Luca terza parte

di
genere
gay

Con Luca ormai avevo un rapporto quasi ossessivo, lo consideravo quasi di mia proprietà Ogni volta che ne avevamo l’occasione facevamo l’amore. Penetrarlo mi dava e gli dava piacere. Stavamo bene assieme. Lo studio era la scusa che spesso usavamo per stare da soli. Ormai frequentavo la sua casa come fosse la mia, alcune volte mi fermavo a cena e dormivo a casa sua. Altre volte era lui che veniva da me. I nostri genitori non avevano nessun sospetto di quello che facevamo. Un bel giorno però successe l’imprevisto. La mamma di Luca di solito lavorava fino alle 19, questo ci consentiva di fare l’amore nel pomeriggio senza preoccupazione di essere scoperti.
Quel pomeriggio eravamo sul letto ed ero dentro Luca, lo stavo inculanto con piacere e lui mugolava incitandomi a spingere più in dentro diceva che gli piaceva sentire il mio cazzo quando toccava la parete in fondo. Ad un certo punto ebbi la sensazione di essere guardato, la madre di Luca, era rientrata prima e era sull’uscio della camera da letto che ci guardava. Vedeva suo figlio che veniva inculato. Il miocazzo si era ammosciato ed era uscito dal suo culo. Luca si mise a piangere. Io ero preoccupato per quella che sarebbe stata la reazione dei miei genitori.
Sua madre venne a sedersi sul letto, eravamo nudi. ci prese la testa tra le sue mani e ci chiese se era proprio quello che volevamo. Nessuno di noi due rispose la guardavamo impauriti. Luca continuava a piangere e io lo accarezzavo per darli coraggio. e poi risposi. Si è quello che vogliamo Luca mi piace e ci vogliamo bene. Chiese anche a suo figlio se era quello che voleva. Luca la testa bassa, senza guardarla, disse anche lui voleva bene a me e che fin da piccolo sentiva di essere attratto dai ragazzi.
Sua madre, si alzo e mentre usciva si girò e disse: Se è questo che volete, io non mi opporrò ma dovrete fare attenzione, e tu Marco cerca di non farti scoprire dai tuoi genitori, credo che non reagirebbero come ho fatto io. Poi ci chiamo vicino a lei e ci dette un bacio. Le sue ultime parole furono potete restare a letto se volete. Vi chiamerò per cena.
Rimanemmo a letto nudi a parlare. Luca singhiozzava ancora Avevamo confessato a noi stessi e a sua madre di volerci bene. Quel pomeriggio si chiuse con un lungo bacio. Quella sera dopo aver telefonato ai miei, rimasi a dormire da Luca. Quella notte inculai Luca con delicatezza e passione, con un ritmo calmo ma costante fu un amplesso lungo che ci portò per la prima volta a sborrare assieme. Quella notte chiesi a Luca di penetrarmi, volevo sentirlo dentro di me, volevo sentire il suo calore, volevo che lasciasse la sua sborra dentro di me. Era la prima volta che venivo inculato e Luca fu delicato. Il suo cazzo si era appoggiato sul mio buco e Luca comincio a spingere. Sentivo un forte dolore, ma lasciai che entrasse dentro. Fu
con una passione e delicatezza. Avevo voglia di sentire il calore del suo corpo e del suo culo. Fu gentile e delicato. Sentire che si muoveva dentro di me, mentre lo tirava fuori e lo rimetteva dentro, con un ritmo calmo ma costante mi dava un piacere intenso. Presi a masturbarmi e venni quando sentii il suo caldo liquido dentro di me. Quando scivolo fuori lo ringraziai per quel piacere intenso che mi aveva dato. Gli presi il cazzo in mano e me lo infilai in bocca gustandomi il sapore della sua sborra mista ai miei umori. Ci addormentammo abbracciati e cosi che ci trovo sua madre la mattina dopo. Ci vestimmo e andammo a scuola.
scritto il
2021-11-04
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