Indossatrice e puttana

di
genere
etero

Probabilmente sono sempre stato innamorato di Lolita, sin dalla prima volta che l’ho vista. E’ stato un’estate di quattro anni fa, ad una sfilata di moda nel parco del Grand Hotel. Sfilava come indossatrice in una passerella allestita lungo la piscina, insieme ad un gruppo di 7 o 8 ragazze molto giovani, tutte sicuramente dilettanti ma decisamente belle e brave. Allora Lolita aveva 19 anni ma dimostrava qualche anno in più, forse per via della sua altezza, credo quasi 1,80 senza tacchi, che la faceva svettare anche tra le altre indossatrici che pur non erano affatto basse. Ma a parte l’altezza, la notai più che altro per il portamento sicuro ed elegante, per la classe innata che esibiva, nonché per il corpo snello e molto sexy. Due gambe lunghissime e perfette, posteriore alto e bellissimo, fianchi stretti e seno piccolo. Il viso, che ebbi modo di osservare da vicino, era particolare. Contornato da lunghi capelli biondi, era un po’ allungato, in sintonia con il suo corpo longilineo….mostrava lineamenti un po’ duri e seriosi che esprimevano sicurezza e determinazione, ma che cambiavano completamente quando sorrideva…..la sua bocca si apriva leggermente lasciando intravvedere i denti bianchissimi e la sua espressione diventava estremamente sexy, le labbra assumevano una forma particolare, dolcissima, mentre le gote mostravano un delizioso buchino al centro. Credo che sia stata proprio questa espressione a farmi innamorare di lei a prima vista. Perciò decisi che la avrei dovuta conoscere ad ogni costo. In realtà non fu difficile, chiesi in giro a qualcuno e trovai subito il modo di farmela presentare.

“salve, sono Aristide…gli amici mi chiamano Aris”
“io sono Lolita….lei fa parte della giuria?”
“no..no…non sono nella giuria…e poi non darmi del lei, mi sentirei più vecchio di quanto in realtà sono….”
“va bene, Aris…..è un piacere conoscerti, allora….”
“che ne diresti di andare a bere qualcosa al bar?...ti va?...”
“oh…si che mi va…..ma non posso, devo andare a cambiarmi, la sfilata non è ancora finita”
“d’accordo Lolita…..io so anche aspettare….possiamo vederci dopo?”
“può darsi, Aris…..può darsi….ciaoo….”

Allora avevo 31 anni e mi ero lasciato da poco con la mia ultima fidanzata. Decisi che avrei fatto una corte serrata a Lolita ed avrei tentato di tutto per conquistarla, nonostante la differenza d’età, mi piaceva troppo….dovevo assolutamente riuscirci, anche se pensavo che non sarebbe stato facile, a causa della concorrenza.


Rotolai sul fianco e mi lasciai cadere sul letto a pancia in su, sfinito, completamente svuotato di ogni energia. Lolita era nuda accanto a me, guardavo il suo seno che si alzava ritmicamente, incalzato dal respiro ancora affannoso.

“che bella scopata, Aris…..mi hai fatto davvero godere…certo che sei bravo a letto”
“anch’io ho goduto tantissimo Lolita….sei stupenda…”
“accidenti, ci conosciamo da poco più di due ore e già siamo finiti a letto….forse tra di noi c’è un’attrazione naturale”
“da parte mia sicuramente si, tesoro, mi sei entrata nella testa appena due secondi dopo che ti ho vista”
“ma dimmi, cosa ti piace di me?”
“praticamente tutto, almeno tutto quello che sino ad ora sono riuscito a scoprire”
“ma cos’altro vuoi scoprire, Aris?...non vedi che sono già nuda?”
“si..si…ma non intendo solo il tuo corpo…. volevo dire..scoprire altri aspetti di te, il tuo carattere, i tuoi pensieri, la tua personalità insomma…per questo ci vorrà un po’ di tempo in più”
“quanto?....altre due ore?”
“direi magari altri due mesi…o addirittura due anni….non si finisce mai di scoprire tutti gli aspetti di una persona”
“ah…ma allora intendi dire che ci dovremmo frequentare per tanto tempo?....essere fidanzati, insomma?”
“beh….è un pochino presto per dirlo. Ma sicuramente mi piacerebbe che tra noi nascesse un rapporto particolare, esclusivo. Poi col tempo le cose potrebbero maturare”
“a proposito di maturare, tra poco più di un mese ho l’esame di maturità, spero di superarlo, così quest’autunno mi potrò iscrivere all’università. Voglio fare giornalismo”
“aspetta….mi hai detto che tra qualche mese compi vent’anni….devi fare ancora la maturità?”
“si….sono indietro di un anno. Vedi….l’anno scorso mi hanno bocciata, ho dovuto ripetere l’anno…”
“forse non ti sei applicata abbastanza, magari eri troppo distratta da altre cose”
“non lo so…io ho studiato ma certe cose non mi entrano in testa…e poi c’era il professore di matematica che ce l’aveva con me…diceva che ci rinunciava…che gettava la spugna….questa frase tra l’altro non l’ho mai capita. E anche la prof di storia e filosofia diceva sempre che facevo confusione, che la filosofia è una materia troppo nobile per cercare di farla entrare in una zucca vuota. Insomma ce l’avevano tutti con me….e poi le mie compagne mi hanno spiegato che cosa intendeva la prof per zucca vuota…intendeva proprio la mia testa….roba da non credere….ci sono rimasta malissimo”
“beh….nessuno è perfetto, Lolita…e poi vedrai che le cose andranno meglio e tu riuscirai a prendere la tua laurea”
“speriamo, Aris. Però adesso bisogna che mi metta in moto, è tardissimo e devo andare a casa. Peccato che non abbiamo avuto il tempo di guardare la tua collezione di farfalle”
“le farfalle?”
“si…..quando mi hai chiesto di venire a casa tua, ti ho domandato perché…….e tu mi hai risposto che avresti voluto mostrarmi la tua collezione di farfalle…non ti ricordi?...poi ti sei anche messo a ridere per la mia espressione stupita, ma ancora non ho capito che ci fosse da ridere”
“lo confesso…era una bugia….volevo portarti a casa mia per fare l’amore con te…quando ti ho vista sfilare in intimo ho avuto come un tuffo al cuore per il desiderio, così…..”
“ho capito…allora niente farfalle…..beh, mi dispiace, ci tenevo….”
“in compenso possiamo concederci ancora una decina di minuti di piacere…..nel frattempo mi è tornato…ehm…insomma, puoi vedere tu stessa…..se avvicini gli occhi e magari anche….la bocca…….”


