L'Inculata
di
templare francesco
genere
gay
Sono sempre un bambino timido e introverso, non riuscivo a fare amicizie. In prima liceo, ero il primo della classe ma non avevo amici fino a quando un ragazzo Stefano mi chiese se potevo aiutarlo con i compiti. Stefano aveva un fratello gemello, Daniele che era in un un'altra classe. Accettai con la speranza di farmi degli amici. Un pomeriggio a casa loro Daniele prese fuori da sotto il materasso delle riviste porno. Comminiamo a sfogliare la rivista, si vedovano foto di uomini nudi che si baciavano oppure che prendevano in bocca il cazzo e quelli che inculavano. Stefano propose di provare a fare quello che si vedeva in foto. Comincio a spogliarsi seguito da Daniele, io mi vergognavo non mi ero mai spogliato di fronte ad un altro ragazzo. Stefano aveva già il suo in tiro e anche Daniele, cominciarono a masturbarsi. Alla fine mi spogliai anch’io ci sdraiamo sul letto. Stefano prese in mano il mio pistolini e comincio a masturbarmi poi me lo prese in bocca mentre Daniele mi baciava. Non resistetti molto che riversai la mia sborra in bocca a Stefano. Mi era piaciuto era diverso e molto più bello che farsi delle seghe da soli. Daniele mi chiese di prendere in bocca il suo seguendo le istruzioni di Stefano lo presi in bocca e lentamente feci il mio primo bocchino.
Stefano disse che gli sarebbe piaciuto prenderlo e anche metterlo in culo. Io non dissi niente e dopo un po' ci rivestimmo e me ne andai a casa, i fratelli si fecero promettere che sarei ritornato a giocare con loro. Quello che avevamo fatto mi era piaciuto e volevo rifarlo. Ci vedemmo a casa loro alcuni giorni dopo. Credevo fossero a casa da soli invece dopo un po' quando eravamo nudi sul letto che stavamo giocando con i nostri rispettivi cazzi entro nella stanza il loro padre. Si avvicino a me mi guardo toccandomi il cazzo poi mi allargo le gambe e disse oggi ti faccio provare un gioco nuovo che vedrai ti piacerà. Si spoglio venne sul letto con noi e disse a Stefano di prepararmi. Non sapevo cosa volesse dire ma lo capii subito quando Stefano prese a leccarmi il culo cercando di infilare la sua lingua nel buco poi si spalmo sul dito e nel mio buco della crema, mi massaggio per un po' e disse che ero pronto. Suo padre voleva mettermelo nel culo. Avevo paura che mi facesse troppo male e dissi che non volevo. Lui accarezzandomi disse che avrebbe fatto piano e che mi sarebbe piaciuto. Mi apri le gambe disse a Daniele ti tenermi aperte le chiappe. Avvicino il suo cazzo e prese a spingere. Il mio buco non ne voleva sapere e offriva resistenza. Continuo a spingere mi sembrava che mi stessero lacerando la carne quando sentii il suo cazzo sbattere contro la parete in fondo del mio culo. Era entrato tutto lo sentivo che mi riempiva. Mi aveva fatto male e mi faceva male mi scendevano delle lacrime Stefano mi baciava e mi tranquillizzava. Il cazzo prese a muoversi dentro e fuori in un ristorno lento. Iniziai ad abituarmi a quella bestia che aveva invaso il mio culo. Sentivo ancora male ma mi piaceva anche sentire quel movimento dentro di me. Dopo un po' gli dissi di spingerlo sempre fino in fondo e di andare più veloce, mi piaceva. Quella mia prima inculata mi disse Stefano che duro 40 minuti. Io ormai ero travolto dal piacere, vedere il viso di chi mi stava inculando che esprimeva piacere e godimento, faceva aumentare al che il mio godimento avrei voluto che continuasse all’infinito invece improvvisamente getti potenti e caldi mi riempirono il culo. Lui continuo a muoversi fino a che il suo cazzo comincio a ritirarsi usci dal mio culo. La mia prima inculata fu bellissima e ancora oggi la ricordo. Ricordo il dolore della prima volta ma anche il piacere che provai nel avere un cazzo dentro di me e di sentirmi bagnare dalla sua calda sborra.
