Luciano e Maria 4
di
Simone27
genere
trans
Mi scuso se nel testo ci sono poche scene di sesso, la storia è vera, mi è stata raccontata dal protagonista.
Maria racconta.
Stasera me ne esco, non con la mia amica, ma con un collega di lavoro, lui è sposato, è da qualche mese che mi fa il filo, finora l'ho sempre respinto usando tutto il garbo che ho, ma da quando Luciano a cominciato a perdere colpi, sento la necessità di fare sesso, l'amore lo posso fare solo con lui.
Vado in pizzeria e lui è lì che mi aspetta, felicissimo (te lo credo, lui ha più di 40 anni con una di 26), di poter stare in compagnia di una giovane donna quasi in calore. Mangiamo la pizza in fretta, ambedue ci rendiamo conto che il tempo è tiranno, non vogliamo fare troppo tardi, le giustificazioni poi sarebbero difficili da dare. Mangiata la pizza, andiamo a casa di un suo amico che per l'occasione ce la concede fino a mezzanotte, ora sono le 21, quindi abbiamo tre ore, io vorrei rientrare prima, molto prima e glielo dico, anche lui la pensa come me. Quindi arriviamo a casa e senza tanti preamboli ci spogliamo e cominciamo a fare conoscenza dei nostri corpi, lui ha un fisico un pò appesantito, alto, capelli neri e occhi marrone, ma quello che mi piace è la sua arma, mi presenta un gioiello delle dimensioni un pò più grandi di quelle di Luciano, mi tranquillizzo, non mi darà fastidio, così inizio a prenderci confidenza, lo prendo in mano, lo lecco sulla punta, poi scendo alle palle, risalgo lo imbocco, iniziando un pompino al meglio delle mie possibilità, sento dai suoi mugolii che apprezza, mi tiene il capo, mi guida e dopo poco mi viene in bocca, penso che sia tutto finito ma dopo pochi minuti, lui intanto che si riprende comincia a baciarmi e leccarmi i capezzoli, poi scende all'ombelico per arrivare alla patatina, ci si tuffa, mi apre le valve con le dita e comincia a leccarmela dal basso verso l'alto, all'inizio non arriva al clitoride, ma dopo poco lo afferra con le labbra, me lo tira, provocandomi un delizioso orgasmo.
Non mi lascia il tempo di tirare il fiato che mi presenta davanti la bocca il suo cazzo, a metà tiro, occorrono poche slinguate che è pronto nuovamente a darmi piacere, mi mette prona e dolcemente me lo infila fino in fondo, si dà un ritmo dapprima lento, poi accelera, di nuovo lento, riaccelera e quando capisce che sto quasi per venire, diventa velocissimo, quando anche lui è in dirittura, mi da dei colpi profondi e possenti così arriviamo insieme, mi riempie. Credo che per lui sia abbastanza, perchè esce subito, va in cucina, torna dopo 5 minuti con una lattina di aranciata e beviamo, tempo ancora qualche minuto e ricomincia ad accarezzarmi il seno, poi la passera, col dito mi tormenta il clito e io reagisco subito, gli riprendo il cazzo in bocca e con mio stupore si rialza quasi subito, stavolta mi vuole supina, dice che mi vuole vedere in faccia, lo assecondo, così mi rientra dentro stavolta senza tanti riguardi e mi scopa con molta energia, mi sto godendo questa serata di sesso, vengo ancora e poi ancora, devo dire che lui lo sa usare molto bene, sta pure durando abbastanza, ma ora è lui in dirittura e mi viene di nuovo dentro, così concludiamo la serata.
Abbiamo dei minuti per riprendere fiato e gli dico che questa è stata un'occasione unica, che per conto mio non avrà un seguito, lo vedo un attimo pensieroso, poi con un sorriso ammette che anche per lui è la cosa più giusta e corretta da fare, ha moglie e due figli. Ci ricomponiamo, rimettiamo a posto il letto, lui lascia un biglietto di ringraziamento e usciamo. Quando siamo in strada ognuno va verso la sua auto senza nemmeno guardarci.
Rientro a casa, sono le 23, quindi non ho fatto molto tardi, lo vedo sollevato, ma anche vestito di tutto punto, si è messo l'ultimo vestito che gli ho comprato, ha le calze, le scarpe e sotto di sicuro ha l'intimo, mi si avvicina, mi annusa, mi mette una mano sulla patatina, mi sente le mutandine bagnate, ci struscia su due dita più volte, le ritrae e le lecca, poi mi guarda e mi chiede: " raccontami con chi, dove e quanto hai goduto, hai la figa piena di sperma e non è una sola venuta". A questo punto mi siedo di fianco a lui, lo abbraccio e comincio a dire tutto quello che ho fatto, senza trascurare neanche un particolare. Lui ha le lacrime agli occhi, per un momento mi fa compassione, ma ora devo essere forte, così mi impongo di diventare la dominante della coppia, lui si adegua subito, mi fa capire che accetta questo fatto, purchè rimaniamo insieme. Non ho l'intenzione di lasciarlo, gli voglio troppo bene, ma da ora in poi avrò le mie avventure fuori casa e mi farò scopare anche da lui tutte le volte che ci riuscirà, vestito o no da donna, lui è sempre il mio amore
Maria racconta.