Così iniziò la mia relazione con Lolita. Fu intensa, appassionata e colma di sesso. Non durò tantissimo…..anzi, durò molto poco, quattro o cinque settimane, però infuocate….
Finì quando andammo a cena con una coppia di fidanzati amici miei….due giorni dopo l’amica mi telefonò dicendo che aveva rotto la sua relazione perché rientrando a casa prima del previsto aveva trovato Lolita nuda nel suo letto, con le gambe a V…..e dentro a questa V c’era un culo maschile che martellava a tutta forza. Appartenente, guarda caso, proprio al suo fidanzato.
Peccato, ci soffrii moltissimo, ma mi costrinsi a lasciarla. Ero davvero innamorato, mi emozionava tanto starle vicino, era così sexy, affascinante…..la sua vicinanza, il suo profumo mi inebriavano, non mi importava se era un po’ troia e se non era un mostro di intelligenza….anzi….mi piaceva così com’era, sincera, semplice….mi piaceva e basta. Infatti non passò molto tempo che mi pentii e cercai di riprenderla. Le mandai una serie di lunghi messaggi a cui non rispose. Io insistetti per qualche giorno, alla fine rispose scrivendo : “tutti i tuoi complicati argomenti non mi convincono affatto, anche perché li ho letti tre volte ma non li ho capiti. Secondo me vuoi solo scoparmi ancora”…………in sostanza, come darle torto?....ma il mio orgoglio ebbe la meglio e mi impedì di contattarla ancora.

Trascorsero ben due anni prima che la rivedessi. Ero ospite ad una festa organizzata da un editore che conoscevo appena, l’avevo visto due o tre volte e ci avevo parlato una volta sola. Era fine estate e c’erano molte persone, tra cui anche qualche politico locale. Giravo con il bicchiere in mano cercando qualcuno che conoscessi per fare un po’ di conversazione, quando la vidi. Ancora una volta il mio cuore ricevette una bella botta……Lolita era a una decina di metri da me e mi stava fissando con i suoi occhi azzurri come il mare. Era seria, sembrava timorosa che la raggiungessi e le parlassi. Teneva in mano un piattino con una fetta di torta, che posò sul tavolo al suo fianco. Era splendida….un sogno….indossava un elegante tailleur nero, corto da far paura e tacchi altissimi, direi esagerati. I capelli biondi erano lunghi e ondulati, aveva un rossetto color fragola…….la giacchetta era allacciata con un bottone e non vedevo nulla sotto, credo non indossasse la camicetta….i piccoli seni erano quindi liberi e nudi. Un simile abbigliamento poteva significare solo una cosa….era venuta a fare la ragazza immagine per la festa. Almeno questo è ciò che pensai….

Ciò che videro i miei occhi nel minuto successivo fu di una tale intensità erotica da rimanere impresso a fuoco nel mio cervello per tutta la vita…a distanza di anni rivedo quell’immagine, anzi, quella sequenza di immagini durata pochi istanti ma che nella mia testa si sono ampliate nella dimensione tempo fino a sembrarmi ormai una lunga visione scandita da un orologio che procede molto lentamente…. una scena al rallentatore di Lolita che si muove permettendo alla mia mente di assaporare ogni singolo attimo….anzi….di effettuare anche ogni desiderato fermo immagine, utilissimo nel mio caso quando, rivedendo mentalmente la scena, voglio dedicare a un particolare fotogramma qualche minuto di deliziata ammirazione….e magari anche di intenso piacere…

L’espressione del viso di Lolita cambiò repentinamente. Da seria qual’era si illuminò di un fantastico, coinvolgente sorriso. Quindi lei venne verso di me, con le braccia rilasciate morbidamente lungo i fianchi…..la sua camminata era ciò che di più erotico un maschio possa immaginare. E’ vero, Lolita è un’indossatrice e il suo passo è studiato, perfezionato con professionalità ed esperienza. Ma l’incedere di Lolita, almeno in quel momento, aveva una marcia in più….. la sua natura esplodeva in lei, le dava un piglio di originalità e spontaneità che non poteva derivare solo dalla scuola….lei era anche strepitosamente, immensamente femmina….

