Il percorso di Marina, mamma e troia -4-

di
genere
bisex

Da anni sono assillata da idee che non ho mai realizzato, poi arrivo da una realtà dove ero molto conosciuta, ho 3 figli...le occasioni non mi sono mai mancate, ma la paura di essere considerata una poco di buono hanno avuto il sopravvento.

Ora però mi sono decisa, e tu potresti essere la persona adatta ad accompagnarmi in questo mio percorso, in questa mia seconda vita.

Almeno vorrei provarci.

Sai fra il pensare certe cose e farle...la differenza è sostanziale”

La guardo, mi eccita, e sono felicemente turbato da questo suo percorso mentale che vorrebbe finalmente sperimentare.

Sarò all'altezza delle sue aspettative?

“ ci vediamo per le 17 quando finisci di lavorare, prendi un taxi e raggiungimi a questo indirizzo, io sarò li ad aspettarti”.

Quel giorno, il 14 luglio il tempo non passava, in negozio ero come assente, distratto, assorto nei miei pensieri.

Immaginavo e fantasticavo, mentre continuavo a guardare che ore fossero. Un giorno eterno!

Finalmente sono le 16,30 prendo l'auto e mi dirigo a Cavoretto che dista dal mio negozio una decina di minuti.

Arrivato all'hotel, mi registro in una squallida reception, e mi assegnano la camera 202.

Aspetto Marina nel cortile dell'hotel con un misto di ansia e curiosità.

Un taxi si ferma, è lei, con passo veloce entriamo e mi segue verso la camera, non una parola.

Mi fermo sulle scale e la guardo, vorrei leggere il suo cervello, capire cosa ha in mente, mi avvicino per baciarla, ma vengo respinto senza indugio, e mi dice:

“ ricordati sempre....ci vediamo, ma alle mie condizioni”.

Apro la camera, che definire anonima è un complimento, accendo l'aria condizionata, fa un caldo torrido, troppo!

Marina si guarda intorno senza proferire parola, cerca con lo sguardo la porta del bagno.

La apre e mi dice: “ siediti su quella poltroncina e aspettami”, e scompare richiudendo la porta dietro di se.

Io immobile con lo sguardo fisso su quella porta che tarda ad aprirsi, ma poi finalmente....

Eccola, anche se mi aspettavo di vederla diversa da quando era entrata, invece esce vestita esattamente come prima.

Sono in confusione, non riesco a capire.

Si siede su un angolo del letto, la luce è soffusa, e con voce pacata

“ dunque Federico, immagino ti stia chiedendo cosa facciamo qui...in effetti volevo un posto tranquillo dove poterti spiegare un po' di cose.

Ti prego non mi interrompere e ascolta per bene.

Come ti ho accennato in macchina, ho una bella famiglia, ma non sono soddisfatta.

Fin da giovanissima avevo fantasie sessuali fra le più svariate, ma purtroppo sempre rimaste nel cassetto del mio cervello e irrealizzate.

Ora a 43 anni, ho voglia di sperimentare e mettermi alla prova, il tempo passa e....adesso o mai più.”

CONTINUA ...
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2021-12-15
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