Il gioco di mia moglie 6 - Sottomesso alla domestica

di
genere
dominazione

- Cucciolo, ti lascio ad Alicja. Non mi deludere, ubbidiscile in tutto. Silvia mi diede un lungo bacio in bocca, quando si staccò mi sorrise e uscì sculettando con Carla. Alicja non manco’ di notare la mia occhiata - Sei affascinato dal lato B eh? Chi ce l'ha più bello, tua moglie o Carla? E del mio cosa ne pensi?
Alicja si girò, e fece scivolare le mani sui fianchi. Si era messa una gonna a tubino che le fasciava alla perfezione il culo. Si appoggiò prima su una gamba poi sull'altra, facendo fare su e giù alle natiche.
M - È magnifico Alicja, e le tue gambe… sono perfette.
Alicja tornò a guardarmi - Grazie, mi fan piacere i complimenti.. Ma non perdiamo altro tempo. Comincia a spogliarti, appoggia tutto qui.
Mi levai la giacca, poi cominciai a sbottonare la camicia.
A - Marco, voglio conoscerti un po' meglio. Da quando sei sottomesso a tua moglie?
La domanda diretta mi sorprese, rimasi a pensare un attimo.
A - Dai, non è difficile, quando ha cominciato Silvia a darti ordini?
M - è circa sei mesi..
A - E quale è stato il primo ordine?
Arrossii un po', era imbarazzante parlare di queste cose con una ragazza molto più giovane di me.
M - Dover chiedere il permesso per toccarmi.
A - E perché?
M - Secondo Silvia mi facevo troppe seghe, diceva che passavo troppo tempo a guardare filmini porno e a masturbarmi.
A - È un problema comune a tanti maschi, siete dei gran segaioli. E quali filmini ti eccitavano di più?
M - Mah, ne guardavo di tutti i tipi, esibizionismo, anal, facial. Guardavo tanti bukkake..
A - Capisco.. quindi ti eccita guardare una bella ragazza come me in ginocchio a prendere cazzi in bocca facendosi ricoprire di sborra?
M - Si…
A - E pensi che alla ragazza faccia piacere essere trattata così? Ti sembra accettabile? Tua moglie ti avrà spiegato il rispetto che voi maschi dovete portare alle donne..
M - Si, scusa, hai ragione, non li guardo più quei porno adesso.
A - Non li guardi più ma ti eccita parlarne eh?
Mi ero sfilato anche i pantaloni, rimanendo in mutandine.
A - Ti ha detto Silvia di metterti così?
M - Sì, le ha scelte lei le mutandine. Durante le giornate in cui la servo devo sempre mettere slip da donna.
A - In effetti ti donano, guarda come spinge il cazzetto. E tu ti sei abituato?
M - Alcuni tipi sono un po' scomodi, i perizoma ad esempio, altre sono un po' piccole per farcelo stare quando ho un'erezione..
A - Ahah, immagino. Carla mi aveva parlato di questa tua passione per l'intimo femminile, quindi ho pensato come tuo primo compito di cominciare proprio da quello.
Alicja raccolse da una cesta due paia di mutandine - Ne ho scelte due che io e Carla abbiamo indossato questa settimana, vedi come si sono sporcate? Tu le devi tirare pulite, voglio che le lecchi per bene togliendo tutte le macchie, contento?
Me ne mise un paio sotto il naso - Annusa bene. Riconosci l'odore della Padrona? Ti piace?
M - Sono di Carla? - Annusai - Mi eccita il suo odore.
A - Bravo, indovinato. Ho scelto le più sporche per aiutarti a riconoscerle. Hanno un forte odore di figa vero? Ma tu la nostra figa non la potrai mai leccare, ti devi accontentare delle mutandine sporche. Prima di metterti al lavoro dobbiamo finire di prepararti. Togliti le mutandine, ho bisogno di libero accesso al tuo culo e al cazzo. E quando fai i lavori domestici ti devi mettere questo. Legatelo bene.
Alicja mi passò un grembiulino bianco, ricamato. Tolsi le mutandine e mi legali il grembiulino in vita ma era cortissimo, il cazzo in erezione lo sollevava lasciando tutto scoperto.