Si avvicinava ondeggiando deliziosamente i fianchi, altissima sui tacchi vertiginosi e sulle gambe di giovane gazzella. Al centro della sala c’era una grande colonna, ricoperta di specchi per annullarne l’ingombro visivo. Allorchè Lolita la superò per raggiungermi, potei vedere tramite lo specchio anche il suo lato posteriore….a questo punto il mio cuore cessò quasi di battere. La sua gonnella nera avvolgeva giusto il didietro altissimo, lasciando competamente nude le sue lunghe gambe…..le natiche si muovevano in controtendenza ondeggiando leggermente e lasciando trasparire la loro forma attraverso la sottile stoffa della microgonnellina. Mai visto un culo così bello eseguire un movimento così sensuale….
Quando Lolita si fermò davanti a me, inclinò lievemente un fianco e ci appoggiò la mano piegando il gomito. Io ero ipnotizzato dal suo sorriso, non so come ma arretrai leggermente e trovando improvvisamente dietro di me l’ingombro di un divano, mi ci schiantai sopra…..lei rise di gusto….

“Aris, sei sempre maldestro, come al solito….vedo che non sei cambiato…ma perché tieni la bocca spalancata?...sembri sconvolto di vedermi”
“oh…ciao Lolita…..è bello rivederti dopo tanto tempo….sono solo sorpreso, ecco tutto….”
“anche a me fa piacere rivederti, Aris”
“bene…..perchè osservando la tua espressione quando mi hai visto, non mi sembrava….”
“no,no…..sono davvero contenta……mi sembri in gran forma”
“anche tu, Lolita, veramente….avanti, siediti qui un momento sul divano, così ci raccontiamo qualcosa…”
“e cosa?”
“mah….ti posso parlare di me e tu mi puoi raccontare come te la passi….”
“va bene….cominci tu o comincio io?....
“comincio io”

Ero molto emozionato di essere seduto vicino a Lolita, alla mia Lolita…..l’avevo pensata e sognata per due anni, rivedevo e soprattutto rivivevo con la mente tutti i momenti passati insieme…..erano dei flash magnifici, eccitanti…..i più intensi della mia vita.

“Lolita, adesso che ti ho raccontato le mie peripezie degli ultimi tempi, dimmi tu cosa hai fatto. Stai frequentando la facoltà di giornalismo?”
“beh, vedi Aris…..io mi sono iscritta all’università, ma ho trovato subito degli ostacoli. Le materie erano molto difficili e richiedevano un grosso impegno. Al primo anno c’è un corso importante, il più importante di tutti….alla prima sessione d’esame il professore mi ha mandata via, dicendomi che intuiva che avevo studiato, ma non avevo capito un gran che. La seconda volta, mi ha cacciata ancora. Allora sono andata a parlargli, chiedendogli come dovevo fare per superare quell’esame così difficile. Mi ha risposto che non bastava studiare, dovevo anche essere gentile con lui. Io non capivo…..ero sempre stata gentilissima, sono una persona educata, non capivo perché mi avesse detto quella cosa. Comunque mi ha fatto ritornare due giorni dopo nel suo studio e si è scusato…..ha voluto persino darmi un bacio. Forse però ero vestita in modo un po’ provocante e credo che lui si sia un po’ eccitato, sai come succede agli uomini……infatti mi ha baciata ancora con la lingua e poi….beh, alla fine….ecco…. ho dovuto fargli un pompino. La colpa però era mia, avrei dovuto presentarmi con un abbigliamento più serio, più castigato…
“e così hai superato l’esame…..”
“si…..è andata proprio così, hai indovinato…..l’ho passato davvero, e con un bel voto anche. Però in seguito non sono riuscita a continuare, mi bocciavano sempre….allora ho lasciato l’università e ho cominciato a fare la giornalista free lance, scrivo articoli di moda per alcuni giornali femminili. Ma continuo anche a fare la modella, ho sfilato per delle maison molto importanti, sai?....sono anche ricercata, mi fanno mille complimenti. Adesso mi considerano una professionista e mi pagano anche abbastanza bene”
“stasera qui fai la ragazza immagine?...sai, l’ho immaginato per il tuo abbigliamento particolare….elegantissimo e sexy…”
“non proprio, il proprietario ci teneva alla mia presenza e ha insistito perché venissi, mi ha chiesto lui di vestirmi in questo modo. Sexy e professionale, ha detto così….lui è un editore e mi sta aiutando molto nel lavoro, mi dà ottimi consigli”
“come il professore dell’università?”
“ma no….che c’entra?…..lui mi chiama per dei servizi, mi commissiona articoli e recensioni degli eventi di moda, tanti miei articoli sono pubblicati sulle riviste più conosciute…”
“ma ci sono anche altri che richiedono i tuoi….servizi?”
“ma certo, conosco tanta gente ormai…..non credevo che sarei diventata così conosciuta e richiesta, davvero….ancora adesso non lo capisco ”
“attualmente sei fidanzata?.....o hai qualche storia sentimentale?”
“no, non mi voglio fidanzare, preferisco essere libera. Certo ho avuto qualche storiella, cose senza impegno….solo sesso….niente di più…”
“magari anche con questo tuo.…editore?....”
“ma si….naturalmente….lui è un bel tipo, alto, simpatico, molto ricco….e anche molto sposato. La moglie lo controlla perché dice che a lui piace saltare la cavallina…..questa espressione me l’ha insegnata lui, ma io all’inizio non la capivo…..poi la spiego anche a te….comunque dicevo che…
“non occorre che me la spieghi Lolita, so cosa significa”
“oh…bene….certo, tu sei un intellettuale e sai molte cose più di me….. dicevo che
ogni tanto ci vediamo in gran segreto, mi porta a fare delle gite al mare, una volta siamo andati a Parigi e non ti dico il lusso…..grandi alberghi e ristoranti stellati….spesso poi andiamo in hotel da qualche parte per serate di sesso. A me sta bene, mi diverto e lo accontento con piacere……a volte anche i suoi amici”
“come?.....accontenti i suoi amici?”
“beh….solo qualche volta….ma sono soltanto due, sono amici molto fidati, anche loro supersposati. Ecco, a lui piace tanto esibirmi, è molto orgoglioso di me. Mi fa spogliare per i suoi amici, faccio anche delle sfilatine in intimo o anche nuda….loro si divertono tanto e sono molto generosi. Mi procurano anche loro qualche lavoro come modella e io li accontento…..alle volte vogliono scopare….anche in tre…..ma è divertente….e poi quasi sempre mi lasciano dei regali, buste piene di soldi anche….sai, a loro i soldi non mancano e io li metto da parte perché voglio comprarmi un appartamento in centro tutto mio. Ci vorrà tempo ma credo che ci riuscirò….in fin dei conti ho solo 23 anni”

