, ovviamente sono a quattro zampe, così come devo stare. Vuoi che asciugo lo stivali sul mio viso e così faccio. "Pensiamo al tuo culo, prendi gli altri stivali", lecco e pulisco esattamente come ho fatto con quelli che indosso, solo che poi mi giro, vuoi che mi scopo il culo con il tacco. E' a spillo si, non è grosso il problema sono gli spigoli che tagliano la pelle dell'ano quando lo infilo. Comunque eseguo, non ti deluderei mai. Lo spingo fino in fondo, esattamente come mi hai ordinato: "Scopati!" Lo faccio, ho il viso affondato sul cuscino e forse non mi senti quando parlo, mi fai godere tre volte, io ti ho ringraziato ma non mi hai sentita così mi sono meritata una lunga serie di frustate. Prima però mi fai prendere le palline, me le infilo in bocca le succhio e le bagno con la mia saliva per poi infilarle nel culo. Mi fa un po' male ma tu vuoi che io le metta dentro tutte fino in fondo. Fatico, respiro affannata ma alla fine anche l'ultima pallina entra. Recupero il frustino e così parte la prima serie da venti su ogni natica, poi una seconda serie da dieci e un ultima da cinque ma vuoi che mi giro, vuoi guardari in faccia per vedere come reagisco ai colpi, lo faccio, cerco di tenere il viso alto e guardarti negli occhi mentre subisco gli ultimi colpi. Sono tante di fila e sento la pelle bruciare. Sono affaticata ma mi sembra che il mio Padrone sia soddisfatto e questo è quello che conta. Devo leccarti il cazzo, così da brava cagna quale sono tiro fuori la lingua e lecco. Mi fai girare devo mettermi a gambe aperte, vuoi che punisca la mia figa, la devo tenere aperta e frustarla, sono dieci i colpi che devo dare. Lo faccio e a ogni colpo devo dire che cosa sono, mi ordini di infilarmi il frustino nella figa e di scoparmi e così faccio, poi mi fai prendere birillo, me lo infilo in bocca e come piace a te mi fotto la bocca da vacca e succhiacazzi che ho. Lo bagno poi mi oridini di infilarmelo in figa di colpo tutto dentro. Lo sento entrare di colpo e lo sento che struscia sulle palline che ho ancora nel culo. Mi fotto, lo faccio seguendo le tue istruzioni. Piano o veloce, tirnandolo fuori e sbattendolo dentro con forza a seconda di quello che preferisci. Ovviamente godo e ti ringrazio. Adesso che ho la figa aperta vuoi che frustarmi ancora, perchè è più sensibile. Una nuova serie da dieci colpi e ogni colpo lo so già cosa devo fare: "Grazie Padrone, sono la tua vacca...sono la tua cagna...sono la tua zoccola...sono la tua prostituta...sono la tua troia...sono la tua puttana...sono il tuo oggetto...sono la tua cavalla da monta...sono schiava". Alterni un po' di volte le frustate nella figa allo scoparmi con birillo fino a quando non sei soddisfatto alla fine mi alzo. Devo sfilare per te, vuoi guardarmi mentre cammino su quei tacchi, vado avanti, indietro, mi fermo allargo le gambe, mi faccio guardare davanti e dietro, poi mi inginocchio, del resto la mia posizione è in basso, sotto di te. Inizio a gattonare e mi faccio vedere bene, sembra che la mia scelta sia stata piacevole per te. Mi ordini di venire e così faccio, lascio uscire gli schizzi che poi inevitabilmente lecco e resto in ginocchio ferma aspettando anche la tua sborra calda che non tarda ad arrivare. Anche oggi ho fatto il mio dovere da brava slave e hai goduto di me Padrone.
scritto il
2020-12-16
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