Stasera me ne esco, non con la mia amica, ma con un collega di lavoro, lui è sposato, è da qualche mese che mi fa il filo, finora l'ho sempre respinto usando tutto il garbo che ho, ma da quando Luciano a cominciato a perdere colpi, sento la necessità di fare sesso, l'amore lo posso fare solo con lui.
Vado in pizzeria e lui è lì che mi aspetta, felicissimo (te lo credo, lui ha più di 40 anni con una di 26), di poter stare in compagnia di una giovane donna quasi in calore. Mangiamo la pizza in fretta, ambedue ci rendiamo conto che il tempo è tiranno, non vogliamo fare troppo tardi, le giustificazioni poi sarebbero difficili da dare. Mangiata la pizza, andiamo a casa di un suo amico che per l'occasione ce la concede fino a mezzanotte, ora sono le 21, quindi abbiamo tre ore, io vorrei rientrare prima, molto prima e glielo dico, anche lui la pensa come me. Quindi arriviamo a casa e senza tanti preamboli ci spogliamo e cominciamo a fare conoscenza dei nostri corpi, lui ha un fisico un pò appesantito, alto, capelli neri e occhi marrone, ma quello che mi piace è la sua arma, mi presenta un gioiello delle dimensioni un pò più grandi di quelle di Luciano, mi tranquillizzo, non mi darà fastidio, così inizio a prenderci confidenza, lo prendo in mano, lo lecco sulla punta, poi scendo alle palle, risalgo lo imbocco, iniziando un pompino al meglio delle mie possibilità, sento dai suoi mugolii che apprezza, mi tiene il capo, mi guida e dopo poco mi viene in bocca, penso che sia tutto finito ma dopo pochi minuti, lui intanto che si riprende comincia a baciarmi e leccarmi i capezzoli, poi scende all'ombelico per arrivare alla patatina, ci si tuffa, mi apre le valve con le dita e comincia a leccarmela dal basso verso l'alto, all'inizio non arriva al clitoride, ma dopo poco lo afferra con le labbra, me lo tira, provocandomi un delizioso orgasmo.
Non mi lascia il tempo di tirare il fiato che mi presenta davanti la bocca il suo cazzo, a metà tiro, occorrono poche slinguate che è pronto nuovamente a darmi piacere, mi mette prona e dolcemente me lo infila fino in fondo, si dà un ritmo dapprima lento, poi accelera, di nuovo lento, riaccelera e quando capisce che sto quasi per venire, diventa velocissimo, quando anche lui è in dirittura, mi da dei colpi profondi e possenti così arriviamo insieme, mi riempie. Credo che per lui sia abbastanza, perchè esce subito, va in cucina, torna dopo 5 minuti con una lattina di aranciata e beviamo, tempo ancora qualche minuto e ricomincia ad accarezzarmi il seno, poi la passera, col dito mi tormenta il clito e io reagisco subito, gli riprendo il cazzo in bocca e con mio stupore si rialza quasi subito, stavolta mi vuole supina, dice che mi vuole vedere in faccia, lo assecondo, così mi rientra dentro stavolta senza tanti riguardi e mi scopa con molta energia, mi sto godendo questa serata di sesso, vengo ancora e poi ancora, devo dire che lui lo sa usare molto bene, sta pure durando abbastanza, ma ora è lui in dirittura e mi viene di nuovo dentro, così concludiamo la serata.
Abbiamo dei minuti per riprendere fiato e gli dico che questa è stata un'occasione unica, che per conto mio non avrà un seguito, lo vedo un attimo pensieroso, poi con un sorriso ammette che anche per lui è la cosa più giusta e corretta da fare, ha moglie e due figli. Ci ricomponiamo, rimettiamo a posto il letto, lui lascia un biglietto di ringraziamento e usciamo. Quando siamo in strada ognuno va verso la sua auto senza nemmeno guardarci.
Rientro a casa, sono le 23, quindi non ho fatto molto tardi, lo vedo sollevato, ma anche vestito di tutto punto, si è messo l'ultimo vestito che gli ho comprato, ha le calze, le scarpe e sotto di sicuro ha l'intimo, mi si avvicina, mi annusa, mi mette una mano sulla patatina, mi sente le mutandine bagnate, ci struscia su due dita più volte, le ritrae e le lecca, poi mi guarda e mi chiede: " raccontami con chi, dove e quanto hai goduto, hai la figa piena di sperma e non è una sola venuta". A questo punto mi siedo di fianco a lui, lo abbraccio e comincio a dire tutto quello che ho fatto, senza trascurare neanche un particolare. Lui ha le lacrime agli occhi, per un momento mi fa compassione, ma ora devo essere forte, così mi impongo di diventare la dominante della coppia, lui si adegua subito, mi fa capire che accetta questo fatto, purchè rimaniamo insieme. Non ho l'intenzione di lasciarlo, gli voglio troppo bene, ma da ora in poi avrò le mie avventure fuori casa e mi farò scopare anche da lui tutte le volte che ci riuscirà, vestito o no da donna, lui è sempre il mio amore
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