“Lolita, perché non festeggiamo questo nostro incontro dopo due lunghi anni?....ti prego…qui c’è un frastuono incredibile, c’è troppa gente….e poi mi pare che giri anche della droga….a me non va di restare qui. Andiamo a casa mia a sentire un po’ di musica e a bere qualcosa in santa pace? Che ne dici?”
“ma….mi farai vedere la tua famosa collezione di farfalle, finalmente?........ahahah…..ma dai, scherzo….lo so che non hai nessuna farfalla a casa tua, me l’avevi confessato tu stesso, non ricordi?...era solo una tua invenzione per portarmi a letto….come ti sarà venuta in mente una simile fantasia, poi…..non l’ho mai capito”
“non importa….non c’è molto da capire alla fine…”

Saliti in macchina partii veloce verso casa, ma il desiderio di toccare la pelle di Lolita era troppo forte e non riuscii a trattenermi, posai la mano destra sulla sua coscia nuda. La sensazione che provai fu così intensa da attanagliarmi lo stomaco……
Quando era salita sulla mia cabrio, Lolita era sprofodata sul sedile basso e la gonnellina del tailleur era risalita sui fianchi, per cui era rimasta in mutandine nere e con le ginocchia in alto per via dello spazio non abbondante a sua disposizione. Non riuscii a trattenermi…..vidi la mia mano destra che cercava la sua gamba nuda……la toccai facendo scivolare il palmo lungo la sua coscia interminabile. Dopo un po’ passai all’interno dove la carne è più morbida…..mi sentivo impazzire di desiderio…..palpeggiai la sua pelle liscia e calda arrivando ben presto allo slippino, che iniziai a massaggiare.

“vedo che ti piaccio ancora, Aris…….mi sembri molto eccitato”
“Lolita….ecco, io….sai, dopo due anni….mi è rimasta tanta voglia di te…..una voglia arretrata, intendo, dovuta al fatto che ti ho pensata e desiderata tanto…..per questo adesso sono troppo eccitato e non so se ce la faccio ad arrivare fino a casa senza….ehm….beh, capisci, vero?”
“ma non penserai di scopare in macchina, Aris…….lo sai che non è possibile….io sono troppo alta, non ci stiamo in questa macchina uno sopra l’altro….e poi ci avevamo provato una volta…ricordi?.... è stato un disastro, ti sei preso una storta alla gamba e hai zoppicato per due settimane”
“già, eccome se mi ricordo….maledizione a me e alla mia mania delle macchine sportive….non c’è neppure lo spazio per farsi una scopata……e va bene, allora……..succhiami il cazzo….”
“ma Aris……andiamo….non essere volgare…dopo due anni, insomma…..un po’ di contegno…un po’ di eleganza….e poi i pompini in macchina li fanno le puttane….”
“appunto……anzi….no, no…..scusa….intendevo dire che…ecco, hai proprio ragione…..aspetterò fino a casa…”


“vuoi che mi spogli per te, Aris?...”
Ero allungato su una grande poltrona in soggiorno e Lolita era davanti a me, in piedi.
“sono brava a spogliarmi per un uomo, lo sai, vero, tesoro?....”
“si, certo…..ma ho qualche vuoto, vorrei che mi rinfrescassi la memoria…”
“certo, ma spogliati anche tu….mettiti nudo…”