A - Ti sta davvero bene, ottimo. E ora mettiamo anche il guinzaglio, Carla mi ha detto che sei un bravo cagnolino, però lo agganciamo qui.
Alicja me lo aggancio' con una fascetta appena sotto la cappella - Ora giù in ginocchio, con la faccia per terra.
Ubbidii all'ordine.
A - Che cosa manca? Vediamo se indovini? Cosa usi con Silvia?
M - … Un plug..
A - Bravissimo! Dai, dillo bene, di cosa hai bisogno? Che cosa ti deve riempire?
M - La prego Padrona, ho bisogno di un plug per riempirmi il culo.
A - Allargatelo bene allora.
Portai le mani indietro per allargarmi il buco e facilitare la penetrazione. Alicja mi fece aspettare così per lunghi secondi e poi disse - Invece del plug usiamo qualcosa di più adatto ad una domestica.
Sentii la pressione, poi la penetrazione in profondità.
A - Hai un mestolo nel culo, ti è entrato tutto bene fino in fondo, ora rimettiti in piedi senza farlo uscire.
Mi alzai lentamente ma il mestolo scivolò un po' fuori. Alicja si avvicinò da dietro, lo afferrò e me lo rispinse tutto dentro, poi cominciò a tirarlo dentro e fuori ritmicamente di qualche centimetro.
A - Troietta ti piace farti scopare nel culo?
M - Si, mi fai godere.
A - Se vuoi che continui devi prima tirare belle pulite le nostre mutandine usate. Comincia con quelle di Carla, qua, lecca bene, devono sparire tutte le macchie, al lavoro!
Cominciai a leccare, Alicja era sempre alle mie spalle e riprese a penetrarmi col mestolo, lentamente, spingendolo ogni volta fino in fondo.
A - Piegati in avanti, allarga bene le gambe così lo facciamo entrare bene tutto, lo senti fin dove arriva? C'hai dentro almeno venti centimetri.
M - Si, lo sento tutto dentro.
A - Mentre ci pulisci le mutandine possiamo continuare a conoscerci meglio. Carla mi diceva che al liceo eri molto timido con le ragazze, è vero?
M - Si..
A - Le belle ragazze ti mettevano in soggezione? Avevi già capito allora il tuo ruolo di maschio sottomesso?
M - Forse, mi intimidiva parlare con una ragazza figa, non sapevo cosa dire.
A - Ti sarebbe piaciuto poterle toccare ma non ne avevi il coraggio vero? Ti limitavi a farti tante seghe fantasticando sulle tue compagne, ho indovinato?
M - Si, è vero..
A - Ti segavi pensando a Carla?
M - Non spesso, lei era un po' stronza con me al liceo.
A - Capisco, però sei stato contento di sottometterti. È passata da compagna stronza a tua Padrona, un naturale sviluppo per tutti e due. Ti eccita farti umiliare da una bella donna? Quale è la cosa più umiliante che ti fa fare Carla?
M - Mi fa bere lo sperma, non l'avevo mai fatto prima.
A - Allora, sei un segaiolo, un mangiasborra e hai la passione per l'intimo femminile. Ma dimmi, da quant'è che Silvia ti fa cornuto?
Mi girai di scatto - Cosa?
A - Hai capito bene. Non credi che una figa come Silvia meriti un bel cazzo per godere? O si dovrebbe accontentare di un segaiolo sottomesso?
M - Mah..
A - Te ne parlerà di sicuro Silvia al momento giusto, vedrai ti sembrerà del tutto naturale, magari la cosa ti farà anche eccitare, a tanti di voi mariti sottomessi piace vedere la moglie riempita da un vero cazzo.
Non volevo ascoltare le parole di Alicja, ma avevano un fondo di verità. Mi stavo sottomettendo in tutto a mia moglie, poi anche alla sua amica Carla e ora ad Alicja, una ragazzina al mio confronto, che mi stava umiliato tenendomi al guinzaglio per il cazzo mentre mi faceva leccare mutandine sporche e penetrandomi il culo con un mestolo. Per quanto ancora Silvia si sarebbe accontentata di me?
A - Leccato abbastanza le mutandine? Dai, passiamo al secondo compito. Per questo però dobbiamo legarti e bendarti. Forza, mani dietro la schiena.
