Il mio capo mi scoprì
di
Valerì
genere
trans
Ho 48 anni e fin da piccolo ho sempre amato indossare indumenti femminili e lo faccio quando posso ed in ogni istante sia a casa oppure sia sotto gli indumenti maschili.
Lavoro presso una ditta internazionale, tutti mi stimano e mi rispettano per il mio capo sono il suo braccio destro.
Tutte le volte che entravo in ufficio con intimo sexy sotto era un battito di cuore trà eccitazione e paura di essere scoperto e di conseguenza essere deriso da tutti e da tutte ma ancor peggio perdere il posto di lavoro; purtroppo tutto è rimasto tale fino a quando?
Fino a quando il capo non mi ha scoperto.
Descrizione deI mio capo 60, pelato con un pò di pancetta, sposato con una bravissima donna, padre di due figlie bravissime, ricco i suoi gli hanno lasciato diverse aziende ma tremendamente ignorante nella gestione aziendale posso dire quello che ha in fondo se non è andato in malore è merito mio.
Ritornando al raccondo stavo in bagno avevo appeno fatto la pipì come fanno le donne e mi stavo risistemando il reggicalze con le autoreggenti e le mutandine quando sbam si apre la porta (credevo di averla chiusa ma credo che non abbia preso bene).
Scena io pantaloni abbassati in reggicalze nero, calze autoreggenti nere e mutandine nere lo guardo lui sulla porta mi guarda.
Io 'Noooooo, nooooo, nooooo'
Lui 'Tranquillo tranquillo non è successo nulla' esce e chiude la porta.
Mi rivesto velocemente, ho il cuore in gola, esco lui e fuori mi guarda e sorride, io abbasso lo sguardo e corro al mio ufficio.
I minuti che scorrosono mi smbrano dei macigni, il tempo non passa mai, vorrei solo fuggire, fuggire in un altro mondo andare a casa.
Lento e veloce in tempo passa mancano solo 20 minuti e poi la giornata finisce e posso correre via sgagliattolare. Squilla il telefono, numero del capo, cuore in gola, sudo, alzo la cornetta, voce di lui "Ti aspetto appena saranno andati via tutti nel mio ufficio, dobbiamo parlare".
Divento bianco sudo sento che piano piano i miei colleghi salutandomi se ne vanno qualcuno mi chiede se esco io dico che devo finire delle cose.
Sono rimasto solo io ed il mio capo infondo al corridio, mi faccio coraggio camino verso la fatidica porta, le gambe mi remano le mani mi sudano, busso una voce mi dice avanti, apro la porta ed entro.....
Lavoro presso una ditta internazionale, tutti mi stimano e mi rispettano per il mio capo sono il suo braccio destro.
Tutte le volte che entravo in ufficio con intimo sexy sotto era un battito di cuore trà eccitazione e paura di essere scoperto e di conseguenza essere deriso da tutti e da tutte ma ancor peggio perdere il posto di lavoro; purtroppo tutto è rimasto tale fino a quando?
Fino a quando il capo non mi ha scoperto.
Descrizione deI mio capo 60, pelato con un pò di pancetta, sposato con una bravissima donna, padre di due figlie bravissime, ricco i suoi gli hanno lasciato diverse aziende ma tremendamente ignorante nella gestione aziendale posso dire quello che ha in fondo se non è andato in malore è merito mio.
Ritornando al raccondo stavo in bagno avevo appeno fatto la pipì come fanno le donne e mi stavo risistemando il reggicalze con le autoreggenti e le mutandine quando sbam si apre la porta (credevo di averla chiusa ma credo che non abbia preso bene).
Scena io pantaloni abbassati in reggicalze nero, calze autoreggenti nere e mutandine nere lo guardo lui sulla porta mi guarda.
Io 'Noooooo, nooooo, nooooo'
Lui 'Tranquillo tranquillo non è successo nulla' esce e chiude la porta.
Mi rivesto velocemente, ho il cuore in gola, esco lui e fuori mi guarda e sorride, io abbasso lo sguardo e corro al mio ufficio.
I minuti che scorrosono mi smbrano dei macigni, il tempo non passa mai, vorrei solo fuggire, fuggire in un altro mondo andare a casa.
Lento e veloce in tempo passa mancano solo 20 minuti e poi la giornata finisce e posso correre via sgagliattolare. Squilla il telefono, numero del capo, cuore in gola, sudo, alzo la cornetta, voce di lui "Ti aspetto appena saranno andati via tutti nel mio ufficio, dobbiamo parlare".
Divento bianco sudo sento che piano piano i miei colleghi salutandomi se ne vanno qualcuno mi chiede se esco io dico che devo finire delle cose.
Sono rimasto solo io ed il mio capo infondo al corridio, mi faccio coraggio camino verso la fatidica porta, le gambe mi remano le mani mi sudano, busso una voce mi dice avanti, apro la porta ed entro.....
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