A vedere quelle foto mi chiese se mi facevo delle seghe e se avevo il cazzo di altri ragazzi. Risposi che ogni tanto mi masturbavo r che non avevo mai visto il cazzo di un altro. Allora Stefano propose di masturbarci. Si tirò giù i pantaloni seguito da Daniele io mi vergognavo un po' ma alla fine lo feci. Prendemmo i nostri rispettivi cazzi e cominciammo a masturbarci ad un certo punto Daniele prese il mio cazzo in mano mentre Stefano prendeva il suo allora un po' titubante presi quello Stefano. Era piacevole sentire la mano calda di Daniele e mi stava piacendo masturbare Stefano. Fu un pomeriggio bellissimo i fratelli mi raccontarono che tra di loro lo facevano spesso.
Un pomeriggio eravamo nella camera distesi sul letto nudi mentre ci stavamo accarezzando e masturbando, entro improvvisamente il loro padre. Ci venne vicino ci chiese da quanto tempo lo facevamo e poi rivolto a me disse che avevo un bel culetto. Si sedette sul letto con noi e mi prese il cazzo cominciando a masturbarmi mentre con l'altra prese ad accarezzarmi le palle il culetto e senza dire niente mi infilò un dito nel culo. Feci un sobbalzo aveva fatto male, ma lui continuò a tenere il dito dentro e mentre continuava a masturbarmi prese ad andare su e giù col dito. Ero confuso, mi stava piacendo, quando tolse il dito gli chiesi di continuare e dopo un po' sborrai, mi sentivo sfinito avevo goduto. I gemelli mi chiesero se mi era piaciuto dissi che avrei voluto rifarlo. Suo padre però mi disse di rivestirsi che era ora di tornare a casa. Quella notte non dormi. La mattina dopo a scuola Stefano mi disse che se volevo il loro padre il giorno dopo sarebbe rimasto a casa. Quando dissi di sì si misero a ridere. Il giorno dopo subito dopo pranzo andai a casa dei gemelli venne ad aprire il padre che mi disse che i gemelli mi aspettavano in camera quando entrai loro erano giu nudi e stavano masturbando. Mi spogliai anche io, entro suo padre anche lui nudo. Aveva un cazzo che mi sembrava enorme lungo e grosso
Venne sul letto assieme a noi prese ad accarezzarmi soffermandosi sui capezzoli e mordicchiandoli mentre Stefano prese on bocca il mio cazzo e Daniele mi infilò un dito nel culo. Ero in loro balia però quello che stavano facendo mi piaceva. Il papà avvicinò le Sue labbra alla mia bocca e forzando mise la sua lingua dentro fu il mio primo bacio. Ad un certo punto tutti e tre smisero non capivo perché pensavo di avere fatto qualcosa. Emilio così si chiamava il loro papà mi disse che adesso mi avrebbe inculato. Non sapevo bene cosa intendesse dire allora Daniele mi disse che Emilio avrebbe messo il suo cazzo dentro il mio culo. Avevo paura il cazzo di Emilio era grosso e lungo mi avrebbe fatto male. I gemelli mi tranquillizzarono. Emilio prese un tubetto fece uscire della crema e cominciò a spalmare il buco infilò prima un dito poi due e tre, sentivo male lo dissi ma Emilio continuò poi mi fece girare e inginocchiare piegando in avanti la testa Daniele mi aprì le chiappe sentivo il cazzo di Emilio appoggiato sul buco e prese a spingere mi stava facendo male mi lamentavo chiedendo di smettere lui continuò a spingere mi sembrava che mi stesse squarciando mi misi a piangere allora Stefano mi baciò sussurrando di stare tranquillo che una volta dentro tutto non avrei più sentito male. Emilio continuò a spingere fino a che il mio culo cedette e entrò tutto. Stette fermo un po per farmi abituare e poi prese ad andare su e giù lentamente faceva ancora male ma mi stavo abituando a quell'intruso. Stefano mi baciava e Daniele mi masturbava Emilio continuava a incularmi stavo provando piacere e chiesi ad Emilio di spingerlo tutto dentro fino in fondo sborrai mentre sentivo getti di sborra calda che mi riempiva il culo. Ero stato sverginato e mi era piaciuto.