Alicja mi avvicinò i polsi, legandoli insieme con una corda. Poi mi mise una benda agli occhi, e cominciò a tirarmi col guinzaglio. Non mi rimase che seguirla cercando di starle al passo.
A - Mettiti qui in ginocchio.
Ubbidii, le piastrelle erano fredde e dure, immaginai fossimo in bagno. Ed infatti dopo qualche secondo sentii lo zampillio della pipì che finiva nella tazza. Alicja mi afferrò per i capelli, e mi tirò a lei - Annusa!
Ispirai, l'odore non era troppo forte, quando il getto rallentò mi arrivarono anche un paio di schizzi in faccia ma non potei scostarmi che Alicja continuava a tenermi per i capelli.
A - Fatto. Ora fuori la lingua, vediamo se te la cavi come carta igienica. Più fuori quella lingua e tienila ferma, ti guido io.
Alicja mi tirò i capelli, il mio naso era immerso nel pelo della figa, la lingua la sfiorò raccogliendo tutte le gocce di pipì, pulendola tutta.
A - È stato emozionante? Ora rimani fermo così con la testa nel cesso, respira a fondo l'odore del mio piscio.
Alicja si alzò dalla tazza mentre io rimasi immobile - Ora togliamo la benda così puoi ammirare per bene la piscia. La carta igienica usata la si butta nel cesso, forza, giù bene.
Alicja mi afferrò di nuovo per i capelli spingendomi in basso. Avevo la testa quasi completamente nella tazza, a pochi centimetri dalla pipì giallo chiaro di Alicja.
A - Una bella foto ricordo da mostrare alle tue Padrone che altrimenti non ci credono a cosa ti ho fatto fare, rimani bello fermo così.
Si abbassò per scattarmi la foto, poi mi risollevò la testa prendendomi per i capelli - Per stavolta può bastare. Ti eccita farti trattare così da una ragazzina? Ti sei emozionato a sfiorare la mia giovane figa con la lingua? E a farmi da carta igienica? Il tuo cazzo è sempre bello in tiro mi sembra. Ora seguimi.
Alicja mi guidò col guinzaglio fino a tornare in cucina.
M - Alicja..
A - Non chiamarmi più Alicja, ormai son diventata la tua Padroncina, non credi? Non parlare e torna in ginocchio che ti preparo per il finale.
Alicja mi allacciò lo stesso collare che avevo usato la prima volta che ero stato sottomesso a Carla e ci aggancio' il guinzaglio, legando l'altra estremità alla gamba del tavolo.
Poi mi fece rimettere le mutandine di Carla con cui ero arrivato ma per lasciarmi il mestolo di legno infilato in fondo al culo le tagliò, lasciano una specie di finestra sul dietro.
A - Meriti una bella punizione. Questo è un paddle, ti darò 20 colpi per lato. Venti colpi sono per aver guardato i porno. D'ora in poi gli unici porno che puoi guardare sono quelli di dominazione femminile, che conoscerai già di sicuro benissimo. Meglio ancora se a fare gli schiavi sono i mariti sottomessi che ubbidiscono alla moglie. E venti colpi sono per aver tradito Silvia leccandomi la figa. E questo è solo l'inizio, quando lo confesserai a Silvia deciderà lei come punirti sul serio. Mettiti bene in posizione, faccia al muro, gambe belle larghe ma stringi bene il culo perché non voglio che fai cadere il mestolo. E mentre ti punisco ti devi masturbare, se riesci a venire in fretta nelle mutandine di Carla finisce la punizione e ti risparmi qualche colpo. Tutto chiaro?
M - Si..
A - Benissimo, allora mettiamo anche questa che non voglio sentirti urlare.
Alicja mi mostrò una ball gag e me la spinse in bocca fissandola con una spessa cintura nera dietro la nuca.
A - Vediamo se questo è dentro tutto.
Afferrò il mestolo e lo spinse ancora più in profondità, poi cominciò con un moto circolare, allargandomi ancora di più.
A - Ti conviene cominciare a masturbarti, potresti riuscire ad evitare molti colpi se sborri in fretta.
Il movimento del mestolo in effetti mi stimolava, presi a segarmi sfregarmi velocemente il cazzo con le mutandine di Carla.
