L'amico di familia 1
di
templare francesco
genere
gay
Mi chiamo Alessandro (nome di fantasia) sono bisex e voglio raccontarvi la mia storia. Ho imparato a gustarmi. il piacere di avere un cazzo in bocca, il sapore della sborrar e il piacere di essere penetrato da un cazzo possibilmente bello lungo e grosso. Tutto questo lo faccio ancora oggi nonostante abbia una famiglia.
I miei primi approcci con il sesso iniziarono nei primi anni 70. Avevo 13 anni e a quell’età le uniche esperienze che avevo fatto erano delle seghe in compagnia di un mio amico. Ci conoscevamo fin dall’asilo e per noi ci sembrava naturale. Siamo passati dalle seghe ognuno per conto suo a quelle che uno le faceva all’altro e questo fino alle prime gocce della nostra sborra. Questo però non mi bastava volevo qualcosa di più per esempio prenderlo e farmelo prender in bocca e assaggiare la sborra. Purtroppo l’amico non ci stava e quindi cominciai a pensare come fare per soddisfare il mio desiderio. In quei mesi fantasticavo di avere in bocca un cazzo grande e sentire, però non volevo quello di un ragazzino della mia età ma desideravo quello di una persona adulta. La mia attenzione quindi si sposto in un amico di mio fratello che frequentava la nostra familia. Iniziai una serie di azioni che pensavo avrebbero attirato la sua attenzione. Quando potevo cercavo passandoli davanti di strusciare il mio culetto oppure sedermi accanto a lui indossando pantaloncini molto corti senza mutandine che consentivano al mio pisello di uscire. Vedevo che durante queste azioni il suo cazzo in tiro. Una domenica dopo pranzo lo accompagnai alla porta e gli dissi che il giorno dopo sarei rimasto a casa da solo. Trascorsi il resto della giornata pensando a Roberto, cosi si chiamava, e a quello che avremmo potuto fare assieme. Quel pomeriggio mi feci un sacco di seghe. Alla mattina dopo colazione, quando i miei uscirono andai a togliermi le mutande e la maglietta, rimasi solo con i pantaloncini e attesi speranzoso che Roberto suonasse il campanello. A metà mattinata il suono del campanello mi fece sobbalzare, speravo che fosse lui. Andai ad aprire, era Roberto che mi saluto. Non sapevo cosa fare o dire. Alla fine ci trovammo seduti sul divano a chiacchierare Mi chiese se mi facevo delle seghe e se lo facevo a con altri ragazzi. Lui aveva poggiato la sua mano sulla mi coscia e mi accarezzava, il cazzetto era in tiro lui se ne accorse. Mi infilo la mano dentro i pantaloncini prendendo il pistolino in mano. Senza parlare allora mi slaccia i pantaloncini e gli feci scendere alle caviglie. Roberto che continuava a tenere in mano il mio cazzetto lo scappello un paio di volte e prese a masturbarmi. La sua mano calda e il movimento mi facevano sospirare di piacere. Prese ad accarezzarmi il petto soffermandosi sui miei capezzoli. Ero come stregato stavo godendo, aumento il movimento e dopo poco gli sborrai in mano. Mi era piaciuto gli dissi però che volevo farlo a lui e che volevo assaggiare la sua sborra. Si spoglio e mi apparve un cazzo enorme lungo e grosso contornato da un folto pelo. Mi ritrovavo davanti l’oggetto del mio desiderio. Le sue vene il suo contorno il suo odore. Lo presi in mano lo scappellai, presi a masturbarlo. Dalla sua cappella erano uscite delle gocce, Non resisto inizio a leccarlo per saggiare il sapore era buono avvicinai la bocca e con le labbra attorno al cazzo comincio ad usare la lingua mentre lui pian piano comincia a spinger lo dentro. Questo non fa altro che aumentare la mia voglia e allora continuo a leccare, la mia saliva colava dalla bocca, la lingua scorreva su tutta l’asta fino ad arrivare