Da quel giorno Emilio mi riempii parecchie altre volte e il piacere che provavo aumentava ogni volta.
Stefano disse che gli sarebbe piaciuto prenderlo e anche metterlo in culo. Io non dissi niente e dopo un po' ci rivestimmo e me ne andai a casa, i fratelli si fecero promettere che sarei ritornato a giocare con loro. Quello che avevamo fatto mi era piaciuto e volevo rifarlo. Ci vedemmo a casa loro alcuni giorni dopo. Credevo fossero a casa da soli invece dopo un po' quando eravamo nudi sul letto che stavamo giocando con i nostri rispettivi cazzi entro nella stanza il loro padre. Si avvicino a me mi guardo toccandomi il cazzo poi mi allargo le gambe e disse oggi ti faccio provare un gioco nuovo che vedrai ti piacerà. Si spoglio venne sul letto con noi e disse a Stefano di prepararmi. Non sapevo cosa volesse dire ma lo capii subito quando Stefano prese a leccarmi il culo cercando di infilare la sua lingua nel buco poi si spalmo sul dito e nel mio buco della crema, mi massaggio per un po' e disse che ero pronto. Suo padre voleva mettermelo nel culo. Avevo paura che mi facesse troppo male e dissi che non volevo. Lui accarezzandomi disse che avrebbe fatto piano e che mi sarebbe piaciuto. Mi apri le gambe disse a Daniele ti tenermi aperte le chiappe. Avvicino il suo cazzo e prese a spingere. Il mio buco non ne voleva sapere e offriva resistenza. Continuo a spingere mi sembrava che mi stessero lacerando la carne quando sentii il suo cazzo sbattere contro la parete in fondo del mio culo. Era entrato tutto lo sentivo che mi riempiva. Mi aveva fatto male e mi faceva male mi scendevano delle lacrime Stefano mi baciava e mi tranquillizzava. Il cazzo prese a muoversi dentro e fuori in un ristorno lento. Iniziai ad abituarmi a quella bestia che aveva invaso il mio culo. Sentivo ancora male ma mi piaceva anche sentire quel movimento dentro di me. Dopo un po' gli dissi di spingerlo sempre fino in fondo e di andare più veloce, mi piaceva. Quella mia prima inculata mi disse Stefano che duro 40 minuti. Io ormai ero travolto dal piacere, vedere il viso di chi mi stava inculando che esprimeva piacere e godimento, faceva aumentare al che il mio godimento avrei voluto che continuasse all’infinito invece improvvisamente getti potenti e caldi mi riempirono il culo. Lui continuo a muoversi fino a che il suo cazzo comincio a ritirarsi usci dal mio culo. La mia prima inculata fu bellissima e ancora oggi la ricordo. Ricordo il dolore della prima volta ma anche il piacere che provai nel avere un cazzo dentro di me e di sentirmi bagnare dalla sua calda sborra.
A vedere quelle foto mi chiese se mi facevo delle seghe e se avevo il cazzo di altri ragazzi. Risposi che ogni tanto mi masturbavo r che non avevo mai visto il cazzo di un altro. Allora Stefano propose di masturbarci. Si tirò giù i pantaloni seguito da Daniele io mi vergognavo un po' ma alla fine lo feci. Prendemmo i nostri rispettivi cazzi e cominciammo a masturbarci ad un certo punto Daniele prese il mio cazzo in mano mentre Stefano prendeva il suo allora un po' titubante presi quello Stefano. Era piacevole sentire la mano calda di Daniele e mi stava piacendo masturbare Stefano. Fu un pomeriggio bellissimo i fratelli mi raccontarono che tra di loro lo facevano spesso.
