Il gioco di mia moglie 6bis - La vendetta del cornuto
di
iosonoimmaginario
genere
dominazione
Questo finale alternativo mi è venuto in mente dopo una critica costruttiva al precedente episodio, che in effetti era un po' banale e soprattutto scritto coi piedi. È necessario però leggere prima l'episodio 6 altrimenti questo finale da solo sarebbe incompleto.
Silvia mi diede le chiavi - Guida tu.
Ripartimmo in silenzio, io stavo rivivendo tutto quello che era successo.
S - Ti han fatto male? Non stai fermo un attimo..
Facevo fatica a stare seduto, fra i colpi di Alicja e lo strapon di Carla sentivo dolore in qualsiasi posizione. Guardai mia moglie, poi accostai - Silvia, devo sapere una cosa, ma mi devi rispondere sinceramente.
S - Certo, lo sai che non ti nascondo niente.
M - Hai un amante?
Silvia sbiancò, e rimase un attimo a fissarmi negli occhi. Poi si voltò, abbassando lo sguardo, le mani nei capelli - Marco..
La sua reazione mi aveva lasciato pietrificato. Stringevo le mani al volante talmente forte da farmi male, anche se in quel momento non me ne accorgevo.
Silvia rialzò il viso, ora rigato di lacrime, tornò a guardarmi e riprese a parlare - Marco, perdonami..
Non seppi fare altro che dire - Perdonare cosa?
S - Non ho un amante, ma ti ho tradito. Marco, mi sono fatta scopare da un altro.
Scoppiò a piangere. La camera inquadrò il suo viso distrutto.
M - Ma che cazzo stai dicendo?
Mi stavo riprendendo dallo shock. Provavo a metabolizzare le parole di Silvia, cercando di capire cosa stesse succedendo - Ma allora.. tutta questa storia della sottomissione, Carla e Alicja che mi chiamano cornuto..
S - Perdonami Marco, ho pensato che queste tue fantasie di sottomissione durante il sesso… ho sperato ti potesse eccitare anche questo, vedermi scopata da un altro, speravo che così avresti potuto accettarlo, se parte del gioco.. sono spaventata Marco, non sapevo più come fare, non volevo più tenere il segreto ma non volevo neanche che tu mi lasciassi se te l'avessi confessato..
Non riuscii più a controllarmi - Ma che cazzo hai in testa! Che minchia dici, troia! Vieni qua.
Ero furioso, la presi per le braccia e la spinsi sopra le mie gambe - ti faccio vedere io come si punisce una puttana.
Le sollevai il vestito e con un solo colpo le strappai le mutandine, cominciando a colpirla con schiaffi sul culo e sulle cosce.
Silvia urlava, cercando di proteggersi con le braccia e le mani - Aaahh, non qui, ti prego, smettila, mi fai male! Nooo!
Ma non avevo nessuna intenzione di smetterla, e continuai a colpirla con cattiveria, lasciandole grandi segni rossi e viola ovunque, insultandola - Troia, sei una troia, stronza! A chi l'hai data, puttana!
Silvia ormai singhiozzava soltanto - Basta, ti prego, Marco, scusami!
Ma non era abbastanza, la colpii ancora, e per zittirla presi dalla tasca le mutandine di Carla piene della mia sborra e gliele ficcai in bocca.
M - Taci, troia!
Ora si sentivano solo gli schiaffi, sempre piu’ veloci, e il mugolio di Silvia. Mi fermai per ammirare il culo viola di mia moglie. La camera si abbassò per un primissimo piano sul culo e le cosce martoriate.
Il cameraman annunciò - Buona la prima!
Parti' l'applauso. Mi voltai, erano Carla e Alicja che sghignazzavano. Iniziarono ad intonare il coro - Cornuto, cornuto!
M - Ma andate a fare in culo, stronze. Non vi è bastato sodomizzarmi?
Scoppiarono a ridere, e anche Silvia una volta risollevata si aggiunse alle risate.
M - E te cosa ridi, non dovresti avere il culo in fiamme? Ma poi, chi cazzo è che scrive sti copioni ridicoli.
C - Ma come, e’ stato bellissimo. Questo episodio lo chiameremo 'La vendetta del cornuto'. Ahahah.
E tutte e tre tornarono a ridere, strappando anche a me un sorriso.
S - Dai, lo sai che i fans possono proporre quello che gli pare sulla chat, e l'idea più votata viene messa in scena. Di sti tempi son tutti a casa attaccati ad internet, lo scorso episodio l'han visto in più di ventimila, facciamo più contatti noi del grande Fratello ormai.
M - See, vabbè, almeno mi facessero scopare qualche volta, ma niente, ce l'hanno con me 'sti depravati? Piuttosto, come va il culo?
S - Tutto ok, non preoccuparti, ormai hai imparato bene la tecnica per lasciare segni senza far male.