A - Mi raccomando, devi venire nelle mutandine, non fuori, altrimenti si ricomincia con la punizione.
Alicja interruppe il movimento col mestolo, e fece per sfilarlo, lasciandolo dentro solo a metà.
M - mmmm
Feci per protestare, sentivo il mestolo che si sfilava, ma naturalmente non riuscii ad emettere altro che un grugnito.
A - Qualcosa che non va? Ti conviene stringere bene il culo se vuoi tenerlo dentro quel mestolo. Cominciamo!
Arrivò il primo colpo, secco. - mmmmmm
Ne seguirono gli altri, tutti sullo stesso lato, erano molto più forti di quelli a cui ero abituato con Silvia, sentivo la pelle in fiamme, stringevo il culo per resistere come potevo ai colpi e per cercare di non far scivolare fuori il mestolo, e allo stesso tempo continuavo a sfregarmi il cazzo contro le mutandine per cercare di venire il prima possibile.
Ad un tratto i colpi cessarono.
A - Sei già a metà, punizione c'hai il culo tutto viola ma te lo sei meritato, la prossima volta che vorrai guardarti un porno ci penserai due volte. Come va col mestolo?
Lo spinse di nuovo fino in fondo e ricomicio' a farlo girare - Lo vogliamo bello allargato questo buco se ho capito bene cosa ti aspetta dopo con Carla. Più veloce con quella sega!
Ripresi a sfregare ancora più in fretta, sentivo di essere ormai vicino a venire, ma quando cominciavano i colpi era difficile concentrarsi sulla sega. Alicja smise di ruotare il mestolo e lo sfilo' ancora più di prima, ora lo sentivo penzolare fuori quasi completamente.
A - Stringi bene che se no cade, si ricomincia!
Ripartì coi colpi. Provavo a masturbarmi ma sentivo troppo dolore, stringevo il culo più che potevo ma il mestolo continuava a scendere, finché si sfilo' del tutto e cadde sul pavimento.
A - Oh, che peccato, eri così vicino! Mancavano solo sei colpi! Ora bisognerà ricominciare da capo!
Mi girai verso di lei per provare ad implorarla.
A - Poverino, ti scendono anche le lacrime, son stata così dura?
Non avrei sopportato altri 40 colpi, Alicja colpiva troppo forte. Mi misi in ginocchio di fronte a lei, e abbassai la testa ai suoi piedi
A - Ahah, come sei ridotto! Non ce la fai più?
Scossi la testa, lei sollevò una gamba e mi schiacciò la faccia a terra.
A - D'accordo, sarò buona e ti risparmio 40 colpi. Ma tu devi dimostrare di essermi sottomesso. Sdraiati di schiena, e mettiti come un cagnolino a zampe in su'.. Bravo così, tieni le gamge belle larghe con le mani. Mostrami i tuoi genitali in offerta.
Ubbidii a tutto, sperando che questa fosse la sua ultima richiesta, ma Alicja sollevò nuovamente la gamba e diede un colpo dall'alto, schiacciandomi i testicoli.
Mi manco' il fiato. La guardai, sorrideva. Sollevò di nuovo la gamba, ero terrorizzato - Allarga bene..
Fortunatamente dopo il primo affondo Alicja si limitò a darmi piccoli calci sulle palle, erano dolorosi ma niente in confronto al primo colpo - Ricomincia a segarti, quando ti sborri nelle mutande smetto.
Ripresi velocemente la sega, Alicja continuava a colpirmi dandomi del cornuto e del segaiolo per umiliarmi fino in fondo. Poi finalmente venni, riempiendo le mutandine di Carla del mio sperma.
A - Ce l'abbiamo fatta, complimenti!
Alicja mi fece alzare e mi rinfilo' il mestolo su per il culo, poi mi tirò col guinzaglio fino in veranda dove Silvia e Carla stavano prendendo il sole in topless.
A - Per oggi l'addestramento è finito.
Silvia e Carla si sedettero sul bordo delle sdraio. - Wow, Alicja, come ce l'hai ridotto?!? Cosa gli hai fatto fare?
S - Spero si sia comportato bene.
A - Mah, insomma, se l'è cavata, ma ho dovuto dargli una bella punizione alla fine.
