La fattoria - 8 - (continua)
di
LanA
genere
saffico
Tala si avvicina e posa dolcemente le labbra sulle sue.
Lizbeth rimane sbalordita per un momento.
Il suo cuore batte all'impazzata.
Sciogliendosi all'improvviso, si lascia andare e accetta la bocca morbida che abbraccia le sue labbra, per lasciare che la lingua morbida e umida giochi con la sua.
Tala poi la prende tra le braccia, e si scambiano un bacio appassionato, come Lizbeth non ha mai assaggiato.
La lascia, con il cuore in gola, stordita dal piacere e dallo stupore.
Si rende conto che il cavallo dei suoi pantaloncini di jeans è intriso di umori.
Guarda Tala e gli sorride con aria colpevole.
Tala si alza, le tende la mano e la conduce in casa, dove l'aria condizionata fa emergere una benefica freschezza.
Non c'è niente di rustico negli interni, anzi è ultramoderno, e sembra uscito da un catalogo.
Tala la conduce in una stanza accogliente, dove chiude la porta.
- Nient'altro che io e te! dice.
Fa sedere Lizbeth sul bordo del letto.
- Lascia che ti spogli, mia cara.
Lo sogno da quando ti ho vista sul piccolo sentiero.
La accarezza e la bacia, inginocchiandosi davanti a lei.
Lecca i piccoli seni e mordicchia i capezzoli castani piuttosto duri.
CONTINUA ...
Lizbeth rimane sbalordita per un momento.
Il suo cuore batte all'impazzata.
Sciogliendosi all'improvviso, si lascia andare e accetta la bocca morbida che abbraccia le sue labbra, per lasciare che la lingua morbida e umida giochi con la sua.
Tala poi la prende tra le braccia, e si scambiano un bacio appassionato, come Lizbeth non ha mai assaggiato.
La lascia, con il cuore in gola, stordita dal piacere e dallo stupore.
Si rende conto che il cavallo dei suoi pantaloncini di jeans è intriso di umori.
Guarda Tala e gli sorride con aria colpevole.
Tala si alza, le tende la mano e la conduce in casa, dove l'aria condizionata fa emergere una benefica freschezza.
Non c'è niente di rustico negli interni, anzi è ultramoderno, e sembra uscito da un catalogo.
Tala la conduce in una stanza accogliente, dove chiude la porta.
- Nient'altro che io e te! dice.
Fa sedere Lizbeth sul bordo del letto.
- Lascia che ti spogli, mia cara.
Lo sogno da quando ti ho vista sul piccolo sentiero.
La accarezza e la bacia, inginocchiandosi davanti a lei.
Lecca i piccoli seni e mordicchia i capezzoli castani piuttosto duri.
CONTINUA ...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il percorso del sesso senza limiti 37 (continua)racconto sucessivo
La seconda vita di Carolina - La (Ri)Nascita 9 - (continua)
Commenti dei lettori al racconto erotico