Ero sudato, molto teso…..al momento mi si era persino ammosciato….colpa dell’emozione di avere davanti a me la mia Lolita, altissima sulle zeppe e sulle sue bellissime gambe da puledra scalpitante. Nonostante ciò, mi denudai rapidamente e completamente
Assaporavo tutto il suo fascino, sentivo il suo profumo……era una strafiga di altissimo livello…sofisticata e mondiale, roba davvero per pochi, destinata a ricchi e potenti…. e a me….infatti era mia, almeno per la serata….un’indossatrice ammiratissima, una modella ricercata, e non la dovevo neppure pagare perché le piacevo….o almeno era quello che speravo. Vista dal basso, dove io mi trovavo rispetto a lei, la visione era ancora più sensazionale…..come sensazionale fu lo strip tease che eseguì solo per me, unico e fortunato spettatore.
Si trattò solamente di sfilare il succinto vestito, ma lo fece in un modo talmente professionale da farmi restare sbalordito…..quando giacchetta e gonnellina furono ai suoi piedi lei era già praticamente nuda, con le scarpe alte e lo slippino nero trasparente. Voi penserete che il mio cazzo si sia inalberato alla vista di tanto splendore…..sbagliato…..al massimo si può dire che sia diventato solo un pochino barzotto…..ma certo inadeguato all’occasione fortunata e a una femmina di tale classe e bellezza.
E dire che solo sei giorni prima mi ero scopato una culona di 50 anni, non molto bella ma porca, e vi assicuro che il mio cazzo era talmente duro da poter perforare un tavolo…..infatti quando l’ho penetrata per poco non mi moriva sotto, ha urlato come un’indemoniata. Poco ci mancava che le perforassi il cuore, con quel cazzo lungo e duro che mi ritrovavo tra le gambe…..
Ma adesso?......come la risolvevo? Ero disperato….

Lolita si avvicinò alla mia poltrona…era talmente alta che il suo inguine si trovava all’altezza del mio volto. Quasi automaticamente mi avvicinai e ci immersi la faccia…..baciai e leccai la stoffa del suo slippino nero, assaporando il suo profumo, mentre le mie mani andarono dietro ad impastare il suo culo sodo. Poi iniziai a sfilarle le mutandine, lentamente, immergendo nel frattempo la lingua nella sua figa ricoperta solo da una corta peluria, di forma triangolare, chiara e morbidissima. Mi ricordai esattamente degli odori e sapori che già due anni prima mi avevano ammaliato….tanto che percepii un potente impulso erotico e un brivido che scosse il mio cazzo, portandolo in una posizione decisamente migliore…non proprio a testa in su, ma almeno quasi orizzontale….
Optai comunque per un aiutino, distogliendo una mano dal bel culo di Lolita e portandola giù ad eseguire una lenta pompa sul mio cazzo…..anche questo ebbe la sua efficacia, tanto che cominciai a sperare di cavarmela e di salvarmi da una figuraccia che non credo sarei mai riuscito a superare….

“Aris, guarda che l’emozione può giocare brutti scherzi, non ti devi preoccupare, mi è già capitato di vedere baldi giovanotti rimanere impietriti davanti al mio corpo….impietriti in viso, intendo dire, ma non là sotto….”

“Già….credo che possa succedere, sono troppo emozionato per averti ritrovata e poter toccare ancora il tuo corpo, ma credo di poter recuperare le…forze”

“Non ne dubito, tesoro, so quanto vali a letto, non mi devi convincere di questo…ma adesso lascia che anch’io possa ritrovare il gusto di una volta”

Lolita si inginocchiò davanti alla mia poltrona ed andò a cercare ciò che desiderava, prima con la mano e poi con la bocca….bastò una sua sapiente passata di lingua sulla mia cappella per farmi raggiungere l’erezione completa. Ero pronto, col cazzo durissimo e una potentissima pulsione erotica che mi rendeva impaziente di possedere la mia femmina. Lolita fece penetrare il mio attrezzo sino in fondo alla gola, togliendo la mano e lavorandomi a fondo con bocca e lingua….la sua testa si muoveva con buon ritmo, intanto io immergevo le mani tra i suoi riccioli biondi, cercando di farle aumentare la profondità di risucchio.

“si…si….pompami il cazzo amore mio…...nessuna sa pompare il cazzo come te….sei la mia stupenda femmina…..aaaahhhh…..aaaaahhhh……come godo…..aaaaahhhh….”

Mi accorsi che la stavo scopando in bocca furiosamente, sferrando anche diversi colpi di cazzo nella sua gola con un ardore forse esagerato……altro effetto della mia emozione…….ad un certo punto Lolita battè un pugno sulla mia coscia e allora mi bloccai liberandola dalla morsa. Lei arretrò di colpo per prendere aria, tossendo, anche un po’ spaventata.

“cazzo, Aris, che furia…..pensavo di soffocare…..ecco….adesso possiamo continuare, magari con più calma. Mi piace questa tua voglia di me, mi hai molto erotizzata….dammi ancora il tuo bel cazzo….”

