Vienimi dentro 11 - Esibizionismo al ristorante con la mamma gravida e il padre
di
Incest 2021
genere
incesti
Quel mattino il padre aveva un inderogabile impegno di lavoro e non aveva potuto trattenersi con la moglie e il figlio come avrebbe voluto prima di uscire tuttavia, rivolgendosi al figlio gli aveva detto:
-Preparatevi eleganti per questa sera tu e la tua "donna" perché voglio portarvi al ristorante per festeggiare come si deve la meravigliosa notizia.
A quella parola "La tua donna" il ragazzo aveva avuto una immediata erezione che, rosso in volto, aveva cercato di nascondere con le mani.
Rivolgendosi poi ad entrambi, l'uomo aveva poi aggiunto:
-E mi raccomando, in mia assenza non stancatevi troppo e non fate troppo i porcelli altrimenti al ristorante e stanotte sarete troppo stanchi e spompati.-
Avevano riso mentre lui prendeva la via dell'uscio.
Rimasti soli, lei gli aveva detto:
Ha ragione tuo padre, se stasera ci porta al ristorante è meglio che ci riposiamo per essere in forma.
Come prima cosa propongo di sceglierci un abbigliamento adeguato alla circostanza.
Per il ragazzo avevano scelto un jeans attillato, scarpe Clark blu con finiture bianche come la camicia di lino.
Per lei invece, una stretta gonna nera appena sopra le ginocchia con un vistoso spacco laterale.
Una camicia rossa a chimono stampata con motivi in oro coordinata con le scarpe di vernice con gli stessi colori della camicia e con tacchi vertiginosi.
Il ragazzo avrebbe voluto sceglierle anche l'intimo da indossare e lei rifiutando gli aveva detto:
-Amore, per una serata così importante voglio essere nuda per te e far morire di invidia quelli che ci vedono.
A proposito, adesso suggerirei di andare a fare un riposino ognuno nella sua camera per evitare pericolose tentazioni.-
-Ma mamma...-
Aveva cercato di obiettare il ragazzo.
-Ascolta Fulvio, non c'è mamma e mamma in questo momento.
Lo hai sentito anche tu cosa ha detto tuo padre e con la voglia che ho io di te e tu di me, se andiamo a letto insieme, non riusciremo neanche a svegliarci per quando arriva lui.
E poi, dopo il riposino, vorrei fare la doccia con te e mi piacerebbe che tu mi depilassi la fica ed io toglierti quei radi peli che hai sul pube.
Non sai quante volte ti ho sognato col membro duro, i testicoli gonfi ma liscio e senza peli come quando ti facevo il bagnetto prima che tu diventassi il meraviglioso uomo che sei.-
Malvolentieri il ragazzo aveva accettato la decisione della mamma e lei per consolarlo gli aveva messo la mano sulla patta gonfia dicendo.-
-Guardalo qua questo porcellone sempre in tiro come prima quando tuo padre ti ha detto che sono la tua donna!
Non sai che sforzo ho dovuto fare per resistere alla tentazione di farti un pompino davanti a tuo padre in quel momento.
Ti posso assicurare comunque che se conosco bene tuo padre, non ci pentiremo per questo piccolo sacrificio.-
Nonostante le sue rimostranze, il ragazzo che in quella settimana aveva accumulato ore e ore di mancato sonno, non appena sul suo letto, si era addormentato subito dalla stanchezza.
Dopo un paio di ore la mamma era andato a svegliarlo ed insieme sotto la doccia, avevano trascorso alcuni dei momenti più belli dall'inizio della loro incestuosa relazione.
In quei momenti coi corpi accarezzati dallo scroscio dell'acqua tiepida e dal desiderio di contatto fisico, si sentivano entrambi come avvolti da una nuvola eterea e magica.
Non era acqua quella che li massaggiava ma le mille dita che nel tempo avevano cercato gli anfratti più segreti dei loro corpi.
Non era il vapore quello che li avvolgeva in quel momento ma l'alito caldo e leggero che aveva accompagnato per tutto il tempo i loro mille e mille baci appassionati.
