Il collegio (storia vera con nomi di fantasia)

di
genere
gay

Sono nato in un paesino della campagna veneta negli anni 60, dove parlare di sesso era tabù. I miei genitori erano profondamente cattolici e quindi le domande che da bambino mi facevo quando il mio pisellino diventava duro restavano senza risposta. Facevo la terza media quando i miei decisero di mettermi in collegio perché il loro lavoro non consentiva di seguirmi. Era un collegio maschile gestito dai padri O.
Non fu facile per me abituarmi alla vita del collegio. Uno perchè la maggior parte dei ragazzi erano li già da anni e il secondo perché purtroppo facevo ancora la pipi a letto e della cosa mi vergognavo assai. Ero un ragazzino timido e introverso e nel collegio si dormiva in grandi camerate da 30 letti per piano, cosa che mi creava grandi preoccupazioni. Ogni piano aveva un sorvegliante e un aiuto che di solito era un ragazzo degli ultimi anni di liceo. I miei genitori però quando andarono a parlare per il mio inserimento, raccontarono del mio problema, quindi quando arrivai fui messo a dormire in una camera con soli con altri 7 ragazzini che avevano avuto e avevano ancora il mio problema di fare la pipi a letto.
Fu in quelli anni che feci conoscenza con il sesso.
Iniziai così il mio percorso in collegio. Alla notte venivamo svegliati per andare in bagno e quindi evitare di fare la pipi a letto. Fu in quelle notti che inizio il mio addestramento al sesso.
Il mio vicino di letto era Andrea; che fin dal primo giorno mi era stato accanto proteggendomi dagli scherzi degli altri ragazzi. da quel momento ero sotto la sua responsabilità. Una notte fui svegliato da Andrea che mi disse di andare in bagno con lui a fare la pipi. Mi vergognavo farmi vedere mentre facevo la pipi anche perché avevo il pistolino dritto. Allora Andrea me lo prese in mano e cominciò a scappellarmi e ad andare su e giù. Era la prima volta, che qualcuno mi toccava, dopo un po' cominciai a sentire un brivido che mi saliva dal basso ventre, vennero fuori alcune gocce, che credevo fosse pipi. Andrea si mise a ridere e mi chiese se mi era piaciuto. Risposi di si. Alla mattina mentre stavamo rifacendo i nostri letti, racconto a tutti che mi aveva masturbato e disse anche che avevo un attrezzo bello grosso, lungo e che sborravo già. Tutti gli altri mi chiesero di farglielo vedere. Non sapevo cosa volesse dire sborrare e quindi lo chiesi ad Andrea, che disse che era quel liquido che era uscito mentre mi toccava.
Qualche notte purtroppo non riuscivo ad andare in bagno e fin dalla prima volta che era successo Andrea mi prendeva a letto con lui. Però dopo quella prima volta che mi aveva toccato complice anche del fatto che ero senza pigiama perche bagnato mi masturbava e si faceva masturbare. Scoprii anche che quella era una prassi che tutti gli altri ragazzi facevano. Ogni tanto però un ragazzo invece di dormire in camera con noi dopo che si era messo il pigiama usciva e rientrava alla mattina dopo per vestirsi. Ero curioso e quindi chiesi ad Andrea dove andavano di notte, mi rispose che lo avrei scoperto da solo e di non preoccuparmi.

Andrea mi fece anche conoscere il piacere di prenderlo in bocca. La prima volta che lo feci con lui mi chiese mentre lo masturbavo se davo un bacio alla sua cappella. Non volevo, ma mi prese la testa la spinse in giù all’altezza della sua cappella dove erano comparse alcune gocce di pre sperma, allora con la lingua leccai, il sapore non era male leggermente salato, continuai a leccare. Andrea apprezzava quello che stavo facendo e mi incito a prenderlo tutto in bocca. Il sapore e il profumo della sua pelle era buono. Aprii la bocca e a fatica lo feci entrare tutto e iniziai un lento movimento di avanti e indietro. Mentre gli facevo il bocchino sentii il mio cazzo che drizzava e premeva contro le mutande, le scostai e lo presi in mano iniziando a masturbarmi. Sapevo che gli altri ragazzi ci stavano guardando ma non mi interessava ero troppo impegnato in quel momento a godere e a far godere. Mentre mi masturbavo aumentava il piacere di sentire in bocca il sapore del suo cazzo che mi sembrava sempre più gustoso. Cercavo di farlo entrare tutto in bocca scappellandolo il più possibile presi ad accarezzarli i testicoli e all’improvviso sentii un fremito alla base del mio cazzo sborrai senza toccarmi, mentre Andrea mi riempiva la bocca con il suo sperma leggermente salato e denso. Ingoiai tutto. Continuai a succhiare fino all’ultima goccia fino a quando il suo cazzo perse l’erezione. Avevo fatto il mio primo bocchino e mi era piaciuto.

scritto il
2021-12-26
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