Giocare con culetto e figa 7 (continua)
di
LanA
genere
fisting
Poi lui con una voce bassa e roca disse …
” Su Clara descrivi a tuo marito che cosa hai fatto, voglio sentire dalla tua bocca l’impressione e le sensazioni di quello che hai provato”
Ero immobile, mi alzai in piedi lentamente, leggermente imbambolata.
Sonno e stanchezza si sommavano e nello stesso tempo avevo voglia di correre, di vincere di dimostrare al mio padrone quanto fossi brava.
Iniziai a descrivere quanto richiesto:
” Ti ho visto, eri nudo e avanzavi come un cane.
Avevi anche una cinghia che ti stringeva i coglioni e il cazzo, eri ridicolo ed eri eccitato.
Si vedeva chiaramente il tuo cazzo duro e davanti a te una donna con un cazzo finto tra le gambe.
Il cazzo nero era estremamente grosso e tu, dopo avergli leccato i sandali, eri risalito con la tua lingua lungo il mio corpo, sul mio body nero, lucido.
Ero una padrona nata come le padrone che fanno di me quello che vogliono, ma a te non è bastato e hai obbedito al mio ordine di succhiare quel cazzo finto. Ho sentito le parole di quella donna che mi incitavano ad infilartelo fin oltre le tonsille e a lubrificarlo il più possibile per penetrarti a fondo nel culo. Si, nel culo di un uomo.
Tu che hai sempre deriso tutte noi, e ora eri eccitato al pensiero di fare una cosa simile, sei solo un porco e nient’altro.
Mi hai venduta per il tuo piacere, quasi come io fossi un capriccio e ora, le immagini che ho visto di te mi hanno fatto schifo.
Ma non bastava, ti hanno girato sulla pancia, ti hanno aperto le gambe e io, dopo essermi lubrificata il cazzo nero che tenevo tra le gambe, ti ha inculato, e come se non bastasse l’altra donna ti segava lentamente.
Ti hanno aperto il culo, e tu hai goduto di questo trattamento.
Io ora sono qua, ridotta ad animale, vivo in una stalla, esco solo per gli allenamenti di pony girl e per far contento con i miei buchi il mio padrone e i suoi invitati.
Sono diventata una cavalla da monta”
L’ho insultato e deriso, e come presa dalla furia di quelle parole che mi uscivano dalla bocca, la mia stizza nei suoi riguardi aumentava...
” Quando ritornerò da te ti troverai una femmina inanellata, ho deciso di farmi forare.
Farò cambiare il contratto.
E se lui, il mio padrone vorrà, farò la puttana per lui in una casa di piacere, dove tu verrai a guardarmi.
Vedrai i miei buchi sfondati che colano di sborra dei clienti.
CONTINUA...
” Su Clara descrivi a tuo marito che cosa hai fatto, voglio sentire dalla tua bocca l’impressione e le sensazioni di quello che hai provato”
Ero immobile, mi alzai in piedi lentamente, leggermente imbambolata.
Sonno e stanchezza si sommavano e nello stesso tempo avevo voglia di correre, di vincere di dimostrare al mio padrone quanto fossi brava.
Iniziai a descrivere quanto richiesto:
” Ti ho visto, eri nudo e avanzavi come un cane.
Avevi anche una cinghia che ti stringeva i coglioni e il cazzo, eri ridicolo ed eri eccitato.
Si vedeva chiaramente il tuo cazzo duro e davanti a te una donna con un cazzo finto tra le gambe.
Il cazzo nero era estremamente grosso e tu, dopo avergli leccato i sandali, eri risalito con la tua lingua lungo il mio corpo, sul mio body nero, lucido.
Ero una padrona nata come le padrone che fanno di me quello che vogliono, ma a te non è bastato e hai obbedito al mio ordine di succhiare quel cazzo finto. Ho sentito le parole di quella donna che mi incitavano ad infilartelo fin oltre le tonsille e a lubrificarlo il più possibile per penetrarti a fondo nel culo. Si, nel culo di un uomo.
Tu che hai sempre deriso tutte noi, e ora eri eccitato al pensiero di fare una cosa simile, sei solo un porco e nient’altro.
Mi hai venduta per il tuo piacere, quasi come io fossi un capriccio e ora, le immagini che ho visto di te mi hanno fatto schifo.
Ma non bastava, ti hanno girato sulla pancia, ti hanno aperto le gambe e io, dopo essermi lubrificata il cazzo nero che tenevo tra le gambe, ti ha inculato, e come se non bastasse l’altra donna ti segava lentamente.
Ti hanno aperto il culo, e tu hai goduto di questo trattamento.
Io ora sono qua, ridotta ad animale, vivo in una stalla, esco solo per gli allenamenti di pony girl e per far contento con i miei buchi il mio padrone e i suoi invitati.
Sono diventata una cavalla da monta”
L’ho insultato e deriso, e come presa dalla furia di quelle parole che mi uscivano dalla bocca, la mia stizza nei suoi riguardi aumentava...
” Quando ritornerò da te ti troverai una femmina inanellata, ho deciso di farmi forare.
Farò cambiare il contratto.
E se lui, il mio padrone vorrà, farò la puttana per lui in una casa di piacere, dove tu verrai a guardarmi.
Vedrai i miei buchi sfondati che colano di sborra dei clienti.
CONTINUA...
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