Questa volta cercai di essere meno violento ma non per questo il mio piacere fu meno intenso…..scopai lentamente quella magnifica bocca e posai la faccia sui suoi capelli.
Mi lasciai trasportare dall’erotismo e giunsi rapidamente in uno stato di completa leggerezza…..ero ebbro di piacere, stordito di godimento….non ragionavo bene…..non cercai nemmeno di oppormi quando la porta del piacere assoluto si spalancò davanti a me….non vedevo….volevo solo fondermi con ciò che intuivo essere oltre quella porta. Poi caddi in un precipizio di piacere, molto simile alla morte, all’annullamento della mia coscienza…..

“Aris…mmmh....stai bene?....”

“che c’è?….no….niente, mi è solo girata la testa per un attimo…”

“cazzo….mmmh….mi hai sparato in go….mmmh…gola almeno sei o se…sette…mmmmh… schizzi di sborra…..un po’ l’ho ingoiata per respirare, ma un po’….mmmmh….mi è rimasta in bocca….hai un fazzoletto?”

“no….non credo….mi spiace…”

Lolita allora girò la testa e sputò due volte sul tappeto, dove andò a formarsi una bella chiazza di sbroda bianca.

“Mi hai fatto godere tantissimo, Lolita. Adesso però tocca a te. Mettiti a quattro zampe, tesoro”

Nuda e a pecora sul tappeto, Lolita era uno spettacolo sublime….teneva il capo girato verso di me osservandomi con aria un po’ ironica, forse consapevole dell’impatto erotico che la visione del suo corpo nudo in quella posizione poteva provocare. Scivolai dalla poltrona e camminando sulle ginocchia arrivai dietro di lei. Immersi completamente la faccia tra le sue cosce, iniziando una profonda lappata. Baciai e leccai quella morbida figa intrisa di liquidi, penetrando con la lingua nei suoi anfratti odorosi. Sentivo Lolita gemere piano, percepivo che il piacere stava salendo dentro di lei partendo dal clitoride fino ad arrivare al cervello.
Allora aumentai gradualmente l’intensità del lavoro, cominciai anche a succhiare ingordamente tutte le zone più sensibili della figa allagata…… l’erotico rumore di quello sciacquio ebbe presto il suo effetto, portando la ragazza a gemere più forte, mentre il suo respiro si faceva man mano più affannato e rumoroso.

“aaaahhh…..aaaaaahhh…. Aris……mi fai morire di piacere…….adesso godo Aris…..aaaahhhh……sei fantastico con la lingua…..aaaaahhh…..”
Dopo pochi minuti di quell’intenso trattamento, Lolita sbottò in un orgasmo lunghissimo……percepii la contrazione di tutto il suo corpo ma non mollai la presa, continuando a succhiare, lappare, dall’alto in basso….da sinistra a destra…come un indemoniato. L’urlo che Lolita emise nel momento di massimo piacere fu devastante…..ma ne fui felice.

“oooooohhhhh…….che goduta tesoro…..io non ricordo una leccata come questa…..so che eri bravo ma sei persino migliorato….aaaahhh…..non ho più un briciolo di energia….”

“allora sei pronta, amore…..intendo per la monta. La donna sfinita dall’orgasmo è la cosa più erotica che un maschio possa desiderare….puoi ricevere il cazzo in modo più accogliente, fino in fondo….ed io ti posso avere completamente, morbida e docile, erotizzata e disponibile, desiderosa di accontentare il tuo maschio in ogni modo….”

In un paio di secondi allora sostituii la lingua con il mio cazzo ormai duro come la pietra. Affondai fino alla radice in un colpo solo, facilitato al massimo dagli abbondanti liquidi lubrificanti che pervadevano la sua vagina. Iniziai quindi un lento ma regolare martellamento, per godermi al massimo il calore e la dolce stretta offertami dal suo tenero canaletto.
Montai con gran gioia e gusto la mia femmina osservando con piacere la bella carne delle sue natiche bianche che sbatteva e rimbalzava ad ogni mio colpo di cazzo Presto arrivai al limite del piacere, ma non volli cedere così in fretta….allora la girai e la misi sotto, effettuai rapidamente l’innesto e ripresi la marcia, ma con un ritmo più accelerato. Baciai con ardore le piccole tette sobbalzanti, poi affondai la lingua nella sua bocca spalancata ed intrecciai la lingua con la sua, attentissimo però a non perdere neppure un colpo nella vigorosa monta che stavo affettuando.
Lolita si sottoponeva mansueta all’azione del suo maschio e sentivo che il piacere stava risalendo dentro di lei.

“vieni ancora, amore, voglio sentirti gridare ancora…….vieni mia bella manzetta, fammi sentire quanto sei femmina….e puttana….”
“oh…si….si….certo che vengo ancora, tesoro….montami….avanti…forza…..sei un bel maschio e il tuo cazzo è portentoso…..aaahhhh….mi stai sbattendo come una vacca in calore….ooohhh…..che bello……dai…dai…..scopa….acopa…..insultami, ti prego….fammi sentire proprio come una vacca da monta…”
“ma tu sei davvero una vacca…..sei sempre pronta a farti scopare da tutti quelli che ti vogliono…”
“si…si…si…..sono una vacca…..avanti…..insulta…..scopa…..fammi godere….”
“certo che quei maiali…quei vecchi bavosi che desiderano carne di femmina giovane, non potevano incontrare una più bella, più attraente…e più troia di te…. Dove la trovano una simile strafiga che si possono godere con gli occhi, facendola esibire, spogliare e poi alla fine baciare, leccare, palpeggiare e scopare a volontà?....una bella modella giovane, alta, bionda, bella e disponibile da sbattere sul materasso e riempire di cazzo e di sborra?.....sei proprio una troia….una zoccola…..”
“vengo….vengo….cazzo, sei un bastardo….vengo…..aaaaahhhhh…….aaaahhhhhh……si….sono proprio una gran troia……aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh……………………………..”

