Il collegio 2
di
templare francesco
genere
gay
Ricordo ancora con chiarezza quando persi la mia verginità. Ero un ragazzino moro con gli occhi verdi, timido, ma la vita del collegio con i miei nuovi amici mi stava aiutando a superare la mia timidezza. Il mio giovane culetto venne aperto la prima volta da un robusto cazzo grosso e lungo, credo che fosse stato di almeno 20 cm.
Nella nostra camera tra di noi continuavano i giochi sessuali. Mi ero specializzato a fare i bocchini e Andrea ne era soddisfatto. Ogni tanto lo facevo anche con Antonio che era il ragazzo che aiutava nella nostra sorveglianza. Con lui la prima volta fu un po' più difficile il suo cazzo era di dimensioni superiori a quello di Andrea e la prima volta che mi sborro in bocca ne fece tanta che ho faticato ad ingoiarla tutta. Come ho scritto nel racconto precedente ogni tanto uno dei ragazzi non dormiva con noi e non mi era stato detto il motivo anzi Andrea mi aveva detto se che presto l’avrei saputo. Alla base del mio giovane cazzo era spuntata un folta penuria, che sentivo essere anche nel culo. Un sabato pomeriggio mentre gli altri ragazzi erano a giocare Andrea mi chiamo e mi disse di salire con lui in camera dove c’era già Antonio. Mi dissero che dovevo tagliarmi i peli sul cazzo e sul culo alla mia domanda mi dissero che così era più bello. Mi spoglia venni insaponato e Antonio con un rasoio mi pulì dappertutto anche nel culetto e mentre lo faceva mi mise un dito dentro il mio bucchino. Sentii un po' male e del fastidio, ma mentre lo muoveva il mio cazzo si era drizzato allora Andrea mi masturbo mentre Antonio teneva il suo dito dentro muovendolo il fastidio passo e cominciai a sentire un certo piacere e sborrai una quantità superiore al solito. Mi chiesero se mi era piaciuto perché avrei dovuto abituarmi, Non capivo cosa volessero dire ma in qualche modo immaginavo. Alla fine Antonio mi disse che presto sarebbe toccato a me ad uscire una notte. Dopo alcuni giorni, mentre gli altri si preparavano per andare a letto Antonio venne da me e mi disse che mi avrebbe accompagnato dal sorvegliante. Quando entrammo nella sua camera era sdraiato sul letto e indossava un lungo camicione, mi fece avvicinare mi prese una mano e se la porto sul suo cazzo che presi a menare accarezzandoli anche i testicoli. Mi chiese di prenderlo in bocca, ma quello fu molto difficile più della cappella e poco altro non riuscii, mi sborro in bocca e la maggior parte del liquido mi colo dai lati della bocca. Antonio mi fece sdraiare sul letto a pancia in giù e con un dito mi spalmo una crema che doveva facilitare la penetrazione. Mi disse che don Mario il sorvegliante mi avrebbe messo il suo cazzo dentro, che probabilmente mi avrebbe fatto male ma che mi sarebbe anche piaciuto. Don Mario si tolse il camicione si sdraio sopra di me, sentivo il calore del suo corpo che si strofinava sul mio. Antonio mi allargo le chiappe sentii la cappella umida strusciare tra le mie natiche. Avevo capito che mi avrebbe penetrato con il suo enorme cazzo ma non sapevo se ero pronto, ero ancora piccolo e il mio buccheto era stretto. Senza dire niente il don appoggiò sul mio buco del culo il suo cazzo prese a spingere per entrare. Era troppo grosso e piccolo il mio buco, ma lui continuava a spingere, mi faceva male stringevo le mani di Antonio. Il dolore che stavo provando mi fece scendere alcune lacrime. Lentamente la cappella entro lascio che mi abituassi. Poi pian piano comincio a spiengere il suo cazzo più a fondo fino a entrare tutto. Mi sembrava che mi avessero lacerato le carni faceva male. Antonio mi disse di stare tranquillo che adesso che era dentro tutto il dolore mi sarebbe passato e avrei cominciato a sentire piacere. Il don prese a stantuffare il mio culetto con decisione facendo scorrere il suo cazzo fuori e dentro, allargandomi e facendomi abituare alle sue dimensioni. Mi chiese se faceva male, dissi di si, mi rispose che era normale la prima volta ma che tra poco sarebbe passato. Inizio ad aumentare il ritmo, mi stava incullando con forza, il mio buco si dilatava sempre di più ogni volta che spingeva dentro. Il dolore lentamente stava lasciando spazio sempre di più a quella sensazione di piacere che non avevo ancora provato. Sentivo che lui stava godendo e la cosa faceva godere anche me. Dopo non so quanto tempo sentii dentro la mia pancia quella sensazione di piacere cosi forte da invadermi tutto il corpo facendomi spruzzare la sborra senza avermi mai toccato. Fu il mio primo orgasmo intenso che mi sembrava non finesse mai. Feci un piccolo urlo di piacere come non avevo mai fatto, allora lui accelerò il ritmo penetrandomi sempre più in fondo fino a riempire il mio culo di una quantità di sborra bollente. Lentamente il suo cazzo usci dal mio culo lasciandomi una sensazione di vuoto, ansimavo stavo ancora godendo quando dal mio culo inizio a colare un pò della sua sborra mista a sangue. Mi aveva rotto il culo ma mi era veramente piaciuto. Mi disse che ero stato il migliore e il più bravo e che lo avrebbe fatto molte altre volte ancora. Mi disse di andare a sdraiarmi nel l’altro letto e di riposare. Antonio si sdraio accanto a me e dopo un po' mi penetrò il piacere era forte ma non raggiunsi l’intensità della prima volta.