Alicja mi fece girare, mia moglie e Carla poterono osservare il culo arrossato e segnato dai colpi, il mestolo ancora infilato nel culo.
S - Mmh, sembra una punizione pesante, ma sentiamo da Marco che cosa ha fatto per meritarsela.
Alicja mi slacciò la ball gag, finalmente potevo tornare a respirare normalmente.
S - Allora?
M - Ho preso 20 colpi perché guardo i porno, e altri 20 perché mentre facevo da carta igienica ho leccato la figa di Alicja.
A - Gli ho detto che quello era solo l'inizio e che la vera punizione l'avresti scelta tu Silvia.
S - Marco, sono davvero incazzata. Come hai osato leccare la figa di un'altra? Avevi voglia di figa giovane?
M - Mah, mi hai detto tu di ubbidire ad Alicja in tutto!
S - Invece di chiedere perdono in ginocchio ti metti a cercare scuse?
C - Silvia, potrei pensarci io a rimetterlo al suo posto. Ho un nuovo strap-on in camera da provare, forse è un po' grande ma Alicja sembra avergli preparato il culo per bene..
S - Grazie Carla, pensaci tu, non ho voglia di avercelo attorno adesso, mi deve prima passare l'incazzatura, inculalo per bene.
C - Certo cara, fidati.
Carla mi prese per il collare e mi portò in camera. Aprì l'armadio e tirò fuori uno strap-on davvero enorme, se lo lego' in un attimo in vita.
M - Carla, no, per favore, è troppo grande..
C - L'hai combinata grossa, l'hai sentita tua moglie com'è incazzata, questo la farà calmare un po'. Inizia a leccarlo bene, non vuoi prenderlo a secco un affare del genere, inginocchiati qua bene di fronte a me.
M - Ma Carla, non voglio, ha la forma del cazzo, non voglio prenderlo in bocca.
C - Ti conviene farci l'abitudine, fra non molto anche l'amante di tua moglie diventerà tuo Padrone, come pensi di prepararlo quando vuole scopare Silvia?
M - Stai scherzando, Silvia non ha un amante.
C - Sicuro? Prova a ragionare, da quanto non te la dà Silvia?
Provai a ricordare, in effetti erano diverse settimane che non avevamo un rapporto completo, ultimamente la servivo con la lingua e poi se soddisfatta Silvia mi concedeva di masturbarmi.
C - Allora? Pensi che una bella donna come Silvia si possa accontentare di un marito sottomesso come te? Forza, tira fuori la lingua e comincia a leccare. Di la verità, non è bello? Guarda che cappella grossa, e le vene in superficie, non è un bel cazzo? Rispondi sinceramente.
M - .. si
C - Ti piace?
M - si…
C - Si cosa?
M - Si, mi piace il cazzo.
C - Facciamo progressi, ma voglio di più, dai impegnati, esprimi bene le tue sensazioni..
Pensai a cosa volesse sentirsi dire e le risposi - io amo il cazzo, adoro prenderlo in bocca.
C - Ahah, bravo cornuto, prendilo tutto allora!
Carla me lo spinse in bocca, io provai a prenderlo e ad inumidirlo come potevo ma era davvero grosso, facevo fatica, Carla me lo spingeva sempre più a fondo sempre più velocemente, mi stava scopando la bocca.
C - Lo immaginavo, sei proprio portato a succhiare il cazzo. Ora da bravo dagli un bel bacino in punta in segno di devozione. Pensa, presto lo potrai fare con un cazzo vero, non sei eccitato?
Sapevo cosa dovevo dirle - Si Carla, voglio baciare il cazzo dell'amante di mia moglie.
C - Impari in fretta, sei sempre stato un tipo intelligente. Ora prendi il gel e spalmalo su bene, come se stessi facendogli una sega. Ti dovrebbe venire naturale visto tutte le seghe che ti fai.
Presi il gel ed in ginocchio di fronte a Carla cominciai a simulare una sega allo strap-on.
C - Fammi vedere quanto ti piace segare l'amante di tua moglie. Fai un bel movimento ruotando la mano quando fai su e giù. Massaggia le palle, tira fuori la lingua e avvicinatelo, come se stesse per sborrarti in bocca.