L’urlo di godimento mi stordì un orecchio, ma ne valeva la pena. Affondai il cazzo a tutta forza e raggiunsi un ritmo indiavolato……vidi riflessa la nostra immagine su uno specchio in fondo alla stanza….è lì che cedetti…..vedere le lunghe gambe di Lolita che si agitavano in alto con le scarpette altissime da sfilata mi diede una scossa al cervello. Quando poi lei incrociò le gambe sopra il mio culo nudo, bloccandolo sopra di lei, mi arresi………
Non contai gli schizzi….non ero mentalmente in grado di capire….so solo che mi si annebbiò la vista e che provai il piacere carnale più intenso della mia vita, mentre sbrodolavo a lungo dentro la sua figa……………

“però……che chiavata, Aris……una delle migliori che io ricordi….anzi…senz’altro la migliore….ci sai fare tu con le donne…”
“sono felice, Lolita. Di aver goduto ancora con te e di averti dato piacere. Spero solo che potremo rifarlo, e mi piacerebbe anche rinsaldare il nostro rapporto”
“ma certo…..credo che l’occasione non mancherà……peccato che tu sia così geloso….e peccato anche che io non sia molto…libera. Sai….non posso troncare col mio editore così su due piedi e rimettermi con te….c’è in ballo il mio lavoro, la mia carriera, il mio sogno dell’appartamento in centro….insomma, tante cose che devo fare….ma tu lo capisci, vero tesoro?...con questo non dico certo che non ci potremo vedere, anzi…sarà bellissimo”
“oh, si…si, certo che lo capisco. Ormai non mi devi spiegare più niente, Lolita. E’ tutto chiaro, anzi chiarissimo. Magari possiamo fare così…..se capitasse qualche volta che tu fossi libera dagli impegni di lavoro e magari non avessi in programma appuntamenti di sesso con il tuo amico e con gli amici suoi….oppure anche con qualche amico degli amici…..beh, allora potresti, che so?....mandarmi un messaggino?......io allora potrei sospendere il lavoro, tornare a casa di corsa anche se magari mi trovo all’estero e precipitarmi da te dovunque tu ti trovi, magari così potremmo passare qualche ora lieta insieme….ci facciamo una bella scopata e poi by by tesoro…. che te ne pare?....non è una bella idea?.....”
“Oh…si…si, Aris. E’ proprio un’idea grandiosa…..grazie….vieni, dammi un bacio…e anzi, già che ci siamo…..ammesso che te la senti….ti piacerebbe darmi un terzo colpo, tanto per concludere in gloria la serata?...potresti schizzarmi dove vuoi, magari fare una variante che ti intriga, dato che mi hai già riempito bocca e figa….”
“ma si, certamente. Non si nega mai un’altra botta a una signora…..soprattutto se a gentile richiesta. Io opterei per una cosetta eccitante e un po’ trasgressiva. Magari ti insulto un po’ come piace a te, ti do qualche bello schiaffo di riscaldamento e poi te lo ficco dentro, quando sono alla fine mi tolgo e ti spruzzo tutto sulla faccia, come si fa con le troie di strada. Che ne dici? Ti va?....”


Trascorsero diversi mesi da quell’incontro tra me e Lolita. Credo quasi un anno. Ero sempre triste e un pochino depresso…pensavo sempre a lei. Tutto sommato ne ero innamorato, mi era entrata dentro, l’avevo sotto la mia pelle….non riuscivo a rinunciare a lei in modo definitivo. Nello stesso tempo però dovevo fare i conti col mio orgoglio e la mia inguaribile gelosia, non potevo certo fare il tappabuchi nei suoi avanzi di tempo, non me la sentivo di interpretare per lei la parte di rincalzo sessuale, una specie di riserva di cazzo, un trombamico usa e getta. Il giorno che mi telefonò, espressi più o meno, in modo sintetico, questi concetti e tentai anche di dirle addio. Ma lei insistette di volermi incontrare, dicendo che mi doveva raccontare quello che era successo nella sua vita. Non so perché alla fine accettai, anzi….credo di saperlo….comunque andai a casa sua, all’indirizzo che mi diede.