alle sua palle. Continuo a succhiare e leccare dando a piacere a Roberto. Mi alternavo cazzo e palle. Ero riuscito a fatica a prendere in bocca tutto quel grande pezzo di carne pulsante. Stavo facendo il mio primo bocchino e mi piaceva. Il mio cazzo si era svegliato e mi faceva male da quanto era in tiro lentamente lo presi in mano mentre andavo su e giù con la bocca facendolo entrare fino alla gola volevo gustarmelo tutto, mi masturbavo, aumentando il piacere. Volevo gustare la sua sborra, volevo che mi riempisse la bocca. Mi prese la testa tenendola ferma, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra adesso ti faccio assaggiare la sborra e mentre lo dice lo sento gemere il suo cazzo inizia a pulsare e mi sento inondare la bocca dalla sua sborra calda e cremosa. Deglutisco tutto. Continuai a succhiare e a leccare. non volevo che nulla andasse perso, fino a che si affloscio uscendo dalla mia bocca. Non so quanto tempo durò, ma nel mio ricordo è stato fin troppo breve. Mi disse che era stato il miglior bocchino che gli avessero mai fatto. Poi mi fece sdraiare si mise accanto a me mi bacio mentre con una mano mi con l’altra mi massaggiava le palle era una vera goduria sentire la sua mano. Realizzai allora che volevo essere posseduto, volevo sentire il suo cazzo nel mio culo. Continuo a baciarmi sulle labbra. Un bacio passionale bello. La sua lingua invase la mia bocca incontrando la mia. Continuava a baciarmi mentre le sue mani toccavano tutto il mio corpo dalla testa ai capezzoli alla mia pancia e al mio cazzo. Il piacere era intenso il calore della sua mano i suoi baci le carezze mi portarono al massimo godimento. Gli sborrai nella mano, che se la porto alla bocca leccandola. Poi si avvicino alla mia bocca dandomi un bacio aprii forzando con la sua lingua l’apertura della mia bocca mi passo la mia sborra mentre le nostre lingue si intrecciavano in un amoroso balletto.
Sfiniti entrambi dal piacere restammo nudi sdraiati a parlare.
I miei primi approcci con il sesso iniziarono nei primi anni 70. Avevo 13 anni e a quell’età le uniche esperienze che avevo fatto erano delle seghe in compagnia di un mio amico. Ci conoscevamo fin dall’asilo e per noi ci sembrava naturale. Siamo passati dalle seghe ognuno per conto suo a quelle che uno le faceva all’altro e questo fino alle prime gocce della nostra sborra. Questo però non mi bastava volevo qualcosa di più per esempio prenderlo e farmelo prender in bocca e assaggiare la sborra. Purtroppo l’amico non ci stava e quindi cominciai a pensare come fare per soddisfare il mio desiderio. In quei mesi fantasticavo di avere in bocca un cazzo grande e sentire, però non volevo quello di un ragazzino della mia età ma desideravo quello di una persona adulta. La mia attenzione quindi si sposto in un amico di mio fratello che frequentava la nostra familia. Iniziai una serie di azioni che pensavo avrebbero attirato la sua attenzione. Quando potevo cercavo passandoli davanti di strusciare il mio culetto oppure sedermi accanto a lui indossando pantaloncini molto corti senza mutandine che consentivano al mio pisello di uscire. Vedevo che durante queste azioni il suo cazzo in tiro. Una domenica dopo pranzo lo accompagnai alla porta e gli dissi che il giorno dopo sarei rimasto a casa da solo. Trascorsi il resto della giornata pensando a Roberto, cosi si chiamava, e a quello che avremmo potuto fare assieme. Quel pomeriggio mi feci un sacco di seghe. Alla mattina dopo colazione, quando i miei uscirono andai a togliermi le mutande e la maglietta, rimasi solo con i pantaloncini e attesi speranzoso che Roberto suonasse il campanello. A