Feci tutto quello che voleva Carla, lei si allungò per raggiungere il telefonino e mi face una foto - Questa la mandiamo all'amante di Silvia, così può vedere quanto ti piace servire cazzi. Basta coi preliminari, mettiti bene in posizione per l'inculata, girati e mettiti a pecorina sul letto. Le ubbidii un'altra volta.
C - Bene così, giù la faccia e in alto il culo. Allarga bene il buco con le mani.
Allungai le braccia all'indietro, le misi sul culo e spinsi di lato.
C - Mettiamo un po' di gel anche qua, ne avrai bisogno.
Sentii il gel colare giù per il culo.
C - Dai, spalmatelo tu per bene.
Raggiunsi con le dita il buco del culo e cominciai a spalmare tutto attorno.
C - Dentro bene le dita!
Spinsi un po', facendo penetrare l'indice.
C - Voglio vedere tre dita dentro quel buco, allargatelo bene!
Mi spruzzò sopra altro gel, io provavo a spingere dentro altre dita con poco successo.
C - Sei un incapace, vorrà dire che è lubrificato abbastanza così. Forza, allarga bene le chiappe con le mani, spingi in fuori. E ora chiedi per bene alla tua Padrona cosa desideri.
Anche stavolta non avevo dubbi su cosa dovessi dire - La prego Padrona, mi può inculare?
C - Ti accontento subito cornuto.
Carla appoggiò la cappella all'ingresso del culo, e cominciò a spingere. Nonostante il gel lo strapon era così grosso che faceva fatica ad entrare ma alla fine sentii che l'ano si allargava, la cappella era entrata di un paio di centimetri.
C - Il più è fatto, ora rilassati.
Carla continuò a fare pressione, il cazzo stava scivolando sempre più in profondità.
C - L'hai preso tutto, ti ho rotto il culo cornuto, contento?
M - Si, grazie Padrona.
Carla continuò a sodomizzarmi, lentamente, sentivo il dildo sfilarsi e poi rientrare allargando il passaggio, mi era tornato durissimo.
C - Segati mentre ti inculo, vedo che hai già le mutandine tutte sporche, voglio che le riempi di nuovo, ti deve colare sborra attraverso le mutandine da quanta ne fai.
Afferrai il cazzo sotto le mutandine e cominciai a segarlo veloce.
C - Rendi omaggio alla tua Padrona mentre ti incula.
M - Grazie Padrona, lei è bravissima, mi fa godere tanto prendere il suo cazzo nel culo, continui la prego.
C - Chi è la tua vera Padrona?
M - È lei signora Carla.
C - E tua moglie?
M - Non è niente in confronto a lei.
C - Chi è la più figa fra noi due?
M - E’ sempre stata lei la piu’ figa Padrona Carla.
C - Lasceresti tua moglie per diventare mio schiavo?
M - Si, solo lei è una vera Padrona, farei qualsiasi cosa per poterla servire.
C - L'ho sempre saputo che mi preferivi a Silvia, non riuscivi a togliermi gli occhi di dosso al liceo, perché non hai mai detto niente?
M - Non avevo il coraggio, lei era troppo superiore.
C - Ora voglio che ti sborri addosso.
Mi segai ancora più velocemente, Carla affondò un ultimo colpo e io cominciai a venire, riempiendo di nuovo le sue mutandine con la sborrata. Si sfilo', mi sentivo aperto.
C - Guarda un po' che caverna ti ho lasciato, ci vuole una bella foto, tienilo bello largo con le mani.
Di nuovo feci come voleva, lei fece diverse foto col telefonino, primi piani del culo sfondato, e da più distante, in modo da prendermi il volto nell'inquadratura.
Poi mi fece rialzare e mi guido' col guinzaglio in terrazza, dove Silvia ed Alicja stavano chiaccherando mentre prendevano il sole.
C - Eccolo qua, un po' dolorante ma ha preso la punizione senza lamentarsi troppo, non penso riproverà mai più a leccare fighe senza permesso di sua moglie, vero schiavetto?
M - Non succederà mai più.
S - Grazie Carla. Tu girati, fatti vedere, ti ha aperto per bene Carla?
