Sfondata da un energumeno 2/4
di
LanA
genere
fisting
In breve ci hanno scopato alla grande, ma in particolare uno, un ragazzone indiano, alto grande, capelli nerissimi e lunghi con un cazzo di proporzioni proibitive.
Figuratevi che la mia amica non è riuscita a prenderlo, mentre io mi sono fatta sbattere solo da lui.
Alla fine, esauste, ma soddisfatte siamo andate a farci una doccia.
Lei, prima che l’acqua lavasse tutta la sborra che avevo addosso, si è messa a leccarla direttamente dal mio corpo, procurandomi strani brividi.
Ho visto che ti piace molto il cazzo enorme – mi ha detto Anna – allora devo proprio portarti in un posto speciale.
La sera siamo rimaste a casa loro, abbiamo giocato un poco dopo cena, solamente per far sborrare i maschietti.
Infatti, noi ci eravamo già saziate nel pomeriggio.
Fu allora che per la prima volta sentii parlare di fisting, e della reggia del piacere.
Questo luogo era un posto dove una persona si poteva mettere a disposizione di altre con il solo fine di godere al massimo.
Tempo massimo, dodici ore.
Il giorno seguente girammo un po’ la città, lei mi portò anche in un centro massaggi.
Devi essere in perfetta forma per questa sera, – mi disse –.
La sera raggiungemmo un bellissimo castello non troppo grande, dove fummo accolte da una giovane signora e suo marito.
È lei quella che vuole provare? ‘chiese rivolgendosi a me – bene, venga con me.
Fui condotta in un grande salone, c’erano alcune persone intorno ad un lettino simile a quello del ginecologo.
Mi fecero alcune domande sui miei gusti in fatto di misure di cazzi, poi mi spogliarono e mi fecero distendere su di un lettino al centro del locale.
In un momento erano tutti nudi.
Mi spiegarono quello che dovevo fare: rilassarmi, decidere quanto tempo volevo godere, quali e quante limitazioni volevo.
Mi dissero anche che una volta cominciato non avrebbero smesso di farmi godere.
Non volli porre nessuna limitazione, né di tempo né di piacere, ero troppo curiosa ed eccitata.
Incominciarono a toccarmi. Mi accarezzarono in tanti, era bellissimo sentire tante mani addosso, ma nessuno mi portò all’orgasmo.
Poi cominciarono ad entrarmi dentro.
CONTINUA ...
Figuratevi che la mia amica non è riuscita a prenderlo, mentre io mi sono fatta sbattere solo da lui.
Alla fine, esauste, ma soddisfatte siamo andate a farci una doccia.
Lei, prima che l’acqua lavasse tutta la sborra che avevo addosso, si è messa a leccarla direttamente dal mio corpo, procurandomi strani brividi.
Ho visto che ti piace molto il cazzo enorme – mi ha detto Anna – allora devo proprio portarti in un posto speciale.
La sera siamo rimaste a casa loro, abbiamo giocato un poco dopo cena, solamente per far sborrare i maschietti.
Infatti, noi ci eravamo già saziate nel pomeriggio.
Fu allora che per la prima volta sentii parlare di fisting, e della reggia del piacere.
Questo luogo era un posto dove una persona si poteva mettere a disposizione di altre con il solo fine di godere al massimo.
Tempo massimo, dodici ore.
Il giorno seguente girammo un po’ la città, lei mi portò anche in un centro massaggi.
Devi essere in perfetta forma per questa sera, – mi disse –.
La sera raggiungemmo un bellissimo castello non troppo grande, dove fummo accolte da una giovane signora e suo marito.
È lei quella che vuole provare? ‘chiese rivolgendosi a me – bene, venga con me.
Fui condotta in un grande salone, c’erano alcune persone intorno ad un lettino simile a quello del ginecologo.
Mi fecero alcune domande sui miei gusti in fatto di misure di cazzi, poi mi spogliarono e mi fecero distendere su di un lettino al centro del locale.
In un momento erano tutti nudi.
Mi spiegarono quello che dovevo fare: rilassarmi, decidere quanto tempo volevo godere, quali e quante limitazioni volevo.
Mi dissero anche che una volta cominciato non avrebbero smesso di farmi godere.
Non volli porre nessuna limitazione, né di tempo né di piacere, ero troppo curiosa ed eccitata.
Incominciarono a toccarmi. Mi accarezzarono in tanti, era bellissimo sentire tante mani addosso, ma nessuno mi portò all’orgasmo.
Poi cominciarono ad entrarmi dentro.
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