“………….e quindi ho dovuto accettare che il mio editore mi presentasse altri amici suoi, tra cui un personaggio politico importante, un senatore, che comunque io non conoscevo nemmeno. Il quale senatore mi ha trattata in modo poco rispettoso….mi diceva puttana e zoccola, mi strattonava e mi strappava i vestiti, mi faceva camminare a quattro zampe chiamandomi cagna…..e poi mi faceva fare sconcerie di ogni tipo dicendomi che dovevo essere la sua schiava. E neppure mi dava soldi….mi diceva di rivolgermi al mio editore che gli doveva molti favori.
Una sera ero nell’ufficio del mio capo e ho sentito che stava parlando al telefono col senatore. Lui mi ha detto di uscire perché si trattava di una conversazione di lavoro riservata. Allora sono scesa in macchina dove tengo una ricevente che mi permette di ascoltare il suo cellulare, debitamente modificato, che ho comprato su e-bay e che gli ho regalato. Questo è ciò che hanno sentito le mie orecchie…”

“ma no, Carletto, non ti preoccupare……si, ho capito di chi parli….l’indossatrice, la biondina alta e strafiga…..lei non può dare problemi…. non capisce un cazzo….è più scema che bella….quindi adesso te la cambio con quella di 17 anni che hai visto in foto e che ti piace tanto….si, la francesina….e all’indossatrice do un bel calcio in culo perché mi sono stufato anch’io, altro che sfilate, foto sulle riviste, ristoranti e hotel di lusso….oltretutto sono cose che mi costano un botto….adesso faccio finire la storia e fuori dalle palle…….si…si….stai tranquillo, quella non dice niente.….è troppo rincoglionita per dare problemi….”

“E quindi, Aris, puoi immaginare come io mi sia sentita dopo aver ascoltato quelle cose….ho pianto per tre giorni, sai?.....quel bastardo ha distrutto la mia fiducia e la mia sicurezza in me stessa….mi sono sentita come uno straccio per pavimenti. Tutti i miei progetti sembravano perduti, anche la mia carriera di modella. Ma poi ho cominciato a pensare…..non potevo accettare quell’ingiustizia e soprattutto una simile umiliazione senza cercare almeno una rivalsa.
Qualche giorno dopo lui mi ha chiamata in ufficio a bere qualcosa dicendomi che mi doveva parlare e intanto mi ha voluta scopare…..magari la considerava la scopata d’addio… solo che io gli ho messo un bel sonnifero nel campari soda e mentre lui si schiacciava un pisolino, io ho perquisito tutto l’ufficio e ho trovato nomi, indirizzi e telefono dei suoi amici di orgette, compreso il senatore. Quando lui si è svegliato, mentre gli facevo l’ultimo pompino ha iniziato a dirmi che non potevamo più vederci perché sua moglie era diventata troppo gelosa e quindi dovevo anche smettere il lavoro di modella e giornalista di moda per il gruppo di riviste, che erano di proprietà della moglie.

Io allora gli ho risposto che se di colpo dovevo perdere tutto, era giusto che lui mi desse un risarcimento…insomma….una liquidazione. Lui si è infuriato, ha detto che non capisco un cazzo, che lui non mi deve niente, che sono scema e deficiente, che i miei articoli di moda fanno cagare e che sua moglie lo sa che sono una troia che si fa scopare da tutti e quindi sarebbe inutile che io le vada a raccontare quello che già sa. Allora io ho replicato : “io lo so che tua moglie sa……ma forse non sanno le mogli dei tuoi amici maiali come te….compresa la moglie del senatore. E smettila di credere che io non conosca nomi e telefoni, dato che non sono tonta come tu credi. Sono tutti scritti nel messaggino che poco fa ti ho inviato. Controlla.

Per farla breve, Aris, il mio amico si è ricomposto ed è diventato ragionevole. Alla fine ha accettato le mie giuste richieste ed eccoci qua”

“E brava Lolita…..hai avuto quindi la liquidazione…”
“certo…..l’appartamento in cui ci troviamo ora è una parte….l’altra parte è un contratto quinquennale con una casa di moda con premio d’ingaggio, stipendio fisso molto alto, bonus di fine stagione e tutte le spese pagate….tutto concesso dai suoi due amici. Il senatore mi ha invece promesso un contratto televisivo per una trasmissione di moda in 15 puntate. Sono certa che manterrà la promessa. Anche perché in caso contrario andrò a lamentarmi di lui con sua moglie. Oppure con la moglie del capo dell’opposizione al suo partito, di cui sono riuscita a procurarmi il numero di telefono. Per me è lo stesso….”

“Lolita…..che dire…..mi hai sorpreso. Hai gestito le tue faccende con una tale decisione, intelligenza e freddezza che raramente si trovano in una ragazza della tua età….complimenti”

“grazie Aris, tu sei sempre dalla mia parte. Lo so che mi ami. Sai che ti dico….fare finta di essere scema comporta un sacco di vantaggi. Gli altri si sentono al sicuro e parlano, spiattellano tutto senza tenere segreti….pensano che io sia inoffensiva, oltre che tonta.
E poiché non sono stupida, tu credi che io voglia lasciarmi scappare un uomo come te?...in fondo lo sai che anch’io ti amo….è vero che sono un po’ troia, ma se tu mi vuoi, nessun’altro mi toccherà mai più, sarò troia solo per te….lo giuro….e poi mi serve un buon manager per la mia carriera, risalirò in fretta la china, ma per quello che valgo veramente…..col tuo aiuto, s’intende…”


Per commenti scrivi a Dillinger :
maverick.shot@libero.it















scritto il
2021-06-16
4 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Quando la moglie è in vacanza 7

racconto sucessivo

Bella, troia e ucraina
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.