Alla mattina Antonio mi riaccompagno in camera dicendomi che per quel giorno potevo stare a letto che mi avrebbe fatto portare la colazione e il pranzo. Avevo il culo che mi bruciava ancora, Andrea mi venne vicino, guardo il mio culo dopo avermi pulito mi disse che mi il sorvegliante mi aveva allargato il buco per bene.
Ero stato sverginato da un bel cazzo e da quel giorno fino a quando rimasi in collegio il mio culo fu visitato molte volte sia dal sorvegliante che da Andrea e gli altri ragazzi arrivarono anche a scoparmi due alla volta, uno in bocca e l’altro in culo. Non so quanto sperma ho bevuto in quelli anni e quanto sperma è entrato nel mio culo. Oggi sono sposato e ho dei figli, ma certi piaceri ti entrano dentro e non riesci ad abbandonarli. Ho sempre cercato altri uomini da cui farmi inculare e cerco dei cazzi gli cerco. In tutto questo mi aiuta anche mia moglie a cui ho raccontato le mie esperienze e le voglie di prenderlo nel culo che ancora oggi mi pervade. Lei di solito assiste mentre lo prendo in culo e mi masturba, riesco cosi a sborrare nel momento in cui il mio culo si riempie. Dopo me la scopo lentamente facendola godere come una matta. Molte volte è lei stessa a procurarmi gli uomini da cui farmi inculare. Ma questo fa parte di un’altra storia e un altro periodo.
Nella nostra camera tra di noi continuavano i giochi sessuali. Mi ero specializzato a fare i bocchini e Andrea ne era soddisfatto. Ogni tanto lo facevo anche con Antonio che era il ragazzo che aiutava nella nostra sorveglianza. Con lui la prima volta fu un po' più difficile il suo cazzo era di dimensioni superiori a quello di Andrea e la prima volta che mi sborro in bocca ne fece tanta che ho faticato ad ingoiarla tutta. Come ho scritto nel racconto precedente ogni tanto uno dei ragazzi non dormiva con noi e non mi era stato detto il motivo anzi Andrea mi aveva detto se che presto l’avrei saputo. Alla base del mio giovane cazzo era spuntata un folta penuria, che sentivo essere anche nel culo. Un sabato pomeriggio mentre gli altri ragazzi erano a giocare Andrea mi chiamo e mi disse di salire con lui in camera dove c’era già Antonio. Mi dissero che dovevo tagliarmi i peli sul cazzo e sul culo alla mia domanda mi dissero che così era più bello. Mi spoglia venni insaponato e Antonio con un rasoio mi pulì dappertutto anche nel culetto e mentre lo faceva mi mise un dito dentro il mio bucchino. Sentii un po' male e del fastidio, ma mentre lo muoveva il mio cazzo si era drizzato allora Andrea mi masturbo mentre Antonio teneva il suo dito dentro muovendolo il fastidio passo e cominciai a sentire un certo piacere e sborrai una quantità superiore al solito. Mi chiesero se mi era piaciuto perché avrei dovuto abituarmi, Non capivo cosa volessero dire ma in qualche modo immaginavo. Alla fine Antonio mi disse che presto sarebbe toccato a me ad uscire una notte. Dopo alcuni giorni, mentre gli altri si preparavano per andare a letto Antonio venne da me e mi disse che mi avrebbe accompagnato dal sorvegliante. Quando entrammo nella sua camera era sdraiato sul letto e indossava un lungo camicione, mi fece avvicinare mi prese una mano e se la porto sul suo cazzo che presi a menare accarezzandoli anche i testicoli. Mi chiese di prenderlo in bocca, ma quello fu molto difficile più della cappella e poco altro non riuscii, mi sborro in bocca e la maggior parte del liquido mi colo dai lati della bocca. Antonio mi fece sdraiare sul letto a pancia in giù e con un dito mi spalmo una crema che doveva facilitare la penetrazione. Mi disse che don Mario il sorvegliante mi avrebbe messo il suo cazzo dentro, che probabilmente mi avrebbe fatto male ma che mi sarebbe anche piaciuto. Don Mario si tolse il camicione si sdraio sopra di me, sentivo il calore