Mi girai, mostrando a mia moglie ed ad Alicja il culo.
S - Piegati bene a 90, allarga le gambe ed apri bene quel culo.
Mi misi in posizione, allungai le braccia indietro e spinsi in fuori i glutei per mostrare bene il buco aperto.
S - Benissimo, bello sfondato, proprio un buon lavoro Carla. E ora tu rivestiti, o pensavi di tornare a casa così?
Andai in cucina a recuperare i vestiti, mi tolsi le mutandine tutte piene di sperma e mi infilai camicia e pantaloni. Aspettai in cucina, dopo un paio di minuti arrivarono tutte e tre sorridenti, si scambiarono i soliti baci, io dovetti ringraziare e poi uscimmo.
Silvia mi diede le chiavi - Guida tu.
Ripartimmo in silenzio, io stavo rivivendo tutto quello che era successo.
S - Ti han fatto male? Non stai fermo un attimo..
Facevo fatica a stare seduto, fra i colpi di Alicja e lo strapon di Carla sentivo dolore in qualsiasi posizione. Guardai mia moglie, poi accostai - Silvia, devo sapere una cosa, ma mi devi rispondere sinceramente.
S - Certo, lo sai che non ti nascondo niente.
M - Hai un amante?
Silvia scoppiò a ridere - Ma sciocchino, cosa dici? Lo sai che ti amo. Cosa ti viene in mente?
M - Alicja e Carla mi hanno detto cose..
S - Ma era tutto parte del gioco no, non era chiaro?
Ci pensai un po' su - mi han fatto anche delle foto mentre ero… insomma, foto compromettenti, sei sicura che ci si può fidare?
S - Sono amica di Carla da una vita, non avrei fatto tutto questo se non mi fidassi.
Riflettei ancora, poi presi la decisione - Silvia. No mas.
Silvia mi guardò, lo sguardo serio. No mas erano state le parole pronunciate da un grande pugile durante uno dei più famosi incontri della storia della box, e io le avevo scelte come nostre 'safe words' per indicare la fine del gioco - Marco, sei sicuro?
M - Si. Mi eccita sottomettermi, specialmente quando sei tu che mi comandi. Ma ci siamo spinti troppo in là, è stato un errore coinvolgere Carla ed Alicja. È stato troppo duro, mi è sembrato gli piacesse un po' troppo farmi del male ed umiliarmi, soprattutto verbalmente. Con te è diverso..
S - Forse hai ragione, Carla ha sempre avuto un carattere un po' arrogante. Ma ti avevamo avvisato che Alicja ha dei gusti particolari!
M - Hai ragione, ti confesso che mi eccitava l'idea di sottomettermi ad una ragazza così giovane.. ed Alicja è stata brava, sa che corde toccare. Ma è tutto a senso unico, ed a me invece piace dare piacere, scusa il gioco di parole. Possibile che loro si eccitino così, limitandosi a sottomettermi ed umiliarmi?
S - Per alcune è intrigante avere un uomo completamente ai loro piedi. E Carla ed Alicja si sono trovate, ma non ti illudere, non gli basti tu, cosa pensi stiano facendo in questo momento? A loro piace il sesso e non hanno alcuna inibizione o pudore. Col loro carattere ed il loro fisico non hanno alcuna difficoltà a prendersi quello che vogliono.
M - Me ne sono accorto, e ne ho avuto abbastanza. Ne ho avuto abbastanza anche del Decalogo.
S - Certo Marco. A che mente malata poteva mai venire in mente sta stronzata del Decalogo?
Scoppiammo a ridere, la sua voglia di scherzare e divertirsi era quello che mi aveva fatto innamorare di mia moglie vent'anni fa.
S - Però la prima regola non si tocca!
Le sorrisi - Certo Silvia, tu sarai sempre la mia Dea.
S - Dai, andiamo a casa a farti una bella doccia, poi ti faccio io qualche coccola per consolarti. Ma sono d'accordo, basta con queste puttanate, han stancato anche me, ci inventeremo altri giochi più intelligenti.
La guardai, era tranquilla, sorrideva. Le diedi un bacio, poi ricomiciai a guidare verso casa. Per il gioco di mia moglie questa era la

FINE



scritto il
2021-04-15
8 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.