Non erano corpi che si sfioravano dentro pareti di vetro ma la magia di una nuvola che li faceva levitare nell'aria mentre il ragazzo non riusciva a staccare la mano da quel ventre che custodiva suo figlio.
Anche la mamma stordita dalla magia di quel momento, sentiva la sua creatura già viva dentro di lei mentre con una mano stringeva lo scettro pulsante artefice di quel miracolo.
In entrambi non c'era libidine carnale in quel momento ma solo una sensazione che li faceva sentire come un corpo unico ovattato da impalpabili aneliti d'amore.
Il loro bacio al termine di quell'immersione in quel mondo onirico era stato lunghissimo e quando si erano staccati erano entrambi storditi da quel viaggio indietro nel tempo, nel calore dei loro corpi, nella passione e nell'amore che oramai li teneva stretti nelle loro catene.
Quando erano entrati nel ristorante, tutti gli occhi degli astanti erano puntati su di loro.
Lei truccata in modo leggero ma sensuale, coi suoi lunghi capelli neri sciolti dietro la schiena nuda, camminava lentamente mostrando ad ogni falcata delle sue lunghe gambe, la coscia dalla pelle bruna e levigata.
I suoi seni senza protezione, danzavano sinuosi sotto la seta del kimono.
Il ragazzo, seppure nella sua semplice mise, appariva persino elegante nella sua esuberante figura.
Il padre, li accompagnava indossando un elegante gessato grigio.
Il locale era un piccolo ristorante fuori mano frequentato per lo più da coppiette di innamorati, coppie di amanti clandestini ed altra umanità assortita di coppie scambiste o altri generi trasgressivi.
Il primo pensiero corso nella mante degli addetti al ristorante ed agli attenti avventori era stato sicuramente quello di trovarsi di fronte ad una coppia cornuta col giovane amante della moglie.
Alla prima occasione l'uomo aveva spiegato al cameriere che erano li per festeggiare un bel voto del figlio ad un esame all'università.
Naturalmente in sala nessuno ci aveva creduto.
-Preparatevi eleganti per questa sera tu e la tua "donna" perché voglio portarvi al ristorante per festeggiare come si deve la meravigliosa notizia.
A quella parola "La tua donna" il ragazzo aveva avuto una immediata erezione che, rosso in volto, aveva cercato di nascondere con le mani.
Rivolgendosi poi ad entrambi, l'uomo aveva poi aggiunto:
-E mi raccomando, in mia assenza non stancatevi troppo e non fate troppo i porcelli altrimenti al ristorante e stanotte sarete troppo stanchi e spompati.-
Avevano riso mentre lui prendeva la via dell'uscio.
Rimasti soli, lei gli aveva detto:
Ha ragione tuo padre, se stasera ci porta al ristorante è meglio che ci riposiamo per essere in forma.
Come prima cosa propongo di sceglierci un abbigliamento adeguato alla circostanza.
Per il ragazzo avevano scelto un jeans attillato, scarpe Clark blu con finiture bianche come la camicia di lino.
Per lei invece, una stretta gonna nera appena sopra le ginocchia con un vistoso spacco laterale.
Una camicia rossa a chimono stampata con motivi in oro coordinata con le scarpe di vernice con gli stessi colori della camicia e con tacchi vertiginosi.
Il ragazzo avrebbe voluto sceglierle anche l'intimo da indossare e lei rifiutando gli aveva detto:
-Amore, per una serata così importante voglio essere nuda per te e far morire di invidia quelli che ci vedono.
A proposito, adesso suggerirei di andare a fare un riposino ognuno nella sua camera per evitare pericolose tentazioni.-
-Ma mamma...-
Aveva cercato di obiettare il ragazzo.
-Ascolta Fulvio, non c'è mamma e mamma in questo momento.
Lo hai sentito anche tu cosa ha detto tuo padre e con la voglia che ho io di te e tu di me, se andiamo a letto insieme, non riusciremo neanche a svegliarci per quando arriva lui.