M - Beh, scusami Silvia, ho cercato di andarci piano. Ma ora è finita sta tortura? Era l'ultimo episodio?
S - Si mio bel cervo a primavera, questa era la
FINE
Silvia mi diede le chiavi - Guida tu.
Ripartimmo in silenzio, io stavo rivivendo tutto quello che era successo.
S - Ti han fatto male? Non stai fermo un attimo..
Facevo fatica a stare seduto, fra i colpi di Alicja e lo strapon di Carla sentivo dolore in qualsiasi posizione. Guardai mia moglie, poi accostai - Silvia, devo sapere una cosa, ma mi devi rispondere sinceramente.
S - Certo, lo sai che non ti nascondo niente.
M - Hai un amante?
Silvia sbiancò, e rimase un attimo a fissarmi negli occhi. Poi si voltò, abbassando lo sguardo, le mani nei capelli - Marco..
La sua reazione mi aveva lasciato pietrificato. Stringevo le mani al volante talmente forte da farmi male, anche se in quel momento non me ne accorgevo.
Silvia rialzò il viso, ora rigato di lacrime, tornò a guardarmi e riprese a parlare - Marco, perdonami..
Non seppi fare altro che dire - Perdonare cosa?
S - Non ho un amante, ma ti ho tradito. Marco, mi sono fatta scopare da un altro.
Scoppiò a piangere. La camera inquadrò il suo viso distrutto.
M - Ma che cazzo stai dicendo?
Mi stavo riprendendo dallo shock. Provavo a metabolizzare le parole di Silvia, cercando di capire cosa stesse succedendo - Ma allora.. tutta questa storia della sottomissione, Carla e Alicja che mi chiamano cornuto..
S - Perdonami Marco, ho pensato che queste tue fantasie di sottomissione durante il sesso… ho sperato ti potesse eccitare anche questo, vedermi scopata da un altro, speravo che così avresti potuto accettarlo, se parte del gioco.. sono spaventata Marco, non sapevo più come fare, non volevo più tenere il segreto ma non volevo neanche che tu mi lasciassi se te l'avessi confessato..
Non riuscii più a controllarmi - Ma che cazzo hai in testa! Che minchia dici, troia! Vieni qua.
Ero furioso, la presi per le braccia e la spinsi sopra le mie gambe - ti faccio vedere io come si punisce una puttana.
Le sollevai il vestito e con un solo colpo le strappai le mutandine, cominciando a colpirla con schiaffi sul culo e sulle cosce.
Silvia urlava, cercando di proteggersi con le braccia e le mani - Aaahh, non qui, ti prego, smettila, mi fai male! Nooo!
Ma non avevo nessuna intenzione di smetterla, e continuai a colpirla con cattiveria, lasciandole grandi segni rossi e viola ovunque, insultandola - Troia, sei una troia, stronza! A chi l'hai data, puttana!
Silvia ormai singhiozzava soltanto - Basta, ti prego, Marco, scusami!
Ma non era abbastanza, la colpii ancora, e per zittirla presi dalla tasca le mutandine di Carla piene della mia sborra e gliele ficcai in bocca.
M - Taci, troia!
Ora si sentivano solo gli schiaffi, sempre piu’ veloci, e il mugolio di Silvia. Mi fermai per ammirare il culo viola di mia moglie. La camera si abbassò per un primissimo piano sul culo e le cosce martoriate.
Il cameraman annunciò - Buona la prima!
Parti' l'applauso. Mi voltai, erano Carla e Alicja che sghignazzavano. Iniziarono ad intonare il coro - Cornuto, cornuto!
M - Ma andate a fare in culo, stronze. Non vi è bastato sodomizzarmi?
Scoppiarono a ridere, e anche Silvia una volta risollevata si aggiunse alle risate.
M - E te cosa ridi, non dovresti avere il culo in fiamme? Ma poi, chi cazzo è che scrive sti copioni ridicoli.
C - Ma come, e’ stato bellissimo. Questo episodio lo chiameremo 'La vendetta del cornuto'. Ahahah.
E tutte e tre tornarono a ridere, strappando anche a me un sorriso.
S - Dai, lo sai che i fans possono proporre quello che gli pare sulla chat, e l'idea più votata viene messa in scena. Di sti tempi son tutti a casa attaccati ad internet, lo scorso episodio l'han visto in più di ventimila, facciamo più contatti noi del grande Fratello ormai.
M - See, vabbè, almeno mi facessero scopare qualche volta, ma niente, ce l'hanno con me 'sti depravati? Piuttosto, come va il culo?
S - Tutto ok, non preoccuparti, ormai hai imparato bene la tecnica per lasciare segni senza far male.
M - Beh, scusami Silvia, ho cercato di andarci piano. Ma ora è finita sta tortura? Era l'ultimo episodio?
S - Si mio bel cervo a primavera, questa era la
FINE
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