del suo corpo che si strofinava sul mio. Antonio mi allargo le chiappe sentii la cappella umida strusciare tra le mie natiche. Avevo capito che mi avrebbe penetrato con il suo enorme cazzo ma non sapevo se ero pronto, ero ancora piccolo e il mio buccheto era stretto. Senza dire niente il don appoggiò sul mio buco del culo il suo cazzo prese a spingere per entrare. Era troppo grosso e piccolo il mio buco, ma lui continuava a spingere, mi faceva male stringevo le mani di Antonio. Il dolore che stavo provando mi fece scendere alcune lacrime. Lentamente la cappella entro lascio che mi abituassi. Poi pian piano comincio a spiengere il suo cazzo più a fondo fino a entrare tutto. Mi sembrava che mi avessero lacerato le carni faceva male. Antonio mi disse di stare tranquillo che adesso che era dentro tutto il dolore mi sarebbe passato e avrei cominciato a sentire piacere. Il don prese a stantuffare il mio culetto con decisione facendo scorrere il suo cazzo fuori e dentro, allargandomi e facendomi abituare alle sue dimensioni. Mi chiese se faceva male, dissi di si, mi rispose che era normale la prima volta ma che tra poco sarebbe passato. Inizio ad aumentare il ritmo, mi stava incullando con forza, il mio buco si dilatava sempre di più ogni volta che spingeva dentro. Il dolore lentamente stava lasciando spazio sempre di più a quella sensazione di piacere che non avevo ancora provato. Sentivo che lui stava godendo e la cosa faceva godere anche me. Dopo non so quanto tempo sentii dentro la mia pancia quella sensazione di piacere cosi forte da invadermi tutto il corpo facendomi spruzzare la sborra senza avermi mai toccato. Fu il mio primo orgasmo intenso che mi sembrava non finesse mai. Feci un piccolo urlo di piacere come non avevo mai fatto, allora lui accelerò il ritmo penetrandomi sempre più in fondo fino a riempire il mio culo di una quantità di sborra bollente. Lentamente il suo cazzo usci dal mio culo lasciandomi una sensazione di vuoto, ansimavo stavo ancora godendo quando dal mio culo inizio a colare un pò della sua sborra mista a sangue. Mi aveva rotto il culo ma mi era veramente piaciuto. Mi disse che ero stato il migliore e il più bravo e che lo avrebbe fatto molte altre volte ancora. Mi disse di andare a sdraiarmi nel l’altro letto e di riposare. Antonio si sdraio accanto a me e dopo un po' mi penetrò il piacere era forte ma non raggiunsi l’intensità della prima volta.
Alla mattina Antonio mi riaccompagno in camera dicendomi che per quel giorno potevo stare a letto che mi avrebbe fatto portare la colazione e il pranzo. Avevo il culo che mi bruciava ancora, Andrea mi venne vicino, guardo il mio culo dopo avermi pulito mi disse che mi il sorvegliante mi aveva allargato il buco per bene.
Ero stato sverginato da un bel cazzo e da quel giorno fino a quando rimasi in collegio il mio culo fu visitato molte volte sia dal sorvegliante che da Andrea e gli altri ragazzi arrivarono anche a scoparmi due alla volta, uno in bocca e l’altro in culo. Non so quanto sperma ho bevuto in quelli anni e quanto sperma è entrato nel mio culo. Oggi sono sposato e ho dei figli, ma certi piaceri ti entrano dentro e non riesci ad abbandonarli. Ho sempre cercato altri uomini da cui farmi inculare e cerco dei cazzi gli cerco. In tutto questo mi aiuta anche mia moglie a cui ho raccontato le mie esperienze e le voglie di prenderlo nel culo che ancora oggi mi pervade. Lei di solito assiste mentre lo prendo in culo e mi masturba, riesco cosi a sborrare nel momento in cui il mio culo si riempie. Dopo me la scopo lentamente facendola godere come una matta. Molte volte è lei stessa a procurarmi gli uomini da cui farmi inculare. Ma questo fa parte di un’altra storia e un altro periodo.
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