E poi, dopo il riposino, vorrei fare la doccia con te e mi piacerebbe che tu mi depilassi la fica ed io toglierti quei radi peli che hai sul pube.
Non sai quante volte ti ho sognato col membro duro, i testicoli gonfi ma liscio e senza peli come quando ti facevo il bagnetto prima che tu diventassi il meraviglioso uomo che sei.-
Malvolentieri il ragazzo aveva accettato la decisione della mamma e lei per consolarlo gli aveva messo la mano sulla patta gonfia dicendo.-
-Guardalo qua questo porcellone sempre in tiro come prima quando tuo padre ti ha detto che sono la tua donna!
Non sai che sforzo ho dovuto fare per resistere alla tentazione di farti un pompino davanti a tuo padre in quel momento.
Ti posso assicurare comunque che se conosco bene tuo padre, non ci pentiremo per questo piccolo sacrificio.-
Nonostante le sue rimostranze, il ragazzo che in quella settimana aveva accumulato ore e ore di mancato sonno, non appena sul suo letto, si era addormentato subito dalla stanchezza.
Dopo un paio di ore la mamma era andato a svegliarlo ed insieme sotto la doccia, avevano trascorso alcuni dei momenti più belli dall'inizio della loro incestuosa relazione.
In quei momenti coi corpi accarezzati dallo scroscio dell'acqua tiepida e dal desiderio di contatto fisico, si sentivano entrambi come avvolti da una nuvola eterea e magica.
Non era acqua quella che li massaggiava ma le mille dita che nel tempo avevano cercato gli anfratti più segreti dei loro corpi.
Non era il vapore quello che li avvolgeva in quel momento ma l'alito caldo e leggero che aveva accompagnato per tutto il tempo i loro mille e mille baci appassionati.
Non erano corpi che si sfioravano dentro pareti di vetro ma la magia di una nuvola che li faceva levitare nell'aria mentre il ragazzo non riusciva a staccare la mano da quel ventre che custodiva suo figlio.
Anche la mamma stordita dalla magia di quel momento, sentiva la sua creatura già viva dentro di lei mentre con una mano stringeva lo scettro pulsante artefice di quel miracolo.
In entrambi non c'era libidine carnale in quel momento ma solo una sensazione che li faceva sentire come un corpo unico ovattato da impalpabili aneliti d'amore.
Il loro bacio al termine di quell'immersione in quel mondo onirico era stato lunghissimo e quando si erano staccati erano entrambi storditi da quel viaggio indietro nel tempo, nel calore dei loro corpi, nella passione e nell'amore che oramai li teneva stretti nelle loro catene.
Quando erano entrati nel ristorante, tutti gli occhi degli astanti erano puntati su di loro.
Lei truccata in modo leggero ma sensuale, coi suoi lunghi capelli neri sciolti dietro la schiena nuda, camminava lentamente mostrando ad ogni falcata delle sue lunghe gambe, la coscia dalla pelle bruna e levigata.
I suoi seni senza protezione, danzavano sinuosi sotto la seta del kimono.
Il ragazzo, seppure nella sua semplice mise, appariva persino elegante nella sua esuberante figura.
Il padre, li accompagnava indossando un elegante gessato grigio.
Il locale era un piccolo ristorante fuori mano frequentato per lo più da coppiette di innamorati, coppie di amanti clandestini ed altra umanità assortita di coppie scambiste o altri generi trasgressivi.
Il primo pensiero corso nella mante degli addetti al ristorante ed agli attenti avventori era stato sicuramente quello di trovarsi di fronte ad una coppia cornuta col giovane amante della moglie.
Alla prima occasione l'uomo aveva spiegato al cameriere che erano li per festeggiare un bel voto del figlio ad un esame all'università.
Naturalmente in sala nessuno ci aveva creduto.
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Vienimi dentro 10 - La gravidanza incestuosa della mamma.racconto sucessivo
Vienimi dentro 12 - Un pompino nei cessi del ristorante dalla mamma gravida.
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