Un pomeriggio eravamo nella camera distesi sul letto nudi mentre ci stavamo accarezzando e masturbando, entro improvvisamente il loro padre. Ci venne vicino ci chiese da quanto tempo lo facevamo e poi rivolto a me disse che avevo un bel culetto. Si sedette sul letto con noi e mi prese il cazzo cominciando a masturbarmi mentre con l'altra prese ad accarezzarmi le palle il culetto e senza dire niente mi infilò un dito nel culo. Feci un sobbalzo aveva fatto male, ma lui continuò a tenere il dito dentro e mentre continuava a masturbarmi prese ad andare su e giù col dito. Ero confuso, mi stava piacendo, quando tolse il dito gli chiesi di continuare e dopo un po' sborrai, mi sentivo sfinito avevo goduto. I gemelli mi chiesero se mi era piaciuto dissi che avrei voluto rifarlo. Suo padre però mi disse di rivestirsi che era ora di tornare a casa. Quella notte non dormi. La mattina dopo a scuola Stefano mi disse che se volevo il loro padre il giorno dopo sarebbe rimasto a casa. Quando dissi di sì si misero a ridere. Il giorno dopo subito dopo pranzo andai a casa dei gemelli venne ad aprire il padre che mi disse che i gemelli mi aspettavano in camera quando entrai loro erano giu nudi e stavano masturbando. Mi spogliai anche io, entro suo padre anche lui nudo. Aveva un cazzo che mi sembrava enorme lungo e grosso
Venne sul letto assieme a noi prese ad accarezzarmi soffermandosi sui capezzoli e mordicchiandoli mentre Stefano prese on bocca il mio cazzo e Daniele mi infilò un dito nel culo. Ero in loro balia però quello che stavano facendo mi piaceva. Il papà avvicinò le Sue labbra alla mia bocca e forzando mise la sua lingua dentro fu il mio primo bacio. Ad un certo punto tutti e tre smisero non capivo perché pensavo di avere fatto qualcosa. Emilio così si chiamava il loro papà mi disse che adesso mi avrebbe inculato. Non sapevo bene cosa intendesse dire allora Daniele mi disse che Emilio avrebbe messo il suo cazzo dentro il mio culo. Avevo paura il cazzo di Emilio era grosso e lungo mi avrebbe fatto male. I gemelli mi tranquillizzarono. Emilio prese un tubetto fece uscire della crema e cominciò a spalmare il buco infilò prima un dito poi due e tre, sentivo male lo dissi ma Emilio continuò poi mi fece girare e inginocchiare piegando in avanti la testa Daniele mi aprì le chiappe sentivo il cazzo di Emilio appoggiato sul buco e prese a spingere mi stava facendo male mi lamentavo chiedendo di smettere lui continuò a spingere mi sembrava che mi stesse squarciando mi misi a piangere allora Stefano mi baciò sussurrando di stare tranquillo che una volta dentro tutto non avrei più sentito male. Emilio continuò a spingere fino a che il mio culo cedette e entrò tutto. Stette fermo un po per farmi abituare e poi prese ad andare su e giù lentamente faceva ancora male ma mi stavo abituando a quell'intruso. Stefano mi baciava e Daniele mi masturbava Emilio continuava a incularmi stavo provando piacere e chiesi ad Emilio di spingerlo tutto dentro fino in fondo sborrai mentre sentivo getti di sborra calda che mi riempiva il culo. Ero stato sverginato e mi era piaciuto.
Da quel giorno Emilio mi riempii parecchie altre volte e il piacere che provavo aumentava ogni volta.
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