metà mattinata il suono del campanello mi fece sobbalzare, speravo che fosse lui. Andai ad aprire, era Roberto che mi saluto. Non sapevo cosa fare o dire. Alla fine ci trovammo seduti sul divano a chiacchierare Mi chiese se mi facevo delle seghe e se lo facevo a con altri ragazzi. Lui aveva poggiato la sua mano sulla mi coscia e mi accarezzava, il cazzetto era in tiro lui se ne accorse. Mi infilo la mano dentro i pantaloncini prendendo il pistolino in mano. Senza parlare allora mi slaccia i pantaloncini e gli feci scendere alle caviglie. Roberto che continuava a tenere in mano il mio cazzetto lo scappello un paio di volte e prese a masturbarmi. La sua mano calda e il movimento mi facevano sospirare di piacere. Prese ad accarezzarmi il petto soffermandosi sui miei capezzoli. Ero come stregato stavo godendo, aumento il movimento e dopo poco gli sborrai in mano. Mi era piaciuto gli dissi però che volevo farlo a lui e che volevo assaggiare la sua sborra. Si spoglio e mi apparve un cazzo enorme lungo e grosso contornato da un folto pelo. Mi ritrovavo davanti l’oggetto del mio desiderio. Le sue vene il suo contorno il suo odore. Lo presi in mano lo scappellai, presi a masturbarlo. Dalla sua cappella erano uscite delle gocce, Non resisto inizio a leccarlo per saggiare il sapore era buono avvicinai la bocca e con le labbra attorno al cazzo comincio ad usare la lingua mentre lui pian piano comincia a spinger lo dentro. Questo non fa altro che aumentare la mia voglia e allora continuo a leccare, la mia saliva colava dalla bocca, la lingua scorreva su tutta l’asta fino ad arrivare alle sua palle. Continuo a succhiare e leccare dando a piacere a Roberto. Mi alternavo cazzo e palle. Ero riuscito a fatica a prendere in bocca tutto quel grande pezzo di carne pulsante. Stavo facendo il mio primo bocchino e mi piaceva. Il mio cazzo si era svegliato e mi faceva male da quanto era in tiro lentamente lo presi in mano mentre andavo su e giù con la bocca facendolo entrare fino alla gola volevo gustarmelo tutto, mi masturbavo, aumentando il piacere. Volevo gustare la sua sborra, volevo che mi riempisse la bocca. Mi prese la testa tenendola ferma, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra adesso ti faccio assaggiare la sborra e mentre lo dice lo sento gemere il suo cazzo inizia a pulsare e mi sento inondare la bocca dalla sua sborra calda e cremosa. Deglutisco tutto. Continuai a succhiare e a leccare. non volevo che nulla andasse perso, fino a che si affloscio uscendo dalla mia bocca. Non so quanto tempo durò, ma nel mio ricordo è stato fin troppo breve. Mi disse che era stato il miglior bocchino che gli avessero mai fatto. Poi mi fece sdraiare si mise accanto a me mi bacio mentre con una mano mi con l’altra mi massaggiava le palle era una vera goduria sentire la sua mano. Realizzai allora che volevo essere posseduto, volevo sentire il suo cazzo nel mio culo. Continuo a baciarmi sulle labbra. Un bacio passionale bello. La sua lingua invase la mia bocca incontrando la mia. Continuava a baciarmi mentre le sue mani toccavano tutto il mio corpo dalla testa ai capezzoli alla mia pancia e al mio cazzo. Il piacere era intenso il calore della sua mano i suoi baci le carezze mi portarono al massimo godimento. Gli sborrai nella mano, che se la porto alla bocca leccandola. Poi si avvicino alla mia bocca dandomi un bacio aprii forzando con la sua lingua l’apertura della mia bocca mi passo la mia sborra mentre le nostre lingue si intrecciavano in un amoroso balletto.
Sfiniti entrambi dal piacere restammo